[RSF] Intervista sul Tevere a Roma al Presidente Amendola

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Autore: Comunicati Consorzio Tiberina
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To: Comunicati Consorzio Tiberina
Oggetto: [RSF] Intervista sul Tevere a Roma al Presidente Amendola
All’interno di
http://www.panorama.it/news/cronaca/la-giunta-raggi-lancia-lufficio-tevere-m
a-la-delibera-dove/ sul nuovo Ufficio Speciale Tevere di Roma Capitale.



La dichiarazione completa del Presidente del Consorzio Tiberina:

Certamente il coordinamento delle azioni è essenziale, ove aspetti politici,
conoscitivi, tecnici e culturali si intrecciano fortissimamente. Basti
pensare a tutte le componenti riferibili a natura, storia, cultura,
paesaggio, architettura, archeologia, arte, tradizioni popolari, sport
all’aria aperta, mobilità sostenibile, turismo ed altro ancora connesse al
Tevere. L'approccio non può che essere interdisciplinare e intersettoriale,
coinvolgendo sia il settore pubblico sia il settore privato. La
frammentazione delle competenze amministrative è sì un motivo di
rallentamento, ma non deve diventare un alibi, ché le vie da percorrere per
far dialogare e cooperare i vari attori sono ormai chiare.

Un tema veramente urgente cui, a mio avviso, bisognerebbe porre mano
nell'ambito delle competenze strette di Roma Capitale (che non sono
vastissime sul Tevere) trova riscontro in una recente sentenza della Corte
di Cassazione. Essa in pratica afferma la necessità del permesso di
costruire per tutte le strutture galleggianti ormeggiate sul fiume
(indipendentemente dal loro utilizzo) e mette in piena evidenza l'assenza di
un Piano Attuativo che dovrebbe discendere dall'Ambito di Programmazione
Strategica Tevere del Piano Regolatore. Vi è a un "limbo amministrativo" che
si trascina ormai da lunghissimo tempo: anche se non è una Periferia
abusiva, in questo senso il Tevere si trova nella stessa situazione di un
territorio coperto da manufatti privi di ogni titolo abilitativo. Altro e
parallelo è il tema prioritario e ineludibile della sicurezza dei
galleggianti, cui Regione Lazio e Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino
stanno mettendo mano dopo anni di incuria e molti pericolosi affondamenti.
Avviare nel contempo un "Piano di Recupero" dell'esistente e normare il
futuro sarebbe un enorme successo, realizzabile anche in pochissimo tempo
dall’Ufficio Tevere. Vi è una Mozione del Giugno 2014 votata all’unanimità
dell'Assemblea Capitolina, assai chiara in merito, sulle sponde e sugli
specchi d'acqua, cui la Giunta Marino non diede però alcun seguito.
[Allegata la Mozione in file PDF]

Dal punto di vista della Regione Lazio, credo che assai meritevole sia il
recente appalto di manutenzione triennale del tratto urbano da Castel
Giubileo all'Isola Tiberina. Ovviamente bisognerà pensare anche a tutto ciò
che è a valle, ove proliferano discariche abusive e situazioni di vero
degrado, più che nel resto della città, nonostante l'assidua opera di
supporto da parte di "vedette" volontarie, associazioni, organizzazioni di
protezione civile. Aggiungerei che, nel rilascio delle Concessioni per
l'utilizzo delle sponde, andrebbero a mio avviso privilegiati gli aspetti di
inclusione sociale e apertura della fruizione il più possibile allargata, ad
evitare che i Lungoteveri assumano alla lunga le fattezze che aveva una
volta il Litorale di Ostia. Oltre alle Concessioni a privati che non
rappresentino soltanto i pur meritevoli Circoli esclusivi, alcune iniziative
pubbliche in tal senso, anche a basso costo, sarebbero di certo importanti.