COMUNICATO STAMPA
La presenza alle prossime elezioni amministrative a Lecce della lista di
CasaPound, con un proprio candidato sindaco, è una novità abbastanza grave.
La formazione neofascista, che anche in città ha collezionato denunce e
condanne per aggressioni, come nel resto del Paese, con questa presenza
punta a marcare il territorio, ad essere riconosciuta nello spazio del
dibattito pubblico. Non era più sufficiente mimetizzarsi ed accordarsi in
liste in qualche modo affini, come Noi con Salvini oppure Andare oltre,
il movimento dal piglio rautiano che pure ha ospitato a Nardò una conferenza
con il braccio studentesco di CasaPound.
Linchiesta per apologia di fascismo durante la venuta di Salvini va ad
essere archiviata, le immagini filmate non dimostrerebbero lidentità di
quanti gridavano come ossessi: Dux, Dux! e si sperticavano in saluti
romani. Eppure non doveva essere poi tanto ignota la loro identità. Quindi
il manipolo salentino di CasaPound cerca di autoproporsi come
unassociazione di bravi ragazzi, dedita al volontariato sociale (ma solo
per gli italiani, beninteso!), al sovranismo nazionalitario, ai termosifoni
spenti nelle scuole.
Eppure hanno sempre goduto, alle loro manifestazioni sempre più al chiuso e
periferiche, sempre più blindate, le presenze del bel mondo della destra
politica e degli eletti in Provincia e Comune. Ora cercano il riconoscimento
politico esplicito, dalla richiesta in Università come associazione Blocco
studentesco alla presenza in proprio alle imminenti elezioni cittadine.
Chiediamo pertanto ai candidati sindaco, alle liste, ai singoli componenti
le stesse liste in competizione, prese di posizione chiare e impegnative a
salvaguardia dello spazio comune democratico e antifascista, sancito
costituzionalmente.
ANPI Lecce
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