Autore: cocco Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting]
Presentazione libro ‘L’egemonia digitale’
Il 2017-03-17 16:08 codanera ha scritto: > Il 17/03/2017 15:13, ZeroRh- ha scritto:
>> Ma sembrava il solito vecchio anarchico che vuole avere una folla e
>> vendere un libro.
>
> Curcio?
> il solito vecchio anarchico che vuole avere una folla e vendere un
> libro?
>
> davvero difficile da credere questo racconto, in accordo o meno sulle
> tesi esposte.
>
> comunque, per me, il lato meno interessante della questione affrontata
> dai due testi di curcio è l'analisi tecnica.
> è sul resto che ci sarebbe da confrontarsi
Si, sono molto d accordo, anzi ho avuto a che discuterne ultimamente con
un compagno di questa lista,
ho letto piu di meta' del libro in questione, che e' strutturato in
'esperienze'&'considerazioni' e l'ultima parte (che non ho letto) sono
le conclusioni.
Il punto e' che quando nel testo si parla di nuove tecnologia non si
tratta di cose ultra avanzate o particolarmente moderne, non di come
Watson abbia modificato il mercato di Milano, piuttosto di come la
diffusione ;totale' di tecnologia di medio livello abbia modificato i
rapporti di lavoro, sia tra dipendenti e padroni ce tra colleghi.
In particolare sottolinea come il paradigma del controllo sia quello
dominante nell'introduzione dei nuovi strumenti (nuovi vuol dire che
risalgono a 5 anni fa). QUindi si parla di sistemi gestionali per
colletti bianchi, di registri elettronici nelle scuole etc...
Quello su cui l autore si concentra e' lo studio, a mezza via tra il
politico e la psicologia, della risponda dell individuo e delle
comunita' agli stimoli che queste tecnologie impongono.
QUindi una cosa non lontana alla questione dell autodifesa digitale di
cui tratta Ippolita, poi non so di persona di cosa parli, e non credo
neanche che il suo punto forte sia nel merito delle tecnologie di cui
narra, piuttosto offre un ritratto a piu voci di come questi strumenti
cambiano la percezione della realta alle persone.
Considerando che di solito neanche le persone sanno cosa c e'
dietro/dentro alla fine mi sembra una cosa accettabile :)