Autor: moncada59@libero.it Data: A: campagnaresistenza-request, campagnaresistenza, docmovimenti Assumpte: [Campagnaresistenza] in merito alla campagna
Ciao Compagni e Compagne,
scusate se non intervengo spesso ma è un periodo per me molto impegnativo.
Come vi dicevo aderisco alla campagna singolarmente in quanto non faccio parte di organizzazioni o collettivi strutturati.
Il fatto che non intervenga o che magari non abbia la possibilità di muovermi per le iniziative e discussioni non significa che non condivido il progetto che sta prendendo piede.
A Milano ho cercato di legare il corso di danza del ventre alla raccolta fondi per una cassa di resistenza ma il progetto non ha preso piede ed ora si è chiuso.
I motivi sono la mancanza di interesse e adesione nel legare qualcosa che riguardi l'arte con un progetto politico.
Ho provato a diffondere il documento e ad aprire un dibattito e una discussione in realtà anarchiche milanesi e in realtà legate al sindacalismo di base, ma non ho avuto molto successo per il momento.
Purtroppo quello che da noi porta molti fuori strada è la parola "Campagna" in quanto molti ritengono sia superfluo portare avanti una campagna per lottare contro la repressione.
Per me la parola campagna comporta una condivisione ideologica e di intenti con campagni interessati al tema, che comporti ad avere delle discriminanti e dei punti saldi su come unire le lotte e lottare contro la repressione.
Le mie posizione sono quelle contenute nel documento promotore, quindi no ai toni innocentisti e ad abbassare il livello offensivo.
Lotta contro il 41bis e solidarietà ai prigionieri politici.
Vorrei tanto che questi argomenti si diffondessero in ambiti dove vi sono lotte di massa e che riuscissero a coinvolgere per lo meno punte avanzate, avanguardie di massa, ma oggi è quasi difficile per lo meno da noi coinvolgere ambiti di movimento e di compagni.
Sarebbe i nteressante riuscire a confrontarci collettivamente su tutto il lavoro che stiamo facendo per cercare di risolvere i problemi laddove ci sono.