*Prima nazionale del libro “Visto censura”@ Vag61 - Spazio libero
autogestito in via P.Fabbri 110*
*VENERDI’ 10 FEBBRAIO’017 alle 19*
*Distribuzioni dal basso presenta:*
*“Visto censura. Lettere di prigionieri politici in Italia (1975-1986)”*
Presentazione del libro che raccoglie la corrispondenza inedita di
prigionieri politici in gran parte aderenti alle Brigate Rosse e Prima
Linea [Distribuzioni dal basso: info
<
https://www.openddb.it/libri/visto-censura/>]
*– dalle 19:* *aperitivo mangereccio e socialità*
*– ore 21:* *presentazione del libro* con i curatori *Bébert edizioni*
e *Giulia
Fabini* (autrice del saggio introduttivo “Corpo di donna e carceri
speciali: non un discorso a margine”)
*– a seguire:* *proiezione del documentario “Donne e uomini delle Brigate
Rosse”* [Distribuzioni dal basso: info
<
https://www.openddb.it/film/donne-e-uomini-delle-brigate-rosse/>]
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“Noi non siamo ‘carcerati’: non siamo nati in carcere. L’essere carcerati è
solo una dimensione del nostro essere contro lo stato presente delle cose.
È vero che parliamo del carcere, ma ci piace soprattutto parlare della
libertà!”
Visto censura. Lettere di prigionieri politici in Italia (1975-1986), in
uscita il 10 Febbraio 2017 per la collana Niandra di Bébert Edizioni,
raccoglie la corrispondenza inedita di prigionieri politici, in prevalenza
aderenti alle Brigate Rosse.
Sette documenti e 79 lettere da una molteplicità di voci, alcune delle
quali testimoniano più di vent’anni di detenzione.
Pensato come uno strumento di pensiero critico, ma anche e soprattutto come
un libro sul carcere, sugli “speciali” (Asinara, Palmi e Voghera) e sulle
condizioni detentive di quel momento storico, Visto censura si pone
l’obiettivo di analizzare un periodo che si è spesso voluto semplificare,
trascurando le sfumature e procedendo a tentoni tra dietrologia e gossip
giornalistico.
“Continuiamo faticosamente a lottare per non cadere nella trappola della
noia e dello squallore contemporaneo, nel vittimismo, per mantenere una
dimensione gioiosa, rabbiosa, vitale che è la sola vera espressione di noi,
delle tensioni e dei desideri che abbiamo nel profondo.”
Il tentativo di Bébert Edizioni è stato quello di dare voce alla
complessità e alle contraddizioni di un’esperienza storica, creando un
archivio di narrazioni e documenti che ne svelano la dimensione personale e
umana. Si deve a questo la scelta di far parlare direttamente i
protagonisti, che attraversano scioperi della fame, rivolte, riflessioni
politiche, rapporti affettivi dentro e fuori dal carcere.
Link:
https://vag61.noblogs.org/post/2017/01/26/prima-nazionale-del-libro-visto-censura/
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Vag61 - Spazio libero autogestito
in via Paolo Fabbri 110 - Bo
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