sottoscrizione a sostegno dei prigionieri politici curdi in Turchia e
per i bambini di di Kobane
-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto: [punto rosso] due anni fa Kobane veniva liberata dall’Isis...
da Silvana Barbieri
Data: Sun, 5 Feb 2017 17:10:27 +0100
Mittente: info <info@???>
A: comunicazionipr@???
Care amiche e cari amici, due anni fa Kobane veniva liberata dall’Isis,
i curdi siriani riuscirono a fermarlo e a farlo arretrare. Oggi la
popolazione di Kobane ricorda i caduti di quella battaglia, moltissimi
giovani persero la vita e la popolazione di Kobane li ricorda
accendendo su ogni tomba una luce .
Molti di questi giovani, donne e uomini, hanno lasciato dei bimbi
orfani, e questi bimbi vengono presi in carica da altre famiglie, da
altri parenti, che spesso si trovano già a carico due o tre figli senza
avere lavoro. Fonti di Pace lo scorso anno con i vostri contributi ha
fatto 10 adozioni a distanza, assicurando ad alcuni tra questi orfani un
minimo di 360 euro per continuare a vivere nella loro gente e sulla loro
terra. Con gli ultimi contributi arrivati queste 10 adozioni siamo in
grado di rinnovarle tutte e forse riusciamo ad aumentarle.
A questo proposito voglio ringraziare per i contributi ricevuti Elvira
G., Florence C., Franco e Rita C., Gipi D.A., Giuliana G., Patrizia e
Giuliano B., Paola C., Giovanna P., Nicoletta F.
Un grazie di cuore a tutti.
I curdi siriani si stanno avvicinando a Raqqa, la roccaforte dello Stato
islamico, sembra che il piano di liberazione di Raqqa dotato di
appoggio americano Trump lo abbia fatto sospendere, ma i curdi siriani
non si sono fermati e proseguono la liberazione di villaggio dopo
villaggio. Non sono in una situazione facile, come sapete la Turchia
considera i i curdi siriani terroristi al pari dell’Isis , e appena può
non gli risparmia pesanti bombardamenti.
Eren Keskin, donna straordinaria che ho avuto la fortuna di conoscere e
di ospitare, avvocato e copresidente dell’Associazione per i diritti
umani IHD, ha lanciato in un appello all’Organizzazione Mondiale della
Sanità la richiesta di andare a controllare le condizioni dei
prigionieri politici: per essi risulta impossibile ricevere cure, molti
di loro sono malati anche di malattie gravi, 38 sono già morti. La
compagna Gultan Kisanak, cosindaco di Diyarbakir e membro del partito
curdo HDP, è in carcere in isolamento totale dal 30 novembre; in una sua
dichiarazione al quotidiano Cumhuriyet dice di leggere per molte ore ad
alta voce per non sentirsi totalmente sola; la sua cella ha i vetri
rotti e ci entrano pioggia e neve; soffre di diabete e ipertensione e
non è sottoposta ad alcuna cura. A carico dei due copresidenti di HDP,
in carcere, Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag, sono stati chiesti
142 anni di carcere ciascuno. I deputati del partito curdo HDP
incarcerati sono 24 e ci sono molti altri mandati d’arresto in arrivo.
Oltre 150 giornalisti sono tuttora in carcere. A fronte delle migliaia e
migliaia di persone incarcerate dopo il cosiddetto colpo di stato (tra
cui1.478 politici curdi di cui 78 sindaci eletti democraticamente), a
tutt’oggi SOLO SETTE sono gli incarcerati aderenti all’Isis. Un dato che
si commenta da solo.
Grazie per la vostra solidarietà
Silvana Barbieri
Per sottoscrivere
FONTI di PACE Onlus
Banca Popolare di Milano, ag. 200
IBAN: IT44L0558401700000000073484
Non dimenticate di mettere il vostro nome e indirizzo per potervi
inviare la ricevuta che potrà essere detratta dalle tasse il prossimo anno.