[RSF] Fwd: [reteromanapalestina] Sintesi per reteromanapale…

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Autor: pilar castel
Data:  
A: forumroma@inventati.org, pace
Assumpte: [RSF] Fwd: [reteromanapalestina] Sintesi per reteromanapalestina@googlegroups.com - 12 aggiornamenti in 6 argomenti
Inviato da HUAWEI Y5

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: reteromanapalestina@???
Data: 02/feb/2017 08:01 AM
Oggetto: [reteromanapalestina] Sintesi per reteromanapalestina@??? - 12 aggiornamenti in 6 argomenti
A: Destinatari sintesi <reteromanapalestina@???>
Cc:

reteromanapalestina@???    Google Gruppi<https://groups.google.com/forum/?utm_source=digest&utm_medium=email/#!overview>   [http://www.google.com/images/icons/product/groups-32.png] <https://groups.google.com/forum/?utm_source=digest&utm_medium=email/#!overview>
Sintesi argomento
Visualizza tutti gli argomenti

  *   appello europeo verso 25 marzo - 1 aggiornamento
  *   campagna Internazionale Open Shuhada street 20-28 febbraio - 1 aggiornamento
  *   Lunedi 6 Febbraio ore 19 Fondazione Basso con Manal Tamimi e Munther Amira - 1 aggiornamento
  *   Meeting Internazionale - 1 aggiornamento
  *   comunicato - 7 aggiornamenti
  *   I: Due articoletti sulla filosofia di David Hume e su Trump, neve, terremoti, Regeni, ed altro. - 1 aggiornamento

appello europeo verso 25 marzo <http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/t/b07d072a6850050f?utm_source=digest&utm_medium=email>
"alessandra.mecozzi@???" <alessandra.mecozzi@???>: Feb 01 11:12PM +0100

Vi invio il testo definitivo dell'appello che verrà inviato anche alle reti europee in vista delle "celebrazioni" del 60° dei trattati di Roma. Considerate se volete aderire. Vi manderò la mail a cui inviare le adesioni appena la avrò.
Sarebbe opportuno se riuscissimi in tanti a realizzare in quella settimana, prima del 25, una iniziativa su Palestina e le ricorrenze 2017. SAluti cari
Alessandra



LA NOSTRA EUROPAUNITA DEMOCRATICA SOLIDALE
In
occasione dei sessanta anni dalla firma dei trattati di Roma ci
riuniamo, consapevoli che, per salvare l'Europa dalla disintegrazione,
dal disastro sociale ed ambientale, dalla regressione autoritaria,
bisogna cambiarla.
Un
grande patrimonio comune, fatto di conquiste e avanzamenti sul terreno
dei diritti e della democrazia, si sta disperdendo insieme allo stato
sociale, a speranze e ad aspettative.
Negli
ultimi anni, con trattati ingiusti, austerità, dominio della finanza,
respingimenti, precarizzazione del lavoro, discriminazione di donne e
giovani, anche in Europa sono cresciute a dismisura diseguaglianza e
povertà.
Oggi
siamo al bivio: fra la salvezza delle vite umane o quella della finanza
e delle banche, la piena garanzia o la progressiva riduzione dei
diritti universali, la pacifica convivenza o le guerre, la democrazia o
le dittature. Crescono sfiducia, paure ed insicurezza sociale. Si
moltiplicano razzismi, nazionalismi reazionari, muri, frontiere e fili
spinati.
Un'altra
Europa è necessaria, urgente e possibile e per costruirla dobbiamo
agire. Denunciare le politiche che mettono a rischio la sua
esistenza, esigere istituzioni democratiche sovranazionali
effettivamente espressione di un mandato popolare e dotate di risorse
adeguate, il rispetto dei
diritti sanciti dalla Carta dei Diritti Fondamentali, difendere ciò che
di buono si è costruito, proporre alternative, batterci per
realizzarle, anche nel Mediterraneo e oltre i confini dell'Unione.
Ci
vuole un progetto di unità europea innovativo e coraggioso, per
assicurare a tutti e tutte l’unico futuro vivibile, fondato su
democrazia e libertà, diritti e uguaglianza, riconoscimento effettivo
della dimensione di genere, giustizia sociale e climatica, dignità delle
persone e del lavoro, solidarietà e accoglienza, pace e sostenibilità
ambientale.
Dobbiamo
essere in grado di trasformare il "prima gli italiani, gli inglesi i
francesi”, in “prima noi tutte e tutti", europei del nord e del sud,
dell'est e dell'ovest, nativi e migranti, uomini e donne. Ripartiamo
da qui, da Roma, uniti e solidali, per costruire quel campo che, oltre
le nostre differenze, nel nostro continente e in tutto il mondo, sappia
essere all'altezza della sfida che abbiamo di fronte.
Invitiamo
ad aderire a questo appello, a promuovere e inserire in questa cornice
comune eventi e appuntamenti nel prossimo periodo in Italia e in tutta
Europa, a essere a Roma il 23.24.25 marzo per mobilitarci in tante
iniziative, incontri, azioni, interventi nella città e realizzare una
grande convergenza unitaria.
Il comitato organizzatore

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campagna Internazionale Open Shuhada street 20-28 febbraio <http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/t/8ab1abd22e641698?utm_source=digest&utm_medium=email>
Luisa Morgantini <luisamorgantini@???>: Feb 01 10:50PM +0100

*Passo a proposte concrete per quel che riguarda roma e la campagna Open
Shuhada street:*

*Conoscete altre associazioni a roma per la palestina oltre a quelle in
indirizzo?*



*giorno 18 Febbraio sabato ore 16 - 18 presidio al Colosseo - OPen shuhada
street - Rossella Palaggi chiederà a QuesturaYoussef to hai ancora il
megafono mobile? dovremmo procurarci un generatore *
*potremmo fare letture varie e poesie e canzoni - potrei preparare il logo
a3 con open shuahada e sotto la scritta dell'associazione che partecipa
alte con scritto roma*

*giorno 20 febbraio Lunedi ore 18 - 20 incontro con i due ragaazzi
rappresentanti di Open shuahada street hebron -*
*posso sempre chiedere a fondazione basso - o altri suggeriscono altri
luoghi - Ostiense di Lunedi non c'è.*
*potrei chiedere arci vicino alla stazione - *

*intanto fate sapere chi aderisce. Grazie*
*Luisa Morgantini*
*assopacepalestina.org <http://assopacepalestina.org>*






Mie cari e care , vi prego di leggere l'appello sottostante e decidere se
nei giorni tra il 20 ed il 28 Febbraio potete organizzare un evento nel
vostro territorio con la presenza di due rappresentanti dei Giovani contro
le colonie di Hebron.
Costo 200 euro copertura spese di viaggio Hebron-Amman-Roma-Amman-Hebron
ospitalità x due persone (va bene nelle case)
treno x due persone dalla vostra città alla città del successivo evento.

Naturalmente è indispensabile allargare l'evento con la presenza dei due
ospiti a più possibili associazioni che condividono la scelta dei giovani
contro gli insediamenti della resistenza popolare nonviolenta e la
riapertura di Shuhada street. Coinvolgete anche la Comunità Palestinese.
Oltre all'evento di presentazione della campagna e di testimonianza dei due
ospiti che avranno anche filmati, fate anche iniziativa esterna con i
cartelli di open Shuhada street. Le foto dovranno poi essere inviate su fb
di AssoPacePalestina e alla mail di openshuhada.assopacepalestina@???.

Naturalmente anche se non riuscite a fare evento pubblico, ci sono solo 7
giorni quindi massimo 7 luoghi con la presenza dei giovani di Hebron, fate
però iniziativa all'aperto, anche se sarete un piccolo gruppo con volantino
da distribuire e foto con cartelli open Shuhada street. Vi invierò logo
della campagna che potete fare per esempio in A3 e plastificarli.

I tempi sono stretti attendo pronta risposta. Un abbraccio
Luisa Morgantini
www.assopacepalestina.org




[image: Immagine incorporata
1]


> * Hebron - Palestina*


*AssopacePalestina che aderisce e organizza in Italia , la campagna Open
Shuhada street, iniziativa internazionale e nonviolenta contro le misure di
restrizione e separazione imposte dal governo israeliano ai palestinesi
della città di Hebron, in Palestina, chiede a tutte e tutti coloro che
hanno a cuore la difesa dei diritti umani, il diritto alla liberta ed alla
giustizia di aderire alla protesta ed organizzare iniziative nei loro
luoghi.*


Torna all'inizio
Lunedi 6 Febbraio ore 19 Fondazione Basso con Manal Tamimi e Munther Amira <http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/t/552f7a4a706f20eb?utm_source=digest&utm_medium=email>
Luisa Morgantini <luisamorgantini@???>: Feb 01 07:21PM +0100

con preghiera di diffondere e partecipare-


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Meeting Internazionale <http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/t/a55f1ea132816125?utm_source=digest&utm_medium=email>
Nino Lisi <ninolisi@???>: Feb 01 05:59PM +0100

ho provato a collegarmi con il sito ma non riesco né a vedere né a
sentire i lavori. Temo che, contrariamente a quanto comunicatoci, non
stanno facendo la diretta.

Nino


--
DONA IL 5 PER MILLE ALL'ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE CITTADINANZA
E MINORANZE PER INTEGRARE NEI DIRITTI CHI NE E' PRIVO. INSERISCI
BELL'APPOSITO SPAZIO DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI QUESTO CODICE
FISCALE 97724650581

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comunicato <http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/t/b73b734585b9c95?utm_source=digest&utm_medium=email>
olga@???: Feb 01 03:15PM +0100

Comunicato

La Web TV di Radio Impegno,
“la radio che non dorme mai”, a partire dalla mezzanotte e fino alle 7 del
mattino del giorno 3 febbraio, ospiterà la trasmissione proposta da ULAIA
onlus “L’attualità della Palestina alla luce delle tre ricorrenze nel 2017” .


Elvira Zaccari (radio Impegno) e Olga Ambrosanio (ULAIA onlus) in studio con Souzan Fatayer, esperto
collaboratore linguistico alle Università
“L’Orientale” (Napoli) e di Macerata, membro della Comunità Palestinese della
Campania e molto altro, come scoprirete sintonizzandovi su www.radioimpegno.it o sulla modulazione
di frequenza 97.7 di Radio Città Futura o su FB di Radio
Impegno (la puntata rimarrà disponibile sui siti per una visione differita)


La trasmissione si avvarrà
del docufilm “Palestina, Pace e Libertà” di Napoliflash24, ideato da
Raffaele Cofano e Simona Caruso. Regia di Raffaele Cofano, musiche e montaggio
di Marco Gabess.

Il proposito è mostrare la vita
quotidiana nei Territori Occupati filmata qualche mese fa alla frontiera con la
Giordania, a Nablus, Hebron, Gerico, Gerusalemme e negli altri luoghi toccati
dal docufilm discutendone con la nostra ospite. Una trasmissione per avere
consapevolezza di cosa significhi vivere sotto OCCUPAZIONE.

Per intervenire in
diretta: 06.94446086

Sancia Gaetani <sanciagaetani36@???>: Feb 01 04:46PM +0100

Vorrei controllare se ho capito. Domani sera (giovedì 2 febbraio) a mezzanotte (in realtà già il 3) fino alla mattina alle 7 di venerdì?
Sancia

Nino Lisi <ninolisi@???>: Feb 01 04:55PM +0100

Grande Olga! Grande Radio Impegno (Gaia?)! E' un'ottima cosa.

Radio Impegno è sempre disponibile: ha anche pubblicizzato il corso di 7
seminari sul conflitto israelo-palestinese promosso dalla Libera
Accademia di Roma e dall'Università Popolare dello Sport.

Nino


Il 01/02/2017 16:46, Sancia Gaetani ha scritto:

--
DONA IL 5 PER MILLE ALL'ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE CITTADINANZA
E MINORANZE PER INTEGRARE NEI DIRITTI CHI NE E' PRIVO. INSERISCI
BELL'APPOSITO SPAZIO DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI QUESTO CODICE
FISCALE 97724650581

olga@???: Feb 01 05:00PM +0100

Nino,

ULAIA è associata da mesi a Radio Impegno!!! Siamo di casa ed ho in mente di organizzzare tante cose.
Ho già fatto una prima trasmissione di 7 ore parlando dei progetti di ULAIA ed è andata benissimo.

Ora stanno facendo grandi passi avanti verso la visibilità Radio città futura in diretta la notte con noi e l'accordo con FB sta portando tantissim. Le trasmissioni vanno in diretta su FB di Radio Impegno.

Nino, vediamo. Intanto so che reggo tutta la notte! Per ora....
Ma ho bisogno di aiuto per dare il massimo dei contenuti !!!!

ciao. a presto.



Da: reteromanapalestina@???
A: reteromanapalestina@???
Cc:
Data: Wed, 1 Feb 2017 16:55:46 +0100
Oggetto: Re: [reteromanapalestina] comunicato


Grande Olga! Grande Radio Impegno (Gaia?)! E' un'ottima cosa.

Radio Impegno è sempre disponibile: ha anche pubblicizzato il corso di 7
seminari sul conflitto israelo-palestinese promosso dalla Libera
Accademia di Roma e dall'Università Popolare dello Sport.

Nino


Il 01/02/2017 16:46, Sancia Gaetani ha scritto:
>> Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "reteromanapalestina" di Google Gruppi.
>> Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più le sue email, invia un'email a reteromanapalestina+unsubscribe@???.
>> Per altre opzioni visita https://groups.google.com/d/optout.


--
DONA IL 5 PER MILLE ALL'ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE CITTADINANZA
E MINORANZE PER INTEGRARE NEI DIRITTI CHI NE E' PRIVO. INSERISCI
BELL'APPOSITO SPAZIO DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI QUESTO CODICE
FISCALE 97724650581

--
--
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Per inviare messaggi alla lista: reteromanapalestina@???.
Per annullare l'iscrizione, invia un'email a reteromanapalestina+unsubscribe@???.
Per ulteriori opzioni, visita il gruppo all'indirizzo http://groups.google.com/group/reteromanapalestina?hl=it.

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olga@???: Feb 01 05:00PM +0100

Si Sancia!



Da: reteromanapalestina@???
A: reteromanapalestina@???
Cc:
Data: Wed, 1 Feb 2017 16:46:43 +0100
Oggetto: Re: [reteromanapalestina] comunicato


Vorrei controllare se ho capito. Domani sera (giovedì 2 febbraio) a mezzanotte (in realtà già il 3) fino alla mattina alle 7 di venerdì?Sancia
Il giorno 01/feb/2017, alle ore 15:15, olga@??? ha scritto:
Comunicato La Web TV di Radio Impegno,
“la radio che non dorme mai”, a partire dalla mezzanotte e fino alle 7 del
mattino del giorno 3 febbraio, ospiterà la trasmissione proposta da ULAIA
onlus “L’attualità della Palestina alla luce delle tre ricorrenze nel 2017” .
Elvira Zaccari (radio Impegno) e Olga Ambrosanio (ULAIA onlus) in studio con Souzan Fatayer, esperto
collaboratore linguistico alle Università
“L’Orientale” (Napoli) e di Macerata, membro della Comunità Palestinese della
Campania e molto altro, come scoprirete sintonizzandovi su www.radioimpegno.it o sulla modulazione
di frequenza 97.7 di Radio Città Futura o su FB di Radio
Impegno (la puntata rimarrà disponibile sui siti per una visione differita)
La trasmissione si avvarrà
del docufilm “Palestina, Pace e Libertà” di Napoliflash24, ideato da
Raffaele Cofano e Simona Caruso. Regia di Raffaele Cofano, musiche e montaggio
di Marco Gabess.Il proposito è mostrare la vita
quotidiana nei Territori Occupati filmata qualche mese fa alla frontiera con la
Giordania, a Nablus, Hebron, Gerico, Gerusalemme e negli altri luoghi toccati
dal docufilm discutendone con la nostra ospite. Una trasmissione per avere
consapevolezza di cosa significhi vivere sotto OCCUPAZIONE. Per intervenire in
diretta: 06.94446086



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Luisa Morgantini <luisamorgantini@???>: Feb 01 05:12PM +0100

Ottimo, tra l'altro hanno fatto unità con Radio Città Futura, hanno fatto
la serata di inaugurazione il 30 ero stata invitata ma non ho potuto
andare.
Sono mnolto bravi.
Brava OLGA.
N ABBRACCIO.

LUISA


loretta mussi <lorettamussi48@???>: Feb 01 05:18PM +0100

*Loretta Mussi*
*06-45479147*
*3338312194*

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: <associazione@???>
Date: 1 febbraio 2017 15:23
Oggetto: [Ulaia Artesud Newsletter Roma] Comunicato
A: news letter roma <newsletter.roma@???>


Un viaggio nella Palestina oggi......



*Comunicato *

La Web TV di Radio Impegno, “la radio che non dorme mai”, a partire
dalla *mezzanotte
e fino alle 7 del mattino del giorno 3 febbraio*, ospiterà la trasmissione
proposta da ULAIA onlus

*“L’attualità della Palestina alla luce delle tre ricorrenze nel 2017” . *

*Elvira Zaccari* (radio Impegno) e *Olga Ambrosanio* (ULAIA onlus) in
studio con *Souzan Fatayer*, esperto collaboratore linguistico alle
Università “L’Orientale” (Napoli) e di Macerata, membro della Comunità
Palestinese della Campania e molto altro, come scoprirete sintonizzandovi
su *www.radioimpegno.it* <http://www.radioimpegno.it/> o sulla modulazione
di frequenza *97.7* *di Radio Città Futura* o su *FB di Radio Impegno* (la
puntata rimarrà disponibile sui siti per una visione differita)

La trasmissione si avvarrà del *docufilm “Palestina, Pace e Libertà”* di
Napoliflash24, ideato da Raffaele Cofano e Simona Caruso. Regia di Raffaele
Cofano, musiche e montaggio di Marco Gabess.


Il proposito è mostrare la vita quotidiana nei Territori Occupati filmata
qualche mese fa alla frontiera con la Giordania, a Nablus, Hebron, Gerico,
Gerusalemme e negli altri luoghi toccati dal docufilm discutendone con la
nostra ospite. Una trasmissione per avere consapevolezza di cosa significhi
vivere sotto OCCUPAZIONE.


*Per intervenire in diretta*: 06.94446086

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I: Due articoletti sulla filosofia di David Hume e su Trump, neve, terremoti, Regeni, ed altro. <http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/t/fb1fce50bbcdaf0?utm_source=digest&utm_medium=email>
"brandienzo@???" <brandienzo@???>: Feb 01 12:20PM +0100

Giro, a chi intende dare un'occhiata, due articoletti che saranno pubblicati sul numero di febbraio 2017 della Voce, mensile on-line del gruppo GAMADI.Il primo fa parte di una rubrica filosofica che è giunta ormai al numero 57, e che ricorda la figura dell'interessante filosofo empirista del '700, lo scozzese David Hume.Il secondo tratta di argomenti di attualità (terremoti, neve, Trump, Regeni, Siria, Libia, ecc.). Buona lettura, Vincenzo Brandi





DAVID HUME: LA CRITICA AL PRINCIPIO DI CAUSALITA’

Il filosofo e saggista scozzese David Hume è stato certamente una delle
menti più sottili e delle personalità più notevoli ed influenti del ‘700
(eguagliato forse solo da Kant) ed uno dei pensatori più significativi dell’età
moderna.

Nato nel 1711 ad Edinburgo da una famiglia di magistrati, e frequentata di
malavoglia la facoltà di giurisprudenza della locale università, trasferitosi
poi temporaneamente in Francia (dal 1734 al 1737) a La Fleche, sede del famoso
collegio dei Gesuiti, qui ancor giovanissimo Hume scrisse e poi pubblicò il suo
capolavoro: “Trattato sulla Natura
Umana”.

Il trattato fu sostanzialmente ignorato dai contemporanei, ma maggiore
successo ebbero alcune opere successive, come i “Saggi morali e politici” del
1742 e soprattutto i “Saggi filosofici sull’Intelletto
Umano” del 1748 , scritto dopo un nuovo viaggio in Francia, a Vienna e
Torino, in cui il filosofo riprendeva le tematiche del precedente Trattato in
forma più divulgativa.

Divenuto bibliotecario dell’Università (anche se il suo dichiarato ateismo
e le sue idee eterodosse gli impedirono di ottenere una cattedra), Hume
continuò a scrivere saggi storici, sulla morale e sulla religione divenendo
ricco e famoso. Ma i suoi “Dialoghi sulla Religione Naturale” (opera ispirata
ad un ateismo radicale ed ad una critica dell’intolleranza delle religioni
monoteiste) furono prudentemente pubblicati solo dopo la sua morte avvenuta nel
1776, anche su consiglio dell’amico economista Adam Smith, altra eccelsa gloria
della Scozia.

Dal 1663 al 1666 Hume era stato anche di stanza a Parigi come segretario
d’ambasciata, avendo la possibilità di conoscere illuministi e scienziati, come
D’Alambert, Diderot, Helvetius, Buffon e l’ateo radicale D’Holbach. Conobbe ed
ospitò ad Edinburgo anche Russeau, ma in seguito si verificò tra i due una
completa rottura a causa delle manie di persecuzione di quest’ultimo.

La filosofia di Hume parte dall’esigenza di basarsi sempre sull’esperienza
fenomenica, rifuggendo da elucubrazioni
metafisiche e ricerca di principi ultimi su cui non possiamo dire nulla. Il
metodo è quello indicato dalla filosofia sperimentale di Newton, che rifugge da
ipotesi metafisiche (“hypotheses non fingo”), ed ispirato alla filosofia empirista
di Locke e Berkeley. Il filosofo scozzese distingue tra le percezioni immediate
che ci danno delle “impressioni” ed i ricordi delle stesse percezioni che
costituiscono le idee (se tocco un oggetto caldo ho l’impressione del calore;
se me ne ricordo e ci rifletto sviluppo l’idea di calore). Le idee possono
essere semplici e composte (l’ippogrifo nasce dalla combinazione delle idee di
aquila e cavallo). Le idee complesse nascono dalla nostra capacità di
associazione tra idee basata su somiglianza, contiguità nello spazio e nel
tempo (se penso a S. Denis vi associo Parigi), e causalità (se un fenomeno è
seguito sempre da un altro diciamo che il primo è causa del secondo).

Le idee universali sono solo sintesi di idee particolari (l’idea di linea è
associata al ricordo di linee particolari che semplicemente “rappresentano” un “universale”).
La “sostanza” di un ente (ad es. l’Uomo) non è altro che una sommatoria di
qualità particolari indicate dall’esperienza. Anche il nostro “io” è solo un
fascio di singole sensazioni ed attitudini individuali (fatto che liquida il
“cogito, ergo sum” di Cartesio) e sparisce alla morte del corpo (per cui
l’anima non può essere immortale).

Il punto più caratteristico della filosofia di Hume è quello secondo cui alla
base della nostra capacità di connettere le idee ed i fenomeni è in ultima
analisi sempre il principio di causalità,
unito al postulato sul comportamento uniforme e ripetitivo della natura. Se
vedo, quando una palla da biliardo ne colpisce un’altra, che la seconda si
mette in moto, dico che il movimento della prima è stato “causa” di quello
della seconda; e se vedo solo partire la prima palla, prevedo che
inevitabilmente la seconda si sposterà dopo l’urto (anche se ancora non l’ho
visto), così come sono sicuro che domani sorgerà il sole perché è sempre stato
così. In questo aver fede che il fenomeno avverrà e che è stato causato da un
fenomeno precedente Hume non vede nessun principio razionale dimostrabile, o
metafisico, ma solo un abito mentale (cioè un principio soggettivo) derivato
dall’esperienza, e che quindi non ha un valore assoluto né un grado di certezza
assoluta.

Hanno invece valore di verità assoluta i teoremi matematici in quanto
basati su postulati certi fissati da noi stessi. La conoscenza matematica è
nettamente distinguibile dalle “materie di fatto”, cioè quelle che si
riferiscono ai fenomeni reali, basate solo sull’esperienza. Seguendo le orme di
Berkeley, Hume nega la differenza tra qualità “primarie” oggettive (come
l’estensione) e “secondarie” soggettive (come il colore) sostenuta da Locke e
da Cartesio, ritenendole tutte soggettive, cioè legate alle percezioni del
soggetto percepente. Quindi anche l’esistenza degli oggetti è messa in
discussione. Essa è basata solo sul fatto che li abbiamo percepiti più volte e
che riteniamo che esistano anche se non li percepiamo in quel momento, o se
hanno subito dei cambiamenti (il Monte Bianco è pieno di neve in inverno, ma
può essere parzialmente verde in estate).

Tuttavia, a differenza di Berkeley, che negava l’esistenza del mondo
materiale, Hume ritiene utile e necessario al processo di conoscenza postulare
l’esistenza del mondo esterno ed usare anche il principio di causalità, anche
se ritiene che esso abbia più un fondamento empirico che razionale e
dimostrabile. Si è discusso a lungo se Hume sia giunto a posizioni scettiche
integrali, o se piuttosto il suo intento sia quello di distruggere ogni residuo
metafisico nella ricerca scientifica, basandola su una filosofia “naturale”.
Geymonat, Nella sua “Storia del Pensiero filosofico e scientifico” e Bertrand
Russell nella sua “storia della Filosofia occidentale” sembrano propendere più
per la seconda ipotesi. Lo stesso Hume si definisce uno scettico, non alla
maniera di Pirrone (che chiedeva “la sospensione del giudizio”), ma
“accademico”, con chiaro riferimento all’antica Media Accademia ateniese ed
alla sua filosofia “probabilistica”. Il suo messaggio alla successiva ricerca
scientifica è lo stesso di quello di Newton: non perdere mai un robusto legame
con l’esperienza, anche se le “materie di fatto” possono avere solo certezze
con vari gradi di probabilità. Hume è un illuminista che ci mette in guardia
sui limiti della ragione. La sua stessa critica al principio di causalità,
inteso come principio razionale-metafisico, anticipa analoghe critiche della
scuola quantistica di Copenhagen che in pieno ‘900 ha cercato di impostare il
problema della connessione tra i fenomeni naturali su basi diverse dal
principio di causa-effetto.




DALL’ITALICUM
A TRUMP, PASSANDO PER TERREMOTI, NEVE, MIGRANTI, REGENI

Dopo la bocciatura del progetto Renzi-Napolitano di
stravolgimento della Costituzione repubblicana con il referendum del 4
dicembre, è giunta da parte della Corte Costituzionale la sostanziale
bocciatura dell’Italicum, la legge elettorale con cui il PD di Renzi si
illudeva di poter consolidare il suo potere assoluto sul paese, e di continuare
ad attuare le controriforme atte a ridurre l’Italia in un mero terreno di
caccia per il grande capitale finanziario internazionale.
Purtroppo gran parte del danno è già stato fatto. Il
“Jobs Act” ha ulteriormente gettato i lavoratori italiani in uno stato di
impotenza e precarietà, che colpisce soprattutto i giovani. Molti di questi
sono costretti a tornare a casa dai genitori (come sottolineato in studi
dell’Eurispes), o ad emigrare, mentre cresce il numero di famiglie al di sotto
della soglia di povertà.

Anche le calamità naturali, come i terremoti che hanno
colpito l’Italia Centrale, e le tempeste di neve che bloccano le vie d’accesso,
le slavine che travolgono interi alberghi, trovano un paese impreparato ad
affrontare l’emergenza a causa di scelte che penalizzano gli organismi preposti
a farvi fronte. Fulvio Grimaldi (1) sottolineava nel suo blog come con il
Decreto “sblocca-Italia” ha, tra le altre decisioni, decretato la fine della
Guardia Forestale, il corpo statale che era maggiormente impegnato nella difesa
dell’ambiente, oggi accorpato ai …. Carabinieri. Il fatto che i Decreti
Attuativi non siano stati ancora varati dalla fedelissima di Renzi e Gentiloni,
la Ministra Marianna Madia, mette la Guardia Forestale in un limbo in cui non
riesce ad operare. Intanto i terremotati di vari mesi fa, e quelli più recenti,
si trovano ancora in gran parte accampati ed in condizioni di estremo disagio e
precarietà. Non si trovano i fondi per incrementare il parco dei mezzi atti a
riaprire le strade chiuse dalla neve, e i soccorsi arrivano in ritardo, mentre
si parla di 20 miliardi da accantonare per salvare le banche sull’orlo del
fallimento, compresa quella che ha tra i suoi massimi dirigenti il padre
dell’altra fedelissima di Renzi e Gentiloni, la Ministra Boschi. Si impegnano
15 miliardi per l’acquisto dei costosi aerei di guerra, F-35, considerati
troppo costosi e poco efficienti dallo stesso neo-Presidente Trump e dal suo
Ministro Mattis.

Quello delle spese militari (30 Miliardi l’anno, 80
Milioni al giorno) è un argomento che ci ricorda la politica bellicista
condotta dai Governi italiani su ordine di Washington, o istigazione di Parigi
e Londra. Il PD, e altri finti progressisti e pacifisti italiani, piangono ipocritamente sulla sorte dei
cosiddetti “migranti” che tentano di raggiungere le nostre coste o altri paesi
europei con mezzi di fortuna, ed azioni disperate che spesso finiscono in
tragedia. Quello che non si dice è che la maggior parte di questi migranti
provengono da paesi che noi abbiamo aggredito e distrutto con le nostre azioni
belliche dirette o indirette (Libia, Siria, Iraq, Afghanistan, Sudan, Somalia,
ecc.); o paesi cui abbiamo imposto
vergognose sanzioni che affamano (Siria, Eritrea, ecc.); o paesi dell’Est
travolti dall’ondata liberista seguita al crollo dell’URSS. In un paese come la
Romania, che all’epoca del deprecato Ceaucescu non conosceva né debito estero
né disoccupazione, la popolazione è calata di milioni di abitanti costretti ad
emigrare negli ultimi 20 anni. Se si facesse una politica di solidarietà verso
questi paesi, si eviterebbero i viaggi della disperazione ed dell’illusione
(molti immigrati trovano qui solo emarginazione o detenzione), e si
eviterebbero gli effetti destabilizzanti sullo stesso assetto economico-sociale
europeo.

Invece, il nostro Governo si rifiuta di cambiare
politica. In Libia continua ad appoggiare le bande islamiste di Misurata ed il
governo fantoccio di Tripoli. Le sanzioni alla Siria sono confermate. Le buone
relazioni con i regimi islamisti oscurantisti di Arabia Saudita, Qatar, Emirati,
e con la Fratellanza Musulmana, sono mantenute. Per fortuna, con l’aiuto della
Russia, si sta formando un fronte arabo laico comprendente la Siria, l’Algeria, il Governo di Bagdad, l’Egitto ed
il Parlamento di Tobruk che, sotto la direzione dell’ex-gheddafiano Gen.
Haftar, controlla tutto l’Est della Libia.

Il governo italiano reagisce attaccando l’Egitto (con
cui peraltro l’ENI ha sottoscritto un importante accordo per lo sfruttamento
del più grande giacimento di gas del Mediterraneo, che forse a qualcuno non
piace), e servendosi dell’affare Regeni con accuse mai provate alle autorità
egiziane. Non vogliamo qui parlare male di un ragazzo, forse ingenuo, coinvolto
in un gioco più grande di lui, ma non possiamo ignorare che Regeni lavorava per
una società di “informazione”, la Oxford Analytica, i cui capi sono dei noti
spioni: John Negroponte (già organizzatore degli squadroni della morte in
America Centrale), Colin McColl e David Young (già dirigenti dei servizi
segreti inglesi). Forse la morte di Regeni è stata decretata proprio dai suoi mandanti
che lo avrebbero scaricato dopo che i suoi interlocutori egiziani lo avevano
“bruciato”: vedi lo stesso video pubblicato da Repubblica ed i blog di Fulvio
Grimaldi che tornano spesso sull’argomento (2).

Ma se i falsi progressisti italici si danno da fare,
altrettanto fanno i falsi democratici statunitensi, spiazzati dalla vittoria
elettorale del “populista” Trump. Non vogliamo difendere Trump, ma gli attacchi
continui cui è sottoposto, in particolare da Avaaz e da Open Society,
organizzazioni che fanno capo al finanziere sionista Soros, sono spesso frutto
di manipolazioni e cercano di coprire l’obiettiva crisi in cui rischia di
cadere il sistema per l’atteggiamento anti-globalizzazione di Trump (primo
provvedimento: l’annullamento del trattato inter-pacifico TPP) e l’intenzione
dichiarata di migliorare i rapporti con la Russia.

Si accusa Trump per l’intenzione di rafforzare il muro
anti-immigrati al confine con il Messico, dimenticando che il muro fu iniziato
nel 1994 da Bill Clinton e che Obama e Hillary Clinton votarono a favore del
suo raddoppio, proposto da George Bush nel 2006: vedi l’articolo di M. Dinucci
sul Manifesto (3). Le femministe “democratiche” scendono in piazza per alcune
espressioni infelici del neo-Presidente, ma dimenticano gli scandali sessuali
di Clinton. Vengono istericamente lanciate accuse mai provate di “hackeraggio”
dei Russi a favore di Trump.

Anche in Italia i “democratici” seppelliscono sotto un
cumulo di accuse l’infelice Virginia Raggi (che sicuramente ci ha messo del suo
con la sua testardaggine), cercando di colpire l’unica forza che in questo
momento sembra poterli scalzare, e che – nonostante tutto – continua a
crescere: il Movimento 5 Stelle. E’ triste constatare quanto siano irrilevanti,
ed in stato confusionale, in questo momento, i brandelli dell’ex-sinistra come Rifondazione
Comunista e Sinistra Italiana, e come questa situazione si verifichi anche in
molti altri paesi europei. Questo vuoto lascia spazio ai movimenti “populisti”
europei che, raccogliendo la bandiera dell’antimperialismo lasciata cadere da
tanta parte dell’ex”sinistra”, rivendicano un rilancio della sovranità
nazionale contro la globalizzazione imperialista e migliori relazioni con la
Russia nell’ottica di un mondo multi-polare.

(1) “Lenti
bifocali su Washington, Amatrice , Belgrado”, www.fulviogrimaldicontroblog.info


(2) “Memorie,
negazionismi, Regeni e Deir Ez Zor”, http//fulviogrimaldi.blogspot.de/


(3) Manlio
Dinucci,”Dietro il Muro bipartizan”, il Manifesto, 28.1.2017

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