Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea
nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia
Aderente all'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia "Ferruccio Parri"
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La nostra collezione di volumi in edizione elettronica va ad arricchirsi di due ulteriori opere: Da vigilare e perquisire. I "sovversivi" e gli antifascisti vercellesi, biellesi e valsesiani schedati nel Casellario politico centrale (1896-1945) e, nell'occasione dell'80° anniversario della guerra civile spagnola, "In Spagna per la libertà". Vercellesi, biellesi e valsesiani nelle brigate internazionali (1936-1939), entrambe nuove edizioni di volumi fuori catalogo a cura di Piero Ambrosio.
L'Istituto avviò negli anni ottanta una vasta ricerca sull'antifascismo nel Vercellese, nel Biellese e in Valsesia. Oltre alla raccolta di memorie di protagonisti, fu condotto un paziente lavoro all'Archivio centrale dello Stato, che portò all'acquisizione in copia di una gran mole di documentazione, costituita soprattutto dai fascicoli personali del Casellario politico centrale. Da ciò, essendo l'istituzione di questo organismo precedente la marcia su Roma, derivò un allargamento degli interessi e degli obiettivi della ricerca all'intero ambito del "sovversivismo" locale, a partire dalla fine del secolo scorso. I documenti presentati in una mostra itinerante e parzialmente riprodotti nel relativo catalogo ci restituiscono la dimensione dell'azione repressiva messa in atto dallo Stato, che negli anni venti e trenta divenne quell'azione minuta, continua, sistematica che contribuì alla creazione di un'immagine di "consenso" al regime. Aspetti caratterizzanti la dittatura fascista furono, infatti, la presenza dell'apparato repressivo anche nelle piccole realtà locali e l'instaurazione di varie forme di controllo su ogni aspetto della vita degli oppositori politici: dalla vigilanza alle periodiche perquisizioni, dai controlli della corrispondenza alla "sorveglianza speciale", ai fermi e agli arresti, anche solo come misure "cautelative". Pubblicato nel 1991, il catalogo risulta oggi esaurito: da qui il progetto di pubblicarlo in edizione digitale, mettendone a disposizione una versione ottimizzata.
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Gli anniversari della storia sono un'ottima occasione per riportare in primo piano il lavoro di ricerca e di riflessione sviluppato e per stimolare nuove indagini o la revisione di sintesi e giudizi elaborati in contesti culturali che risentivano di un diverso clima politico o erano ancora condizionati dalla presenza forte di protagonisti degli eventi. Il discorso vale anche per la guerra civile spagnola, che fu un capitolo saliente della conflittualità novecentesca tra conservatorismo e reazione da un lato, progresso e democrazia dall'altro.
La sua collocazione cronologica alla vigilia della seconda guerra mondiale ne fa l'atto iniziale dello scontro tra fascismo e antifascismo in un'Europa non ancora consapevole della tragica importanza di questo conflitto, con le potenze democratiche come Francia e Germania rinchiuse in una neutralità che oggi appare ignava, ma che al tempo fu una scelta diplomatica tesa a evitare che la penisola iberica diventasse il teatro anticipato della seconda guerra mondiale. Le forze repubblicane spagnole ebbero tuttavia il sostegno di un esercito di volontari internazionalisti giunti da tutto il mondo, mentre sull'altro fronte l'Italia fascista e la Germania nazista non mancarono di prodigare i loro aiuti ai nazionalisti reazionari guidati da Francisco Franco.
Elementi di riflessione storiografica alta che furono sviluppati nel convegno che l'Istituto dedicò al tema e che si svolse a Biella il 6 maggio 1988, con la partecipazione di Marcello Flores, attualmente direttore scientifico dell'Insmli, Gianni Isola, Adriano Ballone, Anello Poma, Luigi Moranino, Piero Ambrosio, Gianni Perona, Pierangelo Cavanna; gli atti furono pubblicati nel 1996, corredati dalle accurate biografie dei volontari biellesi, vercellesi e valsesiani redatte da Piero Ambrosio, da immagini scelte dal "Calendario del garibaldino" del 1938, edito a Parigi dall'Unione popolare italiana, esemplare rarissimo e forse unico, e da una appendice cronologica.
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