[Precari_roma] (senza oggetto)

Delete this message

Reply to this message
Autor: usiait1@virgilio.it
Data:  
A: assembleaautoconvocataromana, sm-roma, unitadicrisi-rm, precari_roma
Assumpte: [Precari_roma] (senza oggetto)
Comunicato che abbiamo ricevuto e che inoltriamo, per diffusione e divulgazione, grazie



Normal
0


14


false
false
false

IT
X-NONE
X-NONE








































































































































































 /* Style Definitions */
 table.MsoNormalTable
    {mso-style-name:"Tabella normale";
    mso-tstyle-rowband-size:0;
    mso-tstyle-colband-size:0;
    mso-style-noshow:yes;
    mso-style-priority:99;
    mso-style-qformat:yes;
    mso-style-parent:"";
    mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
    mso-para-margin:0cm;
    mso-para-margin-bottom:.0001pt;
    text-align:justify;
    mso-pagination:widow-orphan;
    font-size:11.0pt;
    font-family:"Calibri","sans-serif";
    mso-ascii-font-family:Calibri;
    mso-ascii-theme-font:minor-latin;
    mso-fareast-font-family:"Times New Roman";
    mso-fareast-theme-font:minor-fareast;
    mso-hansi-font-family:Calibri;
    mso-hansi-theme-font:minor-latin;
    mso-bidi-font-family:"Times New Roman";
    mso-bidi-theme-font:minor-bidi;}




NESSUNO SPAZIO A PADRONI
E FASCISTI!



Dal 1970 la sede del Comitato di Quartiere
Alberone è un luogo aperto alla città che si autorganizza, che lotta per i
propri bisogni, che costruisce spazi di solidarietà e cultura altra dal
pensiero unico dominante.

In questi 47 anni diversi gruppi di donne
e uomini hanno fatto vivere questo spazio secondo le diverse esigenze che
innervavano i soggetti proletari nel divenire storico. Pur quindi nelle
differenti esperienze che hanno animato e animano i collettivi che si sono
ritrovati e si ritrovano nella sede dell’Alberone un filo rosso è costante: la
ricerca di percorsi per la trasformazione dello stato di cose presenti, cioè
per l’affermazione della vita contro la morte del capitale.

In questi percorsi alcuni principi si sono
sempre mantenuti vivi ed anzi arricchiti di nuovi linguaggi e più ricche
riflessioni e pratiche: l’antifascismo, l’antirazzismo e l’antisessismo.



Il 7 gennaio di ogni anno, dal 1979, siamo
costretti a presidiare questo luogo per impedire ai fascisti, nel giorno
dell’anniversario dei morti di Acca Larentia, di compiere impunemente le loro
provocazioni nel quartiere.

Anche quest'anno vogliamo ribadire con
fermezza che nei nostri quartieri non c’è spazio per l’apologia del fascismo,
il razzismo, il sessismo, l’omofobia, il settarismo religioso e l’odio verso
chiunque venga percepito come “diverso”.



Per altro stiamo vivendo una fase di acuta
crisi del sistema capitalistico, che padroni e speculatori – con l’uso delle
marionette partitiche e istituzionali – utilizzano per condurre un duro attacco
alle condizioni di vita e di lavoro delle classi subalterne attraverso le
politiche di taglio ai servizi sociali, la riduzione dei salari, il saccheggio e
la devastazione dei territori. In questi momenti il ruolo storico dei fascisti
di indirizzare la rabbia popolare anziché contro i veri responsabili delle
nostre miserie – padroni e reggiborsa - contro i più deboli, emerge in tutta
evidenza, ieri con le leggi sulla razza oggi contro gli immigrati. Coloro che
soffiano sul fuoco del razzismo e della paura del diverso, che invocano la
legalità contro le occupazioni abusive, che parlano di “degrado”, sono gli
stessi personaggi che, dietro le quinte, speculano e rubano milioni di denaro
pubblico (quindi di lavoratrici e lavoratori che contribuiscono per oltre l’80%
alle entrate fiscali dello Stato) attraverso la gestione dei campi rom,
dell’accoglienza dei rifugiati, dell’emergenza abitativa e del ciclo dei
rifiuti.



Se dunque la connivenza tra fascisti,
malavita organizzata e gruppi affaristici e clientelari trasversali al mondo
della politica è il sistema attraverso il quale mantenerci subalterni e
sfruttati; noi staremo il 7 gennaio in piazza come in tutti gli altri 364
giorni dell’anno per costruire nei territori, nelle scuole e nei posti di
lavoro vertenze reali portatrici di istanze di cambiamento radicale dello stato
di cose presenti.



SABATO 7 GENNAIO DALLE ORE 16,30

DAVANTI LA SEDE DEL COMITATO DI QUARTIERE ALBERONE

VIA APPIA NUOVA, 357

PRESIDIO ANTIFASCISTA





COMPAGNE E COMPAGNI
ANTIFASCISTE/I DI ROMA







FOTINPROP
VIA APPIA NUOVA