COMUNICATO SINDACALE (articoli 1, 14 e 25 L. 300/70) - AVVISO ALLA CITTADINANZA
E AI LAVORATORI-LAVORATRICI da Usi e RSU USI Zètema 15dicembre 2016
ITALIA ROMA -"la salute non e' una merce...la sicurezza non è un costo aziendale da ridurre o eliminare"
A PROPOSITO DEL MUSEO DI CIVILTA' ROMANA E DEL PLANETARIO, chiusi su esposto segnalazione di Usi
dichiarazione di SERENETTA MONTI (RSU USI ZETEMA) e attuali inadempienze delle Giunte comunali,
compresa quella in carica, su lavori per messa in sicurezza e riapertura alla cittadinanza, ai visitatori
nel rispetto delle leggi sulla sicurezza nei luoghi e ambienti di lavoro. BUONA LETTURA  
da Unione Sindacale Italiana Usi fondata nel 1912 aderente alla RETE NAZIONALE
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI TERRITORI e al "Comitato 5 aprile" di Roma
 usiait1@??? sito nazionale 
www.unionesindacaleitaliana.eu
e mail Rete nazionale salute e sicurezza sul lavoro e sui territori
bastamortesullavoro@???
http://eur.romatoday.it/altre/palazzo-civilta-romana-sicurezza-esposto-ispettorato.html
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Dal 31 gennaio del 2014 il Museo della Civiltà Romana ed il Planeatario sono chiusi al pubblico
 “in previsione di lavori di riqualificazione dell’edificio per 
l’adeguamento alle normative”. Una motivazione lapidaria, che non rende 
giustizia al desiderio dei tanti cittadini che ne rivendicano 
l’apertura.
L'ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE - “Sono 
stata io a sollevare la questione della sicurezza, presentando un 
esposto all’Ispettorato al Lavoro nel maggio del 2013 –   annuncia 
Serenetta Monti, sindacalista USI. C'era un problema causato 
dall’assenza di climatizzazione. I colleghi, soprattutto quelli 
impiegati nel settore conservazione, d’inverno dovevano lavorare in una 
struttura freddissima. A questo si sommava  la presenza dell’unica 
uscita di sicurezza, difficilmente accessibile, che dava su un baratro. 
Io ovviamente questi problemi li ho segnalati al management ed al 
responsabile sicurezza dell’azienda. Ho fatto delle osservazioni 
puntuali ed ho suggerito anche dei correttivi. Quando ho visto che non 
sono arrivati e che nessuno rispondeva, ho inoltrato l’esposto”.
LE ASPETTATIVE DISATTESE -
 L’adeguamento alle normative sulla sicurezza, non è però mai avvenuto. 
“Il Sindaco Marino e l’allora Assessore Barca hanno subito individuato 
dei fondi – ricorda Serenetta Monti – tuttavia è stato fatto un avviso 
pubblico che non ha sortito gli effetti sperati. Ricordo anche delle 
interrogazioni da parte della Consigliera Belviso. Lì  – osserva la 
sindacalista di USI – c’ è un polo museale molto apprezzato, soprattutto
 il Planetario”. Gli accessi parlavano chiaro: solo nel 2013 sono stati 
 103mila, per un incasso stimato intorno ai 600 mila euro.  Il successo 
del polo museale s’interrompe  dopo i due sopralluoghi dell’ispettorato 
del Lavoro. Il primo avviene nell’ ottobre del 2013, l’ultimo il 22 
gennaio del 2014. Una settimana dopo arriva la chiusura a cui segue un 
bando di gara che è stato oggetto di numerosi ricorsi.LA NUOVA GIUNTA
 - Sul sito del Museo, il 13 gennaio 2016, appare un’integrazione al 
primo laconico avviso : “Sono in atto le procedure per la firma del 
contratto della ditta affidataria del primo lotto di lavori. Dal momento
 dell'effettivo inizio lavori, sarà possibile comunicare al gentile 
Pubblico il cronoprogramma degli stessi e la data presumibile di 
riapertura”. Da allora la Capitale è passata dalle mani di un 
Commissario, a quelle della Giunta Raggi. "L'assessore alla Cultura 
Bergamo aveva promesso la riapertura in tempi brevi. Ma a distanza di 
sei mesi da questa dichiarazione è tutto ancora terribilmente fermo - 
osserva Marco Cacciotti, già Presidente del Consiglio Municipale - Dagli
 atti non risulta essere stato firmato il contratto con la ditta 
vincitrice della gara per i lavori,  e quindi nessun cantiere 
all'orizzonte. Peranto è stato disatteso anche l'ultimo cronoprogramma 
stilato dalla Sovrintendenza che prevedeva per Settembre 2016 l'inizio 
dei lavori".  Si resta quindi fermi "alle procedure per la firma del 
contratto della ditta affidataria". Ed i cancelli restano chiusi, tra le
 proteste dei romani. “E’ comprensibile la richiesta dei cittadini che vorrebbero fosse riaperto il museo
 – riconosce Serenetta Monti – tuttavia bisogna prima provvedere a 
metterlo in sicurezza. Purtroppo –conclude la sindacalista – in questi 
due anni purtroppo non è stato fatto”
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http://www.serenettamonti.it
http://www.usiait.com/