[RSF] Fidel

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著者: pilar castel
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To: forumroma@inventati.org, Poema Seris Leo, Alberto Tabellini, Associazione Zabaglia, checchino, donneinnero, Il Dirigibile, info@assteatro.it
題目: [RSF] Fidel
Latinoamericano Cubano Internazionalista Hasta Siempre
E ora piango perchè quellìisola che c'era ora non ci sarà mai più.
Per me FIDEL era vero, la mia ultima spiaggia... Non m'importa se fosse contro i dissidenti- la mia generazione nel gran mondolibero l'hanno decimata, drogata, prostituita; non m'importa se fosse anti gay o anti religioni, per me le scelte sessuali e religiose sono personali : se amo una persona l'amo e basta , non pretendo di scimmiottare leggi borghesi; non mi importa se avesse il KBG in casa invece della CIA per proteggere il popolo Cubano ( forse nessuno si ricorda che latrina fosse Cuba per gli USA); non m 'importano se lo accusano di aver favorito la morte del Che, doveva difendere il suo Popolo e Guevara lo avrebbe distrutto. Una isoletta che si ribella passi un Continente no.Olà ,Big Hombre ! paci Pilar


Abbiamo perso Fidel. Abbiamo conquistato una storia di esempi e saggezza.

Articolo di João Pedro Stedile che ricorda le conquiste della rivoluzione per il popolo cubano e gli oppressi di tutto il mondo

Brasil de Fato | São Paulo, 26 novembre 2016


"I cubani sono sempre stati solidali con tutti i popoli del mondo che hanno lottato contro l’oppressione e lo sfruttamento, soprattutto in America Latina e in Africa!” Ismael Francisco, CubaDebate
Abbiamo perso Fidel. Abbiamo conquistato una storia di esempi e saggezza.
La storia di Fidel è indescrivibile, non possiamo raccontarla in poche parole. E quindi voglio dare solo una testimonianza.
Fidel ha usato tutta la sua intelligenza, le sue conoscenza, la sua capacità di leader e la sua totale dedizione per costruire nel corso di 60 anni un popolo unito e organizzato, divenuto imbattibile nell’affrontare le forze economiche e militari più forti del XX secolo: il capitale degli Stati Uniiti.
Durante tutti questi anni, il popolo cubano ha saputo affrontare le peggiori avversità, sia quelle naturali: gli uragani, le tempeste, la perdita dei raccolti, sia quelle legate all’inaccettabile blocco economico. Cuba ha sostenuto una guerra permanente, compresa l’invasione militare del 1961 della Baia dei Porci.
Hanno affrontato le difficoltà legate a una società con forti limiti nella produzione dei beni materiali, che aveva un’eredità coloniale di estrema disuguaglianza, di lavoro schiavo, della monocultura della canna e di soggezione culturale.
Hanno affrontato i momenti peggiori di un paese periferico dipendente dalla geopolitica mondiale. Hanno vinto tutte le battaglie. Hanno costruito una società che cerca con forza l’uguaglianza dei diritti e delle opportunità tra tutti i cittadini.
Hanno sconfitto l’ignoranza e si sono trasformati nel paese con il più alto indice di scolarizzazione del mondo.
Hanno prodotto una medicina preventiva, umanitaria e solidale che ha inviato più di 60.000 medici in quasi tutti i paesi del mondo, superando il numero di medici inviati nel mondo da tutti gli altri paesi e dagli organismi internazionali messi insieme.
E hanno inviato da noi, in Brasile, 14.000 medici perché 44 milioni di brasiliani poveri potessero avere, per la prima volta in vita loro, cure mediche preventive e di qualità.
Sono sempre stati solidali con tutti i popoli del mondo che hanno lottato contro oppressione e sfruttamento, soprattutto in America Latina e in Africa.
Il nostro movimento, il Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra, ha ricevuto permanente solidarietà e appoggio dal popolo cubano, attraverso le loro scuole tecniche, la Scuola Latino-americana di Medicina (Elam), dove si sono formati centinaia di giovani poveri brasiliani. Ha ricevuto l’esperienza e il metodo di alfabetizzazione degli adulti ( Si, io posso1).
Abbiamo costruito insieme le organizzazioni internazionalli dei movimenti: Via Campesina; l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA); l’Incontro mondiale con il Papa. Abbiamo collaborato con i contadini cubani dell’Associazione nazionale dei piccoli contadini (Anap) e con i tecnici dell’Agroecologia dell’Associazione Cubana dei tecnici agricoli e forestali (ACTAF); con la Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC), con il Centro Martin Luther King, etc.
Ma, soprattutto, abbiamo imparato molto dall’esempio di costanza nella lotta.
Abbiamo partecipato attivamente, con il popolo cubano, alla campagna contro l’ALCA (Area del Libero Commercio delle Americhe) e contro il dominio dell’impero sull’America Latina.
E Fidel è sempre stato organizzatore e ispiratore di tutto il popolo.
Non è questo il luogo per esaltare le qualità personali di questo personaggio eccezionale, dello statista e del saggio stratega politico.
Voglio solo sottolineare per i nostri militanti il suo esempio rispetto a due aspetti fondamentali della vita.
Il primo è l’amore per lo studio
Fidel è stato sempre un propagandista dell’importanza dello studio, della conoscenza scientifica, dell’educazione liberatrice. Ha studiato sempre, da quando era giovane agli ultimi giorni. Diceva: “Solo la conoscenza libera realmente le persone!” ripentendo ciò che aveva affermato il suo ispiratore Jose Martí.
Ed è stato sempre insieme al suo popolo, in ogni momento, il primo della fila, in tutte le situazioni di difficoltà: nella guerra, nell’organizzazione della produzione e della conoscenza. Non ha risparmiato le forze e ha sempre dato l’esempio dello spirito di sacrificio. E’ stato un uomo geniale per le sue idee e la sua coerenza. Ci ha lasciato un’eredità splendida, cioè il suo esempio da seguire.
Viva Fidel! Fidel vivrà per sempre!

Serena Romagnoli
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La lunga marcia dei senza terra, dal Brasile al mondo. di Claudia Fanti, Serena Romagnoli, Marinella Correggia (Emi editore) Libreria La Feltrinelli di via V.E ...