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Comunicato CC 23/2016 - 26 novembre 2016

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VIVA IL COMANDANTE FIDEL CASTRO, FONDATORE DI CUBA SOCIALISTA

Il (nuovo) Partito comunista italiano rende omaggio all'opera compiuta
da Fidel Castro e dai suoi compagni di lotta e si associa al popolo
cubano, ai rivoluzionari e ai popoli oppressi di tutto il mondo alzando
il pugno in omaggio alla sua opera e alla sua memoria!

LA SCOMPARSA DI FIDEL CASTRO ADDOLORA TUTTI I COMUNISTI E I
RIVOLUZIONARI DEL MONDO, MA LA SUA OPERA CONTINUA!

L'omaggio che noi rendiamo all'opera rivoluzionaria di Fidel Castro
consiste in un fermo impegno. Noi continueremo fino alla vittoria la
rivoluzione socialista in Italia, instaureremo il socialismo in un paese
imperialista e con questo contribuiremo ad aprire la strada del
socialismo anche per le masse popolari degli altri paesi imperialisti e
alla lotta di liberazione di tutti i popoli del mondo.

HASTA LA VICTORIA, SIEMPRE!

Molti sono gli insegnamenti e i contributi di Fidel Castro alla
rivoluzione socialista. In questa occasione vogliamo concentrare
l'attenzione di tutti quanti sono rattristati dalla sua comparsa su tre
questioni.

1. Vincere è possibile, fare la rivoluzione socialista è possibile.

Il catastrofico corso delle cose che la borghesia imperialista e il suo
clero impongono al mondo crea condizioni favorevoli alla rinascita del
movimento comunista cosciente e organizzato e alla rivoluzione
socialista con cui instaureremo il socialismo. Contro la nostra opera
molte sono le voci che ogni giorno si levano attorno a noi a dire che è
impossibile instaurare il socialismo, che la rivoluzione socialista è
difficile, che la situazione è complessa, che la situazione è
completamente diversa da quella della prima ondata della rivoluzione
proletaria mondiale (1917-1976) e che quindi non serve più la concezione
comunista del mondo con cui i suoi promotori e protagonisti hanno
guidato la loro opera e tanto meno servono gli insegnamenti dati dal suo
esaurimento (in sintesi il marxismo-leninismo-maoismo).

Contro questa canea di controrivoluzionari, di disfattisti e di depressi
e arresi, Fidel Casto ha sempre levato la bandiera della lotta e della
vittoria. Con l'autorità e il prestigio che la sua storia e la sua opera
e le forze e risorse del popolo cubano gli conferivano, Fidel Castro ha
sempre detto: sempre avanti fino alla vittoria! Cuba ha impersonato la
resistenza dei primi paesi socialisti alla reintegrazione nel sistema
imperialista mondiale e ha fornito grandi aiuti ai movimenti
rivoluzionari dell'America Latina e di altri continenti.

Cuba socialista ha dimostrato che anche un paese piccolo, assediato e
aggredito senza alcuno scrupolo dai gruppi imperialisti più potenti del
mondo, i gruppi imperialisti USA con la complicità del Vaticano e di
tutti gli altri gruppi imperialisti, è in grado di resistere e vincere
le aggressioni. Assieme all'eroica e vittoriosa resistenza della Corea,
assieme alla lunga e vittoriosa guerra del Vietnam, Cuba diretta da
Fidel Castro ha mostrato la debolezza del sistema imperialista mondiale
anche nella fase della sua ripresa dopo la seconda guerra mondiale e ha
dimostrato che la rivoluzione socialista è possibile anche in un paese
solo. Questa è una lezione particolarmente importante sia contro i
disfattisti palesi sia contro i disfattisti camuffati che rinviano la
rivoluzione socialista a quando esploderà la "rivoluzione
internazionale".

2. Il socialismo è per le masse popolari un sistema di rapporti sociali
superiore al capitalismo.

Nonostante il blocco economico, nonostante le continue criminali
aggressioni su tutti i terreni dei gruppi imperialisti più potenti,
nonostante l'esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria
mondiale, Cuba è oggi uno dei paesi in cui più ridotte sono le
discriminazioni contro le donne, i giovani e la popolazione di colore e
dove è più libero e universale l'accesso della massa della popolazione
all'alimentazione, alle altre condizioni basilari della vita,
all'istruzione, all'assistenza sanitaria, alla gestione e progettazione
della vita sociale, in breve a tutte le attività specificamente umane
[7].

Anche i portavoce dei gruppi imperialisti sono costretti a riconoscerlo.
Per denigrare questa grande, storica conquista, fanno un gran chiasso
sulle restrizioni poste ai privilegi degli strati più benestanti: le
chiamano "violazione dei diritti umani"! Infatti in tutti i paesi
governati dalla borghesia la regola è la divaricazione enorme e
crescente delle condizioni di vita della massa della popolazione
rispetto alle condizioni degli strati privilegiati e dominanti. In
questo contesto Cuba è uno scandalo contro cui si accanisce il sistema
di intossicazione e confusione della borghesia e del clero.

3. I popoli oppressi hanno bisogno che la rivoluzione socialista si
sviluppi e vinca nei paesi imperialisti.

Il motivo _principale_ per cui durante la prima ondata della rivoluzione
proletaria il movimento comunista non ha instaurato il socialismo in
nessun paese imperialista, consiste nei limiti dei partiti comunisti dei
paesi imperialisti quanto a comprensione delle condizioni, delle forme e
dei risultati della lotta di classe nei rispettivi paesi. I partiti
comunisti dei paesi imperialisti hanno costantemente oscillato tra
adesione dogmatica e identitaria ai principi comunisti e manovre
politiche senza principi. Per alcuni di essi il legame con l'Unione
Sovietica e con l'Internazionale Comunista ha supplito in certi periodi
alla mancata adesione alla concezione comunista del mondo. Questo limite
è illustrato in dettaglio nell'opuscolo del (n)PCI _I quattro punti
principali da discutere nel Movimento Comunista Internazionale [8]
_(dicembre 2010 - www.nuovopci.it).

Il motivo _principale_ dell'esaurimento della prima ondata della
rivoluzione proletaria sta nella mancata instaurazione del socialismo
nei paesi imperialisti. L'Unione Sovietica, la Repubblica Popolare
Cinese, gli altri paesi socialisti creati nel corso della prima ondata
della rivoluzione proletaria potevano svolgere, e per alcuni anni hanno
svolto, il ruolo di basi rosse della rivoluzione proletaria mondiale. Ma
la vittoria del socialismo poteva diventare definitiva solo grazie
all'instaurazione del socialismo nei paesi imperialisti.

Cuba diretta da Fidel Castro e dal Partito comunista cubano è
sopravvissuta per più di 50 anni alle aggressioni e al blocco dei gruppi
imperialisti e ha indotto i gruppi imperialisti USA a riconoscere in
qualche modo la loro sconfitta con l'Accordo del 17 dicembre 2014
contrattato in segreto tra il governo cubano e il governo di Washington
con la mediazione del Vaticano (Comunicato CC 36/2014 [9] - 21 dicembre
2014). Ma all'interno di Cuba crescono ancora le spinte a trovare forme
di reintegrazione nel sistema imperialista mondiale (apertura agli
investimenti capitalisti, adattamento alle attività turistiche, zona
economica speciale e relazioni connesse). Per principio rifuggiamo da
ogni ingerenza nella linea che il Partito comunista cubano segue: la
società cubana e il Partito stesso non sfuggono alla contraddizione tra
la via verso il comunismo e la via alla reintegrazione nel sistema
imperialista, contraddizione che è stata ed è propria di ogni paese
socialista e che lo sarà fino alla vittoria definitiva del socialismo
nel mondo, ma solo i comunisti cubani sono in grado di tracciare e
attuare la linea necessaria perché il loro paese avanzi verso il
comunismo. La rivoluzione cubana si è trovata coinvolta nell'esaurimento
della prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale che la vittoria
dell'Ottobre 1917 e la costruzione del socialismo in Unione Sovietica
sotto la direzione di Lenin prima e di Stalin poi avevano scatenato nel
mondo, né è stata in grado di impedire l'esaurimento. Questa è la
sconfitta che Fidel Castro condivide con tutti i rivoluzionari di questi
ultimi decenni. È la sconfitta a cui i comunisti di tutto il mondo sono
chiamati a porre rimedio. Noi comunisti italiani, riuniti nel (n) PCI e
nella sua Carovana, siamo impegnati e ci impegniamo a farlo. Questo è
l'omaggio che rendiamo all'insegnamento principale del Comandate Fidel
Castro: avanti sempre fino alla vittoria!

A partecipare alla nostra opera chiamiamo tutti gli elementi avanzati
delle masse popolari italiane, entrando a far parte delle nostre file.

Il primo paese imperialista che romperà le catene della Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti,
mostrerà la via e aprirà la strada anche alle masse popolari degli altri
paesi e avrà il loro aiuto (internazionalismo proletario). L'Italia può
essere questo paese: dipende da noi comunisti che lo sia!

CON IL SOCIALISMO NESSUN UOMO È UN ESUBERO! C’È POSTO PER TUTTI!

OSARE SOGNARE, OSARE PENSARE, OSARE VEDERE OLTRE L’ORIZZONTE DELLA
SOCIETÀ BORGHESE!

PER DIVENTARE COMUNISTI BISOGNA IMPADRONIRSI DELLA SCIENZA DELLE
ATTIVITÀ CON CUI GLI UOMINI FANNO LA LORO STORIA, SVILUPPARLA E USARLA
PER INSTAURARE IL SOCIALISMO: IL PARTITO È LA SCUOLA PER OGNI INDIVIDUO
DECISO A DIVENTARE COMUNISTA!

COSTITUIRE CLANDESTINAMENTE IN OGNI AZIENDA CAPITALISTA, IN OGNI AZIENDA
PUBBLICA, IN OGNI ISTITUZIONE E IN OGNI CENTRO ABITATO UN COMITATO DI
PARTITO PER ASSIMILARE LA CONCEZIONE COMUNISTA DEL MONDO E IMPARARE AD
APPLICARLA CONCRETAMENTE OGNUNO NELLA SUA SITUAZIONE PARTICOLARE!

STUDIARE IL _MANIFESTO PROGRAMMA [10] _DEL PARTITO È LA PRIMA ATTIVITÀ
DI CHI SI ORGANIZZA PER DIVENTARE COMUNISTA. STABILIRE UN CONTATTO
CLANDESTINO CON IL CENTRO DEL PARTITO È LA SECONDA. PROMUOVERE LA
COSTITUZIONE DI OO E OP E IL LORO ORIENTAMENTO A COSTITUIRE IL GBP È LA
TERZA.

_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html_],
aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle
del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del
Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html_]. _

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