La situazione per i curdi in Turchia è sempre più grave. Se ne parla
domani sera a Chiamamilano: partecipate e fate girare!
Grazie
Sandra
-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto: [punto rosso] Milano 23 novembre: Oltre la violenza, la guerra
e la repressione: l'unica via è la democrazia. A sostegno del popolo
curdo, per la libertà dei deputati HDP arrestati, per la libertà di
Abdullah Öcalan
Data: Mon, 21 Nov 2016 11:48:38 +0100
Mittente: info <info@???>
A: comunicazionipr@???
Oltre la violenza, la guerra e la repressione: l'unica via è la
democrazia. A sostegno del popolo curdo, per la libertà dei deputati HDP
arrestati, per la libertà di Abdullah Öcalan
La repressione del governo e del presidente turco Erdogan ha raggiunto
un nuovo picco: i Co-presidenti del Partito filo curdo, Selahattin
Demirtas e Figen Yüksekdag e altri 10 deputati del Partito Democratico
dei Popoli (HDP) sono stati arrestati in Turchia. Da quando l'HDP ha
ottenuto una storica vittoria alle elezioni del 7 giugno 2015, è
diventato il principale obbiettivo delle politiche autoritarie dell'AKP.
Nonostante la repressione, l’HDP è riuscito ad entrare di nuovo in
parlamento superando l'antidemocratica soglia del 10%, ottenendo 59
seggi, che hanno rappresentato il principale ostacolo all'introduzione
di un sistema ultra-presidenziale in Turchia.
Dal tentativo di colpo di stato del 15 luglio 2015, l’AKP e il
Presidente Erdogan hanno colto l’occasione per eliminare qualsiasi
opposizione. Con la dichiarazione dello stato di emergenza, migliaia di
dirigenti, consiglieri comunali e provinciali, sono stati incarcerati
con accuse prive di fondamento e oltre 370 associazioni sono state
chiuse con la forza. In Turchia praticamente non c’è più libertà di
espressione e di stampa, libertà accademica, né un sistema giudiziario
giusto e indipendente. Sono stati epurati migliaia di accademici,
docenti, avvocati e giuristi, intellettuali e dirigenti delle
organizzazioni sociali non governative. Con i decreti del governo oltre
170 organi di informazione sono stati vietati. Più di 130 giornalisti
sono in carcere, compresi autori e intellettuali di fama internazionale.
Da luglio 2015 più di 80.000 persone sono state poste in detenzione e in
gran parte si trovano ancora in carcere. Con la pressione esercitata
anche all'estero, alcuni emittenti televisive curde progressiste sono
state oscurate, purtroppo anche la democrazia europea si sta piegando
davanti ai voleri del Sultano.
Nello stesso momento e contesto le forze militari curde sono le
protagoniste principali della lotta all'Isis in Siria e Iraq, dando così
un contributo fondamentale alla lotta al terrorismo.
Perché il mondo democratico si mobiliti contro la svolta autoritaria in
Turchia, per la liberazione immediata dei deputati Hdp arrestati, per
l'appoggio concreto e rapido al popolo curdo.
Per la liberazione del leader curdo Abdullah Öcalan, in carcere in
isolamento da oltre 17 anni, le cui proposte politiche per una soluzione
politica e pacifica della questione curda e per la democratizzazione
della Turchia, raccolte nei suoi scritti dal carcere, oggi si confermano
più che mai valide.
Milano, Mercoledi 23 novembre - ore 20.30
Negozio ChiamaMilano, via Laghetto 2
Partecipano
Ertugrul Kurkcu (deputato HDP, co-presidente del HDK)
Giuliano Pisapia (avvocato)
Erasmo Palazzotto (deputato SI-SEL)
Lia Quartapelle (deputata PD)
Corrado Mandreoli (segr. Camera del Lavoro Milano)
Roberto Mapelli (Punto Rosso)
Presenta e coordina Paolo Limonta (consigliere comunale SinistraXMilano)
Nell'occasione presentazione del libro di Abdullah Öcalan, "Oltre lo
stato, il potere e la violenza, Scritti dal carcere", edizioni Punto
Rosso, Milano 2016.
http://www.puntorosso.it/libri-di-ocalan.html
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