http://www.malanova.info/2016/11/11/felice-e-detenuto-nel-carcere-di-regina-coeli-a-roma-da-sabato-scorso/
Un nostro concittadino, un compagno con la C maiuscola, un fratello 
ultrà del Cosenza Calcio, Felice, è detenuto nel carcere di Regina Coeli 
a Roma da sabato scorso. La sua foto col cranio spaccato e il volto 
insanguinato, ha fatto il giro dei media. Per molti sarà solo 
un’immagine come tante altre, per noi, che conosciamo la bellezza 
interiore di questa persona, e con cui abbiamo condiviso giornate e 
nottate di impegno nei quartieri della nostra città, quella fotografia è 
un incubo, il ritratto del precipizio autoritario in cui questo Paese 
sta franando. Felice è stato arrestato al termine di una mobilitazione 
antifascista nel quartiere della Magliana a Roma dopo aver provato con 
altri compagni e compagne ad ostacolare i fascisti di Forza Nuova che 
tentavano, come fanno ovunque in questi giorni, di soffiare sul fuoco 
del disagio e fomentare il razzismo, aizzando gli abitanti dei quartieri 
contro donne, vecchi, migranti e perseguitati nelle loro terre di 
provenienza, impoveriti dalle guerre scatenate dal neoliberismo e 
ricacciati dai luoghi in cui cercano rifugio. Contro questo abominio è 
sceso in piazza Felice, come ha imparato a fare nella nostra città, dove 
è vissuto per oltre quarant’anni consegnando la sua esistenza, il suo 
lavoro, il suo tempo alle lotte sociali, ai poveri, alle persone 
indifese. Nella vita lavorativa, Felice è un cuoco eccezionale. Non ne 
poteva più di lavorare giorno e notte per un salario da fame, come ormai 
purtroppo accade a tanti di noi. Era a Roma di passaggio, due giorni 
dopo sarebbe partito per la Germania insieme ai suoi figli, così come 
migliaia di nostri conterranei sono ritornati a fare: emigrare per 
cercare un posto di lavoro dignitoso. Tutto ciò rende la vicenda ancora 
più paradossale. Felice è molto conosciuto nel mondo del volontariato 
sia laico che cattolico, per aver lavorato gratuitamente dietro i 
fornelli delle cene sociali, presso le strutture per migranti, in favore 
della lotta per la casa e durante le giornate di Fiera Inmensa, la 
meravigliosa esperienza che da tanti anni i cosentini e le cosentine 
realizzano per accogliere gli ambulanti della fiera di San Giuseppe.
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I media lo definiscono “pericoloso”. Vogliamo urlare la verità: se in 
passato è stato denunciato, questo è avvenuto solo per il suo carattere 
generoso ed altruista. In ogni circostanza, è sempre intervenuto per 
sottrarre i propri compagni e i ragazzi della curva ai pestaggi da parte 
delle forze dell’ordine, che in questo Paese, sempre più imbarbarito, 
avvengono ormai quotidianamente nell’indifferenza generale. Ci sembra a 
dir poco paradossale che lo si accusi di “devastazione e saccheggio”, il 
reato che le procure adottano per criminalizzare i movimenti 
antagonisti. Ed è ancora più assurdo il fatto che tutto ciò avvenga 
proprio a Roma, città devastata e saccheggiata dagli stessi gruppi di 
potere che da sempre se la spassano, fomentando l’odio sociale nei 
quartieri della capitale e finanziano Forza Nuova. Felice è un compagno 
di questa città ed ora ha bisogno della solidarietà attiva che solo una 
città come Cosenza sa e può dare. Rivolgiamo un appello a tutte e tutti, 
chiediamo la partecipazione alle iniziative in sostegno a lui ed a tutti 
i compagni coinvolti in questa assurda vicenda. L’antifascismo è una 
pratica a difesa dell’umanità. Liberiamo dalle galere chi lo pratica!
Di seguito le informazioni necessarie per sostenere le spese legali dei 
compagni arrestati.
Codice postepay – 4023 6006 7246 5624
Dati intestatario – Noto Francesco, NTO FNC 78D 16D 086 W
Per chi volesse scrivergli “NOME + COGNOME, C.C. Regina Coeli, via 
Lungara 29 – 00165 Roma”.
FELICE, EDDY e ALBERTO LIBERI SUBITO
I compagni e le compagne di Cosenza