[nuovopci] NO alla riforma Renzi della Costituzione del 1948

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Autor: \(nuovo\) Partito comunista italiano
Data:  
Para: Npci Inter
Assunto: [nuovopci] NO alla riforma Renzi della Costituzione del 1948
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Comunicato CC 22/2016 - 12 novembre 2016

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NO alla riforma Renzi della Costituzione del 1948

CON L’ATTUAZIONE DIRETTA E DA SUBITO DELLE PARTI PROGRESSISTE DELLA
COSTITUZIONE DEL 1948, LE MASSE POPOLARI ORGANIZZATE CREANO LE
CONDIZIONI PER LA COSTITUZIONE DEL LORO GOVERNO D’EMERGENZA, IL GOVERNO
DI BLOCCO POPOLARE!

Renzi e compagnia hanno cambiato la Costituzione del 1948 per togliere
quella poca autonomia che le varie istituzioni della Repubblica
Pontificia (camera, senato, governo, presidenza, corte costituzionale,
magistratura, ecc.) hanno l'una dall'altra. Poca perché nei fatti queste
istituzioni fanno capo tutte alla stessa classe dominante e quindi le
loro decisioni fanno capo ad un unico comune giro di interessi e affari
contro le masse popolari. Con la riforma, anche la scelta degli uomini
che compongono le istituzioni della Repubblica Pontificia (RP) deve far
capo a un unico centro di potere. La riforma Renzi rafforza la
disciplina nella classe dominante. Infatti perché togliere anche quella
poca autonomia?

Nel corso della crisi che si aggrava, il contrasto di interessi tra i
vari gruppi imperialisti si acuisce e le istituzioni della RP trovano
difficoltà crescenti a mettersi d'accordo, anche se sono tutte contro le
masse popolari. Ogni tanto, in un modo o nell'altro alcune di loro fanno
persino appello alle masse o minacciano di farlo, contro le altre
istituzioni: con denunce pubbliche, con rivelazioni scandalistiche, con
procedimenti giudiziari, con campagne referendarie, nelle campagne
elettorali, ecc. E comunque il malcontento e l'insofferenza delle masse
popolari crescono. Da qui l'altro contenuto della riforma Renzi della
Costituzione del 1948:

     * ridurre e dove già possibile eliminare la possibilità che le masse
popolari interferiscano, che qualche gruppo o esponente dei vertici
della Repubblica Pontificia le chiami a interferire con elezioni,
manifestazioni e altre procedure previste dalle leggi e dalla
Costituzione, nelle relazioni tra le varie istituzioni della Repubblica
Pontificia; 
     * ridurre le istituzioni delle autonomie locali (comuni, regioni,
ecc.) ad agenzie esecutrici delle decisioni del governo centrale contro
le masse popolari, come i prefetti e i segretari comunali, come lo erano
i podestà comunali ai temi del fascismo.


ACCENTRARE I POTERI: ECCO LA SINTESI DELLA RIFORMA RENZI.

Nel corso della prima ondata della rivoluzione proletaria (1917-1976),
per far fronte alla minaccia del movimento comunista la borghesia
imperialista ha concesso il massimo che la democrazia borghese (per sua
natura eguaglianza legale nel contesto della divisione in classi di
sfruttati e sfruttatori) ammette in termini di partecipazione delle
masse popolari. Esaurita la prima ondata, nello sforzo di far fronte
alla crisi generale del capitalismo in ogni paese e a livello
internazionale la borghesia imperialista deve concentrare al massimo il
potere e ogni coalizione dei gruppi imperialisti lo vuole per sé.

Ma il malcontento e l'indignazione delle masse popolari crescono, ben a
ragione visto il catastrofico corso delle cose imposto dalla borghesia
imperialista e dal suo clero, in Italia dai vertici della Repubblica
Pontificia e dai suoi padrini europei, americani e sionisti. Questo vale
in ogni paese: nel Comunicato CC 21/2016 [7] di mercoledì 9 novembre
abbiamo illustrato il significato dell'esito delle elezioni
presidenziali americane e della vittoria di Donald Trump.

In Italia il regime DC fin dal 1948 ha manomesso, violato o aggirato, le
parti progressiste della Costituzione [8]. Con la crisi del regime DC la
manomissione di fatto non è più bastata. Da qui i tentativi di eliminare
la divisione dei poteri e chiudere ogni porta all'interferenza delle
masse popolari. Per un sintetico resoconto dei tentativi rimandiamo
all'articolo _Riforma o difesa della Costituzione? [9] _pubblicato in
_Rapporti Sociali n. 36 [10]_ del gennaio 2007. Ben a ragione Renzi si
vanta di aver fatto ora quello che i governi della Repubblica Pontificia
che lo hanno preceduto da più di trent'anni a questa parte non sono
riusciti a fare, come gli è riuscito con il Jobs Act contro lo Statuto
dei Lavoratori e la "giusta causa" (semplice limitazione dell'arbitrio
del singolo padrone) per i licenziamenti.

È NELL’INTERESSE IMMEDIATO DELLE MASSE POPOLARI E NELL’INTERESSE DELLA
RIVOLUZIONE SOCIALISTA APPOGGIARE L’OPPOSIZIONE CHE LA RIFORMA RENZI
INCONTRA ANCHE ALL’INTERNO DELLA CLASSE DOMINANTE.

Gruppi e personaggi della sinistra borghese, della destra estrema e
della destra moderata mestano e rimestano tutti il malcontento delle
masse popolari. Ma non hanno, non possono avere soluzioni buone per le
masse popolari. Gruppi e personaggi della sinistra borghese esauriscono
le riserve di seguito, consenso e influenza che hanno tra le masse
popolari promuovendo proteste, rivendicazioni e mobilitazioni senza
risultati. I promotori della mobilitazione reazionaria, la destra
estrema, da vigliacchi cercano seguito mobilitando contro i più poveri,
contro gli immigrati e gli emarginati, masse esasperate del degrado
prodotto dalla Repubblica Pontificia, mentre nascondono la
responsabilità dei ricchi e dei forti, perché da vigliacchi sono
sottomessi e al loro servizio, complici delle loro malefatte, come nel
passato i fascisti di Mussolini lo furono della Monarchia Sabauda, delle
sue Forze Armate, del Vaticano, degli agrari e degli industriali
d'allora.

I gruppi e i personaggi della sinistra borghese, della destra estrema e
della destra moderata sono impotenti di fronte al catastrofico corso
delle cose perché sono tutti chiusi nell'orizzonte del capitalismo.
Valorizzare il capitale è la legge suprema del loro sistema di relazioni
sociali a cui sinistra borghese, destra moderata ed estrema restano
ancorate. Gruppi e personaggi della prima, della seconda e della terza
devono quindi tutti tener buone e imbrogliare le masse popolari, perché
ricorrere solo alla repressione è pericoloso per la Repubblica
Pontificia. Pescano tutti nel malcontento e nel torbido, si rubano i
progetti a vicenda, per farsi belli presso le masse popolari e
ingannarle. Ora, al servizio dei gruppi imperialisti USA e sionisti,
Renzi in combutta con Berlusconi e Salvini ruba alla sinistra borghese
la bandiera dell'uscita dall'euro e dall'UE e della dissociazione dai
gruppi imperialisti franco-tedeschi!

La linea che noi comunisti seguiamo è intervenire ovunque sono le masse
popolari, che siano mobilitate dalla sinistra borghese, dalla destra
estrema o dalla destra moderata, per propagandare la rivoluzione
socialista e il comunismo, una società dove non ci sono esuberi, dove
hanno un posto dignitoso tutti e solo quelli che sono disposti a fare la
loro parte di doveri sociali. Noi comunisti interveniamo ovunque sono le
masse popolari per mobilitare a favore della costituzione del Governo di
Blocco Popolare [11] (GBP), per stabilire contatti con lavoratori
avanzati, contatti che poi coltiviamo per creare le condizioni per la
costituzione del GBP e reclutare nel Partito i più generosi che hanno le
caratteristiche necessarie. Interveniamo con forza maggiore tra le masse
popolari mobilitate dalla sinistra borghese perché qui è più alta, in
linea generale, la concentrazione di elementi avanzati. Qui valorizziamo
anche la sinistra borghese lanciando ai suoi elementi e gruppi più
progressisti, a quelli che sono più malcontenti del catastrofico corso
delle cose di quanto sono attaccati al sistema capitalista, la parola
d'ordine "attuare direttamente e subito le parti progressiste della
Costituzione del 1948 finora violate o aggirate ed eluse dai vertici
della Repubblica Pontificia". Queste parti sono anche in sostanza il
programma del Governo di Blocco Popolare, le sue Sei Misure Generali
[12] e sfidiamo quindi personaggi e gruppi della sinistra borghese,
vecchia e nuova (in particolare il M5S di Beppe Grillo), a svolgere la
parte che organizzazioni operaie e popolari loro assegnano nella
costituzione del GBP e nell'attuazione del suo programma, a usare da
subito i poteri, l'influenza e le conoscenze e relazioni che hanno per
aiutare le masse popolari a organizzarsi e ad attuare da subito
direttamente quello che le parti progressiste della Costituzione [8]
prevedono.

Se le masse popolari organizzate non costituiranno il GBP, anche la
vittoria del "NO alla riforma Renzi della Costituzione del 1948" nel
referendum del prossimo 4 dicembre resterà lettera morta come lo è
restata da noi in Italia la vittoria nel referendum del 2011 contro la
privatizzazione dell'acqua e del servizi pubblici e quella di precedenti
referendum (finanziamento dei partiti, abolizione del Ministero
dell'Agricoltura, ecc.); come resta lettera morta in Gran Bretagna la
vittoria del Brexit nel referendum del giugno scorso, come è restata
lettera morta in Francia la vittoria del NO alla costituzione dell'UE
nel referendum del 2005, come sono rimaste lettera morta negli USA le
promesse progressiste di Barack Obama nel 2008 e nel 2012, in Francia le
promesse progressiste di François Hollande nel 2012 e come lo resteranno
le promesse progressiste di Trump negli USA (fine della NATO; fine delle
aggressioni USA e NATO e delle politiche di destabilizzazione dei
governi che non si sottomettono alla Comunità Internazionale dei gruppi
imperialisti europei, americani e sionisti; fine delle provocazioni
militari contro la Federazione Russa e contro la Repubblica Popolare
Cinese; fine della globalizzazione; lavoro e benessere per tutte le
masse popolari americane).

Contemporaneamente noi comunisti siamo impegnati nel rafforzamento e
nella Riforma Intellettuale e Morale dei membri e degli organismi del
nostro Partito: fattore indispensabile per portare la rivoluzione
socialista alla vittoria: l'instaurazione del socialismo [13]. La
rivoluzione socialista non scoppia: la rivoluzione socialista è la
guerra popolare rivoluzionaria contro la borghesia e il suo clero,
quindi contro i vertici della Repubblica Pontificia. Per promuoverla,
dirigerla e vincere ci vuole uno Stato Maggiore all'altezza
dell'impresa. Il malcontento e l'indignazione delle masse popolari è
grande ed è il livello del suo Stato Maggiore, il (nuovo)Partito
comunista italiano, che determina la velocità a cui la rivoluzione
socialista avanza nel nostro paese.

Per questo chiamiamo tutti i membri e i candidati del Partito ad elevare
la loro assimilazione della concezione comunista del mondo e la loro
dedizione ad applicarla nella mobilitazione, organizzazione e direzione
della classe operaia e delle masse popolari.

Per questo chiamiamo tutti i lavoratori e gli elementi avanzati delle
masse popolari ad organizzarsi per costituire un proprio governo
d'emergenza e chiamiamo i più generosi ad arruolarsi nelle file del
Partito.

Per questo chiamiamo i giovani e tutti gli elementi coscienti e generosi
del paese ad arruolarsi nelle file del Partito comunista per promuovere
la guerra popolare rivoluzionaria che instaurerà il socialismo.

Per diventare comunisti bisogna impadronirsi della scienza delle
attività con cui gli uomini fanno la loro storia, svilupparla e usarla
per instaurare il socialismo: il Partito è la scuola per ogni individuo
deciso a diventare comunista!

Costituire clandestinamente in ogni azienda capitalista, in ogni azienda
pubblica, in ogni istituzione e in ogni centro abitato un Comitato di
Partito per assimilare la concezione comunista del mondo e imparare ad
applicarla concretamente ognuno nella sua situazione particolare!

Studiare il _Manifesto Programma [14] _del Partito è la prima attività
di chi si organizza per diventare comunista. Stabilire un contatto
clandestino con il Centro del Partito è la seconda. Promuovere la
costituzione di organizzazioni operaie in ogni azienda capitalista e di
organizzazioni popolari in ogni azienda pubblica, in ogni istituzione
addetta a fornire servizi pubblici, in ogni zona d'abitazione è la
terza.

CON IL SOCIALISMO NESSUN UOMO È UN ESUBERO! C’È POSTO PER TUTTI!

OSARE SOGNARE, OSARE PENSARE, OSARE VEDERE OLTRE L’ORIZZONTE DELLA
SOCIETÀ BORGHESE!

_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html_],
aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle
del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del
Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html_]. _

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[8]
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[9]
http://www.nuovopci.it/scritti/RS/RS_36_01.2007/RS_36_03_Costituzione.html
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