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著者: elisabetta63@libero.it
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題目: [Forumumbri] Ancora epurazioni in Turchia appuntamento oggi ore 11 in p.zza Italia a Perugia






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                                    Esteri » La fine della democrazia in Turchia                                     

                                                                        
                                        
                    
                                                    
                                                                
                                 
                                                La fine della democrazia in Turchia
                            Pubblicato  il  4 nov 2016
                        di Hisyar Ozsoy*
La dichiarazione rilasciata alla stampa internazionale (quella turca è ormai imbavagliata) dall’HDP.
La 
notte scorsa l’epurazione del presidente Erdogan contro il nostro 
partito ha raggiunto un altro picco: i nostri co-presidenti Selahattin 
Demirtas e Figen Yüksekdag, insieme a 11 altri membri del Parlamento del
 nostro partito sono stati arrestati in tutta la Turchia la scorsa 
notte. Altri arresti sono prevedibili. L’obiettivo di queste misure è 
quello di chiudere il terzo partito più grande in parlamento. Questo è 
un giorno buio, non solo per il nostro partito, ma per ma per tutta la 
Turchia e la regione in quanto significa la fine della democrazia in 
Turchia.
Da 
quando il nostro partito ha raggiunto una storica vittoria durante le 
elezioni nazionali del 7 giugno 2015 in cui siamo riusciti ad entrare in
 parlamento, nonostante la soglia antidemocratica di sbarramento del 10%
 il presidente Erdogan ha individuato il nostro partito come l’obiettivo
 principale della sua politica autoritaria. La ragione è la nostra 
opposizione di principio contro il suo obiettivo di introdurre un 
sistema presidenziale in Turchia. I nostri seggi in parlamento sono i 
maggiori ostacoli per le necessarie modifiche costituzionali. Così, ha 
semplicemente ordinato nuove elezioni nel novembre 2015. Nonostante una 
serie di attacchi violenti da parte di “ignoti” a nostri membri del 
partito e alle infrastrutture, siamo riusciti ancora una volta a 
superare la soglia il 5 novembre 2015 e a conquistare 59 seggi in 
Parlamento. Dal momento che non riusciva a riordinare le elezioni 
un’altra volta, il presidente Erdogan ha avviato la revoca dell’immunità
 dei nostri parlamentari nel maggio 2016.
Dato che non ha potuto impedirci di entrare in Parlamento, ora ci ordina di andare in prigione.
Migliaia
 di membri, dirigenti, sindaci eletti e consiglieri comunali affiliati 
alla HDP e / o al partito nostra sorella DBP sono già stati inviati in 
prigione con accuse prive di fondamento dal momento della nostra 
vittoria elettorale nel giugno 2015. Tuttavia, il tentativo di colpo di 
Stato del 15 luglio 2016 e la successiva dichiarazione dello stato di 
emergenza è stata l’occasione benvenuta per il presidente Erdogan per 
eliminare ogni opposizione. Non ci sono più libertà di espressione e 
libertà di stampa, libertà accademica, nè un sistema giudiziario equo e 
indipendente . Con decreti governativi ottenendo il potere della legge, 
oltre 170 mezzi di informazione critici di Erdogan sono stati vietati. 
Più di 130 giornalisti sono in carcere, compresi autori e intellettuali 
di fama mondiale.
Più di 
recente, due agenzie di stampa curde e diversi quotidiani curdi sono 
stati chiusi e il capo-redattore, editorialisti e giornalisti del 
quotidiano Cumhuriyet sono stati arrestati. Più di 80.000 persone sono 
state arrestate dal 15 luglio, e circa la metà di loro sono in prigione.
 Il 30 novembre, la signora Gülten Kisanak e Mr. Firat Anli, eletti 
co-sindaci di Diyarbakir dal nostro partito, sono stati arrestati e 
mandati in prigione. Un governatore distrettuale da Ankara è stato 
nominato per gestire il comune. Con questo, il numero di comuni curdi 
gestiti da burocrati nominati dal governo centrale è salito a 28. Circa 
30 sindaci curdi democraticamente eletti sono ora in carcere, e circa 70
 di loro sono stati destituiti dal governo centrale.
Condanniamo
 con forza la detenzione dei nostri copresidenti Selahattin Demirtas e 
Figen Yüksekdag, come pure dei nostri parlamentari Nihat Akdogan, Nursel
 Aydogan, Idris Baluken, Leyla Birlik, Ferhat Encü, Selma Irmak, Sirri 
Süreyya Önder, Ziya Pir, Imam Tascier, Gülser Yildirim, Abdullah Zeydan e
 chiediamo il loro immediato rilascio. Le accuse fabbricate contro di 
loro e tutti gli altri membri del gruppo devono essere eliminate.
La 
storia ha dimostrato più e più volte che qualsiasi potere basato sulla 
forza bruta non è sopravvissuto alla lotta per la giustizia e la 
libertà. Non ci arrenderemo a queste politiche dittatoriali e invitiamo i
 nostri amici in tutto il mondo a essere solidali con la nostra lotta 
per impedire che Erdogan conduca il paese in una situazione di guerra 
civile e ulteriore dispotismo.
Hisyar Ozsoy
* Vice Co-portavoce di HDP Responsible per Affari Esteri


Deputy for Bingol
November 4, 2016
comunicato: http://www.hdp.org.tr/en/english/statements/the-end-of-democracy-in-turkey/9189
traduzione Maurizio Acerbo




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