Caso Ciancarella Sintesi della trasmissione su Canale 50 Versilia News La trasmissione è cominciata con un servizio registrato alla conferenza stampa a Lucca indetta dall'Associazione antimafie Rita Atria. In studio Mario Ciancarella la moglie Luciani Luciana e l'avvocato di Mario Casella Mauro di Lucca. Si è riparlato di tutto: dalle lotte di Mario prima di Ustica per democratizzare le forze armate, alla promulgazione della legge dei principi del 1978 a Ustica quando Dettori dice a Mario Siamo stati noi e poi molto piu' freddo dopo questa puttanata del Mig le do tre elementi su cui indagare: i missili a guida radar e a testata inerte, gli orari degli atterraggi dei nostri velivoli. La moglie di Mario ha denunciato cosa ha passato la famiglia di Mario in questi 33 anni ma anche ha detto del sostegno ricevuto di persone amiche senza le quali non ce l'avrebbero fatta ad arrivare a oggi. L'avvocato di Mario ha parlato sui sei anni del processo a Firenze, della sentenza passata in giudicato a Firenze che dice che Mario è stato espulso con firma falsa di Pertini . La parola è passata a Mario che ha ricordato la morte di Dettori, l'87 e le cimici nella sua libreria poi l'impegno di Sandro con lui prima a cercare la verità su Ustica, poi a far pubblicare una lettera di Mario al Ministro della Difesa nel gennaio 1992 sul Tirreno di Pisa e infine a candidarlo alle elezioni politiche. Mario ha ricordato la morte di Sandro e poi gli anni fino ad oggi in cui l'Associazione antimafie Rita Atria ha condiviso le lotte con lui. Ha ricordato che l'Associazione antimafie Rita Atria ha bloccato il Parco Commerciale a Barcellona, si batte ed è parte civile nel processo contro il Muos e infine ha tramite un suo esposto fatto riaprire dalla Procura di massa il caso Marcucci e Lorenzini.Mario ha sottolineato che l'Associazione dalla sua nascita non è antimafie solo nel nome ma lo è stata in 24 anni di lotte comune. La moglie ha parlato del giorno dell'arresto del marito, la corsa al Tribunale a Roma e la verifica con l'avvocato Tarsitano che non c'era nessun mandato di cattura. Mario ha parlato della violenza in carcere subito, del suo coinvolgimento nel caso dell'omicidio Scieri, di Priore che l'ha definito inconsapevole apportatore di elementi inquinanti come la procura di Pisa inattendibile sempre per la falsa radiazione. Mario ha concluso dicendo che vuole riessere risentito dalle autorità giudiziarie senza paraocchi della falsa radiazione, che la famiglia Dettori ha dato mandato di chiedere alla Procura di Grosseto di far riaprire il caso Dettori all'Associazione antimafie Rita Atria. La moglie di Mario ha concluso dicendo che volevano vivere una vita come gli altri e non l'hanno potuta vivere, la famiglia di Mario da quei signori vuole giustizia, la famiglia di Mario non è per la vendetta. Laura Picchi
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