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Author: Antonio Bruno
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Subject: [NuovoLab] appello alla mobilitazione e alla partecipazione per la COP22 a Marrakech
VERSO LA COP22 SUL CLIMA
7-18 NOVEMBRE, MARRAKECH, MAROCCO


REPORT DELLA RIUNIONE INTERNAZIONALE TENUTA A CASABLANCA IL 23.24 SETTEMBRE
E APPELLO INTERNAZIONALE


Qui trovate l'appello per costruire una mobilitazione internazionale in occasione della COP22 sul clima che si terrà a Marrakech in Marocco a novembre 2016, e il report della riunione internazionale preparatoria che si è tenuta il 23.24 ottobre a Casablanca.

Le iniziative già previste a Marrakech sono: una marcia internazionale e un forum internazionale della società civile e degli attori sociali che si terrà a lato della COP in due spazi (il cosiddetto spazio verde e uno spazio aperto).

In Italia la Coalizione per il Clima sta preparando la campagna italiana e due giornate di mobilitazione nazionale alla vigilia della COP22, sulle quali la Coalizione inizierà nei prossimi giorni il lavoro di informazione per favorire la massima partecipazione e convergenza.

Ad ottobre ci sarà anche lo sbarco in Italia della Odissea delle Alternative , una flottiglia di barche che traverserà il Mediterraneo per arrivare in Marocco prima della COP22 per la giustizia climatica, la giustizia sociale, le migrazioni, la pace: la tappa italiana sarà Porto Torres il 23 ottobre, e altre tappe simboliche sono previste in altri territori italiani. Nei prossimi giorni circoleranno info dettagliate per aderire e partecipare.

La Coalizione Marocchina, che vede un forte protagonismo degli attori sociali che coordinano il Forum Sociale del Maghreb e una grande convergenza tra diverse tematiche, fa anche appello a tutti attori sociali italiani (associazioni, movimenti, reti, sindacati, esperienze di base e comunitarie, campagne) a partecipare al forum internazionale a Marrakech, le cui date precise saranno comunicate nei prossimi giorni.




REPORT DELLA RIUNIONE INTERNAZIONALE VERSO LA COP22

(traduzione del report inviato dalla Coalizione Marocchina per la Giustizia Climatica)


In occasione dell’incontro africano e internazionale organizzato dalla Coalizione Marocchina per la Giustizia Climatica - CMJC è stata adottata una dichiarazione, che troverete in allegato in inglese, francese, arabo ed italiano per la diffusione sulle vostre reti e contatti.

Vi invieremo nei prossimi giorni un report completo e dettagliato sugli assi tematici che sono stati programmati, e discussi in plenaria e in gruppi di lavoro:

1. sulla strategia

2. sulle attività e le priorità in termini di programmazione e di campagne

3. sulla COPAFRICA e il focus sul continente africano con la realizzazione di uno spazio della società civile durante la COP22 per portare la voce dell’Africa e fare pressione sui negoziatori e sugli stati affinché all’Africa sia resa giustizia

4. sulla riflessione e lo sviluppo di un programma di azione prioritario sul Mediterraneo

5. sullo spazio internazionale autogestito e la relazione con lo spazio ufficiale (fuori-dentro)


L’incontro africano e internazionale preparatorio delle attività degli attori sociali durante la COP22 a Marrakech, tenuto a Casablanca il 23.24 settembre, al quale era stata prevista la partecipazione - a causa dei fondi limitati- la partecipazione di 150 persone, ha visto invece la partecipazione di:

245 persone, il 35% delle quali donne

80 rappresentanti internazionali di organizzazioni sociali, arrivati da 36 paesi di cui 23 paesi africani, Palestina, Brasile, Quebec, Filippine, Sri Lanka, Colombia, Perù, Argentina, Pakistan, Bangladesh, Germania, Francia, Italia, Belgio, e la rappresentante della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico.

166 partecipanti marocchini

198 associazioni, reti, sindacati, universitari impegnati su diverse tematiche (ambiente, diritti umani, diritti delle donne, organizzazioni di base, giovani, cultura, media, movimenti di pescatori, movimenti rurali, dell’abitare, miranti…)


Sono state prese le seguenti decisioni per proseguire il lavoro:

1. per la COPAFRICA, è stato creato un comitato di collegamento, che per ora comprende: la CMJC, PACJA, CAN, RCD, Alter Inter, l’Odyssée des Alternatives, l’Observatoire Maghrébin des Migrations

2. si è creato un gruppo di lavoro sul Mediterraneo , i cui contatti sono: ARCI, CRIS, IPAM, CMJC

3. è stato creato un gruppo di lavoro internazionale di facilitazione delle relazioni fra il fuori e il dentro la COP . Un gruppo aperto, diversificato (politicamente e geograficamente). Il suo compito è: facilitare la programmazione e le articolazioni, e facilitare la comunicazione interna ed esterna. Ha l’incarico di azionare e di accelerare le concertazioni sulla concezione dello spazio autogestito, sui contenuti da decidere collettivamente, sulla possibilità di realizzare una larga partecipazione e programmazione di attività autogestite dalle associazioni, le reti, i movimenti sociali e i sindacati. I contatti sono: Fondazione Rosa Luxembourg, IPAM, [ http://350.org/ | 350.org ] , Alternatives Internationales, Joussour, CMJC.

4. questa commissione ha il compito di proporre idee sulla mobilitazione, la marcia o le marce, le date delle marce e delle attività - poiché è impossibile prevedere di poter dar vita a una mobilitazione sociale a Marrakech per tutta la durata della COP22 - la tendenza emersa è quella di convergere su tre o quattro giorni durante la COP22.

5. si creerà una mailing list internazionale

6. la Coalizione Marocchina per la Giustizia Climatica assume il segretariato provvisorio.


DICHIARAZIONE DI CASABLANCA
(APPELLO ALLA MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE)




I record di calore, superati tutti durante l’anno 2016, e la successione di cicloni, di uragani, di inondazioni, di incendi boschivi, di siccità ci ricordano che il cambiamento climatico è una realtà, che colpisce ora e già centinaia di milioni di persone.

Noi, movimenti sociali e organizzazioni della società civile, riuniti in tutta la nostra diversità a Casablanca per lanciare la mobilitazione in vista ella COP22 che si terrà dal 7 al 18 novembre prossimi, riaffermiamo la nostra determinazione ad agire per mantenere il riscaldamento climatico sotto il livello di 1,5°C, conformemente all’accordo preso a Parigi dall’insieme dei capi di Stato e di governo.

Durante la COP21, ci eravamo da parte nostra impegnati a mobilitarci, ovunque ce ne fosse stata necessità, affinché la linea rossa di un futuro giusto e vivibile non sia giammai attraversate. Abbiamo onorato e continueremo ad onorare la nostra promessa.

L’Africa, ospite della COP22, subisce le conseguenze più drammatiche e brutali del riscaldamento: degrado dell’ambiente e delle risorse naturali, insicurezza alimentare, stress idrico, aumento della povertà, rischi sanitari, spostamenti forzati e massivi di popolazione. Gli africani e le africane non sono i responsabili del riscaldamento. Il nostro impegno è, conseguentemente, in nome della giustizia - climatica, ma anche sociale.

Ci impegniamo dunque a proseguire la nostra mobilitazione, per:



    * uscire dall’era dei combustibili fossili, e accelerare la transizione giusta verso un furto 100% rinnovabile 
    * difendere i diritti umani e l’uguaglianza reale, contro tutte le forme di dominazione e di oppressione, che siano basate sul genere, o l’origine ecc. 
    * difendere la piccola agricoltura contadina e la sovranità alimentare, e lottare contro le false soluzione che tolgono le loro terre ai contadini e alle contadine 
    * riconoscere e riparare il debito ecologico che i paesi più industrializzati hanno contratto verso i paesi più poveri, e rompere con il modello di sviluppo basato sullo sfruttamento delle risorse naturali 
    * garantire che i paesi del nord assumano le loro responsabilità, perchè le nostre comunità possano adattarsi e fare fronte alle conseguenze del riscaldamento 



Il tempo stringe: non abbiamo che qualche anno per preservare la possibilità di un futuro libero dal caos climatico. Insieme, dobbiamo fare della COP22 una tappa determinante per il rafforzamento del movimento per la giustizia climatica.

(sottoscritto a Casablanca, il 24 settembre 2016, in occasione dell’incontro internazionale convocato dalla Coalizione Marocchina per la Giustizia Climatica)