[Redditoxtutti] ROMA CAPITALE: Un jobs act a "cinque stelle”…

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Autore: usiait1@virgilio.it
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To: forum_rm3, pop, redditoxtutti
Oggetto: [Redditoxtutti] ROMA CAPITALE: Un jobs act a "cinque stelle”... il Jobs Act lo sponsorizza il nuovocorso...da Usi 29sett2016




Da pubblicare, diffondere, far girare grazie




Comunicato sindacale e per i mezzi di informazione, comunicazione

(artt. 1, 14 e 25 L. 300/70 E l. 47/1948 e ss.mm.ii.) Roma, 29/9/2016

Un jobs act a "cinque stelle”: a Roma il Jobs Act lo sponsorizza il
nuovo corso...

"Non ci
saremmo mai aspettati che ad applicare le cattive pratiche di Renzi, a Roma,
fosse proprio il Movimento Cinque Stelle." Queste le sconfortanti parole
di Giuseppe Martelli, in rappresentanza dell’Usi, Unione Sindacale Italiana,
presente nei vari incontri sul cambio di gestione e appalto, a tutela di
lavoratrici e lavoratori, dopo avere avuto l’ennesimo incontro in data 29
settembre al Campidoglio, con il delegato del Sindaco De Santis (che paga la
cittadinanza romana), la Direttora del Dipartimento politiche sociali e la società
vincitrice di un bando al ribasso del 43%, del personale delle portinerie delle
case di riposo di Roma Capitale: la RTI Pegaso Servizi Fiduciari e Sistemi in
sicurezza, con il personale in sciopero dal 21 settembre e in stato di
agitazione sindacale.

"Nel giorno
del NO alle Olimpiadi del 2024, abbiamo scoperto con amarezza", prosegue
l’USI, "che, a Roma, si stanno portando avanti i punti basilari della
politica renziana di mettere in ginocchio lavoratori e lavoratrici smantellando
le certezze una ad una, partendo dalla drastica riduzione di stipendio. Infatti: si stanno portando avanti bandi di
dubbia trasparenza e opportunità, senza clausole sociali vere nella più totale
e pericolosa disapplicazione di delibere in vigore dal 2000 (con regolamento attuativo fin dal 2005), che
disciplinano i diritti di chi lavora negli appalti, affidamenti, convenzioni di
qualsiasi natura con Roma Capitale, il rispetto di criteri e principi sul
rispetto di leggi e tutela di lavoratori e lavoratrici".

"La
cosa più grave che ci è stata prospettata", continua il sindacato autorganizzato Usi, è la
possibilità che verrà data, a partire
dalla firma odierna al Comune di Roma Capitale, di applicare anche nei cambi di
gestione e appalto, i peggioramenti del jobs act come se il personale della
cooperativa uscente fosse da assumere di nuovo, e quindi ricominciasse daccapo,
con tutti gli effetti penalizzanti in termini salariali, normativi. Un disastro
dal punto di vista della correttezza tecnico giuridica e ancora peggiore, un
ricatto ai 24 dipendenti in questione.” Non è stato così, a jobs act già in
vigore (dicembre 2014), per i cambi di appalto per servizi di scolarizzazione
rom (servizio chiuso dal Comune…e non ancora riaperto dalla Giunta Raggi, alla
faccia del diritto allo studio…) e di quello del personale socio assistenziale
delle stesse Case di Riposo comunali, dove il passaggio del personale è
avvenuto alle medesime condizioni salariali, contrattuali e di inquadramento
(febbraio 2016), con accordi sindacali conseguenti.

Vergognosa
la condotta tenuta dal delegato della Sindaca Raggi, che ha fatto come Ponzio Pilato
“lavandosene le mani”, poco coerente quella della Direzione del Dipartimento,
con le indicazioni dell’Assessorato Servizi alla Persona, che non più tardi del
26 settembre 2016 sera, in precedente incontro, aveva dichiarato che per il
futuro, non ci sarebbero stati tali “problemi” per chi lavora negli appalti dei
servizi ed errori di valutazione nei
bandi di gara. Invece …una procedura solo formalmente legale, in sostanza
elimina diritti acquisiti dei dipendenti delle portinerie, lasciando mano
libera a chi vince le gare di poter fare come vuole, senza alcun controllo,
vigilanza e verifica come è obbligo nell’esecuzione dei contratti di appalto
dal codice degli appalti e dalle stesse Delibwere comunali, come regolamento
comunale di miglior favore dell’Ente Locale. Una omissione in atti di ufficio
che non potrà rimanere senza conseguenze per chi non fa le funzioni e la
vigilanza come è compito all’interno di una Pubblica Amministrazione. Un brutto
precedente, che mette a repentaglio anche altre situazioni di Roma Capitale e
di chi lavora nei servizi esternalizzati, dai canili comunali, (già licenziati,
in autogestione del canile dal 1° maggio 2016 e in attesa di ricollocazione), o
quelli della Roma Multiservizi prossimi a tali rischi, o alle migliaia di
persone che lavorano nei servizi sociali, assistenziali, educativi, culturali
di questa città.

Come
ricordava Pietro Calamandrei, giurista, partigiano e padre costituente, “NON VI
E’ LEGALITA’, SENZA GIUSTIZIA SOCIALE”, con questi spirito e con le prossime
mobilitazioni, l’Usi prosegue nella lunga e dura lotta al SISTEMA DI MAFIA
CAPITALE, ancora attivo e alle sue derivazioni di stampo…criminale o
formalmente legalitario, in giacca, cravatta e borsa “24 ore”, che non sono
meglio delle strutture illegali e criminali che stanno facendo il nuovo
saccheggio della città di Roma.




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