[nuovopci] Due concezioni opposte della storia dell’umanità …

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Autore: \(nuovo\) Partito comunista italiano
Data:  
To: Npci Inter
Oggetto: [nuovopci] Due concezioni opposte della storia dell’umanità a confronto - Ciampi e L’assassinio di Abd Elsalam...
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Comunicato CC 18/2016 - 18 settembre 2016

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Due concezioni opposte della storia dell'umanità a confronto

CARLO AZEGLIO CIAMPI È UNO DEI “GRANDI UOMINI” CHE HANNO PORTATO
L’ITALIA SULL’ATTUALE CATASTROFICO CORSO DELLE COSE: CHE LA LORO MEMORIA
SIA MALEDETTA E LA LORO OPERA TRAVOLTA E CANCELLATA DALLA RIVOLUZIONE
SOCIALISTA!

L’ASSASSINIO DI ABD ELSALAM GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE A PIACENZA E DI GIACOMO
CAMPO SABATO 17 A TARANTO SONO IMMAGINI ESEMPLARI DEL CAMMINO SU CUI CON
IMBROGLI E MANOVRE QUEI “GRANDI UOMINI” E I LORO COMPLICI HANNO
COSTRETTO IL NOSTRO PAESE!

La morte di Carlo Azeglio Ciampi è per i suoi complici l'occasione per
una larga campagna di intossicazione dell'opinione pubblica, come lo fu
nel 2005 la morte di Woityla e come lo sarà la morte di Giorgio
Napolitano o di Romano Prodi se noi non cambiamo prima il corso della
cose. I vertici della Repubblica Pontificia cercano di far dimenticare
alle masse popolari le proprie disgrazie e confortarle con la fede che
sono state governate da grandi uomini.

I meriti storici di Ciampi sono tanti:

- l'assoluzione della Banca d'Italia (compito a cui dovette la sua
designazione a Governatore nel 1979) dalla copertura che sotto la
direzione di Baffi e Sarcinelli aveva prestato alle truffe bancarie e
finanziarie che avevano portato al crack del Banco Ambrosiano di Roberto
Calvi e alla esplosione della Banca Privata di Michele Sindona,

- la privatizzazione (nel 1981) della Banca d'Italia tramite una manovra
occulta (all'opinione pubblica) di cui Ciampi fu architetto con
Beniamino Andreatta e la complicità di tutti i vertici della Repubblica
Pontificia e la successiva liquidazione completa dell'autonomia
monetaria nazionale con la sottomissione al sistema dell'euro,

- l'abolizione anche legale della separazione tra banche di deposito e
prestito e banche d'affari che ha reso legale il cammino che ha portato
alla attuale crisi del sistema bancario,

- la violazione plateale dell'articolo 11 della Costituzione del 1948
con l'entrata in guerra dell'Italia contro la Serbia nel 1999 che ha
aperto le porte alle altre imprese militari fino a quella ora in corso
in Libia,

la realizzazione dell'accordo concluso da Giorgio Napolitano con la
Mafia per l'accesso di Berlusconi, a cui Ciampi cedette il posto nel
maggio 1994, alla presidenza del governo della Repubblica Pontificia.

Il bilancio della sua opera come capo del governo della Repubblica
Pontificia (aprile 1993-maggio 1994), è riassunto esattamente
nell'articolo pubblicato già nel 1994 dal mensile _Resistenza_ dei CARC
(febbraio 1994) che riportiamo di seguito per intero.

IL BILANCIO DEL GOVERNO CIAMPI

(da _Resistenza [7]_, febbraio '94 e _Rapporti Sociali_ 16, inverno
1994-1995 [8])

Ciampi alla fine del 1993 si è congratulato del lavoro svolto dal suo
governo. Quali sono i "meriti" che Ciampi si attribuisce? Anzitutto di
aver conquistato la fiducia dei banchieri e dei finanzieri italiani ed
esteri. In una certa misura è vero. Il governo Ciampi ha formalmente
sepolto la scala mobile e posto maggiori ostacoli ai lavoratori nella
contrattazione aziendale e nazionale (Accordo del 3 luglio). Inoltre ha
accelerato la svendita del patrimonio economico pubblico e la
privatizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, rendendo
più precari i posti di lavoro in questi due settori. C'è di che
meritarsi la fiducia dei banchieri e dei finanzieri! Grazie ad essa il
governo ha potuto ridurre il tasso di sconto e l'interesse sul debito
pubblico (BOT, CCT e BPT) fregando i piccoli risparmiatori (le cui
perdite in interessi sui titoli pubblici non sono compensate da guadagni
in operazioni finanziarie) e i titoli di Borsa hanno guadagnato circa il
25% in valore.

La lira uscita nell'ottobre del 1992 dallo SME (rapporto di cambio fisso
tra le monete europee) si è svalutata del 30%: le merci prodotte in
Italia costano il 30% in meno al compratore estero e le merci estere
costano 30% in più al compratore italiano. Di conseguenza in volume le
esportazioni sono aumentate e le importazioni sono diminuite. La
svalutazione però un'arma della guerra commerciale. Una volta che un
grande paese l'adotta, altri la impugneranno e la guerra commerciale si
approfondirà.

Nella svendita del patrimonio pubblico si è avuto lo scontro tra Prodi
(presidente IRI) e Savona (ministro). Savona voleva svendere ai gruppi
amici (come l'Alfa Romeo regalata al la Fiat anziché venduta al la
Ford), Prodi voleva una svendita "libera" (cioè ai capitalisti più
forti). Sembra che i1 secondo abbia vinto. Con la svendita del
patrimonio pubblico e la svalutazione della lira, la bilancia dei
pagamenti con l'estero è ovviamente migliorata: sono più i soldi venuti
dall'estero in Italia che i soldi andati dall'Italia all'estero.

Ciampi si vanta di aver ridotto l'inflazione al 4% annuo. Dato che le
merci e i servizi importati dall'estero (in Italia sono circa il 50% di
tutta la spesa nazionale) sono aumentati del 30% per effetto della
svalutazione, se è vero che l'inflazione è stata solo del 4%, ciò
significherebbe che i prezzi delle merci e dei servizi prodotti e
venduti in Italia sono diminuiti del 22%. Non siamo in grado si
controllare queste cifre: le statistiche sono manipolate dai gruppi
dominanti a loro convenienza. Ma il governo stesso afferma che la
produzione industriale nel 1993 è diminuita del 3%. Di conseguenza i
disoccupati sono aumentati del 20%, le condizioni di lavoro sono
peggiorate, i posti di lavoro sono diventati più precari e i rapporti di
lavoro più vicini al lavoro nero.

Globalmente il bilancio in campo economico capitale finanziario ha
continuato a gonfiarsi, la condizione dei piccoli risparmiatori è
peggiorata, si è approfondita la guerra commerciale, si è ridotto
l'apparato produttivo e quello sopravvissuto è diventato più precario, è
peggiorata la condizione dei lavoratori dipendenti, dei lavoratori
autonomi e degli anziani (il "riassetto" del sistema pensionistico).

A questo aggiungiamo la contrazione del sistema scolastico (la "Russo
Iervolino"), le tragiche vicende del sistema sanitario (da De Lorenzo a
Garavaglia), lo sviluppo della disoccupazione giovanile, l'estensione
dei licenziamenti (comprese cassaintegrazioni e mobilità), lo sviluppo
del razzismo e degli episodi di sopraffazione, le torbide vicende di
Tangentopoli, del SISDE, delle "guerre di mafia" e degli interventi
all'estero (Somalia, Jugoslavia, ecc.), le stragi di luglio, il
Parlamento da due anni sotto ricatto, l'aumento del malessere e della
precarietà nella vita quotidiana. Il "positivo" bilancio governo Ciampi
è completo.

In sintesi, al crisi generale (economica, politica e culturale)
dell'attuale società procede a passi rapidi e sono state poste le
premesse perché proceda ancora più rapidamente.

Chi ha seguito le malefatte del sistema politico del nostro paese negli
anni successivi fino ad oggi trova nel bilancio del governo Ciampi fatta
da _ Resistenza [7]_ nel 1994 la descrizione di quello che ne è seguito.


La borghesia concepisce la storia dell'umanità come la successione di
eventi casuali, dovuti all'opera di "grandi uomini". Quindi essa celebra
i suoi "eroi" e impone il loro culto alle masse popolari con una grande
opera di intossicazione, come un tempo la chiesa cristiana imponeva il
culto dei suoi santi.

Noi comunisti concepiamo la storia dell'umanità come un processo di
storia naturale [9]. In esso i singoli individui svolgono il loro ruolo
benefico o malefico per le masse popolari. Sulla base dei risultati
dell'opera a cui ognuno di essi ha contribuito, ammiriamo e veneriamo la
memoria di alcuni (Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao Tse-tung sono in
particolare esempi luminosi) e studiamo il pensiero e i sentimenti con
cui hanno guidato la loro attività, mentre malediciamo e trattiamo come
esempi negativi l'attività e la concezioni di altri (e Mussolini, De
Gasperi, Andreotti, Ciampi, Craxi, Prodi e Berlusconi sono tra questi).
Ma né gli uni né gli altri hanno fatto la storia: la storia la fanno le
masse popolari, il ruolo dei singoli individui può essere importante, ma
è comunque limitato al contributo positivo o negativo che hanno dato al
processo, che non sono loro ad aver suscitato.

Comprendere il processo in corso è quindi condizione indispensabile
anche per valutare l'attività e le concezioni dei singoli individui.
L'opera di Carlo Azeglio Ciampi si inquadra nell'eliminazione delle
conquiste che le masse popolari dei paesi imperialisti avevano strappato
alla borghesia nel corso della prima ondata della rivoluzione proletaria
(1917-1976) e nel ristabilimento nel mondo del dominio della borghesia
imperialista impersonata dalla Comunità Internazionale dei gruppi
imperialisti europei, americani e sionisti. In questo processo il ruolo
di Ciampi è stato veramente importante. Egli ha quindi contribuito per
quanto un individuo può contribuire a un'opera nefasta per le masse
popolari, le classi sfruttate e i popoli oppressi di tutto il mondo. Tra
i personaggi che individualmente hanno dato un grande contributo
all'opera nefasta, Ciampi si annovera tra quelli (come Prodi, Woityla ed
altri) che lo hanno fatto con manovre sotterranee e cercando di
nascondere la natura del loro operato e delle loro aspirazioni con
dichiarazioni accette alle masse popolari, mentre altri, come Silvio
Berlusconi, Margareth Thatcher, Ronald Reagan hanno apertamente
dichiarato i loro intenti e quindi più difficile sarà ed è per i loro
complici proporre e imporre alle masse popolari la loro venerazione.

Quanto a noi comunisti, possiamo e dobbiamo approfittare della campagna
di intossicazione lanciata dai vertici della Repubblica Pontificia per
illustrare e spiegare alle masse popolari, con riferimenti ed esempi
adeguati all'esperienza delle persone a cui ci rivolgiamo, il corso
seguito dalla storia dell'umanità e in particolare l'esperienza e gli
insegnamenti della prima ondata della rivoluzione proletaria, le cause
del suo esaurimento e dell'eliminazione delle conquiste delle masse
popolari che ne è seguita, la natura del catastrofico corso che la
Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e
sionisti impone al mondo e le condizioni e le forme delle rinascita del
movimento comunista che può e deve instaurare il socialismo [10] nei
paesi imperialisti e, per quanto riguarda noi, principalmente in Italia.
È quello che a grandi linee è illustrato nel capitolo I [11] (_La lotta
di classe durante i primi 160 anni del movimento comunista e le
condizioni attuali_) del Manifesto Programma del (nuovo)Partito
comunista italiano.

Comprendere il processo in corso è anche condizione indispensabile per
decidere consapevolmente cosa fare della propria vita e per non agire
alla cieca, ma con scienza e coscienza.

Possiamo e dobbiamo approfittare quindi della campagna di intossicazione
per incitare gli individui più avanzati ad assumere un ruolo attivo
nella lotta di classe e dare ai più volenterosi e generosi di essi gli
elementi necessari perché aderiscano al Partito. La storia la fanno le
masse popolari, ma nell'epoca attuale esse la fanno solo grazie
all'opera di mobilitazione, organizzazione e direzione condotta dai
comunisti. I comunisti sono gli esponenti delle masse popolari che
grazie ad uno sforzo individuale si sottraggono all'opera di
intossicazione e diversione con cui la borghesia imperialista e il suo
clero impediscono alle masse popolari di imparare a ragionare e le
distolgono dalla partecipazione cosciente e organizzata alla lotta di
classe. Il regime di controrivoluzione preventiva [12] può e deve essere
spezzato. Il Partito è la scuola per tutti quelli che vogliono farlo.

Vendichiamo i nostri caduti assumendoci compiti più avanzati nella lotta
di classe!
Per diventare comunisti bisogna impadronirsi della scienza delle
attività con cui gli uomini fanno la loro storia, svilupparla e usarla
per instaurare il socialismo: il Partito è la scuola per ogni individuo
deciso a diventare comunista!

COSTITUIRE CLANDESTINAMENTE IN OGNI AZIENDA CAPITALISTA, IN OGNI AZIENDA
PUBBLICA, IN OGNI ISTITUZIONE E IN OGNI CENTRO ABITATO UN COMITATO DI
PARTITO PER ASSIMILARE LA CONCEZIONE COMUNISTA DEL MONDO E IMPARARE AD
APPLICARLA CONCRETAMENTE OGNUNO NELLA SUA SITUAZIONE PARTICOLARE!

STUDIARE IL _ MANIFESTO PROGRAMMA [11] _DEL PARTITO È LA PRIMA ATTIVITÀ
DI CHI SI ORGANIZZA PER DIVENTARE COMUNISTA. STABILIRE UN CONTATTO
CLANDESTINO CON IL CENTRO DEL PARTITO È LA SECONDA. PROMUOVERE LA
COSTITUZIONE DI OO E OP E IL LORO ORIENTAMENTO A COSTITUIRE IL GBP È LA
TERZA.

Con il socialismo nessun uomo è un esubero! C'è posto per tutti!
Osare sognare, osare pensare, osare vedere oltre l'orizzonte della
società borghese!

_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html_],
aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle
del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del
Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html_]. _

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[7] http://www.carc.it
[8] http://www.nuovopci.it/scritti/RS/RS_16_inverno_1994-95/indRS16.html
[9] http://www.nuovopci.it/scritti/mpnpci/mp_note.html#2.
[10] http://www.nuovopci.it/voce/comunicati/com2016/com.16.08.26.html
[11] http://www.nuovopci.it/scritti/mpnpci/indicmp.html
[12] http://www.nuovopci.it/scritti/mpnpci/01_03_03_contrivol_prev.html