On Tue, 02 Aug 2016, dario.sca wrote:
> Poi ovvio che il 90% delle persone che hanno uno smartphone hanno
> sempre il gps acceso, quindi nella macchina cambia poco, ma se
> andiamo avanti a pensare così meglio stare a casa e basta lotte...
ma pecche' vuoi anna' pe strada a lottare contro il gps sulle macchine
? :^D me sa proprio che le lotte le stanno a fa a Rojava, in
Palestina, in Val di Susa, nelle fabbriche etc. etc. etc. per ben
altri motivi.
se poi vogliamo occuparci di informatica con un minimo di spessore
politico il tema da affrontare ed urgentemente e' quello della
profilazione. vedi per esempio casi banali negli USA
https://www.propublica.org/article/machine-bias-risk-assessments-in-criminal-sentencing
http://www.theatlantic.com/technology/archive/2016/04/the-underlying-bias-of-facial-recognition-systems/476991/
questi algoritmi tipo COMPAS ed altro stanno arrivando anche da
noi. ci sono almeno 12 agenzie diverse negli USA che fanno
profilazione su richiesta della polizia ad ogni arresto per "predire"
la "criminalita'" quasi intrinseca della gente, sulla base di
algoritmi, a partire da profili e dati che gli da google e facebook.
altro che pubblicita', sara' li' che queste compagnie faranno i soldi
per non parlare del recente caso di arresto di una compagna per via
della sua ricerca sulla NOTAV che sta scatenando un'urgentissimo
dibattito sulla liberta' di ricerca
http://effimera.org/riflettere-coordinarsi-giornata-studio-la-tutela-della-liberta-ricerca/
peraltro anche correlato a quello della profilazione dei ricercatori
per queste cose si che scendo a lottare, ma scusa per il gps sulle
macchine proprio no. ho ben altro da fare, ben altre priorita' e come
molti altri storici dell'hackmeeting ho sposato la causa
anarcociclista, ma proprio da prima che esistessero gli hipster
ciao