Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea
nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia
Aderente all'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia "Ferruccio Parri"
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Nell'ambito delle iniziative celebrative del 70° anniversario dell'Assemblea costituente, a Varallo, nella sede dell'Istituto, sabato 18 giugno 2016, alle ore 17, si svolgerà la presentazione del fondo archivistico "Francesco Moranino", depositato dalla famiglia Moranino presso l'Istituto.
Interverranno Argante Bocchio "Massimo", vicecomandante della XII divisione Garibaldi "Nedo"; Alessandro Orsi, che ha trattato ampiamente la figura del comandante partigiano "Gemisto" nel suo volume Un paese in guerra. La comunità di Crevacuore tra fascismo, Resistenza, dopoguerra (Borgosesia, Isrsc Bi-Vc, 1994, 2a ediz. 2001); Enrico Pagano, direttore dell'Istituto; Massimo Recchioni, autore del volume Francesco Moranino, il comandante "Gemisto". Un processo alla Resistenza (Roma, DeriveApprodi, 2013).
Le carte del fondo "Francesco Moranino" riguardano in particolare l'esperienza dell'uomo politico come sottosegretario del Ministero della Difesa e deputato dell'Assemblea costituente nell'immediato dopoguerra e, dopo le note vicissitudini processuali, l'espatrio e il rientro per amnistia, il mandato parlamentare come senatore, in seguito all'elezione nel 1968, terminato anticipatamente con la sua morte nel 1971. La famiglia Moranino, composta dalla moglie Bianca Vidali e dalle figlie Caterina e Simona, ha depositato presso l'archivio dell'Istituto la documentazione che è stata inventariata analiticamente e sottoposta a riordino critico, in attesa di essere resa disponibile per la consultazione. L'obiettivo comune è quello di favorire lo studio approfondito della biografia di Moranino, cercando di uscire dalle schematizzazioni e anche dalle strumentalizzazioni in senso opposto di cui è spesso stata oggetto.
In allegato la locandina dell'iniziativa.
La nostra collezione di volumi in edizione elettronica va ad arricchirsi di due ulteriori pezzi: Nel novero dei sovversivi. Vercellesi, biellesi e valsesiani schedati nel Casellario politico centrale (dalle origini al 1945), nuova edizione di un volume da tempo fuori catalogo, e Bindej, frisa, boton da camisa. Storie di "sovversivi" antifascisti e fascisti, nuova creazione a partire da materiali già editi, entrambi a cura di Piero Ambrosio.
Alla fine dell'Ottocento, tra il 1894 e il 1896, fu istituito lo schedario «per gli affiliati a partiti sovversivi considerati pericolosi per l'ordine e la sicurezza pubblica». Nel novembre del 1926, con il pretesto di un attentato a Mussolini, il governo fascista promulgò le tristemente famose "leggi eccezionali", che istituivano il confino di polizia e il Tribunale speciale per la difesa dello Stato e ripristinarono la pena di morte.
Tra i vari effetti di quelle leggi vi fu una schedatura di massa degli oppositori, sia negli atti delle questure che nello schedario nazionale, che assunse il nome di Casellario politico centrale e fu potenziato: migliaia di fascicoli riempirono quindi gli scaffali della Direzione generale della Pubblica sicurezza.
Gli schedati come "sovversivi" nel Cpc nati o residenti nel Vercellese, nel Biellese o nella Valsesia furono oltre 2.500: se ne pubblica l'elenco completo, uno strumento indispensabile per chi voglia conoscere la storia della repressione del dissenso in anni cruciali della vita italiana.
In appendice sono elencati nomi e dati di: oriundi della provincia di Vercelli; sovversivi presumibilmente residenti in provincia di Vercelli di cui non si hanno dati; sovversivi non individuati; casi particolari; sovversivi non nati né residenti in provincia di Vercelli ma giudicati per episodi qui avvenuti; sovversivi deferiti al Tribunale speciale, confinati, internati di cui non esiste il fascicolo del Cpc; sovversivi deferiti al Tribunale speciale durante la Repubblica sociale italiana di cui non esiste il fascicolo del Cpc.
Rispetto alla prima edizione (1996) sono stati effettuati aggiornamenti essenziali all'introduzione, sono state apportate alcune correzioni all'elenco generale dei sovversivi e sono stati integrati, con nomi e dati individuati successivamente alla pubblicazione, alcuni elenchi in appendice, tra cui quello degli oriundi.
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Il percorso dei saggi raccolti in questo volume spazia dagli emigrati sottoposti a controlli politici arbitrari che rivendicano, più o meno ingenuamente, il diritto alla libertà di movimento, ai presunti sovversivi di Brusnengo colpevoli di avere accompagnato nell'ultimo viaggio Giuseppe Rosetta, simpatizzante socialista, in un funerale civile, agli attivisti vercellesi del movimento "Giustizia e libertà" arrestati nel 1936, ai volontari antifranchisti che partono dalle nostre terre per il fronte della guerra civile di Spagna, e si occupa di tre momenti storici particolarmente intensi: la visita di Mussolini in provincia di Vercelli nel maggio 1939, le manifestazioni antifasciste di Borgosesia del luglio 1943, l'ordine pubblico durante i quarantacinque giorni compresi tra la caduta del fascismo e l'armistizio dell'8 settembre 1943.
La sensibilità per la dimensione popolare della storia che ha contraddistinto l'impegno dell'autore si coglie anche in questa pubblicazione, nata come raccolta ad uso famigliare ma interessante per la divulgazione per almeno due motivazioni: la prima risiede banalmente nella ragione pragmatica della disponibilità in un unico testo di saggi usciti in tempi e luoghi diversi, la seconda scaturisce dalla convinzione che, rivedendone la costruzione, si possono cogliere le qualità della ricerca condotta da Ambrosio, che può essere considerato senza discussioni il più grande conoscitore della storia dell'antifascismo del nostro territorio e, di riflesso, la qualità della ricerca condotta dall'Istituto.
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Segnaliamo infine la presentazione della riedizione del volume di Enrico Martini Mauri Partigiani penne nere, che si svolgerà alla Biblioteca civica di Biella venerdì 17 giugno 2016, con interventi di Pier Franco Quaglieni del Centro Pannunzio di Torino e Marcello Vaudano, presidente dell'Istituto. L'iniziativa fa parte del ciclo di incontri con gli autori organizzati dalla Biblioteca civica di Biella nell'ambito della manifestazione "Estate nel cuore di Biella".
In allegato la locandina dell'iniziativa.