Re: [Hackmeeting] Una domanda/proposta di riflessione: siamo…

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著者: Gilberto Conti
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To: hackmeeting
題目: Re: [Hackmeeting] Una domanda/proposta di riflessione: siamo sul pezzo?
Mi permetto di insermi nella discussione in quanto GGGiovane, anche se non
sono molto sicuro della cosa, a vent'anni si è ancora parte della categoria?

Premesso che non sono riuscito a partecipare all'evento come avrei voluto e
che in lista normalmente non scrivo perchè non penso di avere cose
particolarmente intelligenti da condividere.

Vorrei però offrire un semplice spunto sulla mia esperienza alla fine del
primo anno di università (informatica).
Non avevo particolari aspettative all'inizio, ma mentre mi ha piacevolmente
sorpreso la qualità dei docenti, le delusioni forti sono arrivate dalla
maggior parte degli studenti. In uno spazio che "dovrebbe" raccogliere
persone quantomeno appassionate non faccio altro che incontrare ragazzi che
quando parlano di Linux è solo perchè vogliono installare Backtrack per
bucare le reti wifi. Per il resto le aspirazioni quando si parla di
programmazione è imparare a scrivere le app per android che sembrano essere
la cosa più _fica_ sul mercato.

Ma c'è anche da dire che buona parte di questi ragionamenti sono spinti
dall'alone di fuffa-appeal che circonda il mondo delle startup e che i
media continuano a spingere ogni giorno. Quindi le capacità ci sono, ma
tutti le vogliono investire per creare il prossimo angry birds.

Questo era semplicemente il mio personale punto di vista dal primo anno di
informatica a Torino.

2016-06-09 18:17 GMT+02:00 ginox <ginox@???>:

> E' interessante il discorso. A me convince poco la cosa tipo "eravamo
> avanguardia, ora non piu'" o che abbiamo difficolta' a interessare chi vive
> in questo mondo smart
> perche' accusiamo un ritardo tecnologico.
> Il questionario che abbiamo provato a elaborare con pinke (in realta' ha
> fatto quasi tutto lei, io come sempre ho fatto solo il ragazzo immagine) e'
> nato un po' dal fatto che spesso ci chiedevano di parlare e raccontare e
> spiegare, ma noi non sapevamo bene cosa dire, perche' ci rendevamo conto
> che non avevamo un quadro chiaro di cosa si aspettassero da noi. Pero' non
> ci siamo posti il problema di fare tipo indagine di mercato e poi andare
> incontro ai loro gusti. Io sono sincero quando parlo con le persone, lo
> dico subito che io ho difficolta' a relazionarmi pure con il mouse e le
> interfacce grafiche, figurati con quei cosi che devi pigiare sullo schermo
> per far apparire la tastiera. Noi ci siamo posti piu' come "siamo persone
> piu' grandi di voi, e se vi interessa proviamo a spiegarvi come si parte
> dal vostro cellulare e si arriva fino da facebook dall'altra parte
> dell'oceano", soffermandoci su tutto quello che ci potresti trovare in
> mezzo e su che succede quando arrivi di la'. E cosi' gli abbiamo parlato
> dell'internet, di telefonia cellualre, di tecnologie di trasmissione, di
> data mining, ecc... Pero' non ci abbiamo neanche provato a sembrare smart o
> a dirgli installati quell'app li' o quella la' o quella rom li' o quella
> la'. Le domande sono piu' venute da loro e spesso riguadavano questioni
> molto generiche, tipo le piu' quotate erano: cos'e' precisamente un virus,
> chi li scrive e perche', come fa il cellulare a sapere dove mi trovo, come
> si prova a cracckare una wifi, cosa vuol dire che mi rutto il cellulare e
> che chi e' questo root, o cose cosi'.
>
> Non e' che ci chiedevano chissa' quali cose astruse o si aspettavano i
> fuochi d'artificio.
> In generale penso che il problema possa anche rientrare piu' genericamente
> nel fare
> cose di base e divulgative non noiose, che quest'anno non c'erano troppo,
> quest'anno abbiamo aperto con le curve ellittiche, che e' molto bello,
> pero' io me lo sono perso perche' sono arrivato esattamente alla fine del
> talk, perche' e' iniziato in orario.
> Cioe' il fatto che hai davanti delle persone
> che usano il cellulare come i loro genitori la lavatrice o il frullatore,
> non e' detto
> che per forza si traduca in una platea difficile. Al contrario se sono
> curiosi
> basta veramente poco per aprirgli un mondo. Una delle cose piu' gradite
> dalla nostra scolaresca e' stato l'output di un traceroute e in un'altra
> occasione l'output
> di kalibrate-rtl, che e' leggermente piu' complicato del primo, ma poi
> neanche tanto.
>
> Cioe' senza dubbio abbiamo un problema generazionale, pero' non e' che
> pure prima
> parlando con le persone eravamo bravi a farci capire e interessare.
> Parlando proprio
> con gente di strano network mi raccontavano che cmq quando andavano in
> giro a spiegare il progetto ecn ai tempi delle bbs, un sacco di gente
> finiva a giocare a calcino dopo il primo quarto d'ora, altri uscivano a
> fumare e sparivano, altri resistevano ma con sfoghi cutanei. Credo che
> siamo persone strane che si prendono bene da cose noiose, io cmq vi voglio
> bene per questo. pero' tranqui raga non siamo ancora storia, siamo sempre
> da 10.
> E ora per capire cosa piace ai giovani e il loro rapporto con l'internet
> tutti ad ascoltare fedez e j-ax, loro sono bravissimi a rivendersi alla
> gioventu', nonostante siano gia' passatelli. La prima cosa sono i tatuaggi,
> secondo me vi dovreste tatuare tutti molto di piu'.
>
> _______________________________________________
> Hackmeeting mailing list
> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting
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Gilberto Conti