On 05/21/2016 10:53 PM, boyska wrote:
>> righe al massimo, tipo "HM è un evento autogestito, antisessista,
questo quello che trovo sul sito:
"""
Come ci si aspetta che si comportino tutte e tutti:
Hackmeeting è uno spazio autogestito, una zona temporaneamente autonoma
e chi ci transita è responsabile che le giornate di hackit si svolgano
nel rispetto dell’antisessismo, antirazzismo e antifascimo. Se subisci o
assisti a episodi di oppressione, aggressione, brute force, port scan,
ping flood e altri DOS non consensuali e non sai come reagire o mitigare
l’attacco, conta sul sostegno di tutta la comunità e non esitare a
richiamare pubblicamente l’attenzione e chiedere aiuto.
"""
che dite?
>> Non voglio (solo) provocare, ma ragionare sul fatto che normare uno
>> spazio come HM diminuisce il suo potenziale liberante.
>
> quotone!
++ragionare
++provocare
infatti quello che credo sia piu' importante non e' quello di cambiare
una policy sul sito, ma riflettere assieme a chi vuole del hackit su
queste tematiche.
stiamo preparando a questo proposito una tavola rotonda ad hackit sul
transhackit, una discussione su hacking+femminismo, transhackmeeting,
hacklab e movimenti femministi e non solo che portano diversita' e
stimoli all'interno dei vari movimenti hacker sparsi un po' per tutto il
mondo.
E niente poi mando una mail spiegando meglio, credo che abbia piu' senso
parlarne in una tavola rotonda con chi ne ha voglia e vedere se ne esce
qualcosa che possa migliorare l'hackit.
>> Infine, l'altra parola che non mi sconfinfera è "assedio". Se vogliamo
>> parlare di come il Male® ci assedia letteralmente da ogni parte (sul
>
> mi sa che è più banalmente un errore di traduzione: il portoghese
> "assedio" in italiano si dice "molestia". shish!
esatto, assedio=molestia
ho tradotto al volo dalla policy brasiliana del cryptorave dove sono
stato a inizio mese e mi son perso qke pezzo:
https://we.riseup.net/cryptorave/programacaocr2016#pol%C3%ADtica-anti-ass%C3%A9dio
boh, scappo
byez
--
ɐqɯ@s