[Precari_roma] I: ROMA, PRESIDIO ANTIFASCISTA (e poi CORTEO…

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Autore: usiait1@virgilio.it
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To: sm-roma, precari_roma
Oggetto: [Precari_roma] I: ROMA, PRESIDIO ANTIFASCISTA (e poi CORTEO) il 21/5 h 9 Esquilino: ROMA, CASAPOUND NOT WELCOME...
Riceviamo e inoltriamo, per pubblicazione, diffusione e divulgazione, grazie

inoltra USI Unione Sindacale Italiana

ROMA 21 maggio 2016, UNA GIORNATA ANTIFASCISTA...e antirazzista...


La mttina del 21 maggio 2016, circae 2000 antifascisti-e hanno dato, come nei cortei e manifestazioni territoriali dei giorni scorsi (oltre mille in quello territoriale al quartiere Prenestino) uan risposta alla chiamata antifascista, per contrastare il corteo di Casa Pound, autorizzato dal Ministero degli Interni, nella giornata
nella quale una sorta di "internazionale nera" (sic), con le formazioni di estrema destra europee scendevano in piazza "per l'odio razziale -xenofobo" a Madrid, Atene e in altre città.
Il presidio dell' Esquilino, alla fine autorizzato dalla Questura, fin dalle 9 del mattino, ha intanto impedito l'originario corteo autorizzato dei fascisti, che doveva sfilare nel centro storico.
Lo spropositato schieramento di forze dell'ordine (3000 agenti) ha blindato i due schieramenti contrapposti
A Casa Pound, comunque, è stato dagli organi istituzionali concesso di fare un breve percorso per raggiungere il limitrofo parco del Colle Oppio (già tristetemente noto negli anni 70 in poi) per un concerto .
In tarda mattinata, è stato poi autorizzando anche il corteo degli antifascisti/e, che alle ore 13 ha preso il via passando per S.Maria Maggiore, P.za Vittorio, fino a scendere verso viale Manzoni, per terminare infine nel quartiere di S.Lorenzo, dove si è conclusa la intensa mattinata antifascista.
La mobilitazione antifascista-antirazzista, non si ferma qui, proseguirà nei giorni successivi
e vedrà iniziative di informazione e di contrasto, per tutta la campagna elettorale per le amministrative a Roma, il 19 giugno il ballottaggio e il secvondo turno, per vietare ai fascisti e limitare al massimo
una presenza nei quartieri popolari, facendo leva su problemi e contraddizioni sentiti per fomentare l'intolleranza, il razzismo, l'uso della violenza e dell'intimidazione verso coloro che sono, a torto,
individuati come i responsabili del degrado in una città come Roma e con il "sistema di mafia capitale"
ancora attivo e consolidato, con danni ai servizi sociali, educativi, ambientali, culturali e a chi lavora,
nei servizi e attività pubbliche, anche in forma esternalizzata.

Lo stesso tipo di risposta, che deve diventare un percorso continuo collegato alle lotte
sociali, sul lavoro e per diritti di cittadinanza da riconquistare nella città medaglia d'oro per la Resistenza al nazifascismo, che è avvenuto nei giorni scorsi nel quartiere popolare del Prenestino,
dove circa un migliaio di donne " femministe, antifasciste e antirazziste", hanno sfilato a lungo per tutta la zona , "respingendo qualsiasi strumentalizzazione della violenza sulle donne".

ORA E SEMPRE RESISTENZA...ROMA CITTA' APERTA, ROMA RESISTE, ROMA NON SI VENDE...
ROMA VA LIBERATA DI NUOVO ANCHE DAL "SISTEMA DI MAFIA CAPITALE", di cui i gruppi nazifascisti
si sono sempre dimostrati, come la storia dell'Italia ha più volte dimostrato, come servi e speculari agli interessi di speculazione, profitto e sfruttamento...

Sotto il resoconto e il comunicato del corteo promosso dalle donne antifasciste, femministe al
Prenestino e alcuni articoli di rassegna stampa dei giorni precedenti alla giornata del 21 maggio 2016


Roma, corteo per respingere qualsiasi strumentalizzazione della violenza sulle donne


Venerdì 20 maggio alle ore 18, da Largo Agosta, corteo contro i tentativi di utilizzare per scopi elettorali fatti drammatici come uno stupro.

Alcuni giorni fa in via Teano, nel quartiere Penestino, si è consumato uno stupro. Secondo uno schema ormai consolidato, e che si ripete di continuo ma in particolare in prossimità delle scadenza elettorali, Casapound e altre formazioni di destra hanno provato a strumentalizzare questo gravissimo episodio. In vista delle prossime elezioni comunali e soffiando sul fuoco dell’odio e del razzismo, agitando richieste securitarie e liberticide. Ma le donne del quartiere e della città non ci stanno e convocano un corteo per urlare che “la violenza contro le donne la fanno gli uomini, non ha confini, non ha passaporto, non ha classe”.
L’appello alla mobilitazione:

Unite per gridare

La violenza contro le donne la fanno gli uomini

Non ha confini, non ha passaporto, non ha classe.

Per la nostra libertà e autodeterminazione

Dopo lo stupro di una donna avvenuto pochi giorni fa nei pressi di via Teano e il vile tentativo di strumentalizzarlo a fini razzisti e securitari, scendiamo in strada per esprimere la nostra solidarietà a lei e tutte le donne che hanno subito e subiscono violenza ogni giorno nelle case, nei posti di lavoro, nelle strade, nei C.I.E. e in ogni dove.

La violenza maschile contro le donne è sistemica, le offende, le molesta, le percuote, le stupra, le tratta come oggetti identificandole esclusivamente nelle funzioni sessuale e riproduttiva. È la violenza del femminicidio e colpisce tutte.

Mentre politica e istituzioni sbandierano slogan a difesa delle donne, si rende di fatto inapplicabile la legge sull’aborto, si chiudono i consultori e si tagliano i fondi ai centri antiviolenza, si precarizzano le vite.

Il corpo delle donne strumentalizzato e abusato, è da sempre terreno di conquista economica, politica e sociale.

La violenza maschile non è un’emergenza, come vorrebbero farci credere per approvare leggi come il pacchetto sicurezza: è strutturale e quotidiana. Le strumentalizzazioni securitarie sono un’ulteriore violenza contro le donne perché spostano l’attenzione dissimulando un problema molto più profondo: il patriarcato.

L’obiettivo è sempre lo stesso: il controllo sul corpo delle donne agito da uomini che, sia che propagandino una fede sia che indossino una divisa, vorrebbero privarci della nostra autodeterminazione.

Nessuna delega: la prima parola e l’ultima sul corpo delle donne è delle donne.

Le strade libere le fanno le donne che l’attraversano.

Rivendichiamo l’autodifesa e la solidarietà femminista.

CORTEO DI DONNE VENERDÍ 20 MAGGIO ORE 18 DA LARGO AGOSTA

Femministe antifasciste e antirazziste


Segue rassegna stampa dei giorni immediatamente precedenti alla giornata del 21 maggio 2016, su alcuni quotidiani

20/05/2016 06:05 / Il Tempo
ROMA NEL CAOS
Sit-in sfascista e ultrà ad alta tensione
Black bloc, spaccavetrine e Anpi pronti a contrastare il corteo di CasaPound Ma domani arrivano pure migliaia di tifosi per la finale di Coppa Italia
Gli antagonisti sul piede di guerra contro CasaPound e gli ultras di Milan e Juventus pronti a sbarcare a Roma per la finale di Coppa Italia. Una miscela esplosiva, che porta alle stelle la tensione per la giornata di domani.
Manifestazione e contro-manifestazione, e in mezzo le tifoserie delle due squadre di calcio che hanno intenzione arrivare in tempo per il corteo del mattino. Molti gruppi sono già pronti e sbarcheranno a Roma dalle 7. Anche se la partita è prevista per domani sera alle 20.45, una parte degli ultras ha intenzione di arrivare quando nella Capitale è previsto l’inizio del corteo organizzato da Casapound e il sit-in di centri sociali, Anpi e altre sigle. Gli eventi si svolgeranno a poche decine di metri l'uno dall'altro. Alle 10 da piazza Vittorio dovrebbe partire il corteo di CasaPound. Contemporaneamente, a piazzale Esquilino, si riuniranno tutte le sigle che non intendono permettere al movimento di estrema destra di poter manifestare. In mezzo a queste due realtà si infiltreranno le tifoserie.
Una miscela che alza il livello del rischio e che potrebbe creare notevoli disagi alla città, oltre che problemi alla sicurezza con il pericolo di scontri tra le parti e con le forze dell’ordine. I centri sociali sono pronti a fermare il corteo "con ogni mezzo", anche con la violenza.
Oggi pomeriggio in Questura si riunirà il Comitato per l'ordine e la sicurezza che dovrà mettere a punto la macchina organizzativa tenendo conto anche dell'evento calcistico e di ciò che comporta.
La giornata, per chi dovrà occuparsi dell'ordine pubblico, comincerà molto presto. Già dalle 8, tra piazza Vittorio e via Napoleone III, inizieranno a confluire militanti e simpatizzanti di CasaPound. Gli arrivi sono previsti da tutta Italia e le forze dell'ordine dovranno preventivamente bonificare la zona e in seguito presidiarla per evitare infiltrazioni. Stessa storia dall'altra parte. Piazza Esquilino sarà il fronte del dissenso degli estremisti di sinistra, dei centri sociali e di tutti coloro che sono contro l'iniziativa delle Tartarughe. L'Anpi ieri ha formalmente comunicato alla Questura che la manifestazione si svolgerà in forma statica in piazza dell'Esquilino dalle 9.
E sui siti d'area e social network continua senza sosta la chiamata alle armi degli antagonisti, anche contro le forze dell'ordine e le istituzioni colpevoli di aver concesso l'autorizzazione "ai fascisti". «Non è nuova poi la prossimità e la collaborazione con le forze dell'ordine - si legge in un post - che difendono CasaPound considerando il loro corteo alla stregua di qualsiasi altro corteo cittadino, consentendo di far sfilare chi porta in piazza l'odio e l'intolleranza nei confronti dei migranti». E proprio a proposito degli extracomunitari, la nota prosegue: «I compagni migranti della lotta per la casa hanno raccontato come durante questa campagna elettorale i fascisti di CasaPound, soprattutto nelle periferie, minacciano le occupazioni e chiedendone la chiusura per la presenza dei migranti. Proprio per questo sabato 14 si è svolto il corteo per le strade del quartiere Tiburtino III, per rispondere alle strumentalizzazioni che CasaPound sta facendo in questi giorni andando a chiedere la chiusura dei centri di accoglienza nella zona per «difendere l’Italia, che invece andrebbe difesa proprio da chi ha intenti precisi economici e di potere sulla città».
Il clima è rovente e le voci che chiedono l’annullamento della manifestazione di CasaPound non si fermano. In una nota Marta Bonafoni, consigliera regionale di Si-Sel, ha dichiarato: «In queste ultime ore si sono verificati nuovi episodi di intolleranza e violenza, riconducibili a esponenti di CasaPound, che non fanno che aggravare la nostra preoccupazione per il clima che si sta respirando a Roma negli ultimi giorni. Torniamo a chiedere a gran forza, unendoci agli appelli che sono venuti dall'Anpi, da esponenti politici, associazioni e movimenti affinché venga vietata la manifestazione di CasaPound prevista per sabato 21 che, se confermata, temiamo possa creare situazioni pericolose per l'ordine pubblico».
Mini-corteo e concerto in centro di CasaPound e sit-in antifascista all'Esquilino. Sabato di tensione a Roma
Autorizzata la manifestazione nazionale di estrema destra e il contro presidio dell'Anpi. Migliaia di agenti in campo: in serata anche la Super Coppa di calcio. Ed è giallo sul concerto "nazi-rock" a Colle Oppio
di VIOLA GIANNOLI Repubblica
Mini-corteo e concerto in centro di CasaPound e sit-in antifascista all'Esquilino. Sabato di tensione a Roma
Un corteo da piazza Vittorio per i fascisti del terzo millennio di CasaPound. E una piazza antifascista per l'associazione nazionale partigiani e i movimenti. La Questura di Roma ha autorizzato il percorso dell'estrema destra, rivisto rispetto alle richieste iniziali di Simone Di Stefano (candidato sindaco di Cpi a Roma) and co. Niente Colosseo - la piazza non può essere concessa in campagna elettorale - e nemmeno largo Corrado Ricci perché la manifestazione sarebbe dovuta passare per piazza dell'Esquilino, "occupata" ora dagli antifascisti. Troppo rischioso. Meglio una sfilata, a partire dalle 10 del mattino, verso Colle Oppio, storica roccaforte della destra più radicale. Il tavolo tecnico si terrà solo domani per mettere a punto le ultime misure e l'ordinanza per il tragitto ancora non c'è ma sembra essere questo l'orientamento delle forze dell'ordine.
Autorizzato anche, dopo giorni di trattativa, il contro sit-in indetto dalle 9 in piazza dell'Esquilino dagli antifascisti dopo i ripetuti appelli (Pd, Sel, Madri per Roma città aperta) ad annullare la manifestazione dei militanti dell'occupazione di via Napoleone III. "L'Anpi che si è fatta promotrice di un dialogo in questura insieme a partiti politici, sindacati dei lavoratori, associazioni di cittadini e movimenti sociali che protestavano contro la manifestazione di una organizzazione che si richiamava espressamente al fascismo - fanno sapere dall'associazione dei partigiani - Abbiamo concordato e ottenuto una piazza per manifestare per la difesa e l'attuazione della Costituzione".
Madri per Roma città aperta contro Casapound: "No al corteo per l'odio razziale"
Sarà comunque una giornata difficile per l'ordine pubblico: polizia e carabinieri saranno anche impegnati, ore più tardi, attorno all'Olimpico per la finale di Super Coppa tra Juventus e Milan. In campo ci saranno migliaia di uomini con un cordone nutrito all'Esquilino per tenere a distanza le due fazioni. Si rivedranno blindati e idranti e potrebbero tornare anche le grate che il 28 marzo dello scorso anno "blindarono" proprio la zona attorno all'occupazione neofascista di CasaPound mentre in piazza Vittorio si radunavano i centri sociali e centinaia di persone per il corteo pacifico anti-Salvini. La stessa piazza in cui questa mattina un gruppo di ragazzi, che si sono ripresi in un video postato dall'account "Roma antifascista", ha distribuito volantino, attaccato adesivi e scritto sui muri che "CasaPound non è la benvenuta", "CasaPound not welcome".
Intanto la giornata si colora di un nuovo giallo. Le affissioni di CasaPound annunciano, oltre al corteo nazionale romano, un concerto: "La tana delle tigri", sottotitolo "La paura appartiene alla prede", la manifestazione di Cpi che negli anni scorsi prevedeva ad Area19, da poco sgomberata, un contest di arti marziali e musica dei gruppi "non conformi". Quest'anno la sede dell'evento pomeridiano, annunciato per le 15, potrebbe essere proprio quel parco di Colle Oppio, in pieno centro e alle spalle del Colosseo, in cui potrebbe finire la mobilitazione. L'ex capogruppo capitolino di Sel Gianluca Peciola ha scritto al Campidoglio per sapere se "sia in atto l'iter autorizzativo di un una manifestazione musicale di natura politica organizzata da gruppi di estrema destra il 21 maggio a Colle Oppio". E "qualora la notizia corrispondesse al vero", Peciola chiede a Tronca, "in conformità con i valori costituzionali, di mettere in atto tutte le misure necessarie ad etar che si svolga un concerto di tale natura".
Sabato con corteo, sit-in e ultrà A Roma giornata ad alta tensione
CasaPound dovrebbe sfilare intorno a Termini, ma il percorso è ancora segreto.
Previste iniziative di centri sociali e antagonisti. In campo migliaia di uomini delle forze dell’ordine.
All’Olimpico la finale di Coppia Italia Juventus-Milan di Rinaldo Frignani shadow 0 0 0 Partiranno dal loro quartier generale in via Napoleone III, all’Esquilino, sabato mattina alle 10. Il percorso è ancora segreto, almeno ufficialmente, per evitare tensioni fino all’ultimo momento, ma dovrebbe passare per via Gioberti e attorno a Termini. È il corteo organizzato da CasaPound in memoria di Dominique Venner, il «samurai d’Occidente» suicida a Notredame, «per risvegliare le coscienze addormentate d’Europa» in contemporanea con quelli di Madrid, Atene, Budapest. Un evento annunciato e preparato da mesi, vicino alle elezioni nelle quali Simone Di Stefano è il candidato sindaco del movimento di estrema destra, che è ora al centro di un piano di ordine pubblico in una giornata, quella di sabato prossimo, già ad alto rischio per la finale di Coppia Italia Juventus-Milan allo stadio Olimpico e la presenza in città di migliaia di tifosi bianconeri e rossoneri. Ma a preoccupare le forze dell’ordine sono anche le contro iniziative dei centri sociali e dei gruppi antagonisti, in programma sempre all’Esquilino, anche se per il momento in Questura non sono stati preavvisati nè cortei nè sit-in di protesta. Al fronte «CasaPound not welcome» - che si dovrebbe riunire dalle 9 di sabato in piazza dell’Esquilino - aderiscono anche altre sigle, mentre l’Associazione nazionale partigiani e il Movimento antifascista di Roma hanno presentato un esposto in procura, insieme con il comitato promotore dei Referendum sociali, l’Unione degli studenti, i Cobas e altri sindacati di base. Domani in Questura dovrebbe svolgersi la riunione del tavolo tecnico per mettere a punto i dettagli sulla vigilanza delle manifestazioni della mattinata e della partita in notturna. In campo migliaia di uomini delle forze dell’ordine, con un cordone nutrito che all’Esquilino separerà le due fazioni. 19 maggio 2016 | 07:25]
ordine pubblico

Sabato con corteo, sit-in e ultrà
A Roma giornata ad alta tensione
Partiranno dal loro quartier generale in via Napoleone III, all’Esquilino, sabato mattina alle 10. Il percorso è ancora segreto, almeno ufficialmente, per evitare tensioni fino all’ultimo momento, ma dovrebbe passare per via Gioberti e attorno a Termini. È il corteo organizzato da CasaPound in memoria di Dominique Venner, il «samurai d’Occidente» suicida a Notredame, «per risvegliare le coscienze addormentate d’Europa» in contemporanea con quelli di Madrid, Atene, Budapest. Un evento annunciato e preparato da mesi, vicino alle elezioni nelle quali Simone Di Stefano è il candidato sindaco del movimento di estrema destra, che è ora al centro di un piano di ordine pubblico in una giornata, quella di sabato prossimo, già ad alto rischio per la finale di Coppia Italia Juventus-Milan allo stadio Olimpico e la presenza in città di migliaia di tifosi bianconeri e rossoneri.
Ma a preoccupare le forze dell’ordine sono anche le contro iniziative dei centri sociali e dei gruppi antagonisti, in programma sempre all’Esquilino, anche se per il momento in Questura non sono stati preavvisati nè cortei nè sit-in di protesta. Al fronte «CasaPound not welcome» - che si dovrebbe riunire dalle 9 di sabato in piazza dell’Esquilino - aderiscono anche altre sigle, mentre l’Associazione nazionale partigiani e il Movimento antifascista di Roma hanno presentato un esposto in procura, insieme con il comitato promotore dei Referendum sociali, l’Unione degli studenti, i Cobas e altri sindacati di base. Domani in Questura dovrebbe svolgersi la riunione del tavolo tecnico per mettere a punto i dettagli sulla vigilanza delle manifestazioni della mattinata e della partita in notturna. In campo migliaia di uomini delle forze dell’ordine, con un cordone nutrito che all’Esquilino separerà le due fazioni.
19 maggio 2016 | 07:25