[Retenowar] Affinché un altro mondo si realizzi

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Autor: Laboratorio Eudemonia
Datum:  
To: retenowar
Betreff: [Retenowar] Affinché un altro mondo si realizzi




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Affinché un altro mondo si realizzi
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Nelle presenti società, in cui i ruoli più importanti, più strategici da un punto di vista organizzativo (quelli della pubblica amministrazione: educativi, culturali, mass-mediatici, fiscali, giudiziari, d'ordine pubblico, militari, sanitari, etc.) sono assegnati a vita a determinate persone, viene di fatto a crearsi uno Stato ben disgiunto dai Cittadini, un nocciolo duro assolutamente impenetrabile ed immodificabile da tutti coloro che ne sono stati esclusi. Queste due entità, Stato e Cittadini, che per democratico patto sociale avrebbero dovuto coincidere, avrebbero dovuto esser tutt'uno, di fatto rimangono assolutamente separate e spesso contrapposte.

E' sì scritto sulle Carte Costitutive dei Paesi più progrediti della Terra, come nella stessa Costituzione Italiana, che "la sovranità appartiene al popolo" (intendendo: a tutto il popolo!). Ma la realtà è ben diversa. I nostri Paesi, tutti i Paesi al mondo letteralmente appartengono agli assunti a vita nei pubblici impieghi, che si tratti di dirigenti o semplici subordinati. Le Nazioni sono tuttora in mano ad una autentica oligarchia, di basso livello ma diffusa ovunque, che assoggetta e spadroneggia subdolamente la restante parte della popolazione. I Paesi vengono così impediti dall'evolvere verso ciò che i diversi àmbiti situazionali richiedono.


Se l'operato del nostro Governo (ed in generale quello dei Governi degli altri Paesi) non ci trova d'accordo, non perdiamo altro tempo: concentriamo le nostre energie per rimuovere quel particolare modello di organizzazione statale che è alla base di ogni comportamento malefico degli Stati e dà carta bianca agli imperi economici sovranazionali della Terra. Il carrierismo pubblico (sarebbe a dire l'Impiego Pubblico assegnato a vita) è l'origine profonda, nascosta, meschina, della stragrande maggioranza dei problemi del mondo d'oggi. Siano essi pertinenti la pace od il campo dei diritti umani, la distribuzione del lavoro, la difesa dell’ambiente o che altro.


Esigiamo ciò di cui è impossibile negare la legittimità. Pretendiamo un IMPIEGO PUBBLICO DEMOCRATICO: concesso rigorosamente a tempo determinato, quindi accessibile, aperto e di reale appartenenza comune. Il giorno che questo nuovo ordinamento statale verrà alla luce non vi saranno più enti radiotelevisivi di Stato a far continua propaganda al pensiero unico governativo. Nè vi saranno forze dell'ordine (anch'esse assunte a vita per rimanere a fedele guardia di Stati oligarchici) ad accanirsi contro cittadini giustamente manifestanti. Tantomeno potrà esservi un apparato burocratico a far da fertile terreno di coltura per ogni corruzione e malgoverno.

Si getterà invece il seme per realizzare una nuova società basata sulla condivisione e la partecipazione, non più sull'accaparramento e l'esclusione. Quel giorno obiettivi persino così ambiziosi come quello di veder ogni essere umano sulla Terra disporre di un lavoro e quindi di un reddito e, cosa ancor più importante, di un potere civico, minimamente garantiti, diverranno una felice, straordinaria realtà. Disoccupazione e precariato, militarismo e guerra, così come ogni altra incapacità di fornire un'adeguata, definitiva e raffinata risposta alle esigenze delle società, rimarranno solo nel ricordo di un orribile passato. Pari tra pari tutto potrà cambiare.


Il carrierismo pubblico, l'impiego pubblico assegnato a vita ad una minoranza, seguendo vecchi modelli di casta che partono dal feudalesimo e si sviluppano appieno nei secoli successivi, giungendo ad avere un ruolo decisivo in tirannidi come fascismo e nazismo, è lo scoglio contro cui si infrangono tutti i più bei sogni dell'umanità. L'impiego pubblico a vita è l'anello debole di una catena, altrimenti indistruttibile, che tiene avvinto un intero mondo ed impedisce giustizia e progresso sociali. L'impiego pubblico dato a vita è l'anello che, nell’interesse di tutti ed in maniera eticamente e legalmente ineccepibile, dobbiamo oggi definitivamente spezzare.


Danilo D'Antonio
http://wordpress-me.tk

Civilmente, legalmente, pacificamente,
rendiamo democratico l'intero Pianeta!

STATO DEMOCRATICO: APERTO E PARTECIPATO
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