Re: [Forumlucca] IL GIP RESPINGE LA RICHIESTA DI MANIACI: NO…

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Autor: laura picchi
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A: forumlucca, salah.aimac@gmail.com, giulio sensi, roberto.sensi@gmail.com, lucca@manitese.it, lucca@arci.it, alessio ciacci, mario ciancarella, lista-di-lidia-menapace@googlegroups.com
Assumptes nous: [Forumlucca] COMUNICATO STAMPA, sulla vicenda di Pino Maniaci il direttivo nazionale si esprime
Assumpte: Re: [Forumlucca] IL GIP RESPINGE LA RICHIESTA DI MANIACI: NON POTRA' TORNARE A PARTINICO

COMUNICATO STAMPA, sulla vicenda di Pino Maniaci il direttivo nazionale si esprime




mag

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Scritto da:




09/05/2016 21:27
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Il direttivo dell'Associazione Antimafie ed Antifascista RITA ATRIA,
si è riunito a Bari il giorno 7 Maggio 2016 per valutare la posizione
da assumere nella vicenda di Pino Maniaci, indagato per estorsione nei
confronti di alcuni Sindaci, ed abbiamo valutato e deciso che




–    Intendiamo attendere comunque, sul lato penale, gli esiti di una 
inchiesta che appare, da una prima lettura del dispositivo, un po' 
"zoppicante", e sulla quale manterremo comunque una attenzione costante,
 finalizzata a valutare tutti i comportamenti, già 
ampiamente esercitati dalla stampa nazionale, di negazione pregiudiziale
 di una esperienza antimafia quale quella della televisione Telejato che
 invece noi riteniamo di non rinnegare assolutamente per il suo indubbio
 valore sociale e di contrasto ai comportamenti mafiosi tenuti spesso 
anche da rappresentanti della pubblica amministrazione.  


–    Riteniamo molto ambiguo e poco giustificato il comportamento della 
stampa locale e nazionale che, per gli ultimi fatti imputati a Pino 
Maniaci, sembrano voler negare con una serie di articoli che non 
brillano per quella coerenza e imparzialità che ci si aspetta da organi 
dell'informazione liberi e corretti, la lunga militanza antimafia della 
emittente che negli anni non è stata, non è e speriamo non sarà solo 
"Pino Maniaci", ma è Riccardo Orioles, Salvo Vitale, i ragazzi di 
telejato Junior, è Letizia Maniaci ...siamo stati anche noi e valuteremo
 se continuare ad esserlo.


–    Invitiamo chi oggi intende fustigare Pino Maniaci e negarne la 
storia ad impegnarsi per fare della propria professionalità di cronisti e
 giornalisti un modo per servire realmente la Società Civile e Politica 
di questo Paese al di la' dei prezzi spesso disumani da pagare come 
auspicava Giuseppe Fava: “Io ho un concetto etico di 
giornalismo. Un giornalismo fatto di verità, impedisce molte corruzioni,
 frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche 
indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, sollecita
 la costante attuazione della giustizia, impone ai politici il buon 
governo. Se un giornale non è capace di questo si fa carico di vite 
umane. Un giornalista incapace, per vigliaccheria o per calcolo, della 
verità si porta sulla coscienza tutti i dolori che avrebbe potuto 
evitare, le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze, 
che non è stato capace di combattere." Giuseppe Fava ”


–    Valuteremo comunque se esistano le condizioni per partecipare alle 
attività per tenere viva ed accesa la voce della televisione Telejato 
per mantenere continuità al suo impegno antimafia che riteniamo 
imprescindibile non solo sul territorio locale ma su tutto lo spazio 
sociale nazionale. Necessità che la cronaca di questi giorni ci conferma
 di assoluta priorità sociale e politica.


–    Riteniamo che gli organi di informazione avrebbero potuto essere 
molto più attenti alla attività antimafia precedente di TeleJato (alla 
quale si sono costantemente disinteressati) piuttosto che accanirsi, 
come nella fase attuale, per sottintendere che le attuali eventuali 
responsabilità penali del conduttore - tutte da accertare e verificare -
 getterebbero discredito generalizzato anche sulle attività pregresse 
della televisione.


–    Sul piano etico ed umano invece intenderemo esprimere il nostro 
pensiero, per ora in forma strettamente privata, direttamente ed 
esclusivamente a Pino Maniaci per il quale non rinneghiamo affatto 
l'amicizia e la collaborazione in tanti anni di impegno e di 
condivisione di principi e comportamenti che non possiamo e non vogliamo
 certamente negare oggi, non solo in questa fase di indagini 
istruttorie, ma anche a fronte delle eventuali responsabilità penali di 
Pino Maniaci che fossero accertate. Perché altra cosa è il comportamento
 da tenere a fronte di eventuali tradimenti di compagni di viaggio, 
altra cosa è voler rinnegare per tali eventuali tradimenti una storia 
umana e socialmente condivisa di impegno antimafia.


Giudizio etico e morale che nasce dalle intercettazioni ascoltate e
viste e dalla lettura del dispositivo. In tal senso desideriamo però
dividere in maniera netta il problema: le intercettazioni sono state
montate, secondo noi, ad arte. Chi ha provveduto alla diffusione ha
scelto con molta cura cosa diffondere. Ma questo è un altro problema che
approfondiremo nelle sedi opportune. Però, indipendentemente dal fatto
che alcuni frammenti delle intercettazioni non sono pertinenti dal punto
di vista penale, esistono e certe parole sono state realmente dette e
certi atteggiamenti sono stati realmente tenuti. Atteggiamenti e parole
che pesano e che non possono trovare di certo condivisione sul piano
etico e morale. Abbiamo scelto al momento di comunicare il nostro
pensiero solo a Pino Maniaci e alla sua famiglia, nonché ai
collaboratori stretti, perché non desideriamo essere strumento di alcuno
e/o strumentalizzati.

–    Ribadiamo infine la nostra ferma intenzione di mantenere vivo 
l'impegno antimafie e antifascista che ci qualifica nella nostra stessa 
intestazione, perché viviamo momenti rilevanti di necessità che un 
simile impegno non muoia e piuttosto si rafforzi anche di fronte ad 
eventuali tradimenti. E non ci teniamo a strappare dal nostro 
vocabolario la dicitura "antimafie" perché non è cambiando i nomi alle 
cose che si risolvono i problemi... quindi non ci piegheremo alla mera 
propaganda di chi oggi "rinnega" la parola antimafia.


–    Continuerà dunque il nostro impegno su ciascuna e tutte le vicende e
 questioni per le quali abbiamo speso le nostre facce e giocato la 
nostra reputazione, a partire dalla vicenda NO-MUOS e dalle tante altre 
vicende di cui si siamo occupati e ci stiamo occupando, nella speranza 
di restituire dignità, Verità e Giustizia a quanti in questo Paese le 
abbiano viste negate ed alterate per assecondare interessi di 
conventicole e gruppi di criminalità organizzata, fino alla invadenza di
 altri Governi nella nostra indipendenza sostanziale come Stato e come 
Popolo.






Il Direttivo

Associazione Antimafie "Rita Atria"