*da Repubblica.it del 19-4-16*
Bruxelles – Per il 2016, il Parlamento europeo finanzierà con quasi 600mila
euro il partito pan-europeo di fascisti, neonazisti e negazionisti fondato
da Roberto Fiore e la fondazione ad esso affiliata. È quanto risulta dai
documenti ufficiali riguardo ai contributi che ogni anno l’Europarlamento
assegna ai partiti politici e alle fondazioni che operano a livello
europeo. Secondo i documenti di gennaio 2016, 197.625 euro andranno alla
fondazione tedesca Europa Terra Nostra
<
http://www.europarl.europa.eu/pdf/grants/Grant_amounts_foundations_01-2016.pdf>,
legata al partito europeo Alliance for Peace and Freedom (Afp). Lo stesso
partito risulta poi destinatario di un altro finanziamento, quello per i
partiti europei, da 400mila euro
<
http://www.europarl.europa.eu/pdf/grants/Grant_amounts_parties_01-2016.pdf>.
In totale, al partito andranno dunque poco meno di 600mila euro. La
decisione è stata presa dal Bureau, cioè il massimo organo decisionale
amministrativo del Parlamento, composto dal presidente Martin Schulz, 14
vice presidenti (tra i quali gli italiani Antonio Tajani e David Sassoli
<
http://www.eunews.it/2016/04/19/fondi-ue-ai-neonazisti-sassoli-si-ricrede-molto-grave/56241>)
e cinque questori.
Se il nome del partito “Alleanza per la pace e la democrazia” può lasciare
spazio ad ambiguità, i personaggi ai vertici della formazione politica non
danno invece adito a dubbi. Il presidente della formazione è Roberto Fiore,
ben noto in Italia come fondatore di Forza Nuova, condannato nel 1985 dalla
magistratura italiana a nove anni di carcere per banda armata in
associazione con i Nar. Il segretario generale del partito è lo svedese
Stefan Jacobsson, leader dell’ora defunto partito neonazista svedese, e da
sempre militante dei movimenti per la supremazia bianca. Dell’Afp fanno
parte anche il belga Hervé Van Laethem, condannato più volte dalla
giustizia belga per razzismo e fiero sostenitore della libertà di
espressione per il negazionismo, esponenti del partito neonazista greco,
Alba Dorata, di cui tre membri siedono al Parlamento europeo
<
http://www.eunews.it/2016/03/03/intimidazione-di-alba-dorata-al-parlamento-europeo-video/52206>
e membri del Partito Nazionaldemocratico di Germania, neonazista anche
questo
<
http://www.eunews.it/2014/07/13/ue-il-neonazi-voigt-nominato-in-commissione-liberta-civili-il-congresso-ebraico-vergognoso/19315>,
tanto che cinque governatori di altrettanti Stati della Repubblica
Federale hanno
recentemente deciso di presentare alla Corte costituzionale tedesca la
richiesta di metterlo fuori legge
<
http://www.eunews.it/2016/03/01/la-germania-vuole-bandire-lnpd-accusato-di-neonazismo/52081>
.
A questi soggetti, il Parlamento europeo verserà in tutto circa 600mila
euro. Una decisione che sorprende, tanto più alla luce delle nuove regole
approvate da Bruxelles nel 2014 proprio a riguardo dei criteri per
finanziare partiti politici e fondazioni
<
http://www.europarl.europa.eu/news/en/news-room/20140317IPR39131/New-rules-on-funding-EU-political-parties-and-foundations>.
Tra queste è stato inserito come “prerequisito” quello del “rispetto per i
valori europei” sanciti dall’articolo 2 dei trattati. Valori ben diversi da
quelli che animano Roberto Fiore e compagni. “Il Parlamento europeo
verifica che il partito o la fondazione che riceve un finanziamento
rispetti i valori europei”, confermano dal servizio stampa
dell’istituzione, secondo cui però sul sito internet di Afp “non c’è nulla
che sia contro l’Europa, la libertà o la democrazia”. E tanto sembra essere
bastato: “Non possiamo metterci a valutare le dichiarazioni dei singoli
componenti di un partito”, tagliano corto dal Parlamento.
I deputati però hanno una possibilità di bloccare questa decisione. Un
quarto di loro, in rappresentanza di almeno tre gruppi parlamentari,
può chiedere che l’erogazione venga sottoposta ad un controllo di
applicabilità e cioè che si verifichi se il partito o la fondazione che la
riceve rispetti ancora i principi fondanti dell’Unione europea in materia
di democrazia, rispetto dei diritti umani e libertà fondamentali.