[RSF] Che nessuno entri se non è in rivolta

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著者: comune-info
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題目: [RSF] Che nessuno entri se non è in rivolta
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FACCIAMO COMUNE INSIEME
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TANTE GOCCE (LUCIA VALCHERA)
<http://comune-info.net/2015/12/facciamo-comune-insieme-adesioni/>

“Abbiamo bisogno urgente di cambiare, e cambiare coerentemente con
lo spirito espresso qui, mi piace molto. Così ben volentieri
contribuisco anch'io, un poco. Ma se una goccia è nulla, tante gocce
formano il ruscello e poi il fiume e poi il mare e l'oceano e… tutti
a tuffarci!"

CHE NESSUNO ENTRI SE NON È IN RIVOLTA
<http://comune-info.net/2016/04/che-nessuno-entri-se-non-e-in-rivolta/>

Appunti sul 32 marzo e i giorni seguenti alla Place de la République
di Parigi. Impressioni, riflessioni, intuizioni e sensazioni di un
“15 maggista” spagnolo. Al di là di quali saranno nelle prossimi
giorni o settimane gli sviluppi della protesta transalpina (lunedì 11
aprile Place de la République è stata evacuata, le assemblee del
movimento decideranno le nuove forme di protesta e di incontro), le
notevoli risonanze tra quel che s'è messo in moto a distanza di tanto
tempo in queste due piazze d'Europa comincia a raccontare qualcosa
della possibile ribellione politica dei nostri anni. Un appello dalle
piazze di Francia: questo movimento è anche il vostro, non è nato
né morirà a Parigi. Organizzate la vostra‪ #‎NuitDebout‬
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>

<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
AMADOR FERNÁNDEZ-SAVATER
<http://comune-info.net/autori/amador-fernandez-savater/>

CONOSCIAMO SOLTANTO IL PUNTO DI PARTENZA
<http://comune-info.net/2016/04/nuitdebout/>

‪Nuit Debout‬ (Notte in piedi) è, prima di tutto, la storia di
incontri. Quasi casuali, tra un film e un progetto di legge, tra lotte
che si affiancano senza unirsi. Ecco cosa è successo da alcuni mesi a
Parigi e poi in altre città (francesi ma anche di Belgio, Spagna e
Germania) e che ha portato all'inimmaginabile: la nascita di un
movimento senza leader e senza decisioni centralizzate, un movimento
con i suoi media, un movimento di persone convinte che le cose possono
cambiare. “Stiamo per tracciare un fossato molto profondo col
vecchio mondo. Per andare dove? Conosciamo il punto di partenza, non
quello d'arrivo...”
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
MARIE ASTER E BARNABÉ BINCTIN
<http://comune-info.net/2016/04/nuitdebout/>

INSICUREZZA E UTOPIA
<http://comune-info.net/2016/04/insicurezza-e-utopia/>

<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
Se guardiamo il movimento ‪Nuit Debout‬ in un orizzonte ampio
possiamo abbandonare la dimensione economica come unità di misura del
vivere umano e cogliere i segnali di cambiamento rispetto a ciò che
consideriamo reale e possibile. Nonostante l'insicurezza resti l'umore
esistenziale diffuso nell'Occidente, Parigi dimostra che è possibile
far saltare confini che sembrano tracciati una volta per sempre e far
emergere sulla scena del mondo passioni e legami nuovi. «Nel momento
in cui il tempo sembra fermarsi per la perdita del suo orizzonte
futuro, si fa strada, paradossalmente, quella forza insopprimibile
nell'esperienza umana che è l'utopia, sospensione di luoghi e tempi
“dati”, che apre la strada a tutto ciò che è ancora
“possibile” - scrive Lea Melandri - È come se aver intravisto la
fine della propria storia e della propria cultura potesse essere la
condizione per riconoscere che altre e molteplici sono le alternative
concesse alla specie umana. Questo spiega perché la ”società del
rischio” muova, al medesimo tempo, paure e speranze, impotenza e
dinamismo, nostalgie comunitarie e potenziamento dell'autonomia del
singolo... »
LEA MELANDRI <http://comune-info.net/2016/04/insicurezza-e-utopia/>

CI RIPRENDIAMO LA PAROLA
<http://comune-info.net/2016/04/referendum-sociali/>

È cominciata sabato 9 aprile, in centinaia di piazze italiane, la
raccolta delle firme “per una nuova primavera dei diritti e della
democrazia”: un'inedita alleanza sociale dei movimenti della scuola
e territoriali (No Triv e basta inceneritori) per i referendum
“sociali”. Non si tratta solo di raccogliere 500.000 firme per i 4
referendum entro il 9 luglio: si tratta di rafforzare lotte, coltivare
punti di vista diversi sulla vita di ogni giorno, mettere insieme
persone e temi. Il cambiamento non piove mai dall'alto. Sì, ci
riprendiamo la parola. R.C
<http://comune-info.net/2016/04/referendum-sociali/>

17 APRILE. SE RENZI INQUINA IL CONFRONTO
<http://comune-info.net/2016/04/355934/>

Il presidente del consiglio vuole boicottare il referendum del 17
aprile? Posizione legittima, sebbene sia accaduto molto raramente che
un governo abbia - di fatto - invitato al boicottaggio di un passaggio
elettorale o referendario. Quel che non è legittimo è che si
intorbidiscano le acque, già di per sé assai poco trasparenti,
confondendo astensione e boicottaggio come si trattasse di sinonimi.
Si tratta invece di una stridente e niente affatto casuale divergenza
semantica che il frastuono mediatico accredita e copre alimentando
confusioni e disinformazione
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
MIMMO CORTESE <http://comune-info.net/2016/04/355934/>

E SE LA STAGIONE DEI COMITATI CONTINUASSE?
<http://comune-info.net/2016/04/oltre-il-referendum/>

"Durante una recente trasmissione di una radio libera è emersa l'idea
che i Comitati contro le Trivelle e per il SI al Referendum, qualunque
siano i risultati delle votazioni del 17 aprile, - scrive Alberto
Castagnola - non si devono sciogliere per continuare a lavorare su un
tema così significativo nella attuale crisi climatica". A pensarci
bene sono diverse le ragioni per tentare di proteggere e arricchire la
vita dei comitati
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
ALBERTO CASTAGNOLA
<http://comune-info.net/2016/04/oltre-il-referendum/>

L'ADDIO ALLE TRIVELLE È ASSICURATO
<http://comune-info.net/2016/04/355763/>

Già prima del vertice di Parigi sui cambiamenti climatici, il
governatore della Banca d'Inghilterra aveva parlato di “tragedia
all'orizzonte” per lo standard di vita occidentale se i governi dei
paesi “avanzati” non cambieranno rotta sulle emissioni di carbonio
e sull'inquinamento industriale. Le perdite finanziarie derivanti dai
danni provocati dall'uomo e collegati al cambiamento climatico sono in
escalation. Dal 1980 a oggi quelle del settore assicurativo sono
quintuplicate, 50 miliardi di dollari l'anno. Non è poi così
paradossale sostenere che in fondo anche le istituzioni finanziarie,
gli assicuratori in primis, dovrebbero essere tra i maggiori sponsor
del prossimo referendum del 17 aprile sulle trivelle entro le 12
miglia dalla costa
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
PIETRO NEGRI <http://comune-info.net/2016/04/355763/>

LA PAROLA CHIAVE È SOBRIETÀ. UNA LETTERA
<http://comune-info.net/2016/04/la-parola-chiave-e-sobrieta-una-lettera/>
ANTONELLA PROVENZANO

L'OSSESSIONE DELLE TRIVELLE
<http://comune-info.net/2016/04/trivelle-petrolio/>
ANTONIO TRICARICO

VITA ARTIFICIALE: COSA C'È DIETRO?
<http://comune-info.net/2016/04/vita-artificiale-cosa-ce-dietro/>

Si chiama Sintia, vive ma non sappiamo bene come. Il 24 marzo uno dei
massimi scienziati-imprenditori impegnati nella privatizzazione della
conoscenza e dei beni comuni dell'umanità, Craig Venter, ha
annunciato la creazione nel suo laboratorio di una nuova forma di
vita. Si tratta di un batterio il cui genoma è stato costruito in
forma completamente artificiale. Venter punta a creare un “telaio”
genetico al quale sia possibile, poi, aggiungere geni con funzioni
diverse. L'utilizzo certo, per ora, è industriale e commerciale.
Diverse organizzazioni internazionali e alcuni scienziati critici
chiedono una moratoria internazionale urgente sulla liberalizzazione e
l'uso commerciale della biologia sintetica. Dovrebbe consentire alla
società di informarsi e discuterne
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
SILVIA RIBEIRO <http://comune-info.net/autori/silvia-ribeiro/>

LA RIBELLIONE DELLE DONNE LUMAD
<http://comune-info.net/2016/04/le-ribellione-delle-donne-lumad/>

Storie di donne che amano e lavorano la terra, non delegano i ruoli
guida agli uomini e resistono contro le multinazionali
dell'agrobusiness. «Erano le cinque del mattino ed era ancora buio.
Io ero già in piedi e stavo preparando il fuoco per cucinare la
nostra colazione - racconta Bai Ellen - Mia figlia e i suoi due
bambini erano rimasti con noi per la notte, perché uno dei due
piccoli stava male. La nostra casa è fatta di bambù e non ha porte,
perciò notai gli uomini che si avvicinavano quando erano ancora a
qualche decina di metri dalla casa. Sono uscita e ho visto che erano
militari. Quando mi hanno raggiunta ho chiesto: “Di cosa avete
bisogno?” Uno degli uomini ha detto.... SEGUE QUI
<http://comune-info.net/2016/04/le-ribellione-delle-donne-lumad/>

APPRENDERE È CREARE
<http://comune-info.net/2016/04/apprendere-e-creare/>

Pensiero critico e creatività possono ribaltare l'idea tradizionale
di scuola per promuovere progetti interdisciplinari e di
collaborazione, tra gli studenti e con il territorio, cercando nuovi
equilibri tra fare e sapere. Il nostro modello di scuola è ancora
quello della classe, del banco, della cattedra, della divisione per
scaglioni d'età, dei libri di testo, della rigida separazione tra
discipline, dei compiti, delle lezioni frontali e dei voti... Sì, è
tempo di imparare a imparare
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
GIOVANNI FIORAVANTI
<http://comune-info.net/autori/giovanni-fioravanti/>

LA SECONDA VITA DEI MERCATI RIONALI
<http://comune-info.net/2016/04/rigeneriamo-i-mercati-rionali/>

E se il futuro dei mercati rionali fosse immaginato e sperimentato
dagli operatori dei banchi, le associazioni locali, le reti di consumo
critico, i singoli cittadini? E se i mercati diventassero laboratori
nei quali ripensare un alfabeto di vita quotidiana fatto, ad esempio,
di filiera corta, Gruppi di acquisto solidale, compostaggio
comunitario degli scarti organici? E se, come nella rete dei mercati
di Barcellona, diventassero beni pubblici in grado di ospitare un mix
di vendita di prodotti freschi e locali ma anche servizi al quartiere
e artigianato?
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
D.PATTI, L.POLYAK, M.TORRESAN
<http://comune-info.net/2016/04/rigeneriamo-i-mercati-rionali/>

LO SPETTRO CHE AGITA REPUBBLICA
<http://comune-info.net/2016/04/lo-spettro-che-agita-repubblica/>

"«I centri sociali, non sappiamo quanto infiltrati dalla camorra, si
sono messi al servizio di un gioco politico distruttivo», così si
conclude «il punto» di Stefano Folli sulla Repubblica di giovedì 7
aprile. Saggezza vuole che di ciò di cui non si sa, per giunta
dichiarandolo, converrebbe tacere. Ma un certo giornalismo italiano -
commenta Marco Bascetta su il manifesto - sostituisce volentieri
l'insinuazione alla conoscenza. La frase è infatti formulata in modo
da dare per scontata l'infiltrazione camorrista nei centri sociali.
Ignota sarebbe solo la sua entità. Del resto, per la maggior parte
degli opinionisti in voga, i centri sociali, nei quali mai hanno messo
piede, costituiscono perlopiù uno spettro, una enclave barbarica, una
incubatrice di violenza, una immagine stereotipa da propinare ai
propri lettori. Che importa saperne di più di realtà autorganizzate
che operano costruendo socialità e servizi, soprattutto nel meridione
(dove il pil pro capite, come certifica l'Istat, è la metà di quello
del nord), in aree abbandonate dalle istituzioni, abbindolate dalle
promesse, e taglieggiate dalla criminalità più o meno organizzata?
..."
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
MARCO BASCETTA
<http://comune-info.net/2016/04/lo-spettro-che-agita-repubblica/>

LA LINEA ROSSA DELLA GIUSTIZIA CLIMATICA
<http://comune-info.net/2016/04/giustizia-climatica/>

“Keep the oil under the soil”. Lasciamo il petrolio sottoterra,
era il grido di migliaia di persone di tutto il mondo a Parigi nei
giorni della ventunesima Conferenza sul clima, la Cop21. Lasciare il
petrolio sottoterra significa mettere sé stessi tra la Terra e il
cielo, prendere posizione dalla parte del cielo e della Terra, e
produrre dal basso uno shock necessario per invertire la rotta.
“Keep the oil under the soil” è un movimento globale per la
giustizia climatica, una realtà reticolare, che lega comunità e
organizzazioni del Nord e del Sud del mondo e che si nutre di azioni
di disobbedienza civile, come quelle in programma tra poche settimane.
La crescita del movimento globale per la giustizia climatica, la
settimana di azione contro i combustibili fossili di maggio, le
campagne di disinvestimento dimostrano che anche in Italia ci potrà
essere vita dopo il referendum
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
FRANCESCO MARTONE <http://comune-info.net/autori/francesco-martone/>

ARMI LEGGERE E MORTI PESANTI NEGLI USA
<http://comune-info.net/2016/04/armi-leggere-morti-pesanti-negli-usa/>

Negli Usa ogni anno oltre 30.000 persone rimangono uccise dalle armi
da fuoco, una media di trenta vittime al giorno. La metà sono
giovani. Intanto il numero di statunitensi che possiede dieci o più
armi da fuoco ha superato il numero di abitanti della Danimarca...
<https://www.facebook.com/hashtag/nuitdebout?source=feed_text&story_id=1167383879968376>
MAGED SROUR
<http://comune-info.net/2016/04/armi-leggere-morti-pesanti-negli-usa/>

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