On 05/04/2016 21:26, Anathema wrote:
> Tutti i ragionamenti che facciamo sono inutili se non partiamo da un
> presupposto: la pedagogia dev'essere riformata, e non dallo Stato.
>
> Pedagogia libertaria++
>
Non sai quanto mi rende felice leggere queste tue parole :)
Permettimi solo una precisazione: il problema non è lo Stato ma gli statali.
Mi spiego: a riformare scuola, università, insegnamento non possono essere gli statali, sarebbe a dire gente assunta a vita, i noti baroni, gente che si appropria della Res Publica togliendola di mano al legittimo proprietario: il popolo italiano.
Se desideriamo una pedagogia libera e libertaria ci tocca introdurre il tempo determinato nel Pubblico Impiego, di modo che chiunque desideri insegnare un sapere, un'esperienza, possa farlo, possedendo naturalmente i requisiti necessari.
Non è lo Stato che ci frega. Sono gli statali a non averci detto che lo Stato ha tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario e che solo il primo, il legislativo, è stato reso democratico (vi vige il tempo determinato) mentre potere esecutivo e giudiziario sono ancora tiranni, concessi a vita, impedendo la partecipazione democratica.
Scusami le troppe parole. Ma necessita iniziamo ad usare la parola STATALI al posto della parola STATO. Non è lo Stato il problema ma quelli che se lo sono preso!
Se conosci dei posti dove possiamo continuare questi discorsi ti prego di suggerirmeli.