On Tue, 2016-03-15 at 17:17 +0100, blackflag wrote:
> On 03/15/2016 04:47 PM, mattia wrote:
> Ogniuno puo' fare quello che vuole, ci sono anche persone
> che si divertono a lavorare gratis. Non sono problemi miei, almeno fino
> a quando i contenuti
> di una comunita' diventano merce.
Ci tengo a precisare che come detto nella prima mail stiamo parlando di una pubblicazione da lasciare ad offerta libera.
Farebbe bene una ripassata al concetto di "merce".
> SDR
Molto interessato, ci sarò sicuro.
> Bello quello che dici ma per me la produzione al fine di vendere si
> chiama profitto, punto e basta. Che il prezzo sia quello di un caffe',
> di un giornale, di
> un pacchetto di caramelle il risultato e' che sempre di prezzo si tratta.
>
> Per me ci puo' stare che qualcuno produca e commerci cose, anche durante
> hackmeeting
> (ricordo stampe da paura all'XM da parte di compagni), ma non
> utilizzando i contenuti
> che la comunita' fornisce.
>
> Forse sono io fuori luogo, forse lo sei tu, o forse siamo tutti fuori
> luogo :D
Per l'importanza che do alle parole ci tengo a precisare che il profitto
[2] è l'utile che si ricava da una attività. Loro come specificato nell
link [1] della prima mail, non hanno ricavi da questa attività, quindi
"profitto", come prima "capitalismo" e "prodotti" sono parole fuori
luogo. Se ci piace usarle almeno una volta al giorno vale la pena farlo
a tempo.
Non risponderò oltre perchè non voglio assolutamente monopolizzare la
discussione su questioni secondarie, come immagino nemmeno tu; credo che
i concetti che dovevamo esprimere li abbiamo espressi entrambi.
stayblond
biondilbiondo
[2]
https://it.wikipedia.org/wiki/Profitto