Mentre tutto quel che mediamente accade e che ci circonda potrebbe 
indurci a cercaci un riparo dove leccarci le ferite, mentre le ipotesi 
rivoluzionarie sembrano aver imboccato il viale del tramonto, perlomeno 
quelle conosciute negli ultimi due secoli, mentre le strade sono deserte 
di vita e di coraggio e presidiate dalle paranoie securitarie e dai 
nuovi progetti totalitari del dominio, mentre i social network svolgono 
la loro funzione consolatoria e illusoria, mentre alcuni perseguono il 
sogno di una fierezza rivoluzionaria che risulta solo e soltanto un 
atteggiamento e un cliché e di fronte ad un quadro simile e con gli echi 
delle guerre che si avvicinano, guerre che rafforzano gli interessi di 
stato e capitale,  noi ci riproviamo.
Nella mischia e nell'unico fronte a cui possiamo dirci appartenenti, 
quello degli sfruttati e dei diseredati, riapriamo il Circolo Biblioteca 
F.. Ferrer, di Genova.
Non che in questi ultimi 5 anni il circolo e la biblioteca siano rimasti 
a porte chiuse ma le difficoltà e il lavoro intrapreso, ormai dal 
lontano 2007, sono e restano tante e per tanto le aperture sono 
risultate a singhiozzo e non sempre puntuali.
Il primo e prossimo appuntamento a breve è per l'11 marzo alle 17.30 in 
biblioteca. Vedasi locandine allegate.
Altri appuntamenti seguiranno, anche se al momento è prematuro indicare 
un calendario che dobbiamo necessariamente considerare come un work in 
progress. Molto dipende e dipenderà da noi ma molto dipende e dipenderà 
anche da eventuali sollecitazioni, proposte, critiche e inviti che ci 
auguriamo di ricevere nei prossimi mesi.
L'appuntamento di venerdì, la presentazione e il confronto su di un 
testo relativo ad una polemica e una discussione che hanno superato il 
secolo di vita, è solo che apparentemente e superficialmente un tema 
appartenente al passato.
Per quanto oggi la democrazia rappresentativa sembra anch'essa finita in 
soffitta con decisioni prese altrove e governi che vengono decisi e 
insediati da organismi transnazionali e con la disaffezione 
generalizzata verso la gran parte degli appuntamenti elettorali, ciò non 
significa che l'apparato politico e amministrativo con tutti i suoi 
dispositivi centrali e periferici sia in crisi.
Per paradosso, ad esempio l'eccesso di informazioni sui fenomeni di 
corruttela e le nefandezze che caratterizzano il sistema portano come 
conseguenza l'anestetizzazione di gran parte della popolazione che 
finisce per ritenere, banalmente e scioccamente, il sistema, marcio 
nelle sue  fondamenta ,come il male minore, senza che emergano ipotesi e 
prospettive di riscatto e offensiva.
Con tutto ciò e senza voler anticipare i temi del dibattito necessario 
che dovrà svilupparsi da qui ai prossimi mesi continuiamo a pensare e 
ritenere che ciò sarà possibile solo avendo la capacità e il coraggio di 
aprirsi nuovi varchi e nuove possibilità prima che l'inevitabile penetri 
qualsiasi angolo della realtà sociale. Risulta per tanto urgente per non 
dire urgentissimo riprendere ad affilare gli strumenti della critica, 
inventare e inventarsi nuove possibilità di comunicazione e interazione 
con e dentro il corpo sociale, ridare fiato e prospettive all'unica 
guerra sensata su cui è possibile e necessario investire. La guerra 
degli oppressi agli oppressori. Rimettere a cuocere in pentola idee, 
ipotesi, relazioni, riaccendere i motori di pensiero e azione, 
alimentandoli con carburanti atossici.
Con oggi riprendiamo il nostro modesto contributo in tutto questo 
scenario a grandi linee, molto a grandi linee e solo che in ridottissima 
parte abbozzato, riassunto nella panoramica di cui sopra. Non abbiamo 
mai preteso di possedere ricette e perseveriamo con questa convinzione e 
consapevolezza ma non intendiamo chinare il capo e scegliere il mutismo. 
Non apriremo nuovi salotti culturali, non staremo a scaldare, sedie, non 
entreremo in competizione con realtà pseudo politiche già cadaveriche, 
non condurremo battaglie egemoniche, ben consapevoli che laddove sta il 
pericolo sta la salvezza.
Alcun* inconsolabili del Circolo Biblioteca Libertaria Francisco Ferrer 
? Genova ? Marzo 2016

