La realtà supera la fantasia... e ci fa precipitare in un incubo.
L'inchiesta sullo scandalo della raccolta differenziata a Genova vede coinvolti molti soggetti, alcuni eccellenti, che sarebbero responsabili del non corretto uso della differenziazione dei materiali post consumo, ma anche di vere e proprie truffe ai danni dei contribuenti.
E' l'effetto della politica dello scarto, che non considera i materiali elementi da riusare e/o da riciclare, tanto da esternalizzare il servizio di differenziata con gare d'appalto al maggior ribasso, sfruttamento e demotivazione degli operatori coinvolti.
Se veramente si vuole cambiare strada bisogna riconvertire AMIU da azienda che raccoglie e smaltisce rifiuti a azienda che raccoglie e valorizza i materiali post consumo. Passare dall'azienda dello scarto a quella della valorizzazione dei materiali.
Il riciclo deve diventare centrale (esclusivo), mentre lo smaltimento residuale e pertanto queste funzioni vanno inernalizzate, assumendo i lavoratori delle ditte in appalto.
Ma non basta.
E' necessario abbandonare ogni ipotesi di privatizzazione e trasformare AMIU in azienda speciale, corredata di un sistema di gestione e controllo partecipato dal basso Comune-lavoratori-cittadini.
E cosi' si potra' superare la politica dello scarto a favore dell'Economia Circolare che è capace di assorbire ciò che produce, che prevede la riduzione dei consumi e degli sprechi e la promozione e diffusione del riciclaggio.
Ogni altra soluzione è fuffa.
La Giunta Doria esca dalla melina e faccia scelte precise.
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antonio bruno
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