[RSF] Regione Lazio, Autorità di bacino del fiume Tevere, Co…

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Author: Tevere - Save the Date and the Years
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Subject: [RSF] Regione Lazio, Autorità di bacino del fiume Tevere, Consorzio Tiberina
Tre significativi Soggetti il 17 marzo pomeriggio nel primo incontro del
Seminario Permanente su “Roma, Tevere, Litorale …... Problematiche e
Progettualità” organizzato dal nostro consorziato (partecipante
all’Assemblea di Fiume e di Bacino) “CROMA - Centro per lo Studio di Roma -
Università degli Studi Roma Tre” ( <http://croma.uniroma3.it/>
http://croma.uniroma3.it/), come da invito allegato in PDF: in un ambito
tecnico piuttosto che politico, al Consorzio Tiberina è affidato il tema de
<<Il contratto di fiume del Tevere, come occasione di progettualità
condivisa>>, analogo a quello già svolto in Regione Lazio in
<http://www.contrattidifiume.it/2295,Eventi.html>
http://www.contrattidifiume.it/2295,Eventi.html, in quel caso con
l’intervento (oltre che di Sapienza - Università di Roma, con cui
sviluppiamo tesi e stage) di due membri del nostro Consiglio Direttivo e di
un membro del nostro Osservatorio Istituzionale - Cabina di Regia. In
presenza dell’organismo sovraordinato (l’Autorità di bacino) e dell’ente
regionale, si cercherà di focalizzare l’attenzione sulla convergenza di
varie politiche territoriali sull’asta del Tevere attraverso il Contratto
Territoriale/di Fiume, per un’azione sinergica su scala di Bacino che vede
ovviamente nella Media Valle del Tevere e nel corso del Tevere nell’area
urbana di Roma, verso mare, gli effetti salienti, ma che riguarda anche
tutti i Sub-bacini.



Il ruolo partecipativo del Consorzio Tiberina sarà enfatizzato, grazie
all’ospitalità concessa dalla Presidente del CROMA e dall’Ufficio
Cerimoniale e Promozione di ROMA TRE, fin dalle 14.00 del 17 marzo nella
medesima Aula Magna del Rettorato, con una parte di Assemblea “privata” (per
adempimenti consortili) e una parte di Assemblea “pubblica” (dalle 15.00
alle 16.00, fino all’avvio del Seminario).



Saranno altresì varati ufficialmente i Tavoli di Lavoro, coordinati da
rappresentanti di Consorziati e aperti a tutti, che – anche per motivi
lavoristici e assicurativi – dovranno svolgersi soprattutto on-line;
d’altronde ciò è nello spirito sia dei Contratti Territoriali/di Fiume
(raccogliere il maggior numero possibile di contributi senza vincolare alla
necessità di presenza fisica a incontri) sia della collaborazione intrapresa
con il CNR attorno alle aree riservateci nelle “Public Activities” della
piattaforma “European Observatory for Crowdsourcing”, che vanno sempre più
arricchendosi, divenendo man mano il vero e proprio portale “open” del
Consorzio. Ad oggi hanno già iniziato a prendere forma i seguenti Tavoli:
Tecnico scientifico ambientale – Comunicazione – Coordinamento del Consorzio
con gli Enti – Processi partecipativi e Contratti di Fiume – “Smart valleys”
– Storico culturale documentale (il coordinamento di quest’ultimo potrebbe
essere affidato proprio al CROMA per Roma, insieme ad altro Consorziato EOLO
– Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale, per fuori Roma,
con focus iniziale nella Media Valle del Tevere).



NON SAPPIAMO SE GRAZIE A NOI ……:

Dai nostri ultimi comunicati, si è abbastanza acceso – per così dire –, in
termini assai costruttivi, il dibattito su

-          opportunità di una Conferenza Permanente di Servizi sulle aree di
cui al Piano Stralcio 5 dell’Autorità di bacino del fiume Tevere (tratto
metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla Foce),


-          ruolo del Tevere nel progetto di candidatura olimpica Roma 2024
(si veda per esempio recente articolo dedicatoci su “Abitare a Roma”), lì
dove ovviamente la valorizzazione del Tevere non può ritenersi fine
essenziale della candidatura stessa, 


-          ruolo del Tevere nei programmi degli aspiranti Sindaco di Roma
Capitale. Non irrilevante, proprio al culmine del mandato del prossimo
Sindaco di Roma, il ruolo materiale e simbolico del doppio
Centocinquantenario (fra 2020 e 2021) della presa di Roma il 20 settembre
1870 e della proclamazione di Roma Capitale il 27 gennaio 1871. Il possibile
momento del rilancio definitivo di Roma, verso un nuovo ruolo in Italia e
nel Mondo? Il Tevere in questo caso è simbolo di rinascita e luogo concreto
cui legare il doppio Centocinquantenario (la disastrosa piena del 28
dicembre 1870 e la prima visita in assoluto a Roma di Vittorio Emanuele II
il 31 dicembre 1870 per portare conforto alle popolazioni, i progetti di
Garibaldi deputato, la costruzione dei Muraglioni del Centro Storico, la
perenne dialettica fra sponda laica e sponda cattolica [*]).




Ovviamente divengono sempre più urgenti Analisi Conoscitiva - Documento
Strategico - Piano d’Azione quali documenti di base per ora tecnici, le cui
misure – come da Deliberazione della Giunta Capitolina n.320 del 13 ottobre
2015 sull’Osservatorio Tevere – successivamente <<potranno essere modificate
e integrate, al fine di rendere il Piano di Azione più aderente alle
necessità del territorio>>; la stessa Delibera, proprio per l’attività
legata al Contratto di Fiume, ha previsto il potenziamento e il
rafforzamento del “Servizio Aree Fluviali” di Roma Capitale. Una nuova
bozza di “Manifesto per il Tevere” ha nel frattempo preso forma, grazie alle
tante osservazioni pervenuteci sulla precedente: cfr secondo allegato PDF.
Si tratta in questo caso di documenti (le bozze) non-del-Consorzio-Tiberina,
ma che il Consorzio Tiberina si prende cura di assemblare attraverso il
proprio peculiare metodo partecipativo [**].



CONSORZIO TIBERINA – Associazione consortile per l’Assemblea di Fiume e di
Bacino del Tevere e per i relativi Patti e Contratti

[t/f] 063202087 [@] <mailto:tiberina@unpontesultevere.com>
tiberina@??? [w] <http://www.unpontesultevere.com>
www.unpontesultevere.com



[*] A titolo di esempio sul dibattito culturale connesso, nel 1970, anno del
Centenario della presa di Roma, Longanesi pubblicava <<Il Tevere più largo :
da Porta Pia ad oggi>>, di Giovanni Spadolini. Dalla quarta di copertina si
legge <<“Il Tevere più largo”: è una formula che ha influenzato come poche
il dibattito politico e culturale italiano negli ultimi dieci anni. Lanciata
da Giovanni Spadolini all'indomani dell'assunzione al soglio di Papa
Giovanni, essa volle significare l'auspicio molto più che la constatazione
di una più netta distinzione fra le due Rome, la Roma vaticana e la Roma
italiana, di un graduale superamento delle contrapposizioni o delle
confusioni fra le rive del Tevere. ...... Ma senza mai dimenticare i momenti
di convergenza, le oasi di tregua, le fasi di ripensamento e di
conciliazione delle coscienze, molto più importanti dei patti giuridici e
protocollari consegnati nel Concordato del 1929. …… Quasi profezia del
Concilio>>.

[**] Affianchiamo, senza retorica e con estrema modestia, due interventi di
Mario Morcellini, uno ad un nostro appuntamento presso la Provincia di Roma
nel 2011 (
<http://www.itervitis.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=311%3A
la-valorizzazione-del-fiume-tevere-metafora-della-ricostruzione-e-della-ripr
esa&catid=1%3Aultime&Itemid=66&lang=it>
http://www.itervitis.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=311%3Al
a-valorizzazione-del-fiume-tevere-metafora-della-ricostruzione-e-della-ripre
sa&catid=1%3Aultime&Itemid=66&lang=it) ed uno recentissimo sul progetto
olimpico del 2024 (
<http://www.2024roma.org/it/home-it/area-media/comunicati-stampa/tutti-i-com
unicati/file/78-16-novembre-roma-2024-l-universit%C3%A0-sapienza-a-supporto-
delle-olimpiadi.html>
http://www.2024roma.org/it/home-it/area-media/comunicati-stampa/tutti-i-comu
nicati/file/78-16-novembre-roma-2024-l-universit%C3%A0-sapienza-a-supporto-d
elle-olimpiadi.html). Già nel 2011 trattavamo di Contratti di Fiume e
progettualità partecipata: dal primo link, <<Da tutte le numerose
suggestioni proposte dagli interventi, è emersa una "chiamata alle armi" di
tutti coloro - studiosi, amministratori, cittadini - che hanno già
dimostrato di saper fare anche senza troppe risorse a disposizione,
valorizzando quello che c'è. E' evidente che le risorse umane da sole non
bastano ed ora più che mai è necessario fare ricorso a tutti gli strumenti
esistenti: finanziamenti europei, contratti di fiume, ecobonus, partenariato
pubblico-privato, diffusione delle buone pratiche e progettualità
partecipata. Ma è anche importante uscire dall'isolazionismo e dalla
sfiducia - tristi cifre di questo tempo - per impegnarsi nello studio e
nella ricerca, nella ripresa e nella ricostruzione. Perché - come ha
ricordato Mario Morcellini, Direttore del Dipartimento di Comunicazione e
Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, "l'anima
dei fiumi è più potente dell'anima dei luoghi e non è un caso che le grandi
civiltà siano sorte nei luoghi umidi: il fiume unisce, costruisce
continuità, funge da naturale "cerotto" tra i territori, è speranza di
ricostruzione e di ripresa">>.