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Autore: pilar castel
Data:  
To: forumroma@inventati.org, reteromanapalestina@googlegroups.com
Oggetto: [RSF] Fwd: [nowaroma] I: Omar Nayef Zayed del FPLP è stato assassinato a Sofia
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: "'v.miliucci@???' via nowaroma" <nowaroma@???>
Data: 27/feb/2016 12:37
Oggetto: [nowaroma] I: Omar Nayef Zayed del FPLP è stato assassinato a Sofia
A: nowaroma@???,reteantifascistaternana@???,alfo911@???,ulmora@???,stasisalvatore@???,avvocatopagani@???,info@???,lucafagit@???,danalauriola@???,alfteresa@???,pifano@???,evangelistapeppe@???,bdsitalia@???
Cc:



----Messaggio originale----
Da: v.miliucci@??? <v.miliucci@???>
Data: 27/02/2016 12.28
A: <ENconfcobas@???>, <en-privato@???>, <carletta.b@???>, <meri.calvelli@???>, <fawzi@???>, <fabio.marcelli@???>, <giorgio.ferrari@???>, <ondatossa@???>, <redazione@???>, <hyperlink@???>, <cosenza2feb@???>, <strikemeeting@???>, <salehdarco@???>, <coordinamentokurdistan@???>, <forumpalestina@???>, <vittoria@???>, <udap2007@???>, <paolamanduca@???>
Ogg: Omar Nayef Zayed del FPLP è stato assassinato a Sofia

COMUNICATO della CONFEDERAZIONE  COBAS  IN  MORTE del COMPAGNO    OMAR NAYEF ZAYED/ FPLP

ADDIO  OMAR.
COMPAGNO  PARTIGIANO PER LA LIBERAZIONE  DELLA  PALESTINA,
LA TERRA  AMATA PER CUI  HAI  COMBATTUTO  E' ANCORA  OCCUPATA E MARTORIATA,
DAL  CRIMINALE  STATO  ISRAELIANO  CHE SI  AVVALE  DELLA VIGLIACCA  COMPLICITA'
DELL'EUROPA, DI  USA  E RUSSIA, DEGLI STATI ARABI E DELLA  STESSA  ANP,
PER MANTENERE L'INDEBITA  USURPAZIONE  DELLA  TERRA  PALESTINESE.
SEI STATO ASSASSINATO IN TERRA STRANIERA , NELL'INOSPITALE  BULGARIA CHE NON TI VOLEVA,
CHE HA FATTO DI TUTTO PER ESPELLERTI, PER MANDARTI NELLE MANI DEI CARNEFICI.
ADDIO  COMPAGNO  COMBATTENTE ,
ASSASSINATO DAI  KILLER DEI SERVIZI ISRAELIANI , COME ERA  GIA' ACCADUTO
PER ALTRE DECINE DEI  MIGLIORI  FRATELLI  PALESTINESI  NEL  MONDO.
C'ERAVAMO  MOBILITATI A ROMA  PER  CHIEDERE  ALL'AMBASCIATA  BULGARA  LA TUA PROTEZIONE,
L'ASILO POLITICO CONTRO L'ESTRADIZIONE  VOLUTA DA ISRAELE.
RESTIAMO  SGOMENTI E FURIOSI  NELL'APPRENDERE  LA TUA  FEROCE  ESECUZIONE.
ISRAELE PAGHERA'  PER  QUESTE  MORTI  PREZIOSE ,
PAGHERA' PER  GLI ORRORI DELL'OLOCAUSTO A CUI SOTTOPONE IL POPOLO PALESTINESE
E  I  SUOI  GIOVANISSIMI  FIGLI.

MAI  VERRA' MENO IL NOSTRO SOSTEGNO AL POPOLO PALESTINESE E ALLA  SUA  RESISTENZA.

TRIBUTO DELLA  CONFEDERAZIONE  COBAS  AL  VALOROSO  OMAR  NAYEF  ZAYED

CONDOGLIANZE E CONFORTO ALLA  SUA  FAMIGLIA ,
AI  COMPAGNI/E  DEL FPLP CHE MANTENGONO SALDA LA  LOTTA PER LA  LIBERAZIONE

VITA,  TERRA,  LIBERTA',  PER  LA  PALESTINA


Roma 27 narzo 2016                         CONFEDERAZIONE   COBAS




La vittima, Omar Nayef  Zayed, viveva in Bulgaria dal 1994. Condannato all’ergastolo da un tribunale israeliano per l’uccisione di un colono, era riuscito a fuggire nel 1990. Il Fronte popolare – di cui era membro – accusa non solo lo stato ebraico, ma anche l’Anp per non avergli fornito protezione adeguata

[Nayef]<http://nena-news.it/wp-content/uploads/2016/02/Nayef.jpg>
della redazione

Roma, 26 febbraio 2016, Nena News – Un prigioniero palestinese da anni ricercato da Israele è stato ucciso stamattina dentro l’ambasciata palestinese in Bulgaria. La vittima, Omar Nayef Zayed, aveva cercato rifugio a metà dicembre presso la sede diplomatica palestinese a Sofia dopo che Tel Aviv ne aveva chiesto l’estradizione in Israele dove avrebbe dovuto scontare un ergastolo per l’assassinio di un colono avvenuto nel 1986. Zayed, 52 anni originario di Jenin, viveva in Bulgaria dal 1994. Nel 1990 era riuscito a scappare da un ospedale di Betlemme dove era ricoverato per le conseguenze di uno sciopero della fame che stava conducendo in segno di protesta contro la sua sentenza. Zayed, sosteneva di essere innocente, ma di aver dovuto confessare l’omicidio sotto tortura.

Secondo quanto scrive il Jerusalem Post, a gennaio le autorità bulgare gli avevano dato tre giorni di tempo per consegnarsi. La vittima, però, si era rifiutata di farlo e aveva continuato a vivere nell’ambasciata. Fino ad oggi, quando il suo corpo “coperto di sangue” (secondo quanto riferiscono i testimoni) è stato trovato nel giardino dell’edificio dell’ambasciata. Ancora in vita al momento del ritrovamento, Zayed è morto durante il trasporto in ospedale.

La vittima era un membro del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), il principale partito palestinese di sinistra. Commentando la notizia, il Fplp ha accusato Israele e la sua intelligence di essere dietro la sua uccisione. Ma non solo: “riteniamo responsabile anche l’Autorità palestinese e l’Ambasciata palestinese in Bulgaria che non sono riusciti a proteggerlo e a offrigli sicurezza, il governo bulgaro e le forze di sicurezza che hanno pedinato il compagno Nayef Zayed per più di tre mesi nel tentativo di arrestarlo e imprigionarlo”. Sul banco degli imputati, secondo il Fronte popolare, ci sono soprattutto il presidente palestinese Mahmoud Abbas, il ministro degli esteri Riyad al-Maliki e l’ambasciatore Ahmad al-Mabdouh che non lo avrebbero protetto adeguatamente.

Che dietro ci sia il Mossad (servizio d’Intelligence israeliano, ndr) n’è convinto anche Issa Qararaqe, il capo della Commissione palestinese per gli affari dei prigionieri. Da Ramallah, intanto, il presidente Abbas fa sapere che sarà formata una commissione speciale d’inchiesta che farà luce su quanto accaduto.

Nessun comento, al momento, da parte israeliana. Tuttavia, una fonte militare citata dalla radio israeliana ha detto che “Israele non ha alcun interesse a colpire un vecchio terrorista, soprattutto se ciò presenta dei pericoli e necessita di risorse”. Nena News

- See more at: http://nena-news.it/palestinese-ricercato-da-israele-ucciso-a-sofia/#sthash.A4GoZm37.dpuf
Bulgaria 26/2: assassinato il compagno Omar Nayef Zayed/FPLP
nell'ambasciata palestinese di Sofia
  *

[112340684 573825dd 7e41 4df5 b020 3d06de785d5a]Questa mattina è stato trovato morto Omar Nayef Zayed, 52 anni, ritrovato esamine nel giardino dell'ambasciata palestinese a Sofia, in Bulgaria. Secondo fonti bulgare sarebbe stato buttato giù dal quarto piano. Il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), di cui Nayef era un militante, ha confermato la notizia e ha evocato una responsabilità del Mossad.

All'inizio degli anni '90 Zayed era riuscito ad evadere da un carcere militare, dove era detenuto con l'accusa di aver ucciso un colono israeliano, e si era rifugiato in Bulgaria che gli aveva concesso lo status di rifugiato politico e un permesso di soggiorno a vita.

lI 15 dicembre scorso il governo israeliano aveva inoltrato una richiesta ufficiale di estradizione, subito accettata dal governno bulgaro, e due giorni dopo Zayed, dopo essere riuscito a sfuggire all'arresto, si era rifugiato presso l'ambasciata palestinese di Sofia.

L'omicidio avviene a due giorni dalla visita in israele del premier bulgaro che tra le altre cose aveva trattato la questione dell'estradizione con i governanti israeliani.

Gravissimo pure l'attegiamento dell'ANP che secondo diverse associazioni avrebbe sollecitato Zayed a consegnarsi agli israeliani e che di fatto lo teneva prigioniero senza nemmeno permettergli di vedere un avvocato o ricevere delegazioni di palestinesi.

Non è il primo caso in cui il Mossad interviene ammazzando i palestinesi che non riesce a catturare e anche in questo caso il coinvolgimento dei servizi isrealiani sembra scontato.

L'FPLP accusa Israele e i servizi di sicurezza dell'assassinio , l'Autorità Nazionale Palestinese(ANP) e il governo Bulgaro per le loro complicità nel non aver debitamente protetto Omar. La  vicenda tragica di Omar è solo l'ultima di una lunga serie che segna in modo inequivocabile la complicità dell'Europa, prona alle criminali politiche sioniste.

Zayed lascia la moglie e tre figli piccoli.






della redazione

Roma, 26 febbraio 2016, Nena News – Un prigioniero palestinese da anni ricercato da Israele è stato ucciso stamattina dentro l’ambasciata palestinese in Bulgaria. La vittima, Omar Nayef Zayed, aveva cercato rifugio a metà dicembre presso la sede diplomatica palestinese a Sofia dopo che Tel Aviv ne aveva chiesto l’estradizione in Israele dove avrebbe dovuto scontare un ergastolo per l’assassinio di un colono avvenuto nel 1986. Zayed, 52 anni originario di Jenin, viveva in Bulgaria dal 1994. Nel 1990 era riuscito a scappare da un ospedale di Betlemme dove era ricoverato per le conseguenze di uno sciopero della fame che stava conducendo in segno di protesta contro la sua sentenza. Zayed, sosteneva di essere innocente, ma di aver dovuto confessare l’omicidio sotto tortura.

Secondo quanto scrive il Jerusalem Post, a gennaio le autorità bulgare gli avevano dato tre giorni di tempo per consegnarsi. La vittima, però, si era rifiutata di farlo e aveva continuato a vivere nell’ambasciata. Fino ad oggi, quando il suo corpo “coperto di sangue” (secondo quanto riferiscono i testimoni) è stato trovato nel giardino dell’edificio dell’ambasciata. Ancora in vita al momento del ritrovamento, Zayed è morto durante il trasporto in ospedale.

La vittima era un membro del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), il principale partito palestinese di sinistra. Commentando la notizia, il Fplp ha accusato Israele e la sua intelligence di essere dietro la sua uccisione. Ma non solo: “riteniamo responsabile anche l’Autorità palestinese e l’Ambasciata palestinese in Bulgaria che non sono riusciti a proteggerlo e a offrigli sicurezza, il governo bulgaro e le forze di sicurezza che hanno pedinato il compagno Nayef Zayed per più di tre mesi nel tentativo di arrestarlo e imprigionarlo”. Sul banco degli imputati, secondo il Fronte popolare, ci sono soprattutto il presidente palestinese Mahmoud Abbas, il ministro degli esteri Riyad al-Maliki e l’ambasciatore Ahmad al-Mabdouh che non lo avrebbero protetto adeguatamente.

Che dietro ci sia il Mossad (servizio d’Intelligence israeliano, ndr) n’è convinto anche Issa Qararaqe, il capo della Commissione palestinese per gli affari dei prigionieri. Da Ramallah, intanto, il presidente Abbas fa sapere che sarà formata una commissione speciale d’inchiesta che farà luce su quanto accaduto.

Nessun comento, al momento, da parte israeliana. Tuttavia, una fonte militare citata dalla radio israeliana ha detto che “Israele non ha alcun interesse a colpire un vecchio terrorista, soprattutto se ciò presenta dei pericoli e necessita di risorse”. Nena News

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della redazione di Nena News


Roma, 26 febbraio 2016, Nena News – Un prigioniero palestinese da anni ricercato da Israele è stato ucciso stamattina dentro l’ambasciata palestinese in Bulgaria. La vittima, Omar Nayef Zayed, aveva cercato rifugio a metà dicembre presso la sede diplomatica palestinese a Sofia dopo che Tel Aviv ne aveva chiesto l’estradizione in Israele dove avrebbe dovuto scontare un ergastolo per l’assassinio di un colono avvenuto nel 1986. Zayed, 52 anni originario di Jenin, viveva in Bulgaria dal 1994. Nel 1990 era riuscito a scappare da un ospedale di Betlemme dove era ricoverato per le conseguenze di uno sciopero della fame che stava conducendo in segno di protesta contro la sua sentenza. Zayed, sosteneva di essere innocente, ma di aver dovuto confessare l’omicidio sotto tortura.

Secondo quanto scrive il Jerusalem Post, a gennaio le autorità bulgare gli avevano dato tre giorni di tempo per consegnarsi. La vittima, però, si era rifiutata di farlo e aveva continuato a vivere nell’ambasciata. Fino ad oggi, quando il suo corpo “coperto di sangue” (secondo quanto riferiscono i testimoni) è stato trovato nel giardino dell’edificio dell’ambasciata. Ancora in vita al momento del ritrovamento, Zayed è morto durante il trasporto in ospedale.

La vittima era un membro del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), il principale partito palestinese di sinistra. Commentando la notizia, il Fplp ha accusato Israele e la sua intelligence di essere dietro la sua uccisione. Ma non solo: “riteniamo responsabile anche l’Autorità palestinese e l’Ambasciata palestinese in Bulgaria che non sono riusciti a proteggerlo e a offrigli sicurezza, il governo bulgaro e le forze di sicurezza che hanno pedinato il compagno Nayef Zayed per più di tre mesi nel tentativo di arrestarlo e imprigionarlo”. Sul banco degli imputati, secondo il Fronte popolare, ci sono soprattutto il presidente palestinese Mahmoud Abbas, il ministro degli esteri Riyad al-Maliki e l’ambasciatore Ahmad al-Mabdouh che non lo avrebbero protetto adeguatamente.

Che dietro ci sia il Mossad (servizio d’Intelligence israeliano, ndr) n’è convinto anche Issa Qararaqe, il capo della Commissione palestinese per gli affari dei prigionieri. Da Ramallah, intanto, il presidente Abbas fa sapere che sarà formata una commissione speciale d’inchiesta che farà luce su quanto accaduto.

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