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FACCIAMO COMUNE INSIEME
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RACCONTARE IL MONDO OGNI GIORNO PER NON ABITUARSI AL DOMINIO
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BUON LAVORO A NOI TUTTI/E (GAIA CALLIGARIS)
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"Caro/a Comune, come non aderire alla campagna 2016?! Siete riusciti a
creare una rete di persone che più o meno assiduamente condividono le
proprie conoscenze, esperienze e riflessioni. Il risultato è che
Comune è ormai un punto di riferimento per le realtà alternative
italiane e noi abbiamo bisogno di voi come voi ne avete di noi.
Buon lavoro a noi tutti/e!"
IL FURORE DEI POVERI
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Qualche giorno fa un gruppo di miserabili baracche occupate da molti
anni da lavoratori stagionali a Rignano Garganico (vicino Foggia), è
stato distrutto dal fuoco con tutte le poche miserabili cose degli
occupanti. Quello di Rignano è solo uno delle centinaia di rifugi
precari per lavoratori che si spostano da un luogo all'altro per la
raccolta di prodotti agricoli. Grazie ai migranti sfruttati dai
caporali abbiamo cibo abbondante sulle nostre tavole. "La lotta al
caporalato dovrebbe essere la bandiera di qualsiasi governo", scrive
Giorgio Nebbia. Non è così. Non è stato così neanche negli Usa
degli anni '30, come raccontato in modo magistrale da Furore (1940),
film di John Ford con Henry Fonda
GIORGIO NEBBIA <
http://comune-info.net/autori/giorgio-nebbia/>
L'AUTUNNO DEL PATRIARCA
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http://comune-info.net/2016/02/lautunno-del-patriarca/>
Per la quarta volta forse no. Comunque si concluda, in queste ore di
lunedì 22 febbraio, lo spoglio del referendum boliviano sulla
modifica costituzionale che potrebbe garantire al presidente e al
vicepresidente l'ennesima candidatura, Evo Morales e Álvaro García
Linera incassano la prima vera sconfitta politica dal lontano 2006. Il
governo parla di sostanziale pareggio ma il segno della crepa che si
è aperta oggi anche in questa storica roccaforte del progressismo
latinoamericano è evidente. Sulla base di un consenso fino ad oggi
mai messo in discussione, Morales si era detto sicuro di un nuovo
netto trionfo nella competizione. Saranno solo la destra e i vecchi
poteri geopolitici messi in disparte da Morales ad approfittarne,
oppure saranno nuovi movimenti sociali a riprendere fiato dopo un
lunghissimo tempo dominato da una scena che ha finito per prestare il
volto indigeno al puro mantenimento del potere e dei suoi privilegi?
Un reportage di Raùl Zibechi racconta l'attesa di un risultato
complesso che separa il paese in almeno due parti ma è assai
probabile che le parti siano molte di più
RAÚL ZIBECHI <
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NON BELLISSIMA
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http://comune-info.net/2016/02/non-bellissima-defilippi/>
Il 19 febbraio il corpo senza vita di Gloria Rosboch, 49 anni, è
ritrovato in una vasca di scolo di una discarica abbandonata a Rivara
(To). La professoressa Rosboch, che era scomparsa il 13 gennaio, è
stata attirata sul luogo dal suo ex allievo 22enne Gabriele Defilippi.
I grandi media hanno dedicato a Defilippi lunghi slideshow di immagini
(con acconciature diverse e trucchi variegati, in abiti femminili e
occhialoni ecc.) e una profusione di citazioni e dettagli: si
interessa di cosmesi ed estetica, ha paura di invecchiare, sogna
l'America. La sua vittima, per contro, è identificata da un totale di
tre foto (due sfocate) e “non aveva niente da fare”, “era già
vecchia, con la testa, ma le andava bene così”. «Rosboch - scrive
Maria G. Di Rienzo - è continuamente definita (e colpevolizzata) come
“debole”, “fragile come un cristallo”, “sempre sola”,
“mite e indifesa”, “una colomba che non capiva la malvagità
degli uomini”, “una donna d'altri tempi” (perché non vestiva
alla moda) e poi… c'è il clou, la ciliegia del sessismo su questa
tortina di fango: “Non bellissima”... Cosa sarebbe accaduto se
invece fosse stata “bellissima”? Non sarebbe stata uccisa? Balle,
le donne muoiono di violenza di genere a tutte le età e in ogni tipo
di corpo. Avrebbe capito al volo “la malvagità degli uomini”?
Ancora balle... L'unica cosa che sarebbe forse accaduta, fosse stata
Gloria Rosboch “bellissima” agli occhi dei giornalisti, è che
dopo la sua morte un qualche scrittore famoso avrebbe scritto un post
su Facebook per suggerire di tappezzare la città con la sua
immagine... »
MARIA G. DI RIENZO
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http://comune-info.net/2016/02/non-bellissima-defilippi/>
IL BUSINESS ZIKA E LA ZANZARE OGM
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http://comune-info.net/2016/02/il-business-zika-e-le-zanzare-ogm/>
L'allarme dell'Oms sulla diffusione di microcefalia come possibile
conseguenza della diffusione del virus zika è stato lanciato sulla
base di soli 17 casi accertati fino a febbraio 2016 in una regione del
Brasile, la stessa in cui le epidemie causate dal dengue e dalla
chikungunya sono molto più pericolose e più estese. Non è affatto
dimostrato, però, che la microcefalia dipenda effettivamente dalla
compresenza dello zika. Può essere causata da un'ampia gamma di
fattori, dalla denutrizione della mamma all'esposizione a sostanze
tossiche a infezioni come la toxoplasmosi. Nel frattempo, tuttavia, il
grande circo mediatico ha lanciato l'allarme planetario. Un fiume di
notizie distorte e confuse dilaga ovunque. Serve soltanto ai soliti
grandi pescatori: le transnazionali farmaceutiche, le imprese di
biotecnologia che vendono vaccini e propongono la diffusione di
zanzare transgeniche, i fabbricanti di veleni e i governi che
utilizzano le “epidemie” per sviare l'attenzione da altri problemi
SILVIA RIBEIRO <
http://comune-info.net/autori/silvia-ribeiro/>
SE NARRASSIMO IL MONDO SOTTOSOPRA
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http://comune-info.net/2016/02/se-narrassimo-il-mondo-sottosopra-media/>
Le reti virtuali possono tramutarsi in spazi sociali? Siamo davvero
più informati o più frastornati? L'uno e l'altro, occorre muoversi
con spirito critico tra i nuovi media, su tutti i margini e in tutte
le crepe possibili. Abbiamo sempre più bisogno di resistere alle
narrazioni tossiche dei media meanstream, ma anche di imparare a
raccontare insieme in modo diverso. Occorre cercare di mettere ogni
giorno il mondo sottosopra perché così - nella sua attuale
narrazione cioè struttura di potere - proprio non ci piace. Insomma,
si tratta di non smettere di "cercare e saper riconoscere chi e cosa,
in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio"
DANIELE BARBIERI E VALENTINA BAZZARIN
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http://comune-info.net/2016/02/se-narrassimo-il-mondo-sottosopra-media/>
AMICI DELLA RICERCA E DEL TENTATIVO
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http://comune-info.net/2016/02/amici-della-ricerca-e-del-tentativo/>
«Vorrei che noi insegnanti ci sentissimo così, amici della ricerca e
del tentativo, perché la scuola di tutti, la scuola democratica non
c'è ancora, dobbiamo ancora costruirla, inventarla, progettarla. È
un progetto su cui si lavora navigando e cercando la rotta giorno dopo
giorno... Ci sono ancora troppi bambini che non sappiamo ascoltare,
bambini che non stanno bene a scuola. Sono questi i bambini a cui
dobbiamo pensare... A chi vuole chequesti bambini “tolgano il
disturbo”, dobbiamo opporre il nostro No... Bisogna mettersi in un
atteggiamento di ricerca, imparare ad affrontare il mare anche quando
sembra impossibile. Solo in questo modo potremmo costruire una scuola
davvero diversa, partendo dalla “fragilità” e non dalle
“eccellenze”... Perché la fragilità ci abita tutti... Dovremmo
sentirci come quel marinaio di cui parla Josè Saramago che si
presenta davanti al re per chiedergli una barca con cui sfidare
l'oceano alla ricerca di un'isola sconosciuta... "sulle carte
geografiche ci sono soltanto le isole conosciute. E qual è
quest'isola sconosciuta di cui volete andare in cerca? Se ve lo
potessi dire allora non sarebbe sconosciuta..."»
EMILIA DE RIENZO <
http://comune-info.net/autori/emilia-de-rienzo/>
RAGAZZE AI CHIOSCHI
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http://comune-info.net/2016/02/ragazze-ai-chioschi/>
Hanno cominciato a fermarsi ai chioschi che vendono cibo e tè lungo
le strade del Pakistan, anche se riservati agli uomini. Marce,
incontri, ribellioni nella vita di ogni giorno e, soprattutto,
spuntini ai chioschi con foto che rimbalzano in rete: "Ragazze ai
dhabas" è oggi un movimento spontaneo incontenibile. “L'assenza
delle donne pakistane dagli spazi pubblici - dicono alcune ragazze del
movimento - rappresenta un'esclusione da un'esistenza sociale e
pienamente umana. È il sintomo di una società patriarcale a cui è
necessario resistere in modo attivo”. E dopo l'ottimo risultato
della campagna, che continua, si sono chieste: “Adesso possiamo
rivendicare il diritto ad altri tipi di piacere? Il piacere di sedere
su una panca non rotta al parco, leggendo un libro o mangiando una
banana (sì, perché non una banana)? Il piacere di camminare per le
strade di sera senza guardarsi ansiosamente alle spalle. Il piacere di
non doversi cambiare gli abiti in automobile perché la tua famiglia
pensa siano “immodesti”. Il piacere di non doverti nascondere
quando rientri a casa alle due del mattino per la paura di quel che
potrebbero dire i vicini. Perché indugiare?”
M.D.R. <
http://comune-info.net/2016/02/ragazze-ai-chioschi/>
I TUMORI CHE VERRANNO <
http://comune-info.net/2016/02/tumori/>
Fa impressione, ma non fa notizia, l'aumento dei tumori nella
popolazione mondiale
ALBERTO CASTAGNOLA <
http://comune-info.net/2016/02/tumori/>
A BUDAPEST SI ALLARGA LA CITTÀ DECRESCENTE
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http://comune-info.net/2016/02/a-budapest-si-allrga-la-citta-decrescente/>
C'è un movimento molto vivo, nella capitale ungherese, che non
costruisce muri per difendersi dai migranti ma sgretola miti e
credenze che fanno vivere male. Ne fa certamente parte Erös, un
ingegnere di Budapest che ha creato un'impresa di consegne che
utilizza la bicicletta. La gente dice che è un attivista della
decrescita, ma lui non sa sia vero. Vuole solo mostrare alle persone
come si può vivere in un altro modo, dice. Quelli che, comunque li si
voglia definire, fanno riferimento alle idee e alle pratiche
decrescenti nella capitale ungherese sono parecchi e vivono in
ambienti diversi, dai bar che si trasformano in mercatini agli ambiti
accademici. Si comincia con il “decostruire” la fiducia cieca nel
progresso, nello sviluppo, nella scienza e nell'economia e si inventa
una transizione democratica verso nuovi modelli per una società
sostenibile, piacevole, autonoma, democratica e giusta
OSCAR GUEL ELIAS
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http://comune-info.net/2016/02/a-budapest-si-allrga-la-citta-decrescente/>
IL GRIDO È GIÀ UN CORO: LIBERA MILAGRO SALA
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http://comune-info.net/2016/02/il-grido-e-giu-un-coro-libera-milagro-sala/>
Il presidente argentino Mauricio Macri e Gerardo Morales, governatore
della provincia di Jujuy, continuano a fare orecchie da mercanti sul
coro internazionale che chiede la liberazione di Milagro Sala. Grande
attesa per il 27 febbraio, giorno dell'incontro di Macri con
Francesco. Il papa ha mandato un rosario in regalo alla donna
imprigionata. Sullo sfondo l'imbarazzante amicizia di Renzi con Macri,
il quale, fin dal suo insediamento, ha dichiarato guerra alle Madres
de la Plaza de Mayo e ai movimenti sociali
DAVIDE LIFODI
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http://comune-info.net/2016/02/il-grido-e-giu-un-coro-libera-milagro-sala/>
MEDITERRANEO IN COMUNE
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http://comune-info.net/2016/02/mediterraneo-2/>
E se un prosciugamento del bacino provocasse un abbassamento del
livello del mare tale da consentire un avvicinamento tra le coste
Siciliane e Nord Africane? From the Shores of Tripoli to the Hills of
Moctezuma è un progetto artistico ideato e realizzato da A4C,
collettivo nato dalla collaborazione di Rosa Jijon e Francesco
Martone. L'installazione - in programma a Roma il 25 febbraio - vuole
essere uno spunto di riflessione sul ruolo del Mediterraneo attraverso
il recupero della memoria storica come chiave di lettura per il
futuro. Il progetto, nato dalla suggestione del romanzo “Il
prosciugamento del Mediterraneo” (di Luigi Motta e Calogero
Ciancimino) del 1932, lega arte e memoria per ragionare di mobilità
umana, commons, paesaggi, frontiere, diversità, giustizia ambientale,
diritto alla città
R.C. <
http://comune-info.net/2016/02/mediterraneo-2/>
DOM SAMUEL RUIZ E IL VOLTO INDIO DI DIO
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http://comune-info.net/2016/02/ruiz/>
Chi intende cambiare il mondo deve sedersi dietro, come don Samuel. La
teologia e la Pastorale indigena del vescovo “caminante” nella
Diocesi di San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico: una
relazione preparata nel 2012 da Aldo Zanchetta per la Summer School on
Religion di San Gimignano. Il ricordo di un grande uomo che si era
lasciato convertire dagli indigeni e aveva imparato a fare domande
invece che dare risposte
ALDO ZANCHETTA <
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CI GIOCHIAMO LA LIBERTÀ [NOTIZIA E VIDEO]
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Cosa ci fanno insieme detenuti, ex detenuti, migranti, rifugiati
politici, studenti universitari, lavoratori? Semplicemente l'Atletico
Diritti! Una squadra di calcio messa in piedi dalle associazioni
Antigone, Progetto Diritti e con il sostegno dell'università di Roma
Tre in nome dell'anti-razzismo e dei diritti. Il film Frammenti di
libertà (scritto e diretto da Alessandro Marinelli) segue la vita dei
giocatori” e delle persone che, con il loro impegno, rendono
possibile questa straordinaria esperienza di sport popolare
condividendo dei momenti di libertà
R.C. <
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