[inquieto] prime prove di censura in rete

Supprimer ce message

Répondre à ce message
Auteur: ca_favale_mlist
Date:  
À: ca_favale_mlist
Sujet: [inquieto] prime prove di censura in rete
In queste ore, dalle 18:12 del 17 febbraio 2016, il blog Tanker enemy è stato oscurato. E' un blocco il cui mandante è il Ministero dell'Interno. Si può però aggirare accedendo attraverso "http://anonymouse.org/" oppure usando browser diverso da Chrome e Firefox o ancora andando su "Dettagli" e proseguire ignorando il falso allarme in puro stile cinese. Il fatto è che siamo in l'Italia e non in Cina, anche se qualcuno si illude ancora che questo sia un paese democratico.

L'articolo che segnalava le gesta del portavoce dell'ex ministro dell'ambiente Clini (questo: http://www.tankerenemy.com/2016/02/due-chicche-dalla-rete.html) ha provocato la scomposta ed idiota reazione del Governo, con l'immediato oscuramento del blog Tanker enemy. Infatti, pochi minuti dopo la pubblicazione del post, abbiamo ricevuto prima la visita di un noto disinformatore legato al Ministero dell'Interno e, subito dopo, quella dei responsabili di Google i quali, diligentemente, hanno operato il blocco. Non dimentichiamo che l'azienda di Mountain View aveva già fatto pulizia (sempre su richiesta del Governo italiano) sui suoi motori di ricerca in relazione alle tracce lasciate sulla Rete da agenti del Ministero della Giustizia, le quali coinvolgevano direttamente personale in divisa, impegnato a vario titolo in opera di stalking e discredito a danno dei fratelli Marcianò. Quegli stessi agenti che poi vestono i panni dei tutori della legge dentro e fuori i palazzi di Giustizia, che suggeriscono ai Pubblici Ministeri perquisizioni in casa nostra e sul luogo di lavoro e che testimoniano a favore del diffamatore Angelo Nigrelli e soci.

Tutt'ora l'oscuramento è operativo e si sta estendendo ad altri
browser. E' chiaro che questo attacco alla libertà d'espressione è il
segno di debolezza da parte del regime e ce ne compiaciamo. Purtroppo,
però, chi non ci conosce si terrà alla larga dal blog, proprio per via
di questo infame atto terroristico di stampo mafioso. Non ci resta che
segnalare... l'"errore" a questo link
(https://www.google.com/safebrowsing/report_error/?hl=it) e sperare in
un ripensamento dei censori di Stato e dei loro paggi. Comunque,
giacché l'ordine arriva dai piani alti, abbiamo poche chance di tornare
allo stato precedente.