[RSF] Malgrado tutto, la speranza

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Szerző: comune-info
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Tárgy: [RSF] Malgrado tutto, la speranza
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FACCIAMO COMUNE INSIEME
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RACCONTARE IL MONDO OGNI GIORNO PER NON ABITUARSI AL DOMINIO
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WORLD PRESS PHOTO 2016, LA VERA STORIA
<http://comune-info.net/2016/02/world-press-photo-2016-foto-la-vera-storia/>

Le persone nella foto non sono dei vincitori.
Nessuno lo è, in sconfitte così grandi.
Non ci sono dei rifugiati, no, ahi loro, no.
Perché per esser tali, ci dovrebbe essere un rifugio ad attenderli.
Quelli della foto non sono due uomini che nel 2015 si scambiano un
bambino al confine tra Serbia e Ungheria. Sarebbe troppo assurdo.
Quasi quanto noi tutti che li guardiamo. Come se fosse una cosa
normale…
ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER
<http://comune-info.net/autori/alessandro-ghebreigziabiher/>

MALGRADO TUTTO, LA SPERANZA
<http://comune-info.net/2016/02/malgrado-tutto-la-speranza/>

Il male, nella tradizione cattolica, resta un mistero. Potremo
comprenderlo solo in un tempo futuro, quello dell'Apocalisse, ricorda
Gustavo Esteva nel giorno in cui Jorge Bergoglio incontra gli indigeni
del Chiapas. Come spiegare altrimenti Ayotzinapa? E come spiegare che
la gente venga fatta scomparire, che continuino i femminicidi, i
massacri, le fosse comuni? Come spiegare che non ci sia più
distinzione tra il mondo del crimine e quello delle istituzioni? Papa
Francesco in Messico starà tra i malvagi, noi li conosciamo bene e li
conosce anche lui. Se vorrà e se potrà, tuttavia, potrà rendere
più forte la speranza. Ce n'è un bisogno disperato. Anche la
speranza, come il male, è molto difficile da comprendere.
Conquistarla, poi, è addirittura impossibile. Eppure, come suggerisce
Agamben, dobbiamo scoprire il meccanismo che ne ha prodotto il declino
e contraddirlo. È quel che hanno provato a fare gli zapatisti, nella
terra che oggi visita il papa, liberando la speranza dalla sua
prigione politica e intellettuale
GUSTAVO ESTEVA
<http://comune-info.net/2016/02/malgrado-tutto-la-speranza/>

IN GINOCCHIO DA TATIC
<http://comune-info.net/2016/02/in-ginocchio-da-tatic/>

Nel suo viaggio in Messico, dopo la messa di lunedì, durante la quale
ha chiesto perdono alle comunità indigene, il papa ha voluto visitare
una cappella della cattedrale di San Cristobal De Las Casas dove è
sepolto Samuel Ruiz Garcia. Morto nel 2011, difensore dei diritti
delle popolazioni indigene del Messico e dell'America Latina e amico
degli zapatisti, Samuel Ruiz (chiamato dalle comunità indigene del
Chiapas tatic, “padre”), fu per molti anni osteggiato dal Vaticano
e oggetto di minacce e attentati in Messico. Per capire chi è stato
Samuel Ruiz, proponiamo questa conversazione che abbiamo avuto la
fortuna di realizzare durante l'ultimo viaggio in Italia di Ruiz. Un
uomo minuto, dal passo lento, con una borsa colorata al collo e con le
idee molto chiare: “Lo scontro attuale - spiega Ruiz in questo
incontro - è tra lo spirito comunitario indigeno, che chiede la terra
per realizzarsi, e il capitalismo individualista degli sfruttatori,
che toglie la terra e, di fronte alle differenze culturali, si
dimostra solo capace di omologare e opprimere…”
GIANLUCA CARMOSINO <http://comune-info.net/autori/gianluca-carmosino/>

TORTURA, GUERRA E LEGITTIMAZIONI MEDIATICHE
<http://comune-info.net/2016/02/tortura-guerra-legittimazioni-mediatiche/>

L'evidenza della tortura nelle carceri egiziane e delle sparizioni
forzate emerge in tutti i rapporti internazionali, ma evidentemente
per qualcuno (a cominciare dagli editorialisti del Corriere della
sera) questo rappresenta un “male minore” da accettare. Malgrado
la crudeltà delle notizie frammentarie che si diffondono sulla morte
di Giulio Regeni, e malgrado l'estensione della tortura e delle
uccisioni in Egitto, si sta costruendo a livello mediatico la
legittimazione del ricorso all'uso della tortura. Sono centinaia le
persone che in questi ultimi anni sono morte nelle carceri egiziane,
per mancanza di cure, per soffocamento, per tortura, in qualche caso
per suicidio. Naturalmente si preferisce sorvolare per non intaccare
rapporti economici... La prospettiva della tortura di stato, affidata
magari a corpi paramilitari appare simmetrica rispetto a quella della
“guerra giusta”, rivestita della denominazione di intervento
umanitario. Il problema della tortura riguarda molto l'Italia, sia per
i respingimenti dei migranti sospetti (e non condannati) per fatti o
apologia di terrorismo che vengono poi torturati all'arrivo nei paesi
di origine (dall'Egitto alla Libia), sia perché il nostro paese è
quello della Diaz e di Bolzaneto, di Stefano Cucchi e di Giuseppe
Uva...
FULVIO VASSALLO
<http://comune-info.net/autori/fulvio-vassallo-paleologo/>

LA TERRA HA BISOGNO DI SOCIETÀ MATRIARCALI
<http://comune-info.net/2016/02/donne-matriarcali/>

Il termine “matriarcato” non significa “dominio delle donne”.
In realtà non esiste un matriarcato, sono esistite ed esistono
tutt'oggi delle società matriarcali anche molto diverse tra di loro
che possiedono però alcune caratteristiche comuni: sono egualitarie,
risolvono i conflitti attraverso metodi non violenti, sono
caratterizzate da una spiritualità connessa alla Terra e da un'equa
distribuzione delle risorse. Si terrà a Torino, dal 18 al 20 marzo,
il terzo convegno internazionale “Culture Indigene di Pace, i
Sentieri della Terra”, promosso dall'associazione Laima:
un'occasione per parlare di società matriarcali, interconnessione fra
tutte le specie viventi e salvaguardia della Terra. Fra gli ospiti:
Maria Teresa Panchillo e Yessica Huenteman Medina (Mapuche del Cile),
Malika Grasshoff (Cabilia di Algeria), Susun Weed (Usa), Jeremy Narby
(Canada), Michel Odent (Francia), Pierre di Vallombreuse (Francia). Ne
abbiamo parlato con una delle ideatrici, l'artista e antropologa
Morena Luciani Russo (foto: in alto Maria Teresa Panchillo, in basso a
sinistra Yessica Huenteman, in basso a destra Susun Weed)
F. T. <http://comune-info.net/2016/02/donne-matriarcali/>

SMETTIAMO DI ESSERE COMPLICI
<http://comune-info.net/2016/02/complici-male/>

"Cosa ci dice l'uccisione di Giulio Regeni? E l'assistenza dei
profughi in mare e per terra? E il bombardamento di ospedali e scuole?
E la crisi verticale dell'Università? Che sarebbe l'ora di smetterla
di fare i salmoni. Non ricercare più, non assistere più, non curare
più, non insegnare più. Non per molto, basterebbe farlo davvero per
un mese soltanto - scrive Enrico Euli - E tutto questo sistema
smetterebbe di fingere di funzionare... L'unico modo per non
rassegnarsi al male è smettere di collaborare con esso, smettere
cioè di fare del bene in nome suo, dentro il suo cerchio..."
ENRICO EULI <http://comune-info.net/autori/enrico-euli/>

ASSALIRE GLI INFERNI
<http://comune-info.net/2016/02/inferni-democrazia-decrescita/>
CARLOS TAIBO
<http://comune-info.net/2016/02/inferni-democrazia-decrescita/>

CREARE E TUTELARE IL SAPERE GRATUITO
<http://comune-info.net/2016/02/sapere-gratuito/>

Per lunghi, troppi, secoli il sapere si è caratterizzato per la sua
rarefatta elitarietà. A partire dal 1968 avanza una battaglia sulla
produzione autonoma di sapere. "L'allargamento pubblico dei canali di
accesso, coniugato con la miniaturizzazione delle tecnologie di sapere
e un relativo benessere che sposta le matrici consumistiche di spesa
anche verso il genere culturale - osserva Salvo Vaccaro, docente e
filosofo -, ha disseminato in alcune aree del pianeta toccate da quei
processi il modo di produzione, aprendo l'orizzonte a inediti approcci
di declinare sapere libero...". Tuttavia, dopo quella stagione in cui
la disseminazione dei saperi sfuggiva in parte al controllo dei poteri
è cominciato un contrattacco che non mira a ripristinare una realtà
ormai dissolta ma "alla frantumazione delle condizioni contestuali
grazie alle quali è stato possibile assaltare il cielo senza aver
chiesto prima il permesso...". La frantumazione di tale condizione
passa attraverso la finanziarizzazione dell'economia e la
precarizzazione della vita di ogni giorno, "eliminando autonomia
reddituale e tempo liberato per altro che non si sottoponga alle
ingiunzioni della valorizzazione capitalistica... ". Insomma, non c'è
spazio per il sapere libero, gratuito e critico da mettere in comune,
ma solo per quello spendibile sul mercato. C'è bisogno di sentieri
inediti da aprire "momento dopo momento, spazio dopo spazio,
allenandosi a un auto-governo di sé e della comunità... "
SALVO VACCARO <http://comune-info.net/2016/02/sapere-gratuito/>

LEGGERE, DISCUTERE E FARE CULTURA INSIEME
<http://comune-info.net/2014/04/biblioteche-leggere/>
ANTONELLA AGNOLI <http://comune-info.net/autori/antonella-agnoli/>

DIPENDENZA DA COMBUSTIBILI FOSSILI
<http://comune-info.net/2016/02/dipendenza-da-combustibili-fossili/>

“Walking the line”, “Sul filo del rasoio” è il webdoc di
Re:Common che racconta la storia del controverso mega gasdotto che dal
Mar Caspio dovrebbe portare il gas azero fino in Italia. Formalmente
il suo scopo è rendere l'Ue indipendente sul piano energetico da
Ucraina e Russia, ma continuando a mantenerla legata allo sfruttamento
delle fonti fossili. A tutto vantaggio delle grandi multinazionali del
settore. Testi, foto e video evidenziano i tanti dubbi sui
finanziamenti pubblici europei e mettono al centro la questione dei
diritti umani in Azerbaijan ma anche quali sono le alternative
concrete e già impiegate a un modello energetico basato sullo
sfruttamento dei combustibili fossili
R. C.
<http://comune-info.net/2016/02/dipendenza-da-combustibili-fossili/>

IL CLIMA DIPENDE ANCHE DA NOI
<http://comune-info.net/2016/02/il-clima-dipende-anche-da-noi/>

Una raccolta di testi e di notizie, una rassegna stampa specializzata
sui temi ambientali: un tentativo di far maturare una visione
complessiva del mondo in cui viviamo e dal quale stiamo rischiando di
scomparire. Abbiamo bisogno - specie dopo i deludenti risultati del
vertice di Parigi sul clima, dove i governi più inquinanti e le
imprese più colpevoli di danni planetari sono riusciti a non assumere
impegni - che sempre più persone diventino responsabili del
rispettivo spazio naturale e della salute collettiva e si abituino a
collegare fenomeni solo apparentemente lontani e poco temibili. Oltre
ai documenti e alle denunce relativi ai fenomeni drammatici
continuamente emergenti, la rassegna raccoglie anche alcune soluzioni
positive ed esperienze largamente significative
ALBERTO CASTAGNOLA
<http://comune-info.net/2016/02/il-clima-dipende-anche-da-noi/>

APOLOGIA DEL PERDENTE
<http://comune-info.net/2016/02/apologia-del-perdente/>

"Basta lasciarsi alle spalle gli insegnamenti sull'economia e
diventare altro... Dove finisce la regola, la moda, la tendenza, la
politica, la società del denaro; dove l'inganno del progresso si
rivela in modo evidente; dove nessuno insegna e tutti imparano è lo
spazio in cui puoi trovare il poeta e, quindi, il perdente..."
LUCILIO SANTONI <http://comune-info.net/autori/lucilio-santoni/>

VEDOVE INGRATE <http://comune-info.net/2016/02/vedove-ingrate/>

Tra gli sgravi fiscali per le imprese e l'aumento dell'esportazione di
armi italiane nel mondo, il governo Renzi trova il modo per proporre
la restrizione della pensione di reversibilità per le vedove. "Che
ingrate! Già sopravvivono alla morte dei loro mariti - scrive Matteo
Saudino -, vorrebbero anche la pensione di reversibilità?...
Diciamocela tutta, quei soldi li usano per andare a teatro, mica per
comprarsi il pane e il latte. Suvvia… Quasi quasi si potrebbe
pensare a un progetto di eutanasia di stato delle vedove oltre i
settant'anni...
MATTEO SAUDINO <http://comune-info.net/autori/matteo-saudino/>

RIGUARDO <http://comune-info.net/2016/02/riguardo-educare/>

"Le classi di oggi sono piene di bambini e bambine che portano addosso
i segni di un malessere profondo che viene da lontano. Da quando le
merci hanno corrotto il senso dell'umano e derubricato l'essere
nell'avere, Per educare bisogna partire da lì, da quel vuoto. Perché
la crisi può insegnare molto più della ricchezza, che nell'agio
anestesizza... Educare resta un mestiere: dove chi educa viene
educato. Dove concreto è l'ineffabile. Richiede fedeltà al senso che
si rinnova, giovane e fresco e pur così antico. Richiede lealtà
all'affanno e all'impegno del giorno. E alla gioia che a momenti
luccica. Da trattare gli uni e l'altra con particolare riguardo.
Perchè “riguardo” è una bellissima parola. Quella che indica la
strada da seguire. Ha a che fare con lo sguardo, un guardare di nuovo,
per essere certi di ciò che si coglie. Ha a che fare con
l'attenzione, con la premura, con la precauzione. “Riguardo” è il
nome più morbido per dire rispetto... "
ROSARIA GASPARRO <http://comune-info.net/autori/rosaria-gasparro/>

UN'AULA QUALUNQUE
<http://comune-info.net/2016/02/aula-qualunque-classe/>

"Leggo di scuole “moderne”, di flipped classroom... Poi entro a
scuola, in una scuola del 1956, con lunghi corridoi e aule mai
sufficientemente ampie per il numero di alunni e alunne con i quali
lavoriamo... Entro in classe e mi ritrovo con gli unici di buon senso:
i bambini e le bambine, i quali paradossalmente mi dicono (con i loro
comportamenti e i loro apprendimenti): «Maestra, continua così, dai
tempo al tempo, studia tu per noi che fare e non fare, non ci
piacciono i voti, ci piace parlare con te, insegnaci la storia del
passato raccontando e conversando, non guardare quelle Indicazioni,
parlaci dei miti, degli dei, della vita e delle scoperte degli uomini.
Facci sognare con le poesie, faccele inventare e disegnare, leggi
tanto a voce alta, dicci di lavorare a coppie anche se i banchi non
riusciamo a spostarli bene in questo spazio angusto, aiutaci ad andare
d'accordo, a rispettarci, sono belle le parole nuove che abbiamo
imparato, così le possiamo usare. Ti sei dimenticata di darci il
compito, ce ne dai un po' che altrimenti ci dimentichiamo, ci fai
scrivere una fiaba oggi? Ci fai scrivere una nostra esperienza? Oggi
parliamo dei migranti “che ce l'ha detto Luca”, chi sono?… ».
Non siamo flipped, non siamo senza zaino (anche se nello zaino c'è
poco), qualche compito lo si dà e lo si chiede, ma stiamo al meglio
delle nostre possibilità e stiamo imparando a ragionare, ad avere il
senso del limite..."
CLAUDIA FANTI <http://comune-info.net/2016/02/aula-qualunque-classe/>

LA SCUOLA NUOVA FABBRICA DI SERVITÙ?
<http://comune-info.net/2016/02/la-scuola-nuova-fabbrica-di-servitu/>
ALAIN GOUSSOT <http://comune-info.net/autori/alain-goussot/>

ROMPERE LO SPECCHIO, UNA VOLTA PER TUTTE
<http://comune-info.net/2016/02/rompere-lo-specchio-donne/>

Poiché secondo il signor Jason Melo - impiegato all'Onu - la compagna
lo “tradiva”, l'ha strozzata un po' davanti alla figlioletta di
lei che ha tre mesi e l'ha fatta camminare con addosso solo un
asciugamano per le strade di New York. Quest'ultima parte l'ha filmata
urlandole insulti misogini di ogni tipo e commentando a beneficio di
chi poi avrebbe visto il video. La porcheria ha guadagnato al signor
Melo 10.000 nuovi entusiasti seguaci su Instagram. Ma «persino chi ha
parlato dell'accaduto stigmatizzandolo - scrive Maria G. Di Rienzo -
ha accettato senza discutere la narrazione di Melo: la maggioranza dei
titoli presenta la donna come “la fidanzata che lo tradiva” e
così un episodio di violenza sadica diventa il giusto castigo... Agli
autori non importa cercare di sapere se l'aggressore abbia basi per la
sua convinzione e ciò continua ad accadere perché lo sguardo
maschile sulle donne è considerato normativo. Essere donna, grazie
agli standard posti dall'esterno e arbitrariamente su questo termine
dallo sguardo maschile, diventa una battaglia costante con la propria
immagine e la propria apparenza. Devi essere sommamente sexy, o non
sei niente... Lo sguardo che crea gli standard trasforma ogni creatura
di sesso femminile in un oggetto sessuale le cui idee e i cui
comportamenti, per avere valore - ed è un mero valore di mercato -
devono derivare dal costante giudizio maschile... Il falso specchio in
cui sono costrette a guardarsi bisogna romperlo, una volta per
tutte... "
MARIA G. DI RIENZO <http://comune-info.net/autori/maria-g-di-rienzo/>

FEMTASTIC <http://comune-info.net/2016/02/femtastic/>

Solitamente la Svezia si piazza nelle classifiche come uno dei paesi
più attenti per quanto riguarda l'eguaglianza di genere. Malgrado
questo, l'assalto sessuale e lo stupro da queste parti sono definiti
tali se è presente l'uso della forza/violenza. In sostanza la legge
finisce per dire che va bene fare sesso con qualcuno anche se questo
qualcuno ti sta dicendo di no, perché non tiene conto del consenso.
Per cambiare la legge è nata dal basso una grande campagna: ad
animarla, tra gli altri e le altre, c'è Femtastic, uno straordinario
collettivo femminista che usa musica e arte per affrontare i problemi
delle donne. Le femmine-fantastiche, che sono DJ, rappers e musiciste,
hanno per esempio composto una canzone (“Fatta”, dal nome della
campagna) basandosi sulle testimonianze di donne vittime di violenza:
ne hanno raccolte centinaia. Musica e arte possono cambiare il mondo
M.D.R. <http://comune-info.net/autori/maria-g-di-rienzo/>

15 FEBBRAIO 2003 <http://comune-info.net/2016/02/15-febbraio-2003/>

Poche volte le grandi manifestazioni hanno cambiato il mondo. Non ci
riuscirono neanche quelle del 15 febbraio 2003 contro la guerra in
Iraq. Tuttavia, quella data resta importante per i movimenti sociali:
mai nella storia milioni di persone hanno manifestato contro la guerra
contemporaneamente in tutto il mondo (793 città)
JLC <http://comune-info.net/2016/02/15-febbraio-2003/>

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