Autor: sofista Datum: To: cm-roma Betreff: [cm-Roma] Resoconto assemblea 14 feb
Grazie Paolo. Assemblee sempre cosa buona, tanto più in tempi virtuali.
Io so' molto contento di tutto, davvero. Voi direte "sticazzi" che sei
contento. Ma spero davvero che chi possa faccia Ciemmona a Roma, per tre
giorni, e si diverta come SEMPRE ci siamo divertiti in dodici anni. Sì
come spero che altri vengano a Bologna, chè di lavoro ne avremo a
pacchi.
La moltiplicazione è cosa connaturata alla tattica di un gruppo
informale come la critical mass. "Compagni" sono coloro con cui mangiamo
il pane insieme. E spero che tutti restino sempre liberi da bandiere,
che non siano quelle battenti 'na faccia de morto.
Chi invece si rende alieno alla Critical Mass, perchè ne nasce per
differenziazione lobbistica, e si manifesta MOLTO MENO CONTENTO di un
evento di cui hanno scelto di ignorare lo spirito militante, sono gli
associazionisti/salvaiciclisti di Dynamo, che cito - con particolare
spudoratezza:
"Ho chiesto di essere aggiunta al gruppo (critical mass roma) solo per
rendere esplicito, dato che mi sembra che ci sia molta confusione, che
dalla Velostazione di Bologna non sappiamo nulla della Ciemmona, non
abbiamo mai partecipato (purtroppo) a quella di Roma nè a quella di
Milano l'anno scorso, da settimane sto cercando di capire chi di Bologna
organizzerebbe questa cosa dato che non ne ha parlato con nessuno di noi
(Associazione Salvaiciclisti-Bologna). Mi dispiace ma devo anche dire
che fare la Ciemmona a Bologna non sarebbe la cosa migliore da nostro
punto di vista, da momento che in quei giorni abbia organizzato It.a.cà.
migranti e viaggiatori - Festival del Turismo Responsabile, come
facciamo ogni anno in quel periodo, e che due settimane prima c'è il
tradizionale Bike Pride Bologna, la "nostra Ciemmona", arrivato
all'ottava edizione e che l'anno scorso ha avuto 7000 persone (tante per
una città come Bologna). Insomma, non vorrei deludere nessuno ma non c'è
alcun legame tra le nostre attività e la CM, tanto meno c'entra con la
Velostazione, che è un parcheggio bici agito come impresa privata
(niente soldi pubblici, per i curiosi, ma nostro capitale e struttura
cooperativa) e non avrebbe particolari vantaggi da un evento di questo
tipo, senza contare, come vi dicevo, che abbiamo già in programma da
settembre il Festival del Turismo responsabile."
Come vedete colonialismo dell'immaginario, concentrazione capitalistica,
egemonia delle pratiche sono fenomeni sempre vivi, tanto più in chi si è
buttato nel multibusiness delle bici e ha agevolato l'ascesa di DelRio
al ministero che spinge il TAV. Adesso iniziate ad intuire cosa c'è a
Bologna.