Autor: pilar castel Data: Para: forumroma@inventati.org Asunto: [RSF] I: [deliberiamoroma] Fwd: C.S. Acea Ato2. Salta la conferenza dei sindaci, troppi dubbi sulla fusione con Frosinone. Soddisfatti i comitati acqua pubblica, ma il 17 febbraio bisognerà dire no a
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Da: deliberiamoroma-request@??? <deliberiamoroma-request@???> per conto di Cinzia <zak.says@???>
Inviato: lunedì 8 febbraio 2016 15.25
Oggetto: [deliberiamoroma] Fwd: C.S. Acea Ato2. Salta la conferenza dei sindaci, troppi dubbi sulla fusione con Frosinone. Soddisfatti i comitati acqua pubblica, ma il 17 febbraio bisognerà dire no alla fusione e ai distacchi idrici!
COMUNICATO STAMPA
Acea Ato2. Salta la conferenza dei sindaci, troppi dubbi sulla fusione con Frosinone.
Soddisfatti i comitati acqua pubblica, ma il 17 febbraio bisognerà dire no alla fusione e ai distacchi idrici!
Questa mattina nella sede della Provincia di Roma gli amministratori dei comuni dell'Ato2 avrebbero dovuto incontrarsi per decidere, tra le altre cose, sui distacchi idrici e sulla proposta di fusione con l'ambito di Frosinone.
Una riunione rinviata talmente in "zona cesarini" che alcuni sindaci si sono comunque presentati, e che il personale stesso della Provincia ha predisposto la Sala per la riunione.
Cos'è successo per annullare all'ultimo momento un'assemblea così importante? Semplice: il Comune di Roma, rappresentato dal sub-commissario Spadoni, non è convinto che la fusione sia un'operazione opportuna, e vuole più tempo per valutare.
Al di là delle valutazioni sul sistema democratico dell'assemblea dei Sindaci, nella quale il Comune di Roma gode di diritto di veto, il risultato è un deciso stop al disegno di fusione che i vertici di Acea Ato2 hanno tentato di imporre ai sindaci della provincia di Roma con una lettera datata 23 dicembre: 30 giorni di tempo per esprimersi, dopo i quali si sarebbe avvalsa del "silenzio - assenso".
Ma il silenzio non c'è stato, e ad oggi non c'è nemmeno l'assenso, secondo quanto affermato dal Vice sindaco di Roma Metropolitana Mauro Alessandri.
Lo stesso Commissario Tronca ha alzato il telefono per fermare tutto: poco chiaro il progetto di fusione, troppo complessa la situazione di Acea Ato5, che è stata messa in mora per inadempienze, e ha buone possibilità di essere cacciata dai sindaci del Frusinate.
Anche Tronca deve essersi chiesto: a chi conviene questo matrimonio?
Sicuramente non ai cittadini e ai comuni del Frusinate, che si vedrebbero rientrare Acea dalla finestra; molto probabilmente nemmeno ai cittadini e comuni della provincia di Roma, che si troverebbero "sposati" con una gestione ormai al collasso, e che rischiano di perdere ancora di più il controllo sulle scelte di un'azienda sempre più grande e lontana.
E quali le ripercussioni sui lavoratori delle due aziende? Quali sulla qualità del servizio?
Molte sono le domande, e poco il tempo per cercare le risposte: la conferenza è nuovamente convocata per mercoledì 17 febbraio.
Per quella data è necessario che anche la Regione Lazio faccia un passo per concretizzare la legge 5/2014 e che l'Assessore Refrigeri rispetti gli impegni confermati nell'ultima seduta del Consiglio regionale: portare in consiglio entro un mese la proposta di riordino degli ambiti di bacino idrografico del Lazio.
In questi 10 giorni è importante che gli enti locali si confrontino con le loro comunità, per scoprire perché "questo matrimonio non s'ha da fare", e dare parere contrario alla fusione.
Il 17 febbraio sarà però l'occasione per dire Sì al diritto all'acqua, modificando la Carta dei Servizi inserendo l'obbligo di lasciare il flusso idrico minimo vitale anche per chi non riesce a saldare la bolletta idrica.
Il 17 febbraio sarà un giorno importante per l'acqua di Roma, per questo invitiamo ad essere presenti.