[nuovopci] Intervista a Edward Snowden - Darsi i mezzi della…

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Auteur: \(nuovo\) Partito comunista italiano
Date:  
À: npci.inter
Sujet: [nuovopci] Intervista a Edward Snowden - Darsi i mezzi della propria politica!


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_ AVVISO AI NAVIGANTI 59_

2 febbraio 2016

(Scaricate il testo per Open Office [4], Word [5] o in PDF [6])

Intervista a Edward Snowden

Darsi i mezzi della propria politica!
Valorizzare gli appigli che il corso delle cose offre!
Sfruttare le contraddizioni del campo nemico!

Le tre parole d'ordine che introducono questo AaN indicano in sintesi i
motivi per cui raccomandiamo lo studio dell'intervista a Edward Snowden
ai compagni desiderosi di imparare per instaurare il socialismo o anche
solo di progredire nel far fronte al catastrofico corso delle cose in
cui la borghesia imperialista trascina l'umanità.

In primo luogo Snowden denuncia la dilagante e frenetica sorveglianza a
cui la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei,
americani e sionisti che ha il suo centro a Washington, cerca di
sottoporre ogni individuo e ogni attività nel mondo intero e indica
alcuni mezzi tecnici (procedure e programmi) per sfuggire ad essa e
aggirarla e alcuni criteri (principi) con cui impostare la difesa della
propria autonomia d'azione.

La sinistra borghese (pensiamo ai vari "garanti della privacy" alla
Stefano Rodotà e soci) si esibisce senza fine e si esaurisce in
piagnucolii e deplorazioni della prevaricazione delle autorità borghesi
attuali (che effettivamente stanno alla democrazia borghese d'un tempo
come una carogna di cavallo sta al cavallo) e dei loro Servizi di
informazione e controllo. Snowden va un passo oltre: indica come
sfuggire ad essa e aggirarla. Chi vuole lottare contro la borghesia
imperialista può e deve approfittare, imparare e servirsi delle sue
indicazioni. In particolare deve liberarsi dalla superstiziosa fede
nell'onnipotenza del nostro nemico, fede che paralizza tanti che pur
sono indignati del corso delle cose. "Non c'è niente da fare!" è il loro
motto.

Noi comunisti diciamo che niente e nessuno è in grado di arrestare il
corso della storia che gli uomini stanno facendo. Il nostro futuro
dipende dalle masse popolari, dalle classi sfruttate e dai popoli
oppressi, quindi dipende da noi comunisti che siamo la loro avanguardia.
Non dipende dalla borghesia e dai suoi servi. Il sistema di sorveglianza
universale che la classe dominante ha montato e ogni giorno cerca di
perfezionare, testimonia della sua debolezza. Come lo testimonia
l'intero regime di controrivoluzione preventiva a proposito del quale
rimandiamo i nostri lettori al _Manifesto Programma_ [7] del (nuovo)PCI
e all'articolo _Controrivoluzione preventiva e mondo virtuale_ [8] di
_La Voce_ 51 (novembre 2015).

La borghesia non ha più egemonia sulla massa della popolazione né ha
fiducia di poterla riconquistare. Non può fare di meglio che difendere
il suo potere, cercare di dividere i suoi avversari, cercare di
confonderli, cercare di intossicare le loro menti e i loro cuori ed è
sostanzialmente tentata dal destino di Sansone: "che muoia Sansone con
tutti i Filistei".

Per condurre con successo la nostra lotta noi comunisti possiamo e
dobbiamo adottare sistematicamente misure atte a sottrarci alla sua
sorveglianza. Snowden ne indica alcune. Dobbiamo smetterla con misure
infantili come ricorrere a sigle, pseudonimi e iniziali per nascondere
alle polizie l'identità delle persone che un normale servizio di polizia
ricostruisce facilmente: misure addirittura dannose perché ingenerano un
falso senso di sicurezza. Dobbiamo adottare il meglio che la tecnica e
la scienza hanno prodotto. È a questo livello che si pone l'intervista
di Snowden.

La nostra forza strategica sono le masse popolari. Possiamo e dobbiamo
metterci al livello delle più avanzate conquiste della tecnica,
appropriarcene e usarle contro la classe dominante e le sue istituzioni.
Per ogni attacco c'è una contromisura adeguata, dice giustamente
Snowden. Possiamo e dobbiamo andare più in là: spiare gli spioni.
Possiamo arrivare dappertutto, perché la borghesia e il clero non
possono sottrarsi alle masse popolari: cercano di comperare e corrompere
i singoli individui, ma non ne possono fare a meno. Quando il movimento
comunista era forte e l'Unione Sovietica era la base rossa della
rivoluzione proletaria mondiale, il movimento comunista aveva occhi e
orecchie dappertutto: perfino ai vertici del Servizio Segreto di Sua
Maestà Britannica vi erano persone che gratuitamente lo tenevano al
corrente delle manovre dei reazionari. La nostra egemonia e la nostra
influenza non hanno confini.

In secondo luogo infatti Snowden, Assange, Manning e gli altri della
schiera sono la dimostrazione vivente della intrinseca debolezza della
borghesia imperialista, anche del feroce e criminale sistema di
sorveglianza, repressione e sterminio montato dai "democratici" eredi di
Hitler che hanno il loro centro dirigente nel sistema
militare-finanziario-industriale che governa e opprime la popolazione
degli USA. Essi sono la conferma della nostra concezione: che il nostro
futuro dipende dalle masse popolari e quindi da noi comunisti. La
borghesia imperialista ha dovunque abbandonato il servizio militare
universale, del tutto inaffidabile e anzi pericoloso per una classe
dominante in declino. Essa ovunque si affida a mercenari professionisti
della sorveglianza, della repressione e dello sterminio. Ma anche dalle
file dei suoi mercenari sorgono ribelli, nauseati dai crimini che sono
indotti a commettere, resi folli dalle azioni insensate per cui sono
comandati e remunerati. L'indignazione prorompe e rende inaffidabili per
la borghesia anche i suoi eserciti mercenari.

Questo vale anche nel nostro paese, per tutti i corpi che la Repubblica
Pontificia erige a difesa di se stessa e per l'esercizio della sua
criminale attività contro la massa della popolazione e gli immigrati:
dai Carabinieri, alla Polizia, alle Forze Armate, ai Sevizi. Man mano
che il regime marcisce, essi diventano sempre meno affidabili per la
classe dominante, tanto meno affidabili quanto più cresce la forza delle
masse popolari e del movimento comunista, la loro attrazione e la loro
forza di convinzione. Noi possiamo sempre più contare anche sulla
defezione di componenti di questi corpi.

Il corso delle cose offre mille appigli per l'attività di noi comunisti:
sta a noi vederli e portare le masse popolari a usarli per far montare
colpo su colpo l'onda della rivoluzione socialista che travolgerà la
Repubblica Pontificia. Le file del nemico sono indebolite da mille
contraddizioni: sta a noi comunisti scorgerle e portare le forze
popolari che già dirigiamo a colpire nei punti e nei momenti a noi più
favorevoli. Ma per vedere e scorgere, bisogna assimilare la scienza a
ciò necessaria: un botanico vede in una foresta cose che un ignorante
non vede. Il materialismo dialettico è la nostra scienza, il nostro
metodo di conoscenza. Esso ci porta a cercare in ogni cosa quello che
essa è e quello che per sua natura può diventare se trattata
adeguatamente. Esso ci fornisce strumenti di analisi per arrivare a
conoscere il movimento che ogni cosa sta compiendo e strumenti di
sintesi per tracciare la linea da seguire per agire su di essa.

Infine Snowden mostra anche, in particolare nella parte finale della sua
intervista, il lato debole della ribellione che nasce spontaneamente
(cioè non direttamente promossa dall'attività del movimento comunista né
ancora illuminata dalla sua scienza) nelle file dei servitori della
borghesia: l'ingenua fiducia che il sistema imperialista sia capace di
migliorare, la speranza che sia possibile indurlo ad attenuare il suo
carattere criminale che invece si accentua col procedere della sua
crisi, il misto di fiducia nella tecnologia che permetterebbe di
costruire nicchie individuali per "tirare a campare" e "vivere felici e
contenti" e di sfiducia nella capacità degli uomini di costruire quel
mondo migliore che la scienza marxista ha chiamato comunismo, la
soggezione al mito della fine della storia ("non c'è altro sistema oltre
quello capitalista") che intralcia oggi gli uomini come un tempo li
intralciava la fede nell'onnipotenza di dio e dei suoi rappresentanti in
terra.

Questo indica e conferma quanto è importante che il movimento comunista
cosciente e organizzato si armi della concezione comunista del mondo, la
propagandi con ricchezza di metodi e di iniziative e la usi. Essa
illumina il percorso che l'umanità ha compiuto dalle lontane epoche di
uno stadio sostanzialmente non dissimile da quello di altre specie
animali, fino ad oggi e mostra il futuro che sta a noi costruire perché
nella società di cui siamo membri esistono le sue premesse che sta a noi
scorgere e valorizzare.

"Per quanto mi riguarda, non a me compete il merito di aver scoperto
l'esistenza delle classi nella società moderna e la loro reciproca
lotta. Molto tempo prima di me, storiografi borghesi [Thierry, Guizot,
Mignet, Thiers e altri - ndr] hanno descritto lo sviluppo storico di
questa lotta delle classi ed economisti borghesi [Smith, Ricardo,
Malthus e altri - ndr] la loro anatomia economica. Ciò che io ho fatto
di nuovo è stato:

1. dimostrare che l'_esistenza delle classi_ è legata puramente a
_determinate fasi storiche di sviluppo della produzione_;

2. che la lotta delle classi conduce necessariamente alla _dittatura del
proletariato_;

3. che questa dittatura medesima non costituisce se non il passaggio
all'_abolizione di tutte le classi_ e a una _società senza classi_.

Mascalzoni ignoranti come Heinzen [uno dei rivoluzionari movimentisti
dell'epoca, ndr], i quali non solo negano la lotta tra le classi, ma
persino l'esistenza delle classi, dimostrano soltanto, nonostante i loro
latrati sanguinari e le loro pose umanistiche, di ritenere le condizioni
sociali nelle quali la borghesia domina, come il prodotto ultimo, come
il non plus ultra della storia, di non essere che servi della borghesia,
una servitù che è tanto più ripugnante, quanto meno questi straccioni
riescono a capire anche solo la grandezza e la necessità transitoria del
regime borghese stesso." (dalla lettera di Karl Marx a Joseph
Weydemeyer, 5 marzo 1852).

***

https://theintercept.com/2015/11/12/edward-snowden-explains-how-to-reclaim-your-privacy/


EDWARD SNOWDEN EXPLAINS HOW TO RECLAIM YOUR PRIVACY [9]

EDWARD SNOWDEN SPIEGA COME DIFENDERE LA VOSTRA PRIVACY

Micah Lee [10]

12 novembre 2015

_Avvertenza: nel seguito, quanto è in corsivo tra parentesi quadre, è di
Micah Lee; quanto è in tondo corpo 8 tra parentesi quadre precedute da
asterisco, è del traduttore._

Il mese scorso ho incontrato Edward Snowden in un hotel nel centro di
Mosca, a pochi isolati dalla Piazza Rossa. Era la prima volta che ci
incontravamo di persona. Mi aveva scritto un paio di anni fa, poi
avevamo creato un canale di comunicazione criptato per i giornalisti
Laura Poitras e Glenn Greenwald, ai quali Snowden voleva rivelare la
dilagante e frenetica sorveglianza di massa messa in atto dalla National
Security Agency (NSA) e dal suo equivalente britannico GCHQ (Government
Communications Headquarters).

Oramai Snowden non era più nascosto nell'anonimato. Tutti sapevano chi
era, molte delle informazioni che aveva rivelato erano di dominio
pubblico ed era noto che viveva in esilio a Mosca, dove era rimasto
bloccato quando il Dipartimento di Stato USA gli aveva annullato il
passaporto mentre stava recandosi in America Latina. La sua situazione
adesso era più stabile e le minacce contro di lui un po' più facili da
prevedere. Quindi ho incontrato Snowden con meno paranoia di quella che
era invece giustificata nel 2013, ma con più precauzioni per la nostra
sicurezza personale, visto che questa volta le nostre comunicazioni non
sarebbero state telematiche ma di persona.

Il primo incontro è avvenuto nella hall dell'hotel. Mi ero portato
dietro tutto il mio armamentario elettronico. Avevo spento il mio
smartphone e l'avevo messo in una gabbia di Faraday, uno strumento
progettato per bloccare tutte le emissioni radio. La gabbia era nello
zaino assieme al mio computer portatile (che avevo configurato e reso
più sicuro appositamente per questo viaggio in Russia). Sia il computer
che lo smartphone erano spenti. Entrambi erano configurati in modo da
stoccare le informazioni in forma criptata, ma il sistema di criptazione
non è inattaccabile [11] e lasciarli in camera sarebbe stato un invito
alla manomissione.

La maggior parte dei divani della hall erano occupati da russi ben
vestiti che sorseggiavano cocktail. Mi sono installato su un divano
vuoto, appartato e fuori dal campo di sorveglianza dell'unica telecamera
di sicurezza che sono riuscito a individuare. Snowden mi aveva detto che
avrei dovuto aspettare un po' prima di incontrarlo e per un attimo mi
sono chiesto se fossi sorvegliato. Un uomo con la barba, occhiali e
impermeabile, stava in piedi a pochi passi da me, senza far altro che
fissare una vetrata colorata. Dopo un po' ha fatto un giro attorno al
divano dove ero seduto e, quando i nostri sguardi si sono incrociati, se
n'è andato.

Finalmente è comparso Snowden. Ci siamo sorrisi e ci siamo detti quanto
ci facesse piacere incontrarci. Prima di incominciare a parlare sul
serio, siamo saliti per una scala a chiocciola accanto a un ascensore
fino alla camera dove avrei fatto l'intervista.

Poi è risultato che avrei potuto prendere meno precauzioni a proposito
della sicurezza. Snowden mi ha detto che potevo servirmi del mio
telefono, così ho potuto combinare un appuntamento con alcuni amici
comuni che erano in città. La sicurezza operativa *[operational
security, opsec] è stato uno dei temi ricorrenti delle diverse
conversazioni che abbiamo avuto a Mosca.

Nella maggior parte delle sue precedenti dichiarazioni, Snowden ha
parlato dell'importanza della privacy, del bisogno che ci sia una
riforma dei sistemi di sorveglianza e della criptazione. Ma raramente ha
avuto l'occasione di entrare nei dettagli e aiutare anche persone prive
di una grande formazione tecnica a capire i metodi della sicurezza
operativa e quindi a rafforzare la propria sicurezza e la propria
privacy.

Ci siamo trovati d'accordo sul fatto che la nostra intervista si dovesse
incentrare più sulle questioni da nerd *[fanatici dell'informatica] che
su quelle politiche, perché siamo entrambi dei nerd e non c'erano altre
interviste su questo tono. Credo che Snowden abbia voluto usare il
nostro incontro per promuovere progetti all'avanguardia nella sicurezza
e per spingere la gente a usarli.

Ad esempio, Snowden mi ha detto che prima del nostro incontro aveva
scritto su Twitter a proposito di TOR, il sistema per usare Internet
mantenendo l'anonimato e che era rimasto sorpreso di quante persone
pensano che TOR è un complotto del governo. Voleva dissipare questo
genere di fraintendimenti.

La nostra intervista, realizzata mentre mangiavamo hamburger serviti in
camera, è iniziata discutendo di alcune nozioni di base.

MICAH LEE: Quali sono le pratiche di sicurezza operativa che tutti
dovrebbero adottare? Diciamo quelle utili per un utente medio.

EDWARD SNOWDEN: La sicurezza operativa è una cosa importante, anche se
non ci si sente preoccupati per lo spionaggio della NSA. Perché quando
si parla di vittime di sorveglianza abusiva, si deve pensare a persone
che hanno relazioni extra-coniugali, a vittime di stalking, a giovani
preoccupati dell'invadente controllo dei genitori. Si tratta
innanzitutto di pretendere un certo grado di privacy.

- Un primo passo che chiunque può fare è quello di criptare le
telefonate e i messaggi di testo (sms). Si può farlo usando l'app
*[l'application, il programma specifico] per smartphone Signal, messa a
punto dalla Open Whisper Systems. È gratuita, basta scaricarla. Anche se
le vostre conversazioni sono intercettate, non possono essere comprese
da un eventuale spione. _[__Signal_ [12]_ è disponibile per __iOS_ [13]_
e __Android_ [14]_ e, a differenza di molti altri strumenti per la
sicurezza, è molto facile da usare]_

- Si dovrebbe anche criptare il disco rigido in modo che, se il
computer viene rubato, le informazioni registrate su di esso non sono
leggibili - foto, indirizzo di casa, indirizzo del posto di lavoro, i
luoghi che frequentano i vostri figli, dove si trova la vostra
università, ecc. _[Ho scritto una guida per la criptazione del disco per
Windows, Mac e Linux reperibile in
__https://theintercept.com/2015/04/27/encrypting-laptop-like-mean/_
[15]_]_

- Utilizzare un gestore di password. Una delle cose che rende le
informazioni personali più esposte, anche agli spioni meno dotati, sono
i data dump_ *_[ad esempio i flussi di dati trasferiti da un computer
all'altro, i dati che i computer registrano quando vanno in tilt e
creano copie della memoria sul disco]. Le vostre credenziali (come
username e password) possono essere ottenute anche da qualcuno che
hackera un sito che voi avete smesso di usare, poniamo, nel 2007, ma ad
esempio la password a suo tempo utilizzata per quel sito Internet è la
stessa che state ancora usando per la vostra casella Gmail. Un gestore
di password consente di creare password sicure, ognuna dedicata a un
solo sito Internet, ma senza il problema di doverle memorizzare. _[Il
gestore di password __KeePassX_ [16]_ è gratuito, open source, funziona
su Windows, Linux e Apple e non memorizza nulla su Internet]_

- Un'altra misura da adottare è l'identificazione a due fattori. Il
punto di forza di questo metodo è che se qualcuno si appropria della
vostra password, oppure se avete lasciato la password in bella mostra …
l'identificazione a due fattori consente al provider *[al fornitore di
servizi Internet] di fornirvi un mezzo alternativo di identificazione -
per esempio un sms o qualcosa di simile. _[Se attivate l'identificazione
a due fattori, un hacker avrà bisogno sia della password (primo
fattore), sia di un dispositivo fisico, come il vostro telefono, come
secondo fattore._ _Gmail, Facebook, Twitter, Dropbox, GitHub, Battle.net
e una miriade di altri servizi permettono l'utilizzo
dell'identificazione a due fattori (una lista di questi servizi la
trovate sul sito: __https://twofactorauth.org/_ [17]_)]_

Non dobbiamo vivere come se fossimo elettronicamente nudi. Dobbiamo
corazzarci con sistemi su cui possiamo contare nella vita di tutti i
giorni. Questo non deve comportare un enorme cambiamento nello stile di
vita. Non deve essere qualcosa che sconvolge le nostre abitudini. Deve
essere invisibile, far parte della quotidianità, deve essere qualcosa
che si attua in maniera indolore, senza sforzo. Questo è il motivo per
cui mi piacciono i programmi per smartphone come Signal, perché sono
facili. Non vi chiedono di cambiare le vostre abitudini. Non richiedono
un cambiamento nella vostra maniera di comunicare. Li potete usare già
da subito per comunicare con gli amici.

LEE: Cosa pensi di TOR? Pensi che tutti dovrebbero avere familiarità con
esso o che lo deve usare solo chi ne ha assoluto bisogno?

SNOWDEN: Penso che TOR sia il progetto più importante che oggi abbiamo a
disposizione per quanto concerne la tutela della privacy. Io uso sempre
TOR. Sappiamo che funziona, lo abbiamo verificato almeno in un caso
esemplare [18] che ora molti ben conoscono *[Snowden si riferisce
all'operazione con cui ha reso pubbliche le informazioni che ha
sottratto ai servizi segreti USA]. Questo non vuol dire che TOR sia a
prova di bomba. TOR è solo una misura di sicurezza che consente di
dissociare la vostra posizione geografica dalla vostra attività su
Internet.

Ma l'idea di base, il concetto che fa di TOR uno strumento così
prezioso, è che la rete TOR è gestita da volontari. Chiunque può
attivare un nuovo nodo della rete TOR, che si tratti di un nodo
d'ingresso, intermedio o di uscita, basta che accetti di correre un
certo rischio. La natura volontaria di questa rete significa che è
capace di far fronte a ogni colpo, è resistente, è flessibile.

_[TOR Browser_ [19]_ è un ottima via per l'uso di TOR per accedere a un
dato su Internet senza lasciare traccia._ _Può anche aiutare ad aggirare
la censura quando siete in una rete in cui alcuni siti sono bloccati. Se
desiderate coinvolgervi di più, si può volontariamente __avviare il
proprio nodo TOR,_ [20]_ come faccio io: questo aumenta le capacità di
comunicazione e la sicurezza della rete TOR]_

LEE: Quello che dici sono cose che tutti dovrebbero fare. Ma che dire di
persone che sono sottoposte a minacce eccezionali, come i futuri
"lanciatori di allerta" *[i "lanciatori di allerta", nel mondo
anglosassone whistleblowers: quelli che lavorano in una struttura e
rendono pubbliche le informazioni a cui hanno accesso grazie al lavoro
che fanno e che i loro padroni abusivamente vorrebbero restassero
segrete, tipo Snowden stesso, Assange, Manning, ecc.] che svelano le
manovre dei servizi segreti_ _ e altre persone che hanno tra i loro
avversari lo Stato? Cioè i giornalisti, gli attivisti e le persone
impegnate nella denuncia politica?

SNOWDEN: La prima risposta è che non si può imparare da un solo articolo
tutto quello che occorre sapere. Le esigenze d'individui che si trovano
in una situazione ad alto rischio sono diverse da caso a caso. Le
capacità degli spioni sono in costante miglioramento e cambiano di
continuo anche gli strumenti di cui disponiamo per difenderci.

Quello che conta davvero è essere consapevoli della necessità di un
compromesso. In generale, bisogna porsi alcune questioni: come può il
nemico avere accesso ai vostri dati sensibili? Quali sono le
informazioni da proteggere? Perché, naturalmente, non c'è bisogno di
nascondere tutto all'avversario. Non è necessario vivere in stato di
paranoia, isolarsi e nascondersi nei boschi del Montana.

Quello che cerchiamo di proteggere sono le informazioni sulle nostre
attività, le nostre convinzioni e le nostre vite, che potrebbero essere
utilizzate contro di noi, contro i nostri interessi. Pensiamo ad esempio
ai whistleblowers: se avete assistito a un qualche tipo di azione
illecita, avete deciso di rivelare queste informazioni e credete che ci
siano persone che vogliono impedirvi di farlo, allora è necessario
pensare a come frazionare tutto ciò in compartimenti separati.

Non parlate con nessuno che non ha bisogno di sapere. _[Lindsay Mills,
per anni la ragazza di Snowden, non era a conoscenza del fatto che lui
stava raccogliendo documenti da rivelare ai giornalisti, fino a che non
venne a saperlo dai mass-media, come tutti gli altri]_

Quando si parla di whistleblowers e di come agire, si deve pensare a
strumenti per proteggere la propria identità, per proteggere l'esistenza
di una relazione tra voi e le vostre informazioni da e in qualsiasi tipo
di sistema di comunicazione tradizionale. Si deve utilizzare per esempio
un sistema come SecureDrop *[sistema che associazioni e quotidiani
utilizzano per permettere ai cittadini di trasmettere loro informazioni
in modo riservato]_ _attraverso la rete TOR. In questo maniera non
risulta alcun collegamento tra il computer che in quel momento state
usando e le informazioni che inviate attraverso Internet. Possibilmente
utilizzando un sistema operativo live come Tails *[Sistema Linux su
chiavetta USB già predisposto per l'uso di TOR], così da non lasciare
alcuna traccia utile alla polizia e alla magistratura sul computer che
state usando. Che, per di più, potrebbe essere un computer o telefono di
cui vi potete sbarazzare in seguito, che non può essere trovato durante
una perquisizione, che non può essere analizzato. In tal modo, l'unica
traccia delle vostre attività saranno gli articoli dei giornalisti a cui
avrete inviato le vostre informazioni. _[SecureDrop è un sistema di
contatto per_ whistleblowers._ __Ecco una guida_ [21]_ all'utilizzo del
server SecureDrop_ _del sito_ _Intercept_ _nel modo più sicuro
possibile]_

Tutto questo anche per essere sicuri che chi è coinvolto nell'affare
illecito che rivelate, non è in grado di distrarre l'attenzione dalla
questione in gioco per concentrarla sulla vostra identità fisica. In tal
modo, l'avversario dovrà confrontarsi con i suoi misfatti, piuttosto che
con le persone coinvolte.

LEE: Cosa suggerire, allora, alle persone che vivono sotto un regime
repressivo e stanno cercando di ...

SNOWDEN: Di usare TOR!

LEE: Usare TOR?

SNOWDEN: Se non usate TOR, state sbagliando. Ovviamente qui c'è un
problema: l'uso di tecnologie di protezione della privacy, in certi
paesi, espone all'aumento delle misure di sorveglianza e di repressione.
Questo è il motivo per cui è così importante che gli informatici che
stanno lavorando per migliorare gli strumenti di sicurezza, facciano in
modo che i loro protocolli *[il modo di comunicare di questi strumenti]_
_siano indistinguibili dagli altri.

LEE: Hai detto che ciò che vuoi diffondere sono i principi della
sicurezza operativa. Hai ricordato alcuni di questi, come la divisione
in compartimenti stagni basata sul principio need-to-know *[dire solo a
chi deve sapere]. Ci puoi parlare più in dettaglio di quali sono i
principi dell'operare in modo sicuro?

SNOWDEN: Alla base del concetto di sicurezza operativa c'è l'idea di
pensare alla vulnerabilità. Pensate a quali sono i rischi del
compromesso sulla base del quale lavorate e a come fare per diminuirli.
Ad ogni passo, in ogni azione, in ogni questione, in ogni decisione,
bisogna fermarsi a riflettere e domandarsi: "Quale sarebbe l'effetto se
il mio avversario venisse a conoscenza delle mie attività?". Se
l'effetto è qualcosa d'insormontabile, che vi costringerebbe a cambiare
attività o a cessarla, dovete diminuire le possibilità che il vostro
avversario vi spii, adottando strumenti e sistemi adatti a proteggere le
informazioni e a ridurre il rischio insito nel compromesso, oppure, in
ultima analisi, dovete accettare il rischio di essere scoperti e avere
già un piano per ridurre i danni. Perché a volte non si può tenere
qualcosa segreto per sempre, però è possibile pianificare la mossa
successiva.

LEE: Ci sono principi di sicurezza operativa che pensi si possano
applicare alla vita quotidiana?

SNOWDEN: Sì, la condivisione selettiva. Non è necessario che tutti
sappiano tutto di noi. Il tuo amico non ha bisogno di sapere in quale
farmacia vai. Facebook non ha bisogno di conoscere le domande di
sicurezza che hai predisposto per il recupero della password. Non è
necessario mettere il nome da nubile di tua madre sulla tua pagina di
Facebook se lo utilizzi anche per recuperare la password [22] di Gmail.
L'idea è che la condivisione è una buona cosa, ma deve essere sempre
fatta volontariamente e consapevolmente. Questa è un principio a cui
fare molta attenzione. Le informazioni condivise devono essere
reciprocamente vantaggiose e non semplicemente cose che ti vengono
prese.

Quando usate Internet ... i modi di comunicazione oggi in uso tradiscono
silenziosamente, in modo invisibile, a ogni click. Delle informazioni
personali vengono sottratte a ogni pagina che visitate. Esse sono
raccolte, intercettate, analizzate e registrate dai governi, da quello
nazionale come da quelli stranieri, e da aziende private. È possibile
ridurre questo rischio prendendo alcune semplici contromisure. La cosa
fondamentale è assicurarsi che le informazioni che vengono raccolte su
di voi, lo siano per vostra scelta.

Ad esempio, se utilizzate i plugin dei browser *[programmi accessori di
Firefox e di altri navigatori Internet] come HTTPS Everywhere [23] *[già
installato se usate TOR Browser] messo a punto da EFF *[Electronic
Frontier Foundation -https://www.eff.org/ [24] - associazione per la
divulgazione e l'uso di sistemi di comunicazione a tutela dei
giornalisti], potete servirvi di comunicazioni cifrate e sicure in modo
che i dati scambiati restino protetti.

LEE: Pensi che si dovrebbero usare software adblock *[advertising block
- programmi accessori di Firefox e altri navigatori Internet che
bloccano le finestre della pubblicità durante la navigazione Internet]?

SNOWDEN: Sì. Tutti dovrebbero avere installato un software adblock,
anche solo per una questione di sicurezza ...

Abbiamo visto che certi provider come Comcast [25], AT&T [26] e altri,
inseriscono propri annunci pubblicitari durante le connessioni in chiaro
http *[piccola sigla nell'indirizzo Internet che appare nel navigatore
quando siete collegati ad un sito che non cripta i dati]. Quando i
provider si servono di annunci pubblicitari con contenuti attivi che,
per essere visibili, richiedono l'uso di Javascript, o che incorporano
un contenuto attivo come Flash, insomma qualunque cosa che può essere
vettore di un attacco al vostro navigatore Web (browser) - dovete
prendere l'iniziativa di bloccare questi annunci. Perché se il fornitore
d'accesso a Internet, il provider, non vi protegge da questo tipo di
pubblicità, viene a cadere il rapporto di fiducia tra fornitore e utente
del servizio. Avete quindi non solo il diritto, ma il dovere di prendere
delle misure per proteggervi.

LEE: Bene. Ci sono poi un sacco di attacchi un po' misteriosi di cui si
sente parlare nei media. Attacchi alla criptazione del disco, "evil maid
attacks" e "cold-boot attacks" *[l'avversario congela con ghiaccio secco
o altro la memoria del computer per recuperare da essa anche quando si
toglie la corrente le informazioni che senza congelamento sparirebbero
dalla memoria quando si toglie la corrente al calcolatore]. Ci sono
attacchi al firmware *[programmi che il costruttore del computer
registra sui componenti elettronici che servono a impartire i primi
ordini per l'avvio del computer]. Ci sono BadUSB e BadBIOS, ci sono i
"baseband attacks" sui telefoni cellulari *[interposizione tra il
cellulare e la stazione ricevente di una stazione attrezzata a spiare la
comunicazione. Sfruttano il basso livello di criptazione dei cellulari
basati sul GMS (un sistema vecchio, ma ancora largamente diffuso) per
spiare le conversazioni]. Per la maggior parte delle persone è altamente
improbabile subire questo tipo di attacchi. Quali persone dovrebbero
preoccuparsi di questi problemi? Come si fa a decidere se si è fra
quelli che potrebbero essere minacciati e che dovrebbero cercare di
difendersi da essi?

SNOWDEN: Tutto si riduce alla valutazione del vostro profilo di rischio.
Questa è la questione di fondo che dovete porvi per definire la vostra
sicurezza operativa. È necessario fare un bilancio fra il rischio insito
nel vostro compromesso e quanto deve essere investito per ridurre tale
rischio.

Nel caso di "cold-boot attacks" e altri attacchi del genere, ci sono
molte cose che si possono fare. Ad esempio, i "cold-boot attacks"
possono essere sconfitti semplicemente non lasciando mai il computer
incustodito. Si tratta di una questione che non riguarda la stragrande
maggioranza degli utenti, perché la maggior parte delle persone non
hanno bisogno di preoccuparsi che qualcuno rubi il loro computer.

Per quanto riguarda gli "evil maid attacks", vi potete proteggere da
essi mantenendo il bootloader *[programma di gestione dell'avvio del
sistema operativo]_ _fisicamente su di voi: potete ad esempio tenerlo
appeso al collo in una chiavetta USB come se fosse una collana.

Da BadBIOS potete proteggervi tenendo una copia del BIOS *[BIOS è un
programma che gestisce le prime fasi di avvio del computer prima di
cedere il controllo a Linux o Windows], facendo l'hashing della copia
(comunque spero non con il metodo SHA1) *[l'hashing si fa passando la
copia del BIOS ad un programma tipo Winrar o 7zip: sono entrambi
programmi di compressione dei file che oltre che comprimere il file
contemporaneamente fanno l'hashing del file. L'hashing è un procedimento
che permette di associare un numero al file: se per un qualche motivo il
file viene modificato, cambia il numero ottenuto con l'hashing] e poi
semplicemente confrontandola con il risultato dell'hashing del vostro
BIOS. *[Il traduttore non garantisce di aver ben inteso il passaggio
dell'intervista che segue. Nel testo originale il passaggio è il
seguente: "In theory, if it's owned badly enough you need to do this
externally. You need to dump it using a JTAG or some kind of reader to
make sure that it actually matches, if you don't trust your operating
system". Se qualche lettore ci invierà una traduzione affidabile, ne
faremo uso.] In teoria se il vostro computer è stato gestito piuttosto
male, dovete fare questa operazione su un altro computer. Se non avete
fiducia nel vostro sistema operativo, dovete fare una copia del BIOS con
JTAG o con un qualche altro tipo di lettore di file binari *[un elenco
di questo tipo di programmi lo trovate al seguente link:
https://en.wikipedia.org/wiki/Comparison_of_hex_editors [27]].

Per ogni attacco c'è una contromisura adeguata. Si può immaginare di
giocare al gatto e al topo all'infinito.

Potete andare a fondo fino a diventare matti pensando alle cimici
nascoste nelle pareti e alle telecamere nel soffitto. Oppure potete
pensare serenamente a quali sono le minacce più realistiche nella vostra
situazione concreta. Su questa base, potete prendere misure adeguate per
ridurre le minacce più realistiche. Posto in questi termini, il
problema, per molte persone, si riduce a cose molto semplici. Usare un
navigatore (browser) sicuro. Disabilitare gli script *[piccoli programmi
che si avviano quando visitate una pagina Internet. Per disabilitarli su
Firefox è disponibile ad esempio il plugin "noscritp"
(https://noscript.net/ [28])] e i contenuti attivi *[esempio Adobe Flash
per quanto riguarda i contenuti attivi], preferibilmente utilizzando una
macchina virtuale *[un programma che crea un sistema operativo separato
da quello installato sul vostro computer. Utilizzando questo programma
si simula un secondo computer. Se questo se viene infettato, lo si
distrugge semplicemente cancellando il file che lo contiene e se ne
ricrea uno nuovo. Tutto questo senza che il vostro sistema operativo
originale subisca danni e che i virus eventualmente contratti si
propaghino sul vostro computer]_ _o qualche altra forma di navigatore
(browser) in modalità sandbox *[un sistema che isola un certo programma
dal vostro sistema operativo e, come per la macchina virtuale, lo si può
distruggere se infettato dai virus]. Se c'è un'intrusione o un virus,
semplicemente si butta nel cestino la sandbox o la macchina virtuale.
_[Ho __scritto di recente_ [29]_ su come impostare le macchine
virtuali]._ Un'altra cosa alla portata di tutti è fare in modo che le
comunicazioni quotidiane vengano condivise selettivamente *[in modo
compartimentato] e attraverso canali criptati.

LEE: Quale strumento di sicurezza attira oggi la tua attenzione e per
quale caratteristica lo trovi interessante?

SNOWDEN: Mi limiterò a citare Qubes. Sono davvero entusiasta di Qubes.
L'idea di utilizzare macchine virtuali separate dal vostro sistema
operativo - che richiederebbero dunque dei sistemi complessi per essere
resi stabili su un computer - è un grande passo avanti, perché obbliga
gli spioni a ricorrere a operazioni onerose e complicate per continuare
a spiarvi. Mi piacerebbe vedere questo progetto continuare a
svilupparsi. Mi piacerebbe che lo rendessero più facile da usare e
ancora più sicuro. _[Si può leggere di più su come utilizzare Qubes
__qui_ [30]_ e __qui_ [31] ]

Una questione che non abbiamo affrontato e che invece dobbiamo
affrontare è quella di una maggiore difesa dei kernel di ogni sistema
operativo *[il kernel, nel gergo informatico, è il nocciolo più interno
del sistema operativo: quello esterno è il sistema delle icone e delle
cartelle che usate per interagire col computer, quello interno gestisce
il disco, il trasferimento dei dati dalla memoria all'unità centrale di
calcolo (la famosa CPU) del computer e reagisce a tutti i dati in
ingresso tramite i vari connettori]_ _tramite strumenti come i
grsecurity _[un __insieme di programmi_ [32] _per migliorare la
sicurezza di Linux],_ ma purtroppo c'è un grande divario tra i benefici
che apportano e lo sforzo che deve fare un utente medio per farli
funzionare.

LEE: Molte persone usano continuamente lo smartphone. È possibile
utilizzare lo smartphone per comunicare in sicurezza?

SNOWDEN: Qualcosa che la gente si dimentica a proposito dei telefoni
cellulari di qualsiasi tipo, è che in generale il loro uso lascia una
registrazione permanente di tutti i vostri spostamenti ... Il problema
con i cellulari è che forniscono informazioni su di voi anche quando non
li state usando. Questo non vuol dire che si dovrebbero bruciare i
cellulari ... Ma si deve pensare al contesto più adatto al loro uso. Vi
state portando dietro un dispositivo che, per il solo fatto di averlo
con voi, registra che avete frequentato un certo luogo al quale non
volete essere associati, anche se è qualcosa di banale come il vostro
luogo di culto.

LEE: Ci sono moltissimi sviluppatori di software che vorrebbero capire
come porre fine alla sorveglianza di massa. Come dovrebbero impegnare le
loro risorse per raggiungere questo scopo?

SNOWDEN: Il "Mixed routing" *[cioè l'invio delle proprie comunicazioni
attraverso più macchine reali o virtuali] è una delle cose più
importanti di cui abbiamo bisogno nel campo delle infrastrutture
Internet. Non abbiamo ancora risolto il problema di come separare il
contenuto della comunicazione dalla traccia che la comunicazione lascia.
Per avere una privacy reale bisogna ottenere la separazione tra il
contenuto e la traccia della comunicazione. Non solo quello di cui avete
parlato con vostra madre, ma anche il fatto che avete parlato con vostra
madre deve far parte della vostra privacy …

Il problema con le comunicazioni di oggi è che il fornitore di servizi
Internet (il provider) sa esattamente chi siete. Sa esattamente dove
vivete. Conosce il numero della vostra carta di credito, l'ultima volta
che l'avete utilizzata e il montante della transazione.

Ognuno dovrebbe essere in grado di comprare un bel po' di quello che
Internet offre allo stesso modo di come si acquista una bottiglia di
acqua in un negozio.

Abbiamo bisogno di strumenti che possano connettersi anonimamente a
Internet. Meccanismi che consentano che ci si associ privatamente.
Soprattutto, abbiamo bisogno di sistemi che permettano la difesa della
privacy nei pagamenti e nella consegna delle merci, che sono le basi del
commercio.

Questi sono i problemi che devono essere risolti. Dobbiamo trovare un
modo per trasmettere i diritti che noi abbiamo ereditato anche alla
prossima generazione. Dobbiamo fare subito qualcosa, perché oggi ci
troviamo di fronte al bivio tra una società libera e un regime di
controllo. Se non facciamo nulla, quelli che verranno dopo di noi si
domanderanno perché abbiamo lasciato che ciò accadesse. Vuoi vivere in
un mondo completamente "quantificato"? Un mondo nel quale il contenuto
di ogni conversazione è conosciuto, così come i movimenti di tutte le
persone e, persino, la posizione di tutti gli oggetti. Dove il libro che
hai prestato a un amico lascia una traccia su chi lo ha letto? Queste
cose potrebbero essere delle potenzialità se arricchissero la società,
ma lo saranno solo se potremo ridurre la raccolta di informazioni che
riguarda le nostre attività, le nostre condivisioni e le nostre
frequentazioni.

LEE: In teoria, nessun governo al mondo dovrebbe spiare tutti. Ma così
è. Qual è allora la tua opinione, quale pensi sia la via per risolvere
questo problema? Pensi che la soluzione sia criptare ogni comunicazione
o piuttosto cercare di ottenere dal Congresso *[il parlamento USA]
l'approvazione di nuove leggi - cioè che la politica sia importante come
la tecnologia? Dove ritieni si trovi l'equilibrio tra la tecnica e la
politica, al fine combattere la sorveglianza di massa? E cosa pensi che
il Congresso dovrebbe fare, o che la gente dovrebbe costringere il
Congresso a fare?

SNOWDEN: Penso che le riforme abbiano molteplici aspetti. C'è una
riforma legislativa; c'è, più in generale, una riforma di norme e
statuti; ci sono i risultati delle decisioni prese nei tribunali ...
Negli Stati Uniti si è ritenuto che questi programmi di sorveglianza di
massa, che sono stati attuati in segreto, senza informare né chiedere il
consenso dei cittadini, violano i nostri diritti e che quindi dovrebbero
cessare. Di conseguenza, essi sono stati modificati. Ma ci sono molti
altri programmi e molti altri paesi in cui queste riforme non hanno
ancora avuto quel seguito indispensabile a ogni società libera. Riforme
che sono vitali per una società libera. In tali contesti, in queste
situazioni, io credo che noi dobbiamo - come comunità, come società
aperta, sia se parliamo di semplici cittadini, che di quanti si occupano
di tecnologia - cercare delle maniere per incrementare a ogni costo i
diritti umani.

Può esser fatto tramite la tecnologia, tramite la politica, con il voto
o cambiando il comportamento individuale. Ma la tecnologia è
probabilmente, fra tutte queste possibilità, quella più promettente e
più rapida per far fronte alle violazioni dei diritti umani. La
tecnologia è un metodo di risposta che non dipende dal fatto che ognuno
dei corpi legislativi del pianeta si riformi contemporaneamente agli
altri: cosa che è forse troppo ottimistico sperare. Con la tecnologia
siamo invece in grado di creare sistemi … che fanno rispettare e
garantiscono i diritti che sono necessari per mantenere una società
libera e aperta.

LEE: Cambiamo completamente argomento. In molti mi hanno detto che avrei
dovuto domandarti di Twitter. Da quanto tempo hai un account Twitter?

SNOWDEN: Da due settimane.

LEE: Quanti seguono il tuo Twitter?

SNOWDEN: Un milione e mezzo di persone, credo.

LEE: Sono moltissimi. Come fai a far fronte a un numero così elevato di
utenti?

SNOWDEN: Sto cercando di non farmi sommergere, ma è molto difficile.

LEE: Di recente hai utilizzato molto Twitter anche quando a Mosca era
notte fonda.

SNOWDEN: Non nascondo il fatto che io vivo con l'orario "occidentale".
La maggior parte del mio lavoro, delle associazioni con cui ho contatti
e del mio attivismo politico si svolge ancora a casa mia, negli Stati
Uniti. Quindi è ovvio che io lavori quando è giorno negli USA e notte
qui.

LEE: Non senti come se il tuo tempo fosse risucchiato da Twitter? Io mi
tengo collegato tutto il giorno a Twitter e a volte resto invischiato
nelle discussioni. A te cosa accade?

SNOWDEN: Ci sono stati giorni in cui la gente continuava a twittare foto
di gatti per l'intera giornata. So che non avrei dovuto, avevo un sacco
di lavoro da fare, ma non riuscivo a smettere di guardarle.

LEE: La mia vera curiosità è se hai avuto un account Twitter prima di
quello attuale. Perché eri ovviamente su Twitter anche prima. Eri sempre
aggiornato.

SNOWDEN: Io non posso né confermare né smentire l'esistenza di altri
miei account Twitter.

_Snowden e io siamo entrambi esponenti della Freedom Press Founfation_
[http://freedom.press/].

Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghese,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [33] ], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [33] ].

LE ISTRUZIONI PER L’USO DI TOR E DI PGP SONO STATE RECENTEMENTE
AGGIORNATE. UNA VERSIONE PIÙ SEMPLICE DELLE PRECEDENTI È ORA DISPONIBILE
IN http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [33]

[2]

Se vuoi fare commenti proposte o critiche utilizza questo link [2]

Links:
------
[1] http://www.nuovopci.it/index.html
[2] https://nuovopci.wordpress.com
[3] http://www.nuovopci.it/voce/voce51/indvo51.html
[4]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav59/Avviso%20ai%20naviganti%2059%20-%20Darsi%20i%20mezzi%20della%20propria%20politica.odt
[5]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav59/Avviso%20ai%20naviganti%2059%20-%20Darsi%20i%20mezzi%20della%20propria%20politica.doc
[6]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav59/Avviso%20ai%20naviganti%2059%20-%20Darsi%20i%20mezzi%20della%20propria%20politica.pdf
[7] http://www.nuovopci.it/scritti/mpnpci/indicmp.html
[8] http://www.nuovopci.it/voce/voce51/crivvirt.html
[9]
https://theintercept.com/2015/11/12/edward-snowden-explains-how-to-reclaim-your-privacy/
[10] https://theintercept.com/staff/micah-lee/
[11]
https://theintercept.com/2015/04/27/encrypting-laptop-like-mean/#attacks
[12]
https://theintercept.com/2015/03/02/signal-iphones-encrypted-messaging-app-now-supports-text/
[13]
https://itunes.apple.com/us/app/signal-private-messenger/id874139669?mt=8
[14]
https://play.google.com/store/apps/details?id=org.thoughtcrime.securesms
[15] https://theintercept.com/2015/04/27/encrypting-laptop-like-mean/
[16] https://www.keepassx.org/
[17] https://twofactorauth.org/
[18] https://theintercept.com/2014/10/28/smuggling-snowden-secrets/
[19] https://www.torproject.org/
[20] https://www.torproject.org/docs/tor-doc-relay.html.en
[21] https://theintercept.com/2015/01/28/how-to-leak-to-the-intercept/
[22] http://www.wired.com/2008/09/palin-e-mail-ha/
[23] https://www.eff.org/Https-Everywhere
[24] https://www.eff.org/
[25]
http://www.pcworld.com/article/2604422/comcasts-open-wi-fi-hotspots-inject-ads-into-your-browser.html
[26]
http://arstechnica.com/business/2015/08/atts-free-wi-fi-hotspot-injects-extra-ads-on-non-att-websites/
[27] https://en.wikipedia.org/wiki/Comparison_of_hex_editors
[28] https://noscript.net/
[29] https://theintercept.com/2015/09/16/getting-hacked-doesnt-bad/
[30]
https://theintercept.com/2015/09/16/getting-hacked-doesnt-bad/#qubes
[31]
https://freedom.press/blog/2014/04/operating-system-can-protect-you-even-if-you-get-hacked
[32] https://grsecurity.net/
[33] http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html