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Segnalo la prima adesione all'appello di Zanotelli, diffuso due giorni fa, di:
"metterci tutti insieme per esprimere con ununica voce il nostro NO ad una guerra contro la Libia...
[organizzare] un incontro a Roma di tutte le realtà di base per costruire un coordinamento o un Forum nazionale contro le guerre...
pensare a una Manifestazione Nazionale [a Roma...]."
Il primo a rispondere pubblicamente all'appello di Zanotelli è stato Alfonso Navarra (portavoce di "ESIGIAMO il disarmo nucleare totale"):  
http://www.ildialogo.org/noguerra/NotizieCommenti_1454346583.htm
Ma né Zanotelli né Navarra sono di Roma.
Quindi la prima domanda è: ci sono nella Capitale le forze disposte ad organizzare una massiccia protesta nazionale, non appena il governo dirà di voler attaccare la Libia (come sicuramente farà)?  Una protesta non soltanto di militanti, dunque, come il 16 gennaio scorso, ma che mobilita tutti.  Per esempio, con slogan come:
RENZI CI VUOLE PORTARE IN GUERRA!CI VUOLE ESPORRE A RAPPRESAGLIE!VIA IL GOVERNO!!!
(O altri slogan ancora.  Bisogna pensarci.)  Insomma, c'è a Roma chi vuole aderire all'appello di Zanotelli sin dall'inizio, per poter dare un'impronta all'iniziativa che sia ben focalizzata, ma pur sempre unitaria, ciò che per alcuni mancava il 16 gennaio?  
Diverse realtà presenti il 16 si stanno già attrezzando per sensibilizzare la gente nelle periferie romane.  Un primo passo importante.  Uniamoci.
La seconda domanda è: c'è tra gli attivisti romani una volontà, non solo di affrontare la contingenza dell'attacco imminente alla Libia, ma di creare un forum permanente capace di incalzare il governo di continuo, quando aggredisce paesi terzi per sottometterli?  o quando asseconda un certo alleato che lo fa?  o quando aggredisce il pianeta e devasta l'habitat, sia in Italia che all'estero (Somalia, Indonesia...)?  o quando asseconda un certo alleato che, incrementando l'arsenale nucleare effettivo, prepara la devastazione planetaria totale?