Re: [RSF] [reteromanapalestina] Sintesi per reteromanapales…

Üzenet törlése

Válasz az üzenetre
Szerző: pilar castel
Dátum:  
Címzett: forumroma@inventati.org
Tárgy: Re: [RSF] [reteromanapalestina] Sintesi per reteromanapalestina@googlegroups.com - 3 aggiornamenti in 3 argomenti
Il 29/gen/2016 08:11, reteromanapalestina@??? ha scritto:
reteromanapalestina@???    Google Gruppi<https://groups.google.com/forum/?utm_source=digest&utm_medium=email/#!overview>   [http://www.google.com/images/icons/product/groups-32.png] <https://groups.google.com/forum/?utm_source=digest&utm_medium=email/#!overview>
Sintesi argomento
Visualizza tutti gli argomenti

  *   When I saw you​, di Annemarie Jacir - giovedì 4 febbraio, ore 18 all'AAMOD, Viale Ostiense 106. - 1 aggiornamento
  *   I: [nowaroma] Permio Nobel Mairead Maguire: la Nato va smantellata immediatamente - 1 aggiornamento
  *   I: articolo su armi di distrazione di massa e bombe vere - 1 aggiornamento

When I saw you​, di Annemarie Jacir - giovedì 4 febbraio, ore 18 all'AAMOD, Viale Ostiense 106. <http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/t/2e60e83f5a23748f?utm_source=digest&utm_medium=email>
loretta mussi <lorettamussi48@???>: Jan 28 11:17PM +0100

Invio di nuovo la locandina del bellissimo film: *When I saw you​, di
Annemarie Jacir, *che sarà proiettato giovedì 4 febbraio, ore 18 all'AAMOD,
Viale Ostiense 106.

*Loretta Mussi*
*06-45479147*
*3338312194*

*Aurora Palandrani*

*ARCHIVIO AUDIOVISIVO *

*DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO*

Via Ostiense, 106 - 00154 Roma

tel. +39 06 57305447

tel. +39 06 5742872

tel. +39 06 57289551

fax +39 06 5758051

mobile +39 338 8133322

palandrani@???

www.aamod.it

Torna all'inizio
I: [nowaroma] Permio Nobel Mairead Maguire: la Nato va smantellata immediatamente <http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/t/831510bd793b87e4?utm_source=digest&utm_medium=email>
"brandienzo@???" <brandienzo@???>: Jan 28 12:17PM +0100

Inoltro per conoscenza




----Messaggio originale----

Da: 'stefania russo' via nowaroma <nowaroma@???>

Data: 28/01/2016 12.06

A: "Nowaroma"<nowaroma@???>

Ogg: [nowaroma] Permio Nobel Mairead Maguire: la Nato va smantellata immediatamente



L'intervista -
L'intervista -L'intervista - L'Antidiplomatico - La politica internazionale che il mainstream non vi raccontaVer en www.lantidiplomatico.itVista previa por Yahoo MASSIMA DIFFUSIONEGRAZIE!





--

Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "nowaroma" di Google Gruppi.

Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più le sue email, invia un'email a nowaroma+unsubscribe@???.

Per altre opzioni visita https://groups.google.com/d/optout.

Torna all'inizio
I: articolo su armi di distrazione di massa e bombe vere <http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/t/9822b1ba592ac44?utm_source=digest&utm_medium=email>
"brandienzo@???" <brandienzo@???>: Jan 28 11:14AM +0100

Vi giro un articolo che sarà pubblicato sul mensile on-line "La Voce del GAMADI". Se lo ritenete opportune potete diffonderlo, Vincenzo Brandi

ARMI DI “DISTRAZIONE DI MASSA” E BOMBE VERE
CHE UCCIDONO



Nelle ultime settimane i nostri
giornali e le nostre TV sono state invase dal grande dibattito sulle “unioni
civili”, sul problema delle adozioni da parte di coppie omosessuali, sui
diritti degli omosessuali. Contemporaneamente si sono riempite anche numerose
piazze ad opera di cittadini omosessuali e loro sostenitori che – giustamente –
chiedevano una nuova legislazione più aperta e moderna.

Si tratta evidentemente di un
problema reale che però riteniamo si possa risolvere in modo soddisfacente in
un paese civile con una buona dose di buon senso, e con una sostanziale
soddisfazione per tutti, rinunciando a fondamentalismi forzosi da ogni parte.

Purtroppo non altrettanta
attenzione è stata dimostrata nello stesso periodo dai mass media, dagli
intellettuali che formano l’opinione pubblica, e dai partiti e movimenti
politici per altri problemi che
coinvolgono certamente questioni fondamentali, e che riguardano la pace e la
guerra, ed - al limite - la sopravvivenza stessa della nostra civiltà.

Una giornata di mobilitazione a
Roma e Milano organizzata da alcune sigle di piccole reti ed organizzazioni
pacifiste e politiche, e da alcuni sindacati di base (piattaforma Eurostop, Rete
No War, Comitato No Guerra No Nato, Comitato Contro la Guerra di Milano,
Militant, USB, ecc.) ha visto scendere in piazza il 16 gennaio, nell’anniversario
dell’inizio della prima delle innumerevoli guerre che hanno coinvolto l’Italia
negli ultimi 25 anni (la prima guerra del Golfo contro l’Iraq), appena un
migliaio di persone. Inoltre, anche le parole d’ordine con cui erano state
indette le manifestazioni per ricordare le guerre e gli interventi seguiti alla
caduta dell’Unione Sovietica in un periodo che era stato contrabbandato come
periodo di “pace e prosperità” (guerre in Yugoslavia, interventi in Somalia ed Afghanistan,
seconda Guerra contro l’Iraq, aggressione diretta alla Libia ed indiretta alla
Siria con uso di bande di mercenari e fanatici fondamentalisti, bombardamenti
di Israele su Gaza, avanzata della NATO verso Est fino nel cuore dell’ex Unione
Sovietica, colpi di stato in Serbia e Georgia, “golpe” nazista in Ucraina, ecc.
) sono spesso risultate incoerenti, suscitando polemiche anche interne al
movimento pacifista. Si sono infatti sentite voci che parlavano genericamente
di “conflitti tra potenze” senza distinguere tra aggressori (che, a giudizio
dei sinceri antimperialisti, sono ovviamente
l’imperialismo USA, la NATO, l’Arabia Saudita e le altre monarchie reazionarie
del Golfo, la Turchia del Fratello Musulmano Erdogan, Israele, e tutti i loro
alleati) e paesi aggrediti (come la Yugoslavia, la Libia e la Siria) e i paesi
che si oppongono allo strapotere aggressivo dell’imperialismo, come la Russia,
la Cina e l’Iran.

Nell’ambito delle polemiche che ne
sono seguite, c’è stato anche chi ha ipotizzato maliziosamente , sicuramente
con qualche ragione, che anche il problema delle “unioni civili” venga usato
come “arma di distrazione di massa” per occultare problemi più drammatici di
cui l’opinione pubblica non deve comprendere la gravità. Eppure, chi scrive può
testimoniare che durante una conferenza organizzata in un liceo romano su
questi argomenti, gli studenti si sono dimostrati attenti al massimo e
desiderosi di avere informazioni su argomenti come il ruolo della NATO e le guerre
in corso, di cui nessuno li informa.

Cercherò adesso di riassumere
almeno tre o quattro degli argomenti più urgenti che meriterebbero una immediata attenzione:

-Il problema di un eventuale
uscita dell’Italia dalla NATO, per sganciarsi dalle politiche di guerra e
diventare un paese neutrale ed un ponte di pace, è stato sollevato in due
convegni: il primo organizzato nell’ottobre del 2014 dalla Rete No War ed il
secondo – avente un carattere internazionale – promosso dal Comitato No Guerra
No Nato nell’aprile del 2015. Oggi finalmente anche il movimento 5 Stelle
organizza il 29 gennaio un convegno che però prudentemente riguarda solo una
“politica diversa” rimanendo in ambito NATO.

L’urgenza di “politiche diverse”
e, come riteniamo più giusto, l’uscita vera e propria dalla NATO, nasce dall’avanzata prepotente della NATO
fino ai confini della Russia, inglobando quasi tutti i paesi dell’ex Patto di
Varsavia, della ex Yugoslavia e persino alcuni paesi ex sovietici, fatto che
minaccia la sovranità di un paese nucleare come la Russia che – non a torto –
si sente minacciata.

Come sottolineato da Manlio
Dinucci, noto saggista e membro importante del Comitato No Guerra No Nato, gli
USA stanno ammodernando il proprio arsenale nucleare, ed in particolare le 70 o
90 bombe nucleari già presenti illegalmente in Italia nelle basi NATO di Aviano
e Ghedi, trasformandole da strategiche (le vecchie B-61) in tattiche (le nuove
B-61-12), pronte per essere usate anche in conflitti locali.

-Altra urgenza riguarda la
fornitura illegale da parte dell’Italia (già fornitrice di materiale militare
ai cosiddetti “ribelli” armati in Siria, dopo aver rotto le relazioni
diplomatiche ed imposto pesanti sanzioni alla Siria) di carichi di bombe
all’Arabia Saudita, in spregio alla Legge 185/90 che vieta la fornitura di armi
a paesi in guerra. Queste bombe, prodotte in Sardegna dalla RWM (azienda
italo-tedesca), vengono utilizzate dall’aviazione saudita per colpire non solo
i combattenti, ma anche la popolazione civile dello Yemen, già stremata da un
rigido embargo che non permette nemmeno l’afflusso di generi di prima necessità
in un paese che dipende per il 90% dall’estero in fatto di forniture
alimentari. La Rete No War organizza su questo un convegno alla Fondazione
Basso il 4 febbraio. Anche alcuni deputati, con in testa il capogruppo della
Commissione Esteri di Sinistra Italiana, Donatella Duranti, hanno presentato
finalmente un’interrogazione in merito, che rischia però di non ricevere risposta,
come nessuna risposta hanno ricevuto le interrogazioni di Manlio Di Stefano, ed
altri parlamentari di 5 Stelle, sulle sanzioni e sulla rottura delle relazioni
con la Siria. Ricordiamo inoltre che l’Italia fornisce armamenti anche alla
Turchia che li usa per colpire i Curdi del PKK e sostenere i rivoltosi in
Siria.

-Infine, forse l’argomento più
urgente è la riunione del prossimo 2 febbraio a Roma, con la partecipazione
anche del Segretario di Stato USA Kerry, in cui presumibilmente si deciderà un
nuovo intervento militare in Libia, un paese già distrutto dall’intervento
della NATO del 2011 e ridotto ad uno stato fallito nelle mani di bande armate
contrapposte. Anche qui la Rete No War ed il Comitato No Guerra No Nato stanno
cercando di far sentire voci di dissenso, per quanto flebili.

In definitiva, con tutto il
rispetto per la grande risonanza che ha avuto il dibattito sulle “unioni
civili” (e senza dimenticare altri argomenti di notevole incidenza, come le
truffe delle banche a danno dei cittadini o il pericolo di licenziamento dei
lavoratori dell’ILVA), pensiamo che la questione delle prossime guerre, che
potrebbero alla fine sfociare in una nuova conflagrazione nucleare a livello
mondiale, sia un problema di fondamentale importanza, che ci coinvolge tutti
direttamente e che meriterebbe una ben diversa attenzione.Roma 27.01.2016 Vincenzo Brandi

Torna all'inizio
Hai ricevuto questa selezione perché sei iscritto agli aggiornamenti per questo gruppo. Puoi modificare le impostazioni alla pagina di iscrizione al gruppo.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più i relativi messaggi invia un'email a reteromanapalestina+unsubscribe@???<mailto:reteromanapalestina+unsubscribe@googlegroups.com>.