[RSF] Ridurre il tempo del lavoro

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FACCIAMO COMUNE INSIEME
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RACCONTARE IL MONDO OGNI GIORNO PER NON ABITUARSI AL DOMINIO
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Satelliti, meteore e mosaici [Luigi e Stefania]

Ciao a tutti e tre e ai mille satelliti di energie positive che
ruotano intorno alle vostre meteore lanciate nei laghi della
cittadinanza universale… Se manca quel che manca sarà solo
attraverso linguaggi di condivisione e partecipoazione come il vostro
che si potrà contribuire a costruire il mosaico della salvezza
dall'idiozia contemporanea. Ci stiamo anche noi. Un abbraccio da
Ischia

INIZIAMO A PARLARE ORA DI RIDUZIONE DEL LAVORO
<http://comune-info.net/2016/01/iniziamo-a-parlare-ora-di-riduzione-del-lavoro/>

Abbiamo assistito ovunque a infinite campagne che promuovono il
“lavoro” come un qualcosa a cui dobbiamo sempre essere a favore.
Diversi testi e movimenti finalmente mettono in discussione quel
dogma. Di sicuro il lavoro umano è sempre stato e resta il tallone
d'Achille del capitalismo. Il mercato dipende da noi, dal nostro fare
quotidiano: per questo non possiamo cercare l'incremento
dell'automazione e delle realtà artificiali ma piuttosto un generale
rallentamento. “Dovremmo costruire un mondo in cui possiamo
ripartire da una nostra inerzia… - scrive Chris Carlsson - Come
possiamo bilanciare la tecnologia e l'attività umana in una danza che
riduca il lavoro il più possibile, mentre innalziamo la qualità di
vita di coloro che lavorano, coloro che vivono le conseguenze sociali
ed ecologiche di quel processo lavorativo e il circostante mondo
naturale?… Talvolta sembra che tali interrogativi siano risolvibili
e già a portata di mano. In altri momenti sembrano così assurdi e
utopistici che perdiamo la speranza. Ma la disperazione probabilmente
è una sana risposta alla cupa realtà. Nonostante tutto ogni giorno
ci sono bellezza e creatività intorno a noi. Immaginiamoci di
intraprendere un processo di reinvenzione della nostra vita basata su
queste capacità e realtà, piuttosto che farci costringere dalle
claustrofobiche possibilità che ci presenta questo mondo
violento…”
CHRIS CARLSSON <http://comune-info.net/autori/chris-carlsson/>

COMUNITÀ URBANE POPOLARI
<http://comune-info.net/2016/01/comunita-popolari-urbane/>

Non è facile costruire spazi al di fuori della logica del mercato e
di quella dello Stato in Brasile, però il Movimento delle Comunità
Popolari lo fa, in luoghi e con forme diverse, da parecchi anni. Non
vogliamo essere un'organizzazione ma un fermento, dice Gelson, che è
nella comunità Chico Mendes, nel nord del municipio di Rio de
Janeiro, perché ripetere vecchi percorsi non serve. Così lì hanno
inventato asili e luoghi dove i bambini possono fare sport, poi fanno
gruppi d'acquisto e prodotti ecologici per la pulizia, gestiscono
negozi alimentari e un gruppo d'investimento che presta fondi per
ristrutturare le case e generare redditi familiari e collettivi. Non
viene accumulato capitale e i soldi che circolano restano sotto il
controllo comunitario in quanto la funzione del denaro è quella di
valore d'uso. Il Movimento delle Comunità conta trenta gruppi di
investimento che assieme gestiscono milioni di real, difende la sua
indipendenza dai partiti e lavora per costruire autonomia politica ed
economica. In tempi tanto difficili, è un'iniezione di speranza,
scrive Raúl Zibechi <http://comune-info.net/autori/raul-zibechi/>

FAMIGLIA CRISTIANA, MISTIFICAZIONI E MENZOGNE
<http://comune-info.net/2016/01/mistificazioni/>

«Dobbiamo abbattere quella che chiamerei l'ideologia cattolica».
«La difesa della famiglia cristiana nasconde la volontà di
conservare un certo tipo di società e un certo tipo di sistema di
rapporti». «Non esiste la “famiglia cristiana”, essa è un falso
valore», «Il Vangelo non dà nessun esempio di famiglia precisa. La
sacra famiglia è un'invenzione posteriore, perché la famiglia di
Nazareth non è un modello di famiglia», «La parola del Vangelo non
si presta a diventare - guai del se lo facessimo - un fondamento per
nuovi ordinamenti giuridici». A scriverlo non è un gruppo di
antieclericali ma Ernesto Balducci, scrittore, pensatore e sacerdote,
ai tempi del referendum sul divorzio. In questa splendida lezione di
storia e libertà, Balducci spiega come «la famiglia cristiana, se
noi la conserviamo come prodotto storico ereditario, nasconde invece
in sé particolari pregiudizi, difformazioni, rapporti sociali legati
allo sfruttamento che sono tutti da rifiutare», alludendo in
particolare alla subordinazione della donna. Insomma, la famiglia
resta una creazione continua, per questo occorre mettere in
discussione prima di tutto il concetto del diritto naturale, «con cui
si sono voluti rendere eterni e immutabili alcuni rapporti sociali».
Buon fine settimana
ERNESTO BALDUCCI <http://comune-info.net/2016/01/mistificazioni/>

LA STAGIONE DELL'ARCOBALENO
<http://comune-info.net/2016/01/arcobaleno-unioni-civili/>

Hanno chiesto ad alcuni bambini e bambine di disegnare le loro
famiglie e i disegni sono stati in un secondo momento mostrati ad
alcune persone incontrate casualmente per strada, alle quali è stato
chiesto di commentarli. I bambini e le bambine provengono dalle più
diverse tipologie di famiglie e le hanno disegnate: il risultato in
questo video
<http://comune-info.net/2016/01/arcobaleno-unioni-civili/>

VIOLE <http://comune-info.net/2016/01/351988/>
NZA E IPOCRISIA. DA DUBLINO A COLONIA
<http://comune-info.net/2016/01/351988/>

L'aborto in Irlanda è illegale. Anche in caso di stupro, anche se il
bambino o la bambina sono in condizioni gravi e si sa che non
sopravviveranno alla nascita, perfino se le mamme sono a rischio di
suicidio. Le donne non hanno voce in capitolo. La Costituzione afferma
che il feto e la madre hanno esattamente lo stesso diritto alla vita.
Famoso e agghiacciante il caso di una giovane richiedente asilo a cui
non solo non è stato permesso di abortire, ma è stata costretta a
rimanere sul suolo irlandese e a partorire un bambino frutto di
violenza. Chi è più fortunato e ha libertà di movimento, può
andare in un altro paese. Dodici donne al giorno sono costrette a
farlo per poter terminare la loro gravidanza. Diego Repetto ha scritto
un breve racconto ispirato alla campagna delle donne irlandesi e alle
polemiche razziste dopo le violenze di Colonia
DIEGO REPETTO <http://comune-info.net/2016/01/351988/>

QUINDICI GIORNI DI FELICITÀ
<http://comune-info.net/2016/01/quindici-giorni-di-felicita-ergastolo/>

"23 DICEMBRE 2015 Esco.Trattengo il respiro. Muovo la testa da tutte
le parti. Il cielo mi sembra enorme. Non ho nessun muro davanti...",
comincia così il diario di Carmelo, ergastolano a cui il magistrato
di sorveglianza ha concesso per la prima volta, dopo venticinque anni
di carcere, quindici giorni di permesso.
"25 DICEMBRE Sono uscito di casa con i miei nipotini. Sono stato ai
giardini pubblici. E sulla passeggiata al mare. I bambini assomigliano
ai filosofi perché ti fanno di continuo tante domande. E i miei
nipotini vedendomi fare cose strane mi hanno chiesto perché
abbracciavo gli alberi, toccavo l'erba e annusavo l'odore del mare.
Gli ho risposto che nel luogo dove sono stato per tanti anni non
c'erano gli alberi, non c'era il mare e mi sono mancati tanto..."
"1 GENNAIO 2016 Oggi è il primo giorno dell'anno e ho iniziato l'anno
con il sorriso sulle labbra.Erano venticinque anni che non mi capitava
più. Ho giurato a me stesso che continuerò a lottare contro
l'esistenza in Italia della “Pena di Morte Viva” per me e i miei
compagni..."
"4 GENNAIO Questa sera ho raccontato un po' di fiabe al mio nipotino
Michael di sette anni, fiabe che non ho mai potuto raccontare ai miei
figli..." SEGUE QUI
<http://comune-info.net/2016/01/quindici-giorni-di-felicita-ergastolo/>

62 <http://comune-info.net/2016/01/oxfam/>

Quando il movimento Occupy Wall Street lanciò lo slogan «siamo il 99
per cento» probabilmente non immaginava che solamente pochi anni dopo
quel 99 per cento sarebbe realmente stato la parte più povera del
pianeta. Eppure oggi l'1 per cento più ricco della popolazione ha un
patrimonio superiore a quello del rimanente 99 per cento. Sono alcuni
dati contenuti nell'ultimo rapporto di Oxfam sulle diseguaglianze,
presentato in vista del Forum di Davos dei prossimi giorni. Sempre
secondo il rapporto An economy for the 1 per cento, non solo le
diseguaglianze stanno aumentando, ma stanno addirittura accelerando.
Nel 2010 bisognava prendere i 388 miliardari più ricchi per arrivare
al patrimonio della metà più povera del pianeta. Nel 2014 bastava
fermarsi all'ottantesimo. Oggi sono 62. Sessantadue persone sono più
ricche di 3,6 miliardi di esseri umani. Sessantadue persone che in
cinque anni hanno visto la propria ricchezza crescere del 44 per
cento...
ANDREA BARANES <http://comune-info.net/autori/andrea-baranes/>

UN GRAN BAZAR DELLA COLLABORAZIONE
<http://comune-info.net/2016/01/il-bazar-romano-della-collaborazione/>

La due giorni di codesign del CrCr (Coordinamento delle realtà
collaborative di Roma) ha messo insieme oltre cinquanta realtà
impegnate in processi di collaborazione per progettare una città
diversa e inclusiva. Cooperazione, libero accesso, economia circolare,
sostenibilità ambientale...
STEFANO SIMONCINI <http://comune-info.net/autori/stefano-simoncini/>

DERBY AI FORI <http://comune-info.net/2016/01/derby-ai-fori/>

E se il nuovo stadio della Roma nascesse sull'area dei Fori Imperiali?
E se ai pedoni venisse finalmente proibito di circolare nella città?
Allucinazioni? Roma: correva l'anno 2030... Un racconto
ENZO SCANDURRA <http://comune-info.net/autori/enzo-scandurra/>

LE FRAGOLE DI GAZA E I "NOSTRI" SOLDATI
<http://comune-info.net/2016/01/351853/>

È uno strano luogo la Palestina: un centinaio di soldati palestinesi
fanno la guardia ad Abu Mazen venuto a presenziare il Natale armeno e,
qualche chilometro più in là, i soldati dell'esercito israeliano
fanno quel che vogliono del loro popolo. Il racconto amaro di una
visita culturale resa impossibile a Betlemme, dove però si possono
cercare le squisite fragole di Gaza, che offre lo spunto per un moto
d'indignazione e alcune considerazioni. Serve a qualcosa uno
schieramento che protegge il presidente e non può proteggere il
popolo? Un paradosso che deriva da uno dei frutti avvelenati di quegli
accordi di Oslo cari ai sostenitori di una “pace” tanto ingiusta
quanto regolarmente calpestata dalle forze di occupazione
PATRIZIA CECCONI <http://comune-info.net/autori/patrizia-cecconi/>

NON SERVONO PSICOLOGI, PROGETTI O LEGGI
<http://comune-info.net/2016/01/bullismo-non-servono-psicologi-leggi/>

«Abbiamo bisogno di maestri e professori che ascoltano, che si
affiancano a questi ragazzi, che non usano il verbo “bocciare” -
scrive Alex Corlazzoli - Abbiamo la necessità di tornare a fare
educazione civica, alla cittadinanza, non di scrivere il decalogo del
comportamento: “Si alza la mano per parlare”; “Si portano a
scuola i quaderni”; “Ci si ascolta”. I ragazzi ci chiedono solo
una cosa: ascolto. Dobbiamo imparare a parlare un po' meno per
raccogliere le loro storie. Quelle dette e non dette. La ragazza di
Pordenone ha diritto alla felicità allo stesso modo di quei ragazzi
che hanno bisogno di capire quello che hanno fatto. Non sono
“bulli”, sono ragazzi... No, non servono psicologi, nemmeno
progetti. Tantomeno una legge...»
ALEX CORLAZZOLI <http://comune-info.net/autori/alex-corlazzoli/>

MI SENTO COINVOLTO
<http://comune-info.net/2016/01/mi-sento-coinvolto-ragazzina/>

«Ogni giorno passo tantissimo tempo a osservare le mie bambine e i
miei bambini. Quando lavorano, ma soprattutto quando giocano durante
gli intervalli. Perché soprattutto in questi momenti - scrive Paolo
Limonta, maestro - puoi osservare le dinamiche relazionali... Ti
accorgi di chi si aggrega, di chi viene escluso, di chi si isola... E
tu, maestra o maestro un po' così, intervieni, ascolti, parli,
giochi, organizzi, rifletti e fai riflettere. E, soprattutto, non
lasci passare nulla, ma proprio nulla, che abbia anche il pur minimo
sapore della prevaricazione... Perché, se una ragazzina di dodici
anni decide di buttarsi dal balcone e in una lettera ai suoi compagni
di classe scrive “adesso sarete contenti” anche io mi sento
coinvolto. Come educatore, come genitore, come persona...»
PAOLO LIMONTA <http://comune-info.net/autori/paolo-limonta/>

LA CATENA DI MONTAGGIO DELL'ISTRUZIONE
<http://comune-info.net/2016/01/verifiche-scuola/>

Vogliono imbrigliare quel che resta della libertà di sperimentazione
e d'insegnamento. La catena di montaggio dell'istruzione contemporanea
ritma i tempi di bambini e bambine come fossero operai degli anni
Cinquanta-Sessanta. Le ormai mitiche verifiche di intere scuole
primarie, quelle che dovrebbero testare i livelli delle competenze,
sono quanto di peggio si possa immaginare, "condizionano percorsi,
stati d'animo, creatività, deviazioni dalla programmazione. Sono
estremamente limitative della libertà d'insegnamento - spiega la
maestra Elettra -, ma quel che è peggio, di apprendimento dei singoli
bambini... Le verifiche con contenuti imposti, a scadenza temporale
imposta sono la disdetta della pedagogia della lentezza, dell'ascolto,
della didattica, delle metodologie rispettose della crescita di ognuno
e di tutti..."
ELETTRA WAVE <http://comune-info.net/autori/elettra-wave/>

FINOCCHIO, OVVERO L'OMOSESSUALITÀ COME INSULTO
<http://comune-info.net/2016/01/finocchio-ovvero-lomosessualita-come-insulto/>

"Epitetare un avversario dandogli del frocio e del finocchio, usando
la categoria di omosessualità come insulto e offesa, è inaccettabile
e indifendibile. Esattamente come usare i termini ebreo, negro,
zingaro, handicappato, terrone per ferire e offendere le persone.
Punto... Non siamo sempre in un set con Boldi e De Sica - scrive
Matteo Saudino, docente di storia e filosofia a Torino - La
discriminazione, la violenza, il razzismo e l'omofobia vanno estirpate
culturalmente a partire dal nostro linguaggio quotidiano..."
P. L.
<http://comune-info.net/2016/01/finocchio-ovvero-lomosessualita-come-insulto/>

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