[Retenowar] Fwd: Il prefetto non fa accendere il MUOS perché…

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Autor: Alessio Di Florio
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A: fori-sociali, pescarafree, retenowar, reteantirazzista, aa-info, avantipopolo, fortecomunismo, fuser, riscossarossa
Assumpte: [Retenowar] Fwd: Il prefetto non fa accendere il MUOS perché non sa come proteggere la cittadinanza. Popoff Quotidiano
Battaglia sul Muos: il prefetto non lo fa accendere 13 gennaio 2016

*Il prefetto di Caltanissetta rinvia la verificazione del MUOS perché non
ci sono precauzioni a tutela della salute pubblica. Continua la lotta
contro il mostro elettromagnetico degli Usa*

di *Alessio* Di Florio

E’ stata rinviata la verificazione del MUOS, prevista in questi giorni,
perché non ci sono precauzioni a tutela della salute pubblica. La richiesta
di rinvio è venuta dal Prefetto di Caltanissetta. Al termine di una
riunione, a cui erano presenti anche l’Agenzia per la Tutela dell’Ambiente,
i Vigili del Fuoco, il Comune di Niscemi e l’Azienda Sanitaria Provinciale “*è
emersa l’impossibilità da parte dell’Amministrazione locale e degli organi
tecnici sopra richiamati di indicare alcuna precauzione da adottare*”
arrivando quindi a chiedere “*di volere posticipare la data delle suddette
operazioni al fine di garantire la tutela dell’incolumità e della salute
pubblica*”. Tutto nero su bianco. Senza possibilità di interpretazione o di
equivoco. Sono frasi prese dalla richiesta del Prefetto, resa nota dal
Coordinamento dei Comitati NO MUOS torna a criticare gli enti pubblici
siciliani che - afferma – non “*sanno cosa fare per mitigare l’impatto dei
test di soli 3 giorni e vorrebbero farci credere che possono gestire il
Muos acceso ogni santissimo giorno*”.

Le operazioni di verificazione, che prevedono l’accensione degli impianti
alla massima potenza, sono state disposte dal Consiglio di Giustizia
Amministrativa dove prosegue (nonostante l’avanzata dei lavori) la
battaglia legale dei comitati e delle associazioni impegnate contro la
costruzione del mega impianto MUOS. Nei giorni scorsi il Coordinamento dei
Comitati No MUOS aveva pesantemente criticato quanto disposto dal CGA,
definendo una farsa la verificazione disposta, lanciando anche una
petizione. La verificazione era stata disposta per “rinnovare” quella già
effettuata “*dal Prof. D’Amore dell’Università La Sapienza di Roma che
aveva evidenziato i gravissimi vizi delle autorizzazioni rilasciate per
l’esecuzione del MUOS, che non garantivano né la salute dei cittadini né la
salvaguardia dell’ambiente*”. Nella petizione è stato definito
inaccettabile che il collegio incaricato alla verificazione sia composto da
3 Ministri della Repubblica (Ambiente, Salute e Infrastrutture e Trasporti)
su un totale di 5 membri. Secondo gli attivisti la verificazione così
disposta è inaccettabile per “*l’assenza di terzietà e competenza tecnica
dei Ministri (che sono organo politico e non tecnico del ministero, cui
spetta di far rispettare l’indirizzo politico dell’esecutivo di cui fa
parte il Ministero della Difesa, parte in causa)*” e “*per i quesiti
sottoposti ai verificatori che tendono a realizzare una sanatoria delle
autorizzazioni i cui vizi sono palesi e inoppugnabilmente accertati dal
giudizio di primo grado. Basti pensare che lo studio sul quale si basavano
le autorizzazioni non teneva conto delle emissioni delle preesistenti 46
antenne (già spesso superiori ai limiti di legge), sul presupposto erroneo
ed immediatamente smentito che sarebbero state dismesse*”.

La petizione del Coordinamento critica il CGA affermando che ha costretto i
verificatori ad “*una sorta di gara ad ostacoli che rende ancora più
inattendibile (ove mai ce ne fosse bisogno) il risultato della
verificazione stessa*” dando seguito alle richieste del Ministero della
Difesa “*che sosteneva improbabili necessità di difesa della Scala di
Milano e del Colosseo*”. Gli attivisti contestano poi che “*le misurazioni
e le simulazioni saranno effettuate nelle condizioni di esercizio
(presupposte in base alle dichiarazioni di parte dei tecnici del Ministero
della Difesa) in violazione della regola che prevede che siano effettuate
tenendo conto dei dati progettuali e nelle peggiori condizioni d’esercizio
(tutti gli impianti funzionanti alla massima potenza)*”, che i tecnici di
parte hanno solo 4 giorni per le loro deduzioni e che i campi
elettromagnetici saranno misurati dall’ARPA Sicilia, “*che è parte in causa*
”.



Qui è possibile leggere la richiesta del prefetto al CGA
http://www.nomuos.info/ecco-perche-il-prefetto-ha-rinviato-la-verificazioni/