[nuovopci] Diamoci i mezzi necessari per vincere e combattia…

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Autor: \(nuovo\) Partito comunista italiano
Data:  
Para: npci.inter
Asunto: [nuovopci] Diamoci i mezzi necessari per vincere e combattiamo!


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Comunicato CC 01/2016 - 12 gennaio 2016

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Bando alle illusioni!

Diamoci i mezzi necessari per vincere e combattiamo!

La rivoluzione socialista è l'unica via di salvezza!

La crisi generale del capitalismo si aggrava in tutti i campi. A livello
internazionale la guerra promossa dai gruppi e dalle potenze
imperialiste si estende, il dissesto del sistema finanziario si aggrava,
la crisi dell'economia reale corrode senza tregua il tessuto sociale e
il sistema politico di tutti i paesi imperialisti. Il complesso
finanziario-industriale-militare che governa gli USA non riesce a
impedire che il caos dilaghi nel paese e ripone le sue speranze di
sopravvivenza principalmente nell'estensione della guerra nel mondo. In
Europa il proposito dei gruppi imperialisti franco-tedeschi di
subentrare ai gruppi imperialisti USA nell'egemonia mondiale si scontra
con la crescente insofferenza della borghesia dei singoli paesi per le
costrizioni che esso comporta, con l'opposizione del Vaticano e con le
manovre ostili dei gruppi imperialisti americani e sionisti. Il Partito
che dirige la Cina si dice ancora comunista ma dopo la morte di Mao (di
cui quest'anno ricorre il 40° anniversario) ha fatto abbandonare alla
Cina il ruolo di retroterra e base rossa della rivoluzione proletaria
mondiale per inserirla nel sistema imperialista e oggi fa fronte alle
conseguenze della sua politica: al coinvolgimento della Cina nella crisi
generale del capitalismo. In tutto il mondo i gruppi imperialisti
infliggono grandi sofferenze alle masse popolari, costringono milioni di
persone a emigrare e causano gravi danni al pianeta, ma per la loro
natura non sono in grado di porre fine alla crisi generale del loro
sistema e di indirizzare l'umanità su una via di progresso.

Panico, disperazione e depressione crescono quindi in tutti quelli che
consapevolmente o anche solo istintivamente sperano che la situazione in
qualche modo si aggiusti. Invece quelli che sono decisi a farla finita
con il sistema imperialista e combattono, hanno nella crisi del
capitalismo la conferma che la loro scelta è giusta.

Gli sforzi dei gruppi imperialisti si scontrano ovunque con la
resistenza dei popoli oppressi e chi combatte impara. La resistenza del
Venezuela e della Bolivia fa scuola in America Latina e altrove. La
resistenza dei popoli arabi e musulmani trabocca già nei paesi
imperialisti. La borghesia imperialista e i suoi servi denigrano questi
contrattacchi chiamandoli terrorismo e la borghesia imperialista cerca
di mobilitare ai suoi ordini le masse popolari dei paesi europei che
essa stessa impoverisce e opprime: fomenta nella popolazione dei paesi
europei la mobilitazione reazionaria contro arabi e musulmani e in
generale contro gli immigrati. Chi nel mezzo di queste lotte invoca la
neutralità e peggio ancora chi si lascia accalappiare al laccio della
"guerra al terrorismo", in realtà imbocca la stessa strada che cento
anni fa, all'inizio della prima Guerra Mondiale, portò gran parte dei
dirigenti dei partiti socialisti europei a mettersi al servizio della
borghesia del proprio paese contro le masse popolari, in nome della
"difesa della patria" o all'insegna della parola d'ordine "né aderire né
sabotare" la guerra imperialista. Solo la rivoluzione socialista,
l'instaurazione del socialismo e l'eliminazione del sistema imperialista
mondiale porranno fine al marasma e al massacro in corso e apriranno per
tutta l'umanità la strada del progresso.

I NOSTRI COMPITI

Sta a noi comunisti migliorare il nostro lavoro e indicare la via della
salvezza alle classi e ai popoli oppressi dalla borghesia imperialista.
Tra tutti quelli che combattono il sistema imperialista noi abbiamo una
comprensione più avanzata del corso delle cose e di cosa fare per
trasformare la crisi generale del capitalismo in instaurazione del
socialismo. Il primo paese imperialista che romperà le catene della
Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e
sionisti mostrerà la via e aprirà la strada anche per le masse popolari
degli altri paesi. È in questo contesto che noi comunisti italiani
conduciamo la lotta nel nostro paese, consapevoli che in ogni paese
altri comunisti e rivoluzionari sono all'opera, mirano anch'essi a farla
finita con il sistema imperialista mondiale e prima o poi le strade di
tutti quelli che persistono nella lotta o si aggregano ad essa, si
uniranno perché il futuro dell'umanità passa per il socialismo e il
comunismo.

1. Noi comunisti italiani dobbiamo anzitutto elevare il livello
ideologico e la capacità operativa delle nostre file ed estenderle nel
paese reclutando e formando gli elementi più avanzati decisi a gettarsi
nella lotta di classe. Alcuni dicono che noi siamo una setta. In realtà
noi abbiamo tratto lezione della prima ondata della rivoluzione
proletaria, dalle sue vittorie e dalle sue sconfitte. Proseguiamo a un
livello più avanzato la lotta di Antonio Gramsci e degli altri nostri
predecessori che 95 anni fa, nel gennaio del 1921, fondarono il primo
Partito comunista del nostro paese e che nel 1945, grazie alla guida
dell'Internazionale Comunista e dell'Unione Sovietica di Lenin e Stalin,
alla testa dei Partigiani e della classe operaia conquistarono la
vittoria sui nazifascisti e sulla monarchia dei Savoia. Noi porteremo a
compimento l'opera da cui i revisionisti moderni (Togliatti e i suoi
successori) riuscirono a distoglierli facendo leva sui limiti del
movimento comunista del nostro e degli altri paesi imperialisti,
impantanato nelle rivendicazioni economiche e nella partecipazione ai
processi e alle istituzioni della democrazia borghese. La riforma
intellettuale e morale di quelli che entrano nelle nostre file è il
pegno della vittoria della classe operaia e delle masse popolari sulla
borghesia e sul clero e dell'instaurazione del socialismo.

2. In secondo luogo dobbiamo continuare e rafforzare la nostra opera per
mobilitare e organizzare gli operai, gli altri lavoratori, i giovani, le
donne e gli immigrati a costituire Organizzazioni Operaie (OO) in ogni
azienda capitalista e Organizzazioni Popolari (OP) in ogni altra
azienda, in ogni scuola, in ogni istituzione e nei luoghi d'abitazione e
per orientare OO e OP, oltre che a combattere per gli interessi
immediati, a costituire un loro governo d'emergenza, il Governo di
Blocco Popolare [7] (GBP) e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica
Pontificia. Con la costituzione del GBP accelereremo la rinascita del
movimento comunista e riusciremo a prevenire la mobilitazione
reazionaria. Di fronte alla crisi del capitalismo la Repubblica
Pontificia tende per sua natura alla mobilitazione reazionaria: Matteo
Salvini, la Lega Nord e i gruppi che scimmiottano il fascismo sono solo
le manifestazioni sfacciate e farsesche di questa tendenza. Non potendo
assicurare un lavoro e una vita dignitosa ai lavoratori autoctoni, è
inevitabile che la RP indichi gli immigrati come causa, mentre ricatta i
lavoratori autoctoni usando gli immigrati come concorrenti. La
persecuzione degli immigrati e la riduzione dei lavoratori a "risorse
umane" delle aziende capitaliste promanano dalla Repubblica Pontificia:
le leggi e gli istituti che le sanciscono portano i nomi di Giorgio
Napolitano, di Romano Prodi, di Silvio Berlusconi, di Mario Monti e di
Matteo Renzi. La creazione di una vasta rete di OO e OP è la condizione
necessaria per prevenire la mobilitazione reazionaria e accelerare la
rinascita del movimento comunista. Solo un governo che gode della
fiducia di OO e OP che dirigono le aziende e della loro decisa
collaborazione è in grado di far funzionare e dirigere l'apparato
produttivo del paese e la distribuzione dei beni e dei servizi
nonostante l'ostilità, il boicottaggio e l'aggressione della Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti. Certo per governare il paese non
basta, ma è l'essenziale: per governare il paese bisogna essere in grado
di farlo. Non basta perché occorre anche disporre delle Forze Armate,
delle forze di polizia, della burocrazia ministeriale e periferica,
della magistratura. Ma qui basta ottenere sottomissione e obbedienza,
anche se non c'è né fiducia né entusiastica e volonterosa
collaborazione: perché in questi campi è possibile rapidamente istituire
controlli, fare sostituzioni ed espulsioni, creare e sfruttare
divisioni.

3. In terzo luogo dobbiamo e possiamo fare in modo che le iniziative
della sinistra borghese servano alla mobilitazione e all'organizzazione
degli operai e delle altre classi e gruppi delle masse popolari.

La sinistra borghese non è contenta dell'attuale corso delle cose che
lede i suoi interessi, ma essa neanche concepisce che per cambiare il
corso delle cose bisogna instaurare il socialismo. Però ha ereditato
dalla storia seguito e prestigio tra le masse popolari. Noi comunisti
possiamo e quindi dobbiamo fare in modo che quanto resta di questa
eredità serva alla costituzione del GBP. Dobbiamo incoraggiare le
iniziative della sinistra borghese, le proteste e le rivendicazioni che
essa promuove, parteciparvi e spingere in avanti gli elementi e i gruppi
più decisi a raggiungere gli obiettivi che proclamano, convincerli a
darsi i mezzi necessari. Essere efficacemente contro la guerra (vedi le
mobilitazioni del prossimo sabato 16 gennaio promosse da Piattaforma
Sociale Eurostop), essere efficacemente contro la miseria, essere
efficacemente contro la devastazione del territorio e dell'ambiente,
comporta di essere per la costituzione del GBP. Reclamare pace,
benessere e salvaguardia dell'ambiente da un governo emanazione dei
vertici della RP come il governo Renzi e quelli che lo hanno preceduto,
vuol dire volere una cosa senza darsi i mezzi per averla. I più
generosi, i più sinceri e i più pratici romperanno questo confine, se
noi comunisti organizziamo e mostriamo la via.

Le vicende delle Amministrazioni Comunali di Quarto (NA), di Gela, di
Livorno e di Parma confermano a tutti i militanti del M5S che voler fare
gli amministratori onesti degli interessi, delle leggi e delle procedure
della Repubblica Pontificia è come voler far crescere il grano nelle
paludi. Le Amministrazioni Comunali possono e devono impegnare le loro
risorse e i loro poteri per mobilitare le masse popolari a tutela dei
propri interessi immediati, per incoraggiarle ad organizzarsi e a
disobbedire alle imposizioni della Repubblica Pontificia. Dobbiamo
quindi incominciare noi da subito, seguendo la linea già indicata nel
Comunicato CC 26/2015 _ Mafia Capitale e Corte Pontificia [8]_, la
campagna delle elezioni amministrative che il governo Renzi cercherà di
soffocare perché se ci saranno, saranno sconfessione del suo governo,
come lo sarà il referendum sullo stravolgimento della Costituzione del
1948, se davvero ci sarà.

Anche la sinistra dei sindacati di regime e i sindacati alternativi e di
base possiamo e dobbiamo farli contribuire al movimento per la
costituzione del GBP, perché se non lo facessero sarebbero a rischio
estinzione. Infatti se non lo fanno, la forza delle cose li spinge a
destra: la FIOM isola Domenico De Stradis delegato RSA della FCA di
Melfi reo di aver mobilitato i suoi compagni di lavoro contro le
angherie di Marchionne e l'USB firma il Testo Unico della Rappresentanza
del 10 gennaio 2014. E questa è la via della loro estinzione, a favore
delle organizzazioni sindacali collaborazioniste, dei sindacati di
servizio. Quindi lo faranno.

Questa è la linea che dobbiamo seguire e che seguiremo nell'anno appena
incominciato.

IL (NUOVO) PARTITO COMUNISTA ITALIANO CHIAMA TUTTI GLI ELEMENTI AVANZATI
DEL NOSTRO PAESE, IN PARTICOLARE GLI OPERAI AVANZATI, I GIOVANI, LE
DONNE E GLI IMMIGRATI A SEGUIRE QUESTA LINEA; CHIAMA I PIÙ AVANZATI AD
ARRUOLARSI NELLE FILE DEL PARTITO E COSTITUIRE COMITATI DI PARTITO
CLANDESTINI NELLE AZIENDE CAPITALISTE E NELLE AZIENDE PUBBLICHE, NELLE
SCUOLE E NELLE UNIVERSITÀ, NELLE ZONE D’ABITAZIONE PER ASSIMILARE LA
CONCEZIONE COMUNISTA DEL MONDO E IMPARARE AD APPLICARLA CONCRETAMENTE
OGNUNO NELLA SUA SITUAZIONE PARTICOLARE. STUDIARE IL _ MANIFESTO
PROGRAMMA [9] _DEL PARTITO È LA PRIMA ATTIVITÀ DI CHI SI ORGANIZZA PER
DIVENTARE COMUNISTA. STABILIRE UN CONTATTO CLANDESTINO CON IL CENTRO DEL
PARTITO È LA SECONDA. PROMUOVERE LA COSTITUZIONE DI OO E OP E IL LORO
ORIENTAMENTO A COSTITUIRE IL GBP È LA TERZA.

AVANTI COMPAGNI, CON CORAGGIO E INTELLIGENZA!

FAREMO DELL’ITALIA UN NUOVO PAESE SOCIALISTA!

CONTRIBUIREMO ALLA SECONDA ONDATA DELLA RIVOLUZIONE PROLETARIA CHE
AVANZA NEL MONDO!

_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[10]_], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [10]_].
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