[RSF] I movimenti e la fine delle democrazie

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Auteur: comune-info
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Sujet: [RSF] I movimenti e la fine delle democrazie
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FACCIAMO COMUNE INSIEME
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RACCONTARE IL MONDO OGNI GIORNO PER NON ABITUARSI AL DOMINIO
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TUTTO IL MONDO [FILIPPO TAGLIERI, PIPPO]
È bello valorizzare alcuni percorsi come il vostro, che ha dato a
ogni rete la possibilità di essere conosciuta, a ogni singolo o
collettivo la possibilità di non sentirsi solo nelle lotte, a ogni
singolo o movimento ha fornito spunti nuovi ed esperienze provenienti
da tutto il mondo. Grazie!

UN PENSIERO CRITICO [FRANCO VIOLANTE]
Con grande piacere. Penso che il contributo di Comune a un pensiero
consapevole, critico, libero e collettivo sia troppo prezioso per
perdere l'occasione di sostenerlo. Ci vediamo in qualche Taverna
comunale…

I MOVIMENTI E LA FINE DELLE DEMOCRAZIE
<http://comune-info.net/2016/01/i-movimenti-e-la-fine-delle-democrazie/>

Lassù in alto è tutto marcio. La politica è ridotta a una
competizione elettorale che simula valori democratici e copre un
potere malato e asservito ai privilegi e al denaro. Lo dicono
autorevoli esponenti di un mondo dominato da un sistema che non sembra
più in grado di correggersi. La metà dei finanziamenti alla campagna
presidenziale degli Stati Uniti arriva per ora da meno di 200 famiglie
molto ricche. Come straricco è Donald Trump, ad oggi massimo e
discusso pretendente alla candidatura per i Repubblicani. Negli Stati
Uniti il potere politico sembra finito nelle mani di un'oligarchia
miliardaria. Tra le conseguenze di scelte patologiche (la definizione
è del Nobel per l'economia, Paul Krugman), che privilegiano
l'accumulazione di denaro alla tutela della vita, ci sono una politica
interna dominata dalla deregulation e il ritorno di prospettive
belliche nucleari. Per chi sta in basso, per i movimenti popolari, uno
dei problemi è cosa fare di un sistema elettorale che è da tempo la
sola liturgia del sistema politico. Ci sono possibilità diverse?
L'ormai ventennale esperienza zapatista fornisce forse non un modello
ma una possibile linea di ricerca per uscire dalla trappola in cui ci
conduce la cultura egemonica e cercare la convinzione per potersi
autogovernare
RAÚL ZIBECHI <http://comune-info.net/autori/raul-zibechi/>

GOVERNARCI <http://comune-info.net/2015/10/governarci/>
GUSTAVO ESTEVA <http://comune-info.net/autori/gustavo-esteva/>

<http://comune-info.net/2015/02/tutti-i-dubbi-facebook/>
NUOVI MOVIMENTI <http://comune-info.net/2015/07/movimenti-decrescita/>
CHRIS CARLSSON <http://comune-info.net/autori/chris-carlsson/>

<http://comune-info.net/2015/02/tutti-i-dubbi-facebook/>
VIVERE NEL CAOS E CREARE UN MONDO NUOVO
<http://comune-info.net/2015/02/caos-sistemico-transizioni-in-corso/>
R. Z <http://comune-info.net/autori/raul-zibechi/>
.

ILVA, OTTO DOMANDE AL GOVERNO
<http://comune-info.net/2016/01/ilva-otto-domande-al-governo/>

Il governo, alla prese con la crisi dell'Ilva, è nel pantano fino al
collo per l'ammontare dei debiti e per la crisi del settore
dell'acciaio, intanto la magistratura mantiene sotto sequestro gli
impianti perché ritenuti molto pericolosi. Allora che fa Renzi?
Concede un ulteriore finanziamento statale di 800 milioni di euro
all'azienda (che ha 3 miliardi di debiti) e sposta al 30 giugno 2017
la messa a norma degli impianti... Ci sono domande, in questa
drammatica vicenda - nei quartieri più vicini all'area industriale
c'è un malato di cancro ogni 18 abitanti... -, a cui nessuno fino a
ora ha saputo rispondere. Proviamo con Peacelink a sintetizzarle in
otto domande
ALESSANDRO MARESCOTTI
<http://comune-info.net/autori/alessandro-marescotti/>

ZONE GRIGIE CHE PREPARANO DITTATURE
<http://comune-info.net/2016/01/democrazia-dittature/>

Non è possibile capire l'obiettivo reale della proroga [fino alla
fine di febbraio] dello stato di emergenza in Francia se non la si
colloca nel contesto politico ed economico globale."Bisogna smentire
quel che dicono donne e uomini politici irresponsabili - spiega in
questo saggio Giorgio Agamben -, secondo i quali lo stato di emergenza
sarebbe uno strumento a difesa della democrazia. Gli storici sanno
bene che è vero il contrario. Lo stato di emergenza è il dispositivo
attraverso il quale i regimi totalitari si sono affermati in Europa...
Mantenimento di uno stato di paura generalizzato, depoliticizzazione
dei cittadini, rinuncia a qualsiasi certezza del diritto: ecco tre
caratteristiche dello Stato di sicurezza che hanno tutti i numeri per
far rabbrividire gli animi... Attraverso la depoliticizzazione del
cittadino, diventato in un certo senso un terrorista in potenza, lo
Stato di sicurezza esce dal campo tradizionale della politica per
dirigersi verso una zona grigia..."
GIORGIO AGAMBEN <http://comune-info.net/autori/giorgio-agamben/>

“STATO DI EMERGENZA" IN FRANCIA ITALO DI SABATO
<http://comune-info.net/2015/11/stato-di-emergenza/>

VOGLIONO VIOLENTARE LE NOSTRE DONNE
<http://comune-info.net/2016/01/351424/>

Un coro mediatico unanime e con una potenza di fuoco impressionante.
L'informazione europea mainstream scopre d'improvviso la cultura dello
stupro e si tuffa sulla “ondata di violenze sessuali” che ha
investito la città tedesca di Colonia e diversi altri luoghi. Cos'è
successo di nuovo, di così speciale? Perché tanta improvvisa
attenzione sul machismo? Perché la violenza sessuale assume solo
adesso la rilevanza di una questione di Stato? Perché diventa tanto
importante l'origine degli aggressori? Dobbiamo comunque
rallegrarcene, oppure siamo di fronte a un esempio di
“purplewashing”, dove la lotta delle donne viene strumentalizzata
per fini ignobili, come criminalizzare una parte della popolazione e
introdurre nuove misure razziste? Sul magazine basco Pikara, che
conosciamo a apprezziamo fin dalla fondazione, è uscito un articolo
che può far discutere ma certo aiuta a fare un po' di luce nel
polverone
BRIGITTE VASALLO <http://comune-info.net/2016/01/351424/>

CANCELLATE L'OTTAVO EMENDAMENTO
<http://comune-info.net/2016/01/aborto-in-irlanda/>

In Irlanda è in corso una campagna contro l'emendamento che equipara
un feto - anche di pochi giorni - a una donna. L'aborto in Irlanda non
è permesso neanche in caso di stupro o incesto: noto è il caso di
una giovane richiedente asilo costretta a rimanere sul suolo irlandese
e a partorire un bambino frutto di violenza
LAURA FANO <http://comune-info.net/autori/laura-fano/>

LA CULTURA DELL'AUTOGOVERNO
<http://comune-info.net/2016/01/autogoverno-napoli/>

A Napoli, grazie all'ex Asilo Filangieri, una delibera sull'"uso
civice e collettivo urbano" garantisce per la prima volta non solo
poteri di accesso, ma soprattutto di autogoverno ed autorganizzazione
alle persone che si prendono cura del territorio
EX ASILO FILANGIERI
<http://comune-info.net/2016/01/autogoverno-napoli/>

CREARE BENI COMUNI
<http://comune-info.net/2015/12/creare-beni-comuni/>
GEORGE CAFFENTZIS E SILVIA FEDERICI
<http://comune-info.net/2015/12/creare-beni-comuni/>

<http://comune-info.net/2015/02/tutti-i-dubbi-facebook/>
RIPRENDERSI LA CITTÀ CARLO CELLAMARE
<http://comune-info.net/2016/01/351222/>

CUCINA SOVVERSIVA
<http://comune-info.net/2016/01/cucina-sovversiva-nutrirsi-ribellione/>

"Cucina Sovversiva vuole essere un tentativo collettivo di immaginare
una maniera di preparare un cibo che “alimenti” relazioni sane,
mutuali e orizzontali tra chi produce e chi consuma, tra chi abita i
territori in cui si coltiva e il destinatario finale del prodotto.
Cucina sovversiva vuole essere la visione utopica e reale, concreta al
tempo stesso di una filiera del cibo che spezzi tutte le catene dello
sfruttamento capitalista... ". Il fattore sociale come approccio
principale del progetto, cucina etica ma non solo, cucina genuina e
popolare, "contro la disuguaglianza e la disparità sociale": ecco un
Manifesto e un progetto che meritano di essere letti e partecipati.
"Cucina Sovversiva vuole diventare una comunità virtuale,
orizzontale, aperta a chiunque desideri sperimentare nuovi modi di
cucinare e condividere le proprie esperienze per diffondere il
tentativo di sovversione non solo in contesti politici, sociali e
rivoluzionari ma anche nelle cucine delle case private e dei locali
pubblici concretizzando la trasformazione sociale a partire dal
consumo del cibo... A partire da questo Manifesto - e dalla Mappa
delle fiere delle Autoproduzioni - si vuole creare una comunità
virtuale che sperimenta e condivide esperienze, che diffonde questo
approccio sovversivo alla cucina e che si ritrova e si incontra
attraverso l'organizzazione di aperitivi e cene sovversive e di
momenti di confronto e dibattito in cui approfondire questioni
teoriche e pratiche legate alla “possibilità di nutrirsi”
attraverso un'idea etica, critica, “sovversiva” appunto, se si
pensa alle dinamiche attuale, di fare cucina... "
COLLETTIVO RIVOLTIAMO LA TERRA
<http://comune-info.net/2016/01/cucina-sovversiva-nutrirsi-ribellione/>

LE MULTINAZIONALI SI DIVORANO TRA LORO
<http://comune-info.net/2016/01/il-cannibalismo-corporativo-delle-multinazionali/>

Se la fusione tra Monsanto e Syngenta non è andata per il momento a
buon fine, un accordo è stato invece raggiunto tra la DuPont e la Dow
Chemical, gli altri due colossi della chimica Usa che operano in modo
devastante anche nell'agricoltura. Le grandi multinazionali che
controllano la produzione di sostanze agrotossiche e di sementi Ogm
vogliono espandersi in settori sempre più vasti dell'agro-business.
Se le fusioni tra i giganti del settore non verranno fermate, avremo
oligopoli che danneggeranno, peggio di quanto fanno già ora, la sola
vera soluzione per alimentare le persone e proteggere il clima della
Terra: la produzione contadina, decentralizzata, diversificata, con
sementi proprie, quella che nutre la maggioranza della popolazione che
abita il pianeta
SILVIA RIBEIRO <http://comune-info.net/autori/silvia-ribeiro/>

ALLEVAMENTI, CLIMA E OMERTÀ
<http://comune-info.net/2016/01/allevamenti-e-omerta/>

Nonostante la solidità degli argomenti contrari e la pochezza degli
argomenti favorevoli la zootecnia continua a mantenere una sorta di
surreale immunità perfino negli ambienti più “alternativi” in
cui il concetto di alimentazione sostenibile si identifica col no ai
metodi industriali e col sì al biologico e al fantomatico “Km
zero” ma stende un pesante velo di silenzio su quella che è e resta
la principale variabile del problema. Insomma, non si tratta più di
solo di una questione etica (il rifiuto della violenza e del dominio
sugli animali), occorre smetterla quanto prima con gli allevamenti,
non solo quelli industriali, perché sono una delle principali cause
dello stravolgimento climatico FILIPPO SCHILLACI
<http://comune-info.net/autori/filippo-schillaci/>

SIAMO CONTADINI E CONTADINE, AMIAMO LA TERRA
<http://comune-info.net/2016/01/siamo-contadini-amiamo-la-terra/>

Li hanno incontrati, si sono confrontati, hanno condiviso goliardia e
lavoro, hanno visitato i luoghi dove hanno messo radici, hanno
raccolto un mosaico eterogeneo di storie impregnate dal sapere
agronomico biologico, hanno scoperto cosa significhi, oggi, “tornare
alla terra”. Ventisei tappe, settanta interviste: il mese di viaggio
tra cielo e terra è un documentario ma anche una drammaturgia
teatrale. Cosa racconta? Che un'agricoltura diversa già esiste
REDATTORE SOCIALE
<http://comune-info.net/2016/01/siamo-contadini-amiamo-la-terra/>

CAPODANNO A VENTIMIGLIA
<http://comune-info.net/2016/01/ventimiglia-2/>

Quello che è accaduto a Ventimiglia nel 2015, con la meravigliosa
quanto sorprendente autogestione di un luogo di lotta e solidarietà
come il presidio permanente No Borders, ha mostrato che non esistono
confini, non solo quelli geografici, invalicabili. Sono 13.000 i
migranti che hanno attraversato quella frontiera a partire da giugno.
La repressione che ha sgomberato il presidio ha finito solo per
rendere più visibile come ovunque donne e uomini, migranti e non,
possono costruire relazioni sociali diverse. In realtà, come mostrano
molte altre esperienze, la capacità di ricomporre legami e di
ribaltare le culture del razzismo ordinario, penetrano anche in spazi
più istituzionali. Siamo tornati a Ventimiglia, questa volta nel
campo allestito dalla Croce Rossa nei pressi della stazione: quello
che manca oggi è la presenza costante di gruppi, associazioni,
movimenti che garantiscano l'accesso ai diritti e un po' di
convivialità e che sappiano alternare mediazione e conflitto creativo
con gli abitanti della zona. Tuttavia, anche in un campo questo decine
di volontari mettono in comune tempo, saperi e voglia di costruire un
mondo diverso. Un reportage dell'ultima sera del 2015 - tra racconti
di viaggi, tombolate, brevi corsi di italiano e film di Charlie
Chaplin - dedicato a chi tira su frontiere e muri, a chi ha approvato
il reato di clandestinità e a chi ne rinvia l'abolizione
MARINO FICCO <http://comune-info.net/autori/marino-ficco/>

IL CAMPO E LE SUE MILLE SFACCETTATURE
<http://comune-info.net/2015/10/il-campo-ventimiglia/>
EMANUELA LAVA <http://comune-info.net/autori/emanuela-lava/>

L'ARTE DI RIBELLARSI STUDIATA CON I BAMBINI
<http://comune-info.net/2016/01/tiranno-bambini/>

"Qualche giorno fa, in classe, mentre si parlava di chi si fa forte
con i deboli, di tirannia di sopraffazione - scrive Giampiero, maestro
della 4c della scuola pubblica primaria Rio Crosio di Asti -, uno dei
bambini chiede: ma come si fa a combattere un tiranno? Lo si deve
picchiare, ammazzare? Analizziamo la storia e vediamo che tutte le
volte che si abbatte un tiranno e si sostituisce il suo regime con uno
più gradito, presto o tardi si sviluppa una nuova Tirannide. Magari
più sottile e strisciante ma comunque non una condizione di libertà.
Eppure se non li abbatti i tiranni, proseguono le loro azioni
terribili. Che fare? È la domanda di grandi e piccoli, di tutti
coloro che vivono “in basso” ieri come oggi. Una soluzione forse
ci sarebbe... segue qui
<http://comune-info.net/2016/01/tiranno-bambini/>

LA MIA MAESTRA È UN PO' SVAMPITA
<http://comune-info.net/2015/07/la-mia-maestra-e-un-po-svampita/>

Scrive Manuela Salvi, scrittrice: "All'inizio si ipotizzò che la mia
maestra fosse un po' svampita. Metteva sempre Bravissima ai miei temi,
eppure quando mia madre andava a leggerli, trovava un sacco di errori.
La prima volta pensò che la maestra fosse distratta. La seconda
pensò che magari non vedeva bene, visti gli occhiali che portava. La
terza le telefonò per capire come mai non sottolineasse gli evidenti
errori di grammatica che facevo nei miei temi. Ecco la sua
straordinaria risposta
<http://comune-info.net/2015/07/la-mia-maestra-e-un-po-svampita/>

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