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Aihe: [Redditoxtutti] contro la guerra. sabato 16 manifestazioni a roma e milano
IL 16 GENNAIO 2016 MANIFESTIAMO CONTRO LA GUERRA E LA PARTECIPAZIONE
ITALIANA ALLA GUERRA PER I DIRITTI DEI POPOLI E PER LA DEMOCRAZIA



SABATO 16 GENNAIO

ROMA: ORE 15.00 PIAZZA ESQUILINO

MILANO: ORE 15.00 PIAZZA SAN BABILA



25 ANNI DI GUERRA SONO DAVVERO TROPPI ORA BASTA!



BISOGNA FINALMENTE RISPETTARE L'ARTICOLO 11 DELLA COSTITUZIONE, L'ITALIA
RIPUDI LA GUERRA E LE POLITICHE NEOCOLONIALI.



ESSERE NEUTRALI NELLA GUERRA E CONTRO LA GUERRA È IL SOLO MODO DI AGIRE PER
FAR FINIRE LA GUERRA



VOGLIAMO:



-Il ritiro immediato delle truppe e l'annullamento di tutte le missioni
militari italiane in scenari di guerra. La cancellazione dell'acquisto degli
F35, cancellare inoltre il MUOS ed il programma Trident, eliminare le
servitù militari nel territorio, tagliare radicalmente tutte le spese
militari e impedire lo sporco commercio delle armi.



-La fine degli interventi militari, dei bombardamenti, dell'ingerenza
esterna e dell'ipocrita esportazione della democrazia. Invece della
concorrenza tra i bombardieri è necessario un confronto politico che porti
ad un accordo tra tutti gli stati coinvolti nella guerra in Medio Oriente,
solo così si isola e si sconfigge il terrorismo Isis.



-La fine della NATO, che non ha più alcuna giustificazione se non in una
logica perversa di guerra mondiale e in ogni caso l'uscita da essa
dell'Italia.



-La fine della politica coloniale d'Israele, la restituzione dei territori
occupati a un stato libero di Palestina. L'autodeterminazione per il popolo
curdo.



-Accoglienza e dignità per i rifugiati e i migranti.



PIATTAFORMA SOCIALE EUROSTOP



Per adesione individuali scrivere a

eurostop.it@???

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SE 25 ANNI DI GUERRA VI SEMBRANO POCHI

20 dicembre 2015Senza categoria



A tutte e tutti coloro che rifiutano la guerra gli interventi militari il
commercio delle armi



Il 16 gennaio 2016 saranno esattamente 25 anni dai primi bombardamenti USA
nella prima guerra d’Iraq, con i quali si è dato avvio a quella terza guerra
mondiale a pezzi di cui ha parlato Papa Francesco. Questa guerra
giustificata per esportare la democrazia e combattere il terrorismo è invece
cresciuta su se stessa trascinando tutto il mondo in un piano inclinato che
non pare avere fine.

La guerra non è la risposta al terrorismo, che invece alimenta, ma viene
generata da sporchi interessi per sporchi affari, dallo scontro sulle fonti
energetiche, dai conflitti di potenza, dalla vendita delle armi.

Tutto questo mentre dilagano e si accrescono ingiustizia sociale, miseria,
fame, emarginazione e oppressione, neocolonialismo, che fanatismo e
terrorismo usano per i loro progetti reazionari.



L’Isis è una creatura dell’Occidente e degli attuali regimi turco e saudita
forse sfuggita di mano ai creatori, e dietro la guerra al Califfato dilaga
lo scontro tra sunniti e sciti in tutto il Medio Oriente, scontro che se non
fermato può davvero portare ad un conflitto di proporzioni devastanti.

Intanto restano irrisolte, anzi si aggravano le due principali ingiustizie
del Medio Oriente, la negazione del diritto al popolo palestinese di avere
un suo libero stato e l’oppressione e divisione analoga verso il popolo
curdo.



Dopo 25 anni di disastri della guerra sarebbe ragionevole dire basta, invece
dopo le stragi terroriste di Parigi si vuole portare l’Europa ad una furia
bellicista che porterà solo nuovi danni e nuovi lutti.

C’è un legame oramai evidente tra la grande crisi economica e la guerra. Per
questo la guerra ha molte facce e molti fronti, inclusi quelli che stanno
portando allo stato d’emergenza e alla restrizione della democrazia in molti
paesi.

Spesso la risposta bellica agli attentati ha fini elettorali interni ai
paesi. Così si adottano misure autoritarie e liberticide che colpiscono al
cuore le democrazie europee, già piegate da anni di politiche di austerità e
di controriforme autoritarie. Lo stato di emergenza in Francia non colpisce
il terrorismo ma i diritti civili e sociali, e prefigura gli orrori di una
Guantanamo europea .

L’Unione Europea che impone politiche di massacro sociale nel nome della
riduzione del debito, ora autorizza a superare i vincoli del rigore per le
spese di guerra. Un ospedale non si può costruire in deficit, ma un carro
armato sì. E, mentre i migranti sono vittime delle “nostre guerre”, la
politica di guerra li usa per alimentare lo spirito securitario e xenofobo
che colpisce migranti quanto ogni forma di dissenso.



In Italia da tempo i governi violano l’articolo 11 della Costituzione e il
nostro paese è sempre più coinvolto nella guerra, con la vendita di armi
alle monarchie reazionarie del Golfo, con le truppe in Afghanistan, con
l’invio di 450 militari italiani in Iraq a difesa di interessi privati, con
l’annuncio dell’invio di migliaia di soldati in Libia.



Bisogna dire basta alla guerra e alle politiche di guerra, che stanno
trascinando il mondo sul piano inclinato che porta al disastro finale.



BISOGNA FINALMENTE RISPETTARE L’ARTICOLO 11 DELLA COSTITUZIONE, L’ITALIA
RIPUDI LA GUERRA E LE POLITICHE NEOCOLONIALI.

ESSERE NEUTRALI NELLA GUERRA E CONTRO LA GUERRA È IL SOLO MODO DI AGIRE PER
FAR FINIRE LA GUERRA



VOGLIAMO:



-Il ritiro immediato delle truppe e l’annullamento di tutte le missioni
militari italiane in scenari di guerra. La cancellazione dell’acquisto degli
F35 il taglio delle spese militari la fine dello sporco commercio delle
armi.



-La fine degli interventi militari, dei bombardamenti, dell’ingerenza
esterna e dell’ipocrita esportazione della democrazia. Invece della
concorrenza tra i bombardieri è necessario un confronto politico che porti
ad un accordo tra tutti gli stati coinvolti nella guerra in Medio Oriente,
Solo così si isola è sconfigge il terrorismo Isis.



-La fine della NATO che non ha più alcuna giustificazione se non in una
logica perversa di guerra mondiale e in ogni caso l’uscita da essa
dell’Italia.



-La fine della politica coloniale d’Israele , la restituzione dei territori
occupati a un stato libero di Palestina. L’autodeterminazione per il popolo
curdo.



-Accoglienza e dignità per i rifugiati e i migranti.



IL 16 GENNAIO 2016 MANIFESTIAMO CONTRO LA GUERRA E LA PARTECIPAZIONE
ITALIANA ALLA GUERRA PER I DIRITTI DEI POPOLI E PER LA DEMOCRAZIA



25 ANNI DI GUERRA SONO DAVVERO TROPPI ORA BASTA!

PIATTAFORMA SOCIALE EUROSTOP assieme a:



Primi firmatari

Nicoletta Dosio, Alberto Perino, Bianca Riva, Silvano Giai, Pierluigi
Richetto, Mauro Rubella, Ezio Bertok, Maria Chiara Cebrari, Pietro Davy,
Claudio Giorno, Valentina Colletta, Emanuele D’Amico, Eleonora Cane, Claudio
Cancelli, Marisa Ghiano, Paolo Miletto, Luigi Robaldo, Isabella Marangon,
Giorgio Cremaschi, Fabrizio Tomaselli, Sergio Bonetto, Italo Di Sabato,
Marco Ferrando, Franco Grisolia, Valerio Evangelisti, Antonio Distasi,
Loretta Mussi, Fulvio Perini, Danilo Ruggieri, Manuela Palermi, Ernesto
Screpanti, Nella Ginatempo, Ezio Gallori, Fabio Frati, Stefano Zai,
Gianpietro Simonetto, Emiddia Papi, Mauro Casadio, Aldo Romaro, Paola
Palmieri, Francesco Olivo, Michele Franco, Sergio Cararo, Luigi Marinelli,
Franco Russo, Ugo Boghetta, Sandro Targetti, Francesco Piccioni, Marco
Santopadre, Pasquale Vecchiarelli, Selena Difrancescantonio, Giovanni
Bacciardi, Vasapollo Luciano, Gianni Vattimo, Valter Lorenzi, Antonio
Allegra, Dino Greco, Beppe Corioni, Guido Lutrario, Roberto Sassi, Loretta
Napoleoni, Gualtiero Alunni, Anastasi Dafne, Nico Vox, Carlo Formenti, Dario
Filippini, Antonella Stirati, Maria Pia Zanni, Lorenzo Giustolisi, Sabino
Derazza, Enzo Miccoli, Mauro Gemma, Mauro Puliani, Giordano Sivini, Bruno
Leopoldo, Simone Grecu, Alessandra Perrotta, Alfredo Ciano, Michele De
Luisi, Alessandra Ciattini, Porta Giovanni, Loredana Signorile, Mara
Manzari, Angela Donati, Roberto Vallocchia, Francesco Valerio Della Croce,
Stojan Spetic, Giorgio Langella, Antonio Bertuccelli, Mauro Tedesco, Oreste
Della Posta, Federico fornasari, Isabella Ceruti, Chiara Ferronato, Andrea
martocchia, El Mouttaqi Fatima, Pina Todisco, Vada Paola, Cafagna Elena,
Fabio Bencivenni, Nieddu Franceschino, Francesca Fabbri, Riccardo Rinaldi,
Lorenzo Piccinini, Alberto Pacelli, Marcello Lenzi, Paolo Paolacci, De
Angelis Giacomo, Alboresi Mauro, Giannini Fosco, Tripodi Michelangelo, Mango
Lucia, Moro Ugo, Flavio Guidi,

Organizzazioni firmatarie

Movimento NO TAV, Piattaforma Sociale Eurostop, Unione sindacale di Base,
Centro Sociale 28 Maggio Brescia, Mira Mondo, Ross@, CSO Ricomincio dal Faro
Roma , Campagna Noi Restiamo, Fronte Popolare, Noi Saremo Tutto, City Strike
Genova NST, Collettivo Putilov Firenze, Collettivo Economia La Sapienza,
CSOA Spartaco Roma, CSOA Corto Circuito Roma, Rete No War, Economia per i
Cittadini, Contropiano, Partito Comunista d’Italia, Rifondazione comunista
Molfetta, Coordinamento Sinistra contro l’Euro, Rete dei Comunisti,
Associazione per la ricostruzione del Partito Comunista, Partito Comunista
dei Lavoratori, NO MUOS Milano, Comitato Difesa Sociale Cesena, Partito
Umanista, Comitato NO GUERRA NO NATO Milano, Movimento Essere Sinistra,
Coord. Naz. per la Jugoslavia, Piattaforma Comunista, Collettivo Comunista
(marxista-leninista) di Nuoro, Collettivo Comunista Veneto Orientale, Cobas
ASL RM/D Roma, P. CARC,



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