Re: [Hackmeeting] chaum e la sua nuova idea

Delete this message

Reply to this message
Autore: Marco A. Calamari
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] chaum e la sua nuova idea
On Sun, 2016-01-10 at 17:44 -0500, boyska wrote:
> On Sun, Jan 10, 2016 at 10:07:15AM +0100, gin(e) wrote:
> >On 01/09/2016 06:36 PM, putro wrote:
> >> http://www.wired.com/2016/01/david-chaum-father-of-online-anonymity-plan-to-end-the-crypto-wars/
> >> Tutto bello fino alla parte in cui si parla esplicitamente di una backdoor,
> >> quantomeno e' onesto, certo sono lontani i tempi in cui l'obiettivo era
> >> creare strumenti tecnicamente "invincibili", ma immagino potrebbe avere un
> >> certo successo (sigh).
>
> ma è uscito un paper o qualcosa da leggere in modo un po' più chiaro di
> certe dichiarazioni? l'articolo di wired mi pare che le spari un po'
> grosse. (tipo che vuol dire che è più sicuro di Tor? da quale punto di
> vista? che assunzioni si fanno?)


Ho ricercato il titolo
"cMix: Anonymization by High-Performance Scalable Mixing"

Il paper lo trovi qui
<https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiX9-fDrqHKAhVHuBoKHUTMBNMQFggpMAA&url=https%3A%2F%2Feprint.iacr.org%2F2016%2F008.pdf&usg=AFQjCNHWc3uLWniwW6RjEI7WRjLwsT-ViA>

Ma le mie perplessita' (e quelle della lista) mi sembrano
confermate.


>
> >"[..]“If you want a way to solve this apparent logjam, here it is,” says
> >Chaum. “We don’t have to give up on privacy. We don’t have to allow
> >terrorists and drug dealers to use it. We can have a civil society
> >electronically without the possibility of covert mass surveillance.”[..]"
> >
> >esattamente come i nostri amiconi.
>
> e dato che le robe tecniche non si vedono, la butto sul filosofico: mi
> sa che il problema è proprio il parlare di società civile. Potremmo
> forse essere più chiari, dal canto nostro, quando diciamo che non
> vogliamo distinguere tra buoni e cattivi? Tails, a riguardo, è molto
> chiara, dato che il suo "motto" ben evidente sul sito è «Privacy for
> anyone anywhere». Magari è uno spunto per quando si parlerà di manifesti
> di hackmeeting.
>
> >apparte i commenti della minchia, credo che rientri nel quadro della
> >crittografia dove il segreto deve essere condiviso tra N persone. quindi
> >niente di nuovo, se non che tra le N persone non c'è chi deve difendere
> >il segreto.
>
> l'articolo di wired dice delle cose diverse, mi pare, però vallo a
> sapere.
>