Approvato dalla Camera dei Deputati il Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità (che dà anche esplicito riconoscimento ai Contratti di Fiume), proseguiamo una serie di azioni strategiche in vista dell’anno nuovo.
Amichevolmente, mettiamo un po’ di fretta a Roma Capitale …… – La Delibera di Giunta di Roma Capitale sull’“Osservatorio Tevere” prevede da parte dell’Amministrazione Capitolina <<la messa a punto di appropriata analisi conoscitiva preliminare, integrata sugli aspetti ambientali sociali ed economici del territorio urbano interessato, finalizzata alla successiva definizione del “Documento strategico” e del “Programma d’azione”>>, in linea con la Memoria dell’Assessore all’Ambiente del 17 febbraio 2015 prot. R.C. n. 4187/2015, a sua volta largamente ispirata a documenti pubblicati dal Consorzio Tiberina. Ma nel contempo il documento di “Definizioni e requisiti qualitativi di base dei Contratti di Fiume” – redatto con il coordinamento di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ISPRA e Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume – prevede la <<condivisione di un Documento d’intenti contenente le motivazioni e gli obiettivi generali, stabiliti anche per il perseguimento degli obblighi cui all’articolo 4 della direttiva 2000/60/CE e delle direttive figlie, le criticità specifiche oggetto del CdF e la metodologia di lavoro, condivisa tra gli attori che prendono parte al processo. La sottoscrizione di tale documento da parte dei soggetti interessati dà avvio all’attivazione del CdF>>. Al di là di come deciderà di agire Roma Capitale, si può ovviare all’apparente antinomia considerando la realtà dei fatti, su una scala che riguarda anche le Regioni (amministrative) e il Bacino del Tevere (la regione Tiberina).
Atipicità del “caso Roma” – Come più volte sottolineato, non si può trattare di Roma senza tener conto di tutto ciò che accade nelle acque in circa 17.000 kmq di territorio a monte; nel contempo, Roma è punto d’arrivo e punto di partenza di ogni discorso di valorizzazione. Piuttosto che irrigidirci in schemi e attendere gli eventi, abbiamo richiesto all’Autorità di bacino del fiume Tevere di riconoscere nel primo aggiornamento del Piano di Gestione del Distretto Idrografico dell'Appennino Centrale (PGDAC.2), in applicazione della direttiva 2000/60/CE, la valenza del lavoro svolto dal Consorzio Tiberina per un “Contratto Territoriale” quale agenda strategica dinamica che tratti di Roma e delle interazioni di questa con tutto il contesto che la riguarda (tratto urbano, Foce, Bacino a monte), anche a fini di controllo civico. Certamente – per quanto riguarda ciò che accade nelle acque nella città di Roma – piacerebbe poter interagire in futuro con Soggetti quali ACEA e ACEA ATO 2.
Manifesto per il Contratto Territoriale – Fermo restando che il “Contratto” è un mezzo e non un fine, il nostro approccio pragmatico ci porta a raccogliere le sollecitazioni e le provocazioni ricevute, promuovendo anche – benché non si tratti di prassi cogente – la stesura di un “Manifesto”. Ad esso contribuiranno i Tavoli di Lavoro costituiti all’interno della nostra Assemblea di Fiume del Tevere. Trattandosi di documento parziale, volontario ed emendabile, avranno pari dignità le proposte che perverranno da 6, 60, 600, 6.000 …… o 60.000 mittenti; difatti, a oltre 60.000 indirizzi (quasi 70.000 ormai) ammonta la mailing-list cui ci rivolgiamo, fidelizzata da anni. E si potrà anche far riferimento alla comunità “open” on-line già attivata; di nuovo in allegato le istruzioni operative per partecipare alla community “Assemblea di Fiume”. L’elaborato finale del Manifesto, che sarà poi sottoposto alla community per gli ultimi “emendamenti”, diventerà anche la base del nuovo Statuto del Consorzio Tiberina. Ci sembra un approccio aperto e democratico, preferibile a una o più riunioni di un gruppo di persone …… cui in 60.000 non si potrebbe partecipare!
Composizione della nostra Assemblea di Fiume del Tevere – Attese le nuove disposizioni da Province, Comuni e Università Statali facenti parte del Consorzio Tiberina (quanto a settore pubblico), ad oggi hanno confermato/richiesto l’iscrizione all’Assemblea di Fiume organizzata: Associazione AMICI DEL TEVERE, Associazione GRUPPI RICERCA ECOLOGICA LAZIO, Associazione ISOLA TIBERINA (federazione di Soggetti rappresentativi dei luoghi attorno ai quali nacque Roma sul Tevere), Associazione MAREVIVO, ASD Canoa Club Rieti Centro d'Italia, Associazione VISIONI SOCIALI, ARCOENGINEERING S.r.l., Marco Maria CAPUTO (concessionario), COMITATO CIVICO POGGIO SCALO, CONFIMPRESE DI ROMA E PROVINCIA, Consorzio MEGLIO INSIEME Società Cooperativa Sociale, CONSORZIO DI BONIFICA TEVERE E AGRO ROMANO (per un comprensorio di 498.266 ettari), CONTATTO Comunicazione e Marketing S.r.l., Gregorio DEL GALLO DI ROCCAGIOVINE (imprenditore), Caterina Francesca DI GIOVANNI (professionista), EOLO - Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale, EUROPEAN CONSUMERS, ISIPM - Istituto Italiano di Project Management, LE MILLE E UNA NOTTE - Soc. Coop. Sociale, MARESCUOLA (impresa), Claudio PERNAZZA (professionista), STUDIO AGAMENNONE E CERA INGEGNERI ASSOCIATI, TECNO HABITAT S.p.A.. Menzioniamo a parte CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO e CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO, che generosamente hanno sposato l’idea di una forte cooperazione e di una “solidarietà ecologica” sul fiume, a tutti necessaria, e che speriamo saranno presto seguiti da altri Circoli remieri della Capitale; presso il primo, fra l’altro, con l’ospitalità del Presidente Condemi, ha avuto origine il Comitato Promotore del Contratto di Fiume del Tevere nell’area urbana di Roma, poco più di un anno or sono. Considerando le conferme attese da ulteriori attuali Consorziati e nuovi aderenti, con i “numeri” (di persone) e i valori condivisi (nell’attuale Statuto del Consorzio) che ogni Soggetto si porta con sé, è veramente una bella Assemblea!
CONSORZIO TIBERINA – Agenzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata del Bacino del Tevere
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